29 febbraio 2012

Debutta il Corso per Operatore Edile

E' stato presentato lunedì mattina, presso la sede della sezione edile di Confindustria Valle d'Aosta, al numero 15 di Piazza Emile Chanoux,  un'iniziativa molto interessante sul fronte dela dialogo tra mondo dell'impresa e della scuola. Un'iniziativa importante giudicata positivamente dal presidente Federico Jacquin e realizzata in collaborazione con l'Amministrazione regionale.

Con lo slogan «Metti in cantiere il tuo futuro» è stato infatti presentato il corso di qualifica professionale triennale di operatore edile. Un percorso di Istruzione e Formazione professionale (I e FP) di durata triennale con attestato di qualifica al terzo anno.

Il percorso di studi è caratterizzato da diverse aree: dei linguaggi, matematica, della cittadinanza, tecnologica-scientifica e da un’area tecnico-professionale con gli insegnamenti relativi agli allestimenti di cantiere, alle tecniche delle lavorazioni, agli elementi edilizi strutturali.

È comprensivo anche di attività di orientamento professionale, stage e di alternanza scuola-lavoro. I laboratori tecnico-pratici e gli stage saranno gestiti in collaborazione tra gli insegnanti dell’Istituto e gli artigiani e gli imprenditori delle aziende della regione.

Il primo anno ha una valenza maggiormente orientativa e introduttiva, prevedendo attività di accoglienza, orientamento e formazione di base. Il secondo anno è volto a rafforzare il patrimonio di conoscenze, abilità, competenze e capacità personali. Il terzo anno porta al completamento formativo e all’autonomia della persona in riferimento al ruolo professionale.

A conclusione del terzo anno superando un apposito esame, la Regione rilascia l’attestato di qualifica professionale di Operatore edile. La qualifica conseguita è riconosciuta dall'Unione Europea e corrisponde al terzo livello del "Quadro europeo delle qualifiche". E lo studente se vorrà potrà proseguire gli studi inserendosi nei corsi quinquennali offerti dal piano dell'Istituzione Scolastica di Istruzione Tecnica Commerciale e per Geometri di Aosta e Châtillon.

La qualifica consente di svolgere attività relative alla realizzazione di opere edili, con competenze nell’allestimento del cantiere edile, nella pianificazione e controllo, verifica di conformità e adeguatezza del proprio lavoro. Si tratta di un operatore polivalente in grado di affrontare un’ampia varietà di compiti in contesti operativi diversificati, nel rispetto delle norme in tema di salute e di sicurezza nel lavoro.

Io trovo che si tratti di una iniziativa valida. E tu che cosa ne pensi? 

Intervista al Presidente della BCC Valdostana Martino Cossard (prima parte)

Martino Cossard
Nell'occhio del ciclone  per la vicenda Lavoyer  la Bcc Valdostana (21 sportelli e 126 dipendenti) ha



Può darci alcune anticipazioni sul bilancio 2011 della Bcc?
Si tratta di un anno molto positivo come risultato economico. Gli impieghi sono cresciuti del 6%.
Nel 2011 avete anche aperto un nuovo Sportello su Aosta?
Un dato alto rispetto alle previsioni e agli obiettivi che ci eravamo posti. Si è trattato di una chiara richiesta del mercato che abbiamo cercato di esaudire nei limiti di patrimonio e liquidità che possiamo
permetterci in un simile contesto di crisi. Anche la raccolta diretta pari a 518 milioni è lievemente
cresciuta con un +1,8% rispetto al 2010. Gli impieghi hanno raggiunto invece quota 447 milioni. Chiuderemo il bilancio con un risultato di gestione ante-imposte importante pari a 3,2 milioni di utile contro l'1,2 dell'anno precedente. Nel 2011 abbiamo poi raccolto 2,5 milioni di capitale sociale con l'obiettivo di consolidare il patrimonio. Un aspetto, insieme all'attenzione alla liquidità, fondamentale nel nuovo scenario creditizio. Questo ci ha dato poi lo spunto per impostare un 2012 che sarà ulteriormente di consolidamento.



L'apertura di Aosta Nord aveva l'obiettivo di utilizzare al meglio le risorse che abbiamo. Noi avevamo un cost/income, cioè un rapporto tra i costi operativi e il margine di intermediazione, molto alto. In questa logica attraverso un accordo sindacale abbiamo alleggerito il numero degli occupati di tre unità con un esodo incentivato. Gran parte del nostro impegno poi in questi mesi - direi dalla metà dell'anno scorso - è andato verso quella attenzione spasmodica a far sì che i periodi di liquidità corrispondano con le erogazioni del credito. Un'attenzione che negli anni passati le banche non erano abituati ad avere. Oggi, a differenza di qualche anno fa, l'ultimo dei problemi è il fare crediti. La domanda è continua. Adesso l'attenzione si concentra tutta sulla liquidità. Anche perché ci sono alcune novità normative che rendono tutto più difficile. Basta pensare alle tesorerie dei comuni. Le eccedenze di liquidità delle amministrazioni dovranno essere versate allo Stato e non più mantenute sui conti del Comune. E questo ovviamente porta via liquidità agli istituti che gestiscono le tesorerie. Comunque posso dire che abbiamo fatto fino in fondo il nostro dovere di sostegno dell'economia locale. (continua)

28 febbraio 2012

Giovanni Rana: quando il Marketing fa Scuola


La capacitò di fare marketing e divulgazione del brand di Giovanni Rana è davvero eccezionale. Un fenomeno da studiare con attenzione.  E che da un po' di tempo guarda con attenzione alle nuove generazioni. E quale la strada migliore per creare un contatto? Il mondo della scuola ovviamente. Mondo dove peraltro non è semplice entrare e il lavoro didattico legato ai materiali da proporre non è secondario.

Il quesito di partenza è semplice: come fare a spiegare ai più piccoli l’importanza di una corretta alimentazione e dell’esercizio fisico quotidiano? Come convincerli a mangiare anche quegli alimenti all’apparenza meno attraenti come frutta, verdura e pesce?

La soluzione di Giovanni Rana, che torna nelle scuole elementari di Aosta con la seconda edizione di Fantavventure a tavola, è un progetto ludico-didattico gratuito su cibo e alimentazione promosso dal Pastificio Rana e indirizzato alle prime tre classi delle scuole primarie. 

Fantavventure a tavola, i racconti del Mago Giovanni, propone una nuova divertente favola come spunto coinvolgente per parlare con i più piccoli, affrontando temi che riguardano la quotidianità dei bambini in modo immediatamente comprensibile.

Maghi, principesse, draghi, streghe e cavalieri parleranno di principi nutrizionali, di equilibrio nell’assunzione degli alimenti e di tradizione culinarie, con tante attività da fare a scuola e a casa per imparare il valore del cibo sano e di qualità. Senza dimenticare il movimento fisico quotidiano, sottolineato dalle ancelle del mare, icone delle sei atlete della Nazionale Italiana di Ginnastica Ritmica, partner del progetto educativo.

Sono 3.000 i kit didattici distribuiti a gennaio ad altrettante classi in tutta Italia, per un coinvolgimento totale di ben 300.000 persone tra scolari, docenti e familiari. 

Studenti e insegnanti potranno poi mettere alla prova la loro creatività partecipando a Le Tortelliadi, il concorso educativo abbinato al progetto e giocosamente ispirato alle Olimpiadi di Londra 2012.
I bambini potranno quindi partecipare : inventando, disegnando, impastando, fotografando, cucinando, intagliando il loro ripieno e il loro impasto più creativo e originale.

Le classi avranno quindi la possibilità di aggiudicarsi i seguenti premi:

- per la classe vincitrice del primo premio una gita nella suggestiva città di Verona e la partecipazione a una lezione di cucina dove i bambini potranno letteralmente mettere “le mani in pasta”; a questo si aggiunge un contributo di 1.000 euro per la scuola;
- le tre classi seconde classificate riceveranno un contributo di 1.000 euro per un viaggio di istruzione e di 500 euro per l’acquisto di materiali didattici.
 Per saperne di più visitata il sito 

27 febbraio 2012

Sapienti quindi Potenti: il Discorso del Magnifico Rettore Fabrizio Casella

Il Magnifico Rettore Fabrizio Cassella
Permettimi di ospitare il testo quasi integrale discorso pronunciato questa mattina dal Magnifico Rettore prof. Fabrizio Cassella nel corso della cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico. Il tema della formazione universitaria non può non essere trattato da un blog che vuole dare voce agli imprenditori. Il Testo propone numerosi spunti a mio avviso validi e su cui possiamo discutere nello spazio commenti.

L’Università è il modo di essere di una comunità che, come tale, si fonde, si ibrida profondamente con le generazioni che si susseguono: gli uomini transitano, i sapienti e i discenti circolano, le Università restano.

 Così è la storia: ricordiamo a partire dall’XI secolo gli Studia e le Scholae formatesi da accordi spontanei tra discenti e maestri (Salerno, Vicenza e Arezzo) e le aggregazioni di collegi e cattedre (Parigi, Oxford, Salamanca, Coimbra).

Esperienze che si sono - tutte – consolidate nel tardo Medioevo con il sostegno delle sempre più rigogliose vitalità comunali.

Si può dire che sia l’inizio del local-global: quando la capacità ed il coraggio di guardare oltre il presente ed il particolare diventano progetto definitivo ed in grado di qualificare una comunità.

E’ ciò che sta accadendo in Valle d’Aosta da oltre un decennio.

Comunità: si, l’Università è, al tempo stesso, una Comunità ed è la sua Comunità.

Non è un’istituzione data dall’esterno, preesistente: è la risultante di un progetto comune, integrato, complesso, senza limiti di tempo e di spazio.

E’ un’esperienza dinamica, evolutiva, fondata su una certezza: studiare insieme per crescere.

C’è una sola unità di misura per un progetto universitario: l’Umanità, tutti sempre, ieri, nel presente e nel futuro.

Ricordava il Prof. Bertolini - moderando la bella serata di venerdì scorso organizzata dai Colleghi dell’Osservatorio di St. Barthelemy nella nostra aula Sant’Anselmo per celebrare i 25 anni dalla prima osservazione dei neutrini nel laboratorio nelle viscere del Monte Bianco - che quando il gruppo di fisici del Cern ideò una rete di collegamento innovativa che taluno intendeva brevettare, il loro coordinatore, il Premio Nobel Carlo Rubbia, ammonì che nessuno avrebbe potuto assumere la proprietà esclusiva del risultato della loro attività che, a norma di Statuto, è rivolta a beneficio dell’intera umanità. Così nacque il Web.

E a questo modello ritengo che si debba tendere.

Un modello che viene da molto lontano e al quale sono intimamente affezionato perché riconducibile alla formazione crociana cui mi ha avviato mio Padre e schmittiana che mi ha insegnato il mio Maestro.

L’Accademia antica non rilasciava titoli o gradi: era esclusivamente intesa per la trasmissione della conoscenza e per l’affinamento del sapere. Didattica e ricerca, quindi.

La didattica, pur sempre indispensabile, è diventata via via alla portata di molte istituzioni, anche lontane dall’idea antica di accademica platonica.

La ricerca della conoscenza sempre più raffinata, invece, sono in grado di condurla solo le comunità scientifiche più mature.

La didattica è il trampolino di lancio: oggi conservo la memoria di ieri;

La ricerca è la sfida per la conquista del futuro dell’umanità.

 L’applicazione della ricerca, da un lato, e la professionalizzazione degli studenti, dal lato della didattica – le cosiddette ricadute – sono delle conseguenze ulteriori rispetto all’ideale accademico.

Alle quali bisogna dare risalto, come facciamo noi all’Univda, ma alle quali non bisogna fermarsi.

Nessuno studioso vuole ridurre l’università a lezionificio, ad esamificio, alla formazione di tecnici.

 Ad ogni istituzione il suo compito: alle imprese, agli studi professionali, al mercato del lavoro il compito di professionalizzare. Tale formazione sarà più veloce e meno dispendiosa – quindi più efficiente - tanto più solidi saranno i fondamentali che l’università ha consegnato ai suoi laureati: il Metodo scientifico e l’Indagine filosofica.

Mi concedo una divagazione da costituzionalista: le istituzioni di alta cultura, le università e le accademie sono previste dall’art. 33 della Costituzione che è inserito nel titolo II della parte I, dedicato alla disciplina dei rapporti etico-sociali (quando gli altri titoli sono relativi ai rapporti civili, a quelli economici e a quelli politici). Le altre istituzioni sono la famiglia e la salute.

Si tratta pertanto della parte della Costituzione che dà consistenza al principio fondamentale contenuto nell’art. 2 che recita, appunto, “La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità”.

E’ quindi la Persona che le Università sono a chiamate a formare, in qualsiasi contesto essa si troverà a misurarsi: in contesti intellettuali o professionali piuttosto che sulla catena di montaggio fordista.

Mi piace ricordare in modo scenico, a tale proposito, la vibrante requisitoria di Al Pacino, nel ruolo del tenente colonnello Slade che gli valse l’Oscar 20 anni fa, a favore del giovane Jeremy Irons studente alla Baird School di Boston nel film “Profumo di donna”.

La formazione universitaria non può essere solo collegata alla categoria dell’utilità, come ha ricordato il Rettore Laforgia del Salento all’inaugurazione di quest’anno.

Lo cito sottoscrivendo a mo’ di manifesto il suo discorso, tanto più valoroso tenuto conto che si tratta di un ingegnere meccanico (che non può certo essere considerato uno studioso slegato dalla realtà considerata la sua esperienza di progettista alla Ferrari):

… si pone il rischio di una formazione sbilanciata verso un apprendimento meramente nozionale che cerchiamo di attualizzare con stage e tirocini e pone il rischio di trasformare l’Università in un luogo in cui non si costruisce ‘Sapere’ ma si assegnano crediti formativi e si dispensano diplomi di laurea …
Questo sistema, che oserei definire il “mercato del credito formativo” ci sta facendo perdere il piacere della conoscenza, il gusto della scoperta; persino il piacere della lettura è compromesso.

… Si sta andando nella direzione di una formazione utilitaristica, penalizzando sensibilmente quei settori del sapere che non sembrano avere una immediata e ben visibile utilità o, come diciamo oggi, spendibilità.

 Mi riferisco ai settori umanistici … eppure, se riflettiamo bene, sono quei settori che contribuiscono maggiormente alla costruzione del futuro cittadino e sono quei settori che forniscono saperi indispensabili per mantenere viva una società democratica.

Nella competizione del mercato globale, le arti e le lettere sembrano essere diventate superflue perché sono venuti meno l’importanza sociale di un pensiero critico rigoroso, il senso del Bello, la capacità di immaginazione, le attività della mete che ci rendono umani. Eppure per diventare cittadini responsabili è necessario saper valutare il presente sulla scorta del passato, saper applicare eticamente i principi economici, sapersi confrontare sulla giustizia sociale, saper costruire la propria identità sulla base di valori fondamentali” .

L’Università deve fornire agli studenti-persone gli strumenti per innovare: flessibilità, apertura mentale, creatività, fantasia, intuizione e logica.

Capacità di pensare, di immaginare e di ideare non vanno certo d’accordo con la spendibilità ‘qui ed ora’ di nozioni appena apprese: la ‘sirena’ rappresentata dall’acquisizione di informazioni di pronto utilizzo non deve ingannare.

Altrimenti rischiamo di formare delle generazioni di laureati addomesticati o addomesticabili, anziché sapienti quindi potenti.

26 febbraio 2012

Vota il migliore Produttore di Vino valdostano 2012: Aggiornamento per i Naviganti

Eppur si muove. Rispetto all'ultimo aggiornamento del 1° febbraio (leggi qui) sono arrivati altri 430 voti e così da 710 (a 22 giorni dalla fine del concorso) abbiamo toccato quota 1140. In testa cè sempre  Didier Gerbelle, ma i suoi 402 voti oggi pesano un po' meno sul numero totale dei votanti. Insomma qualcuno in più si è fatto avanti.

A cambiare è invece lo sfidante l'etichettà Frère Grosjean con 152 voti è scivolata al terzo posto, mentre la seconda piazza è stata conquistata con forza da Anselmet che ha raccolto 231 voti contro i 38 di poco meno di un mese fa.

Quarta piazza per Elio Ottin che con 70 voti vede allontanarsi il podio. Non molto distanti a 53 voti L'Atoueyo e la Crotta di Vegneron di Chambave. A 22 Feudo di San Maurizio, a 20 Cave Coopérative di Donnas, a 19 La Kiuva di Arnad, a 18 la Cave des Onze Commune, a 16 Lo Triolet,a 13 l'Institut Agricole Régional , a 12 La Vrille , a 11 la Cave Coopératives de l'Enfer , a 10 Les Granges, a 8 Nicola Rosset, a 7 Marziano Vevey e a 6 a parimerito Di Barrò e Maison Agricole D & D. Fanalino di coda con 5 suffragi Château Feuillet.

L'impressione è che il concorso offrirà ancora altre emozioni... Se non hai ancora votato vota e fai votare!!!! Lascia anche qualche commento sarà sicuramente gradito.

25 febbraio 2012

Delibere di Giunta: Segnalazioni per le Aziende (141): Sconto 30% utenze domestiche

ATTIVITA’ PRODUTTIVE
Sconto 30% utenze domestiche
Sono state decise le nuove modalità per lo sconto del 30 per cento sui consumi elettrici delle utenze domestiche che, a partire da quest’anno, viene determinato come “contributo annuo” e, pertanto, non sarà più indicato sulle bollette. Per saperne di più clicca qui. (delibera 358)

Contributo a Novasis Innovazione
E’ stato concesso un contributo di 708 mila euro all’impresa Novasis Innovazione di Vinovo, per un progetto di ricerca industriale, in ambito medico neonatale, alla Pépinière d’Entreprises di Pont-Saint-Martin. (delibera 357)

Imprenditoria giovanile
Sono stati altresì erogati finanziamenti ad imprese, per un importo totale di quasi 66 mila euro, per investimenti finalizzati allo sviluppo dell’imprenditoria giovanile. (delibera 353)
 
OPERE PUBBLICHE, DIFESA DEL SUOLO E EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA
 
Collettori fognari
L’Esecutivo ha adottato i progetti di realizzazione dell’impianto di depurazione e dei collettori fognari a servizio dei comuni di Chambave, Verrayes, Saint-Denis, Nus e Fénis. (delibera 376)

24 febbraio 2012

StatisticheVda (20) - Quando la Valle d'Aosta dà i Numeri: il Prodotto

Dalla relazione realizzata dall'Osservatorio socio-economico di Dario Ceccarelli ti propongo il paragrafo dedicato al prodotto una tabella.
Secondo le stime dell’Istituto di ricerca Prometeia (aggiornate a ottobre 2011), il prodotto interno lordo della Valle d’Aosta nel 2011 dovrebbe aumentare, in termini reali, dello 0,8%, ovvero un valore superiore al dato medio italiano. Tuttavia,
alla luce delle più recenti dinamiche congiunturali dell’ultima parte dell’anno, queste stime potrebbero essere riviste al ribasso. Sempre con riferimento a dati stimati, nel corso del 2010 il prodotto regionale sarebbe cresciuto dell’1,6%, realizzando pertanto un recupero parziale (inferiore al 50%) della contrazione osservata nel 2009.

Gli ultimi dati consolidati disponibili indicano, infatti, che a fine 2009 il prodotto interno lordo della Valle d’Aosta a valori correnti ammontava a circa 4.180 milioni di euro e che, in termini reali, il livello del prodotto si era contratto nel corso dell’anno del -4,4% rispetto al 2008. D’altro canto, si tratta di un trend che, come detto nel paragrafo iniziale, testimonia delle difficoltà economiche che hanno interessato direttamente anche la Valle d’Aosta, sebbene questa variazione negativa sia inferiore rispetto a quella media nazionale (-5%) e a quella dell’Italia nord occidentale (-6%), oltre che a quelle relative al Piemonte (-6,2%) ed alla Lombardia (-6,3%).
Il 2009 ha rappresentato probabilmente il punto più alto della fase recessiva, anche se si deve rimarcare che le previsioni per il triennio 2011-2013 indicherebbero per il PIL regionale un trend contrastato, in quanto viene ipotizzato un nuovo rallentamento della crescita per il 2011 (+0,8%), un dato negativo per il 2012 (-0,1%) e nuovamente un saldo positivo, ma piuttosto modesto, per il 2013 (+0,7%).
Rispetto agli andamenti di medio periodo (2001-2011), l’economia regionale mostra trend complessivamente migliori rispetto ad altre aree del paese, sia pure in un quadro non lineare e in un contesto temporale segnato in generale da una bassa crescita anche a livello regionale, considerato che il tasso di crescita medio annuo del periodo è stato inferiore all1%, e dalla rilevante fase recessiva del 2009.

Per quanto riguarda la struttura del prodotto, i dati stabilizzati confermano il rafforzamento del ruolo predominante dei servizi nell’economia regionale, la cui incidenza sul valore aggiunto regionale nel 2009 si è ulteriormente incrementata di circa due punti percentuali arrivando al 76,9%. Il settore industriale spiega nel complesso circa il 22% del valore aggiunto,
di cui il circa il 54% è attribuibile all’industria in senso stretto. Infine, la parte restante deriva dal settore primario. 

23 febbraio 2012

Valle d'Aosta unica Regione senza Tribunale per le Imprese



La Valle d'Aosta sarà l'unica regione italiana senza Tribunale per le imprese (leggi l'Ansa). Tutti i contenziosi finiranno così a Torino.

Chiaramente gli avvocati valdostanisono sul piede di guerra, ma pure per le imprese è una bella scocciatura. Qual è la tua opinione in proposito?

Appalto Trasporto Pubblico: Sadem in Consiglio di Stato


Un pullman della Sadem. La società ha fatto ricorso contro la sua esclusione dalla gara a procedura ristretta
Sospese, almeno per un mese, le procedure per l’appalto regionale per il trasporto pubblico su gomma. Lo ha deciso il Consiglio di Stato, espressosi dopo la sentenza del Tar della Valle d’Aosta dello scorso 15 febbraio, depositata tre giorni dopo. Il tribunale amministrativo aveva, in quell’occasione, respinto il ricorso della Sadem di Grugliasco, società collegata alla anglo-tedesca Arriva, che chiedeva l’annullamento della sua esclusione dalla gara per l’affidamento dei trasporti su pullman e del servizio di trasporto disabili sul territorio regionale. L’esclusione era stata originata dalla mancata sottoscrizione per esteso dell’offerta tecnica. Tutto rimandato al 20 marzo, quando il Consiglio di Stato si riunirà in camera di consiglio per esaminare la questione nel merito. Per avere qualche info in più sull'appalto in questione ti rimando ad un mio vecchio post. Clicca qui. In Regione manifestano ottimismo. Si vedrà.

Consiglio Regionale (43): I Temi Economici dell'Ultima Seduta

I temi economici dell'ultima seduta del 22 e 23 febbraio.

La realizzazione del Metrò ad Aosta è stato oggetto di un'interrogazione a risposta immediata presentata dal gruppo consiliare Alpe.

Il Consigliere Giuseppe Cerise (Alpe) ha presentato un'interrogazione relativa ai criteri e modalità di individuazione del consulente incaricato dell'elaborazione di uno studio di fattibilità per il miglioramento del collegamento ferroviario Aosta-Pré-Saint-Didier.

Il tema dell'aeroporto regionale è stato al centro di un'interpellanza presentata dalla Consigliera Carmela Fontana (PD).

Il Consigliere Roberto Louvin (Alpe) ha presentato un'interpellanza concernente la procedura di approvazione della variante generale al Piano regolatore del Comune di Courmayeur.

Facendo seguito alla risoluzione approvata nell'adunanza del 25 gennaio 2012, il Consiglio regionale ha nominato la Commissione consiliare speciale per l'esame del fenomeno delle infiltrazioni mafiose in Valle d'Aosta. Sono stati nominati all'unanimità i Consiglieri Diego Empereur (UV), Massimo Lattanzi (PdL), Leonardo La Torre (FA), Emily Rini (UV) e Francesco Salzone (SA) in rappresentanza della maggioranza regionale, i Consiglieri Alberto Bertin (Alpe) e Gianni Rigo (PD) quali espressione della minoranza. La Commissione sarà presieduta dal Capogruppo dell'Union Valdôtaine, Diego Empereur, che ha ottenuto 23 voti a favore, contro i 9 dati al Consigliere di Alpe Alberto Bertin, due bianche e una nulla. La votazione è avvenuta per schede in cabina.

L'Assemblea regionale ha preso atto della petizione popolare sottoscritta da 2.137 cittadini per la salvaguardia del Prato di Sant'Orso nel comune di Cogne.

Con 27 voti a favore e 8 astensioni (Alpe e PD), l'Assemblea regionale ha approvato il limite al traffico giornaliero medio di veicoli adibiti al trasporto di merci di massa superiore a 7,5 tonnellate, autorizzato al transito in entrata e uscita attraverso i trafori del Monte Bianco e del Gran San Bernardo. Per il 2012 sono state confermate le soglie di 1.600 veicoli per il traforo del Monte Bianco e di 250 per il traforo del Gran San Bernardo, già stabilite il 21 febbraio 2008 dal Consiglio Valle. L'Aula ha approvato due emendamenti dell'Assessore al territorio mentre ne ha respinto uno proposto dai gruppi di Alpe e PD.

In chiusura di lavori, l'Assemblea ha approvato, all'unanimità, una risoluzione proposta dai gruppi Alpe e Partito Democratico riguardante il nuovo progetto di ristrutturazione dell'ospedale Umberto Parini di Aosta, in particolare impegnando la Giunta regionale a relazionare in merito alla quinta Commissione consiliare "Servizi sociali".

La Valle non va alla Bit: ma tra lo Sfarzo e il Nulla non ci poteva essere dell'altro?


Come già fatto in passato ospito post scritto dagli amici di Turismok.

Anche l’edizione 2012 della kermesse milanese appena andata in archivio è stata analogamente al passato una vera e propria gara di sfarzo ed esibizionismo. Regioni italiane che in tempi di crisi allargano le spalle per farsi spazio e garantirsi la miglior visibilità è certamente un indicatore contraddittorio. Da un lato un bel segnale di interesse verso un settore, quello turistico, tanto cruciale per il nostro Paese quanto fino ad oggi a dir poco sminuito, dall’altro spese faraoniche e conti per investimenti in promozione che andrebbero forse riviste con più oculatezza in tempi di magra. Tanto più che francamente non si capisce cosa ci sia alla base di una logica di gigantismo che persevera da anni e che volge oggi allo spropositato. Esiste forse un rapporto diretto tra imponenza dello stand e successo? Mancano i dati per dirlo con certezza ma la sensazione è che non vi sia alcun nesso, tutt’altro.

Resta il fatto che oggi nel turismo è tutto all’insegna del gigantismo, così i comprensori di sci devono essere sterminati, le navi da crociera devono essere città galleggianti, le camere d’albergo devono essere case confortevoli e le automobili per andare in montagna enormi ed ingombranti. In egual maniera diversi stand delle regioni italiane presenti alla BIT ben rappresentavano questa concezione con la convinzione che "grande é comunque meglio". Non si tratta di un veto alle grandi scenografie quando piuttosto di una questione di contenuti. Stand grandi sì ma in buona parte del tutto privi di consistenza, materiali cartacei ben nascosti dietro alle scrivanie per evitare sprechi, a conferma della preponderanza della rete ed una necessità di contenimento di costi per stampa e trasporto (che però mal si associa alla volontà di avere grandi stand), personale non sempre pronto al confronto con il pubblico (i veri affari si fanno nelle retrovie) e in alcuni casi persino smarrito nel ricoprire ruoli poco chiari all’interno di stand forse nel posto sbagliato. Una formula che andrebbe forse ripensata in particolar modo per il pubblico, che ad oggi non può far altro che portarsi a casa qualche dépliant, se li trova.

La Valle d’Aosta non ci è stata. Alla base della scelta, secondo fonti ufficiose di Palazzo, la necessità condivisibile di ottimizzare i budget preferibilmente da destinarsi a manifestazioni fieristiche specializzate, vale a dire quegli eventi che promuovono i cosiddetti special interest hobbies (cicloturismo, trekking, benessere ecc..). Una decisione che può in effetti essere condivisa ma sulla quale è bene comunque riflettere. Sarebbe stata forse più opportuna una presenza più discreta, del resto siamo la regione più piccola d’Italia e la BIT rimane una vetrina internazionale di rilievo in una delle regioni da sempre amante della Valle d’Aosta, insomma tra lo sfarzo e il nulla ci poteva essere dell’altro?

Traforo del Monte Bianco: Cambio della Guardia

Dal 1° marzo, il presidente di SITMB, la società italiana del Tunnel del Monte Bianco, Francesco Samperi subentrerà al suo omologo sul versante francese (ATMB)  Hugues Hourdin nella carica di presidente del consiglio di sorveglianza. Il francese Gilles Rakoczy succederà ad Alfredo Pellegrini in qualità di direttore gerente. Qui trovi il post dedicato al precedente cambio al vertice.

 ATMB e SITMB sono concessionarie del Traforo del Monte Bianco. A partire dal 2001, in conformità alla politica dell’alternanza di direzione instaurata per la gestione del Traforo, allo scopo di garantire la gestione unitaria dell’infrastruttura, le due società hanno costituito il gruppo europeo di interesse economico del Traforo del Monte Bianco (GEIE-TMB).

Il GEIE-TMB dispone di specifici organi di governo – un consiglio di sorveglianza e un comitato di direzione – che funzionano secondo il principio di un’alternanza di direzione rinnovata ogni 30 mesi: quando il  presidente del consiglio di sorveglianza è francese, il direttore gerente, in seno al comitato di direzione, è italiano e viceversa.

La presidenza del consiglio di sorveglianza era affidata dal 1° settembre 2009 a ATMB, rappresentata dal suo presidente, Hourdin. Il consiglio di sorveglianza riunisce rappresentanti di ATMB e di SITMB. Determina gli orientamenti generali che dovranno essere messi in opera dal comitato di direzione del GEIE-TMB, rispettando le raccomandazioni della commissione intergovernativa (CIG).

Così Hourdin, presidente di ATMB,  al momento del passaggio di consegne, fa il punto sul lavoro svolto: «Il Traforo del Monte Bianco è un’infrastruttura di riferimento per il mondo intero in termini di sicurezza e di innovazione. Il GEIE-TMB raggruppa 245 persone per 11,6 km di galleria, che consentono di collegare dal 1965 la Valle d’Aosta in Italia e la Valle di Chamonix in Alta Savoia. Avvalendoci dell’insieme dei collaboratori del GEIE-TMB, i nostri obiettivi sono di mantenere il più elevato livello di sicurezza e di continuare a garantire il funzionamento degli impianti affinché la circolazione avvenga in condizioni ottimali. L’inserimento dell’opera nelle due valli e la salvaguardia dell’ambiente fanno ugualmente parte delle nostre priorità».

Dal 1° settembre 2009 il ruolo di direttore gerente in seno al comitato di direzione era affidato a  Pellegrini, nominato da SITMB. Oltre al direttore gerente, il comitato di direzione è composto anche da due direttori, Maurizio Cipollone designato da SITMB e Jean-Luc Conchou nominato da ATMB. Il comitato di direzione, collocato sotto il controllo del consiglio di sorveglianza, prende le decisioni necessarie alla gestione del traforo. Il suo compito è altresì quello di garantire la coerenza unitaria del GEIE-TMB.

«Il GEIE-TMB - commenta Pellegrini in occasione dell'avvicendamento - deve continuare a consolidare e a valorizzare le competenze caratteristiche dell’organizzazione, puntando sulla massima qualificazione del personale di staff, operativo e tecnico. Per quest’ultimo, auspico una sempre maggiore competenza tecnica e culturale, da mettere a servizio della sicurezza degli utenti, e a disposizione delle autorità sovraordinate di controllo come la Commissione intergovernativa e il Comitato di sicurezza».


Informazioni Utili

Francesco Samperi – Dopo la laurea in giurisprudenza e la successiva specializzazione di “consulente legislativo”, ha collaborato con il Dipartimento Affari Legislativi della Presidenza del Consiglio dei Ministri ed ha contribuito a fondare la A.I.T.L.E., Associazione Italiana dei Tecnici Legislativi, di cui è autorevole membro. Nel quadro di una intensa e ormai più che trentennale attività professionale, l’avvocato Samperi vanta numerose ed importanti esperienze di rilevanza pubblica e privata: è consulente di società nazionali e multinazionali, di imprese di telecomunicazioni e di compagnie di assicurazione; in qualità di “Consigliere Speciale” ha collaborato con l'on. Franco Frattini nelle sue funzioni di Vice Presidente della Commissione Europea. Dall’ottobre 2008 è membro del Comitato strategico per lo sviluppo e la tutela all’estero degli interessi nazionali in economia, istituito presso il Ministero degli Affari Esteri. Dal gennaio 2011, è stato nominato componente della Delegazione italiana nel Gruppo di Lavoro "Giuridico, Economico e Finanziario" della Commissione Intergovernativa per la realizzazione della nuova linea ferroviaria Torino-Lione.
È inoltre Presidente onorario della Unione degli Avvocati Europei. Già dirigente presso l’Autorità garante della concorrenza e del mercato, l’avvocato Samperi tiene lezioni a livello accademico in materia di antitrust presso i masters di specializzazione organizzati dall’Università “La Sapienza” di Roma. È membro del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Italia-Giappone in rappresentanza del ministero degli Esteri italiano. Nel 2008 è risultato vincitore della XIV edizione del Premio Internazionale "Rosario Angelo Livatino” dedicato al giovane magistrato siciliano ucciso dalla mafia il 21 settembre 1990 all’età di 38 anni.

Gilles Rakoczy, 41 anni, si è laureato all’Ecole Nationale des Ponts et Chaussées di Parigi e all’Ecole Nationale des Travaux Publics de l’Etat a Lione. Inizia la propria carriera nel 1995 alla Direzione Dipartimentale delle Infrastrutture della Savoia (DDE 73), in seguito alla DDE 27. Alla fine del 2002, diventa Incaricato della Direzione del Personale e dei Servizi. Dal 2006 al 2008, M. Rakoczy è Responsabile dell’ufficio programmazione degli investimenti stradali in seno alla Direzione Generale delle Strade. A tale titolo, egli è anche Corrispondente del gabinetto del ministro del MEEDDAT, incarico che conserva quando nel 2008 diventa Vice sottodirettore degli investimenti stradali. Nel 2009, M. Rakoczy raggiunge la società EGIS AMENAGEMENT in qualità di Direttore regionale della Ile de France (settore Est). Dal gennaio 2011, M. Rakoczy occupava il posto di Direttore di attività Ile de France presso EGIS France.

Autoroutes et Tunnel du Mont Blanc (ATMB) è una società anonima detenuta al 91,3% dallo Stato e le collettività territoriali. ATMB è concessionaria dell’Autoroute Blanche (A40) e della Route Blanche (RN205) nonché del Tunnel del Monte Bianco con la sua omologa italiana SITMB. La missione di ATMB : facilitare gli spostamenti nel cuore dell’Alta Savoia, tra la Sivzzera e l’Italia, contribuendo altresì allo sviluppo sostenibile dei territori. Per garantire un alto livello di servizio e di sicurezza, 668 persone sono impegnate sull’insieme della rete di ATMB.

La Società Italiana per il Traforo del Monte Bianco (SITMB) è una società per azioni partecipata al 51% da Autostrade per l’Italia S.p.A. ; gli altri azionisti sono l’ANAS S.p.A. (32,125%), la Regione Autonoma Valle d’Aosta (10,625%), il Cantone e la Città di Ginevra (3,125% ciascuno). La SITMB è concessionaria della parte italiana del Traforo del Monte Bianco e detiene la maggioranza azionaria del Raccordo Autostradale Valle d’Aosta (RAV S.p.A.). Il suo ruolo è di partecipare, attraverso il GEIE-TMB, alla gestione comune del Traforo garantendone la sicurezza e l’efficienza.

22 febbraio 2012

A Eataly le Eccellenze Valdostane

Nicola Rosset con i cinque chef stellati valdostani
Oltre 100 invitati, tra giornalisti, esperti del settore e clienti selezionati, hanno preso parte ieri, martedì 21 febbraio a Torino, alla conferenza stampa di presentazione dell’accordo che vedrà per i prossimi tre mesi la Camera di Commercio, l’Assessorato regionale del Turismo e Eataly collaborare per la promozione delle eccellenze eno agro alimentari e turistiche della Valle d’Aosta in tutti i punti vendita del celebre marchio in Italia e Giappone.

«L’iniziativa, che potrà contare sull’adesione  di 40 i produttori per il mercato italiano e 25 per la promozione sul mercato giapponese – ha spiegato il Presidente della Camera di Commercio Nicola Rossetsi pone come obiettivo principale quello di offrire alle aziende valdostane una importante occasione di crescita andando a valorizzare il principale punto di forza della produzione eno agro alimentare e cioè l’altissima qualità dei prodotti. Pensare di affrontare le sfide dei mercati contando esclusivamente sui numeri è una prospettiva che vedrebbe la Valle d’Aosta fortemente penalizzata. La nostra è una produzione caratterizzata da genuinità e qualità. Due caratteristiche che, se debitamente valorizzate, possono permettere alle nostre aziende di ritagliarsi uno spazio importante in settore come quello enogastronomico in costantecrescita e nel quale l’attenzione alla qualità è sempre maggiore».

«L’idea di partire da una delle eccellenze della Valle d’Aosta per presentare al mercato una offerta integrata – ha spiegato l’Assessore regionale del Turismo Aurelio Marguerettazè senza dubbio positiva. Pensare che chi prova i prodotti della Valle d’Aosta possa poi venire a visitare i luoghi dove questi prodotti nascono e constatarne di persona la genuinità è senza dubbio una chiave interessante per promuovere l’immagine turistica di una regione che fonda il proprio brand su qualità e autenticità. Abbiamo quindi colto l’occasione dell’accordo stipulato tra la Camera di Commercio e Eataly, per inserire, in questo contesto di indubbia visibilità, anche  la vendita dei prodotti turistici “ Valle d’Aosta”. Operativamente la prenotazione dei soggiorni avverrà presso l’agenzia Liberi tutti, presente sui punti vendita Eataly di Torino e, prossimamente, di Roma, con la quale l’Assessorato del turismo ha appena  chiuso un accordo di collaborazione. A partire dal prossimo autunno, presso la stessa agenzia, sarà anche possibile acquistare gli  skipass stagionali ed il Teleskipass per la stagione invernale 2012-2013».

«Per la nostra azienda – ha aggiunto Luca Baffigo, amministratore delegato di Eataly – questa collaborazione è molto importante. La Valle d’Aosta rappresenta, proprio per le caratteristiche dei propri prodotti, frutto di un lavoro che trovo corretto definire eroico, un importante elemento di novità. Il livello qualitativo della produzione si sposa alla perfezione con la filosofia del nostro marchio, che proprio della qualità e della genuinità dei prodotti ha fatto uno dei suoi cavalli di battaglia. Eataly è una realtà in forte crescita e siamo certi che questa importante collaborazione con la Valle d’Aosta potrà dare dei risultati capaci di soddisfare le attese di tutti i soggetti coinvolti nell’iniziativa».

Particolarmente apprezzata dai convenuti anche la cena che ha fatto seguito alla conferenza stampa di presentazione curata dagli Chef stellati Agostino Buillas del ristorante Café Quinson, Maurizio Grange del ristorante La Clusaz, Fabio Barbaglini del ristorante La Cassolet del Mont Blanc Hotel e Fabio Iacovone del Petit Restaurant dell’Hotel Bellevue.

La collaborazione tra la Camera di Commercio, l’Assessorato del Turismo e Eataly si concretizzerà nei prossimi mesi con una forte veicolazione dell’immagine della Valle d’Aosta e dei suoi prodotti all’interno di tutti i punti vendita del marchio.

Oltre alla vendita dei prodotti eno agro alimentari nei punti vendita di Torino (Via Nizza e Via Lagrange), Genova, Bologna, Milano, Pinerolo e Monticello d’Alba, saranno anche allestiti dei corner promozionali nei centri di Torino (in via Nizza) di Genova e di Bologna, e organizzate delle cene, curate dai migliori chef valdostani.

Tutti i ristoranti Eataly d’Italia proporranno nei propri menù piatti a base di specialità valdostane e saranno organizzate  degustazioni, laboratori didattici e dimostrazioni curate dai produttori valdostani. Nei punti vendita di Torino (Via Nizza) e di Roma (di prossima apertura - l’apertura è programmata per il mese di maggio p.v.-) saranno inoltre prenotabili soggiorni tematici in Valle d’Aosta oltre che acquistabili, a partire dal prossimo autunno, gli skipass per la stagione invernale 2012-2013. Una cassa apposita sarà infatti allestita, d’intesa con le società degli impianti fune valdostane, presso la sede Eataly di Via Nizza.

A questo si accompagnerà un’azione comunicativa che vedrà la realizzazione di circa 120 mila set da tavola dedicati alle produzioni DOP e DOC valdostane oltre che alle principali iniziative turistiche dedicate alla valorizzazione dei prodotti, acquisto di spazi pubblicitari sulle principali testate giornalistiche nazionali. 

Particolarmente significative anche le azioni che saranno portate avanti sul mercato giapponese. I prodotti e l’offerta turistica della Valle d’Aosta saranno infatti presenti nei sette punti vendita di Eataly a Tokyo, tra i quali spiccano quello nel centro commerciale di Daikanyama e quello all’interno della principale stazione ferroviaria della città. A questo si affiancheranno una serie di iniziative promozionali quali cene, degustazioni, laboratori didattici ed azioni di comunicazione finalizzate a garantire la massima visibilità alla Valle d’Aosta.

Mercoledì delle Ceneri: Inizia la Quaresima

Come faccio ogni anno, anche dalle colonne di questo blog, mi permetto di proporre alcune briciole di riflessione per aprire questo tempo di Quaresima (alle 18,30 Mons. Franco Lovignana celebra in Cattedrale la liturgia dell'imposizione delle ceneri).

Le frasi virgolettate appartengono ad un passaggio dell'editoriale scritto da Mons. Lovignana che troverete domani sul Corriere della Valle.  Vi invito ovviamente ad una lettura completa del testo sulle colonne del settimanale da me diretto.
«Innanzitutto la Quaresima è dono di Dio, un dono che si ripete di anno in anno. L’iniziativa è Sua e viene incontro alla nostra debolezza che ci costringe a sempre riprendere in mano la nostra vita per ricollocarla alla presenza del Signore, sotto la Sua Parola che illumina, giudica e salva. Si tratta di un tempo di preparazione alla celebrazione della Pasqua. Come si preparano gli atleti ad una gara, come ci si prepara ad un incontro importante o ad accogliere qualcuno in casa, così siamo invitati a preparare la Pasqua. Essa infatti non è pura ricorrenza, ma mistero, cioè punto di incontro fra Dio e l’uomo, luogo spirituale nel quale attingere pienezza di vita nuova dal Cristo crocifisso e risorto».

Buon inizio di Quaresima a tutti...

Etroubles e la Campagna Nivea Italia sulla Pelle: Promozione Turistica a costo zero

Promozione a costo zero per il comune di Etroubles.

Il 15 febbraio  è partito il Tour e la Campagna Nivea Italia sulla pelle. Una campagna innovativa che promozionerà 50 località, selezionate da un team di giornalisti qualificati, fra le più belle, particolari e caratteristiche d’Italia.

Il Comune di Etroubles, già Bandiera Arancione del Touring Club Italiano, Uno dei Borghi più Belli d’Italia e Comune fiorito è stato scelto tra le 50 località italiane, unico comune della Valle d’Aosta.
Nella giornata di sabato 18 febbraio, un team composto da un videogiornalista, un cameraman e un  supervisor/driver, ha raggiunto Etroubles a bordo di 1 FIAT 500 brandizzata.
Il team ha effettuato una serie di interviste, numerose fotografie del luogo e installato un enorme gonfiabile sulla place Emile Chanoux di Etroubles.

La campagna si articolerà fino al 20 giugno e verrà sviluppata utilizzando diversi canali digitali:

• Pagina Facebook con l’App Nivea Italia sulla pelle e il Canale Youtube per permettere
a tutti gli utenti interessati di visionare i contenuti, le foto e i video nonché di votare la località più
interessante e/o più desiderata per il weekend.

• APP per iPhone e iPad scaricabile gratuitamente sull’APP Store di Apple con le 50 Miniguide interattive delle località selezionate da NIVEA.

• Campagna ADV di supporto all’operazione con 500.000 OTS previsti 70.000 contatti e 15.000
partecipanti al concorso.

Al termine della Fase 1, gli utenti che avranno votato conosceranno le 10 località preferite e potranno partecipare all'estrazione fortunata di un week-end gratuito. Nella fase 2 e 3 tutto il materiale prodotto durante l’operazione verrà confezionato in una Guida turistica.

Se vuoi votare Etroubles clicca qui. ImpresaVda ha già dato il suo contributo alla causa.

21 febbraio 2012

A quasi due mesi dall'obbligo in Valle D'Aosta solo il 29% degli immobili ha un Certificato Energetico

Secondo Immobiliare.it a quasi due mesi dall’entrata in vigore della normativa sulla certificazione energetica, in Valle D’Aosta solo il 29% degli annunci immobiliari è in possesso del certificato (obbligatorio) di prestazione energetica, una percentuale comunque superiore alla media nazionale che si arresta al 22%.
«Sugli oltre 1.500 annunci presi in esame in Valle D’Aosta, quasi un terzo è già in regola– dichiara Carlo Giordano, Amministratore Delegato di Gruppo Immobiliare.it I dati sono però in continua evoluzione; la stessa rilevazione, effettuata solo una settimana fa, aveva evidenziato un certificato valido solo nel 14,8% degli immobili valdostani proposti in vendita o affitto. Oggi siamo al 29%»
I problemi maggiori li hanno i privati: solo il 9% degli annunci pubblicati da loro, su scala nazionale, è dotato di indicazione della classificazione energetica dell’immobile messo in vendita o affitto. Ottimi, invece, i risultati dei costruttori che rispettano l’obbligo legale (95%), seguiti da gruppi immobiliari (33%) e agenzie indipendenti (16%).
La spiegazione del numero così basso di immobili già in regola è da ricercare, forse, nel fatto che ad oggi l’unica regione che sanziona il mancato adempimento dell’obbligo è la Lombardia (previste multe fino a 5.000€).
La rilevazione condotta da Immobiliare.it considera come validi solo gli annunci che riportino, com’è richiesto dalla normativa, sia la classe energetica sia l’indice di prestazione energetica dell’immobile: un valore, questo, che è presente solamente nell’ACE (Attestato di Certificazione Energetica). Si escludono automaticamente tutti quegli immobili che, attraverso autocertificazione, erano stati collocati direttamente nella classe G, quella peggiore in assoluto; questa procedura non è più ritenuta corretta e sta obbligando privati e agenzie a correre ai ripari.

20 febbraio 2012

Les Crêtes per Wine Spectator e Vinitaly tra le 100 cantine più rappresentative d’Italia

Les Crêtes partecipa al Finest Italian Wines, 100 Great Producers, che si terrà il 24 marzo  a Verona nella prestigiosa cornice del Palazzo della Ragione.

L’appuntamento con l’evento ufficiale “OperaWine - Finest Italian Wines: 100 Great Producers”, è il Grand Tasting: una degustazione senza precedenti realizzata in collaborazione con Wine Spectator, Vinitaly 2012, Verona Fiere, Opera Wine e il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali.

100 produttori italiani presenteranno al Grand Tasting il loro top-wine in due momenti distinti: il primo dedicato agli operatori del settore, il secondo ai wine lovers e agli esperti internazionali.
Lo scopo della degustazione è di far conoscere l’alto livello delle migliori produzioni provenienti dalle diverse regioni vinicole italiane.

19 febbraio 2012

Un Corso sulle piante officinali

Da domani, lunedì 20 febbraio, e fino a venerdì 9 marzo, sarà possibile presentare le domande di iscrizione ai corsi previsti perattività di coltivazione, raccolta, trasformazione e commercializzazione delle piante officinali coltivate sul territorio regionale. Un settore di nicchia che può rivelarsi un'interessante attività di divesrificazione per chi conduce un'azienda agricola.
Saranno organizzati due corsi previsti dall'art. 7 della lr 2/2011: il corso A, rivolto a coloro che intendono svolgere attività di coltivazione e raccolta delle piante officinali, e il corso B, indirizzato alle persone interessate ad attività di prima trasformazione.

Entrambi i corsi hanno la durata di 52 ore, comprensive di visita didattica. Il percorso formativo si articola in un modulo comune di 16 ore, comprendente normative europee, nazionali e regionali in materia di coltivazione e trasformazione delle piante officinali, e di un modulo tecnico di 36 ore differenziato per le due tipologie di corso.

La quota di iscrizione è di 175 euro. Sono esonerati dal pagamento della quota i titolari di aziende agricole iscritte al Sistema Informativo Agricolo Regionale i loro collaboratori (coadiuvanti iscritti all’INPS, parenti fino al 3° e affini fino al 2° grado, conviventi o non), i dipendenti a tempo indeterminato di aziende o società agricole, i soci lavoratori o amministratori di cooperative o i soggetti giuridici diversi operanti in ambito agricolo.

Per i soggetti esonerati dal pagamento della quota di iscrizione al corso A la stessa verrà finanziata in regime de minimis ai sensi del regolamento (CE) n. 1535/2007 della Commissione, del 20 dicembre 2007, mentre per i soggetti esonerati dal pagamento della quota di iscrizione al corso B la stessa verrà finanziata in regime de minimis ai sensi del regolamento (CE) n. 1998/2006 della Commissione, del 15 dicembre 2006.
Entrambi i corsi sono stati organizzati per un massimo di 40 partecipanti. In caso di esubero delle domande verrà data priorità agli operatori agricoli, mentre gli altri soggetti interessati, non operatori agricoli aventi i requisiti per l’esenzione del pagamento della quota di iscrizione, saranno ammessi in ordine cronologico di presentazione della domanda di iscrizione.

Il calendario dei corsi, che si svolgeranno nella sede dell’Assessorato in località Grande Charrière a Saint Christophe, è il seguente:
·              modulo comune ai due corsi: 2, 16 e 23 aprile, 7 e 14 maggio;
·              modulo tecnico primo corso: 4, 11, 18 e 26 aprile, 2, 9, 16 e 23 maggio;
·              modulo tecnico secondo corso: 6, 12, 13, 20 e 27 aprile, 4, 11 e 18 maggio;
·              esami finali: primo corso 30 maggio, secondo corso 25 maggio.

Le domande devono essere presentate all’Ufficio formazione e aggiornamento professionale dell’Assessorato, che è disponibile a fornire supporto alle procedure di iscrizione, in località Grande Charrière 66 a Saint-Christophe, nei seguenti orari: martedì e giovedì 9-14, lunedì, mercoledì e venerdì 9.00-12.30 (per informazioni telefonare al numero 0165.275201).
All’indirizzo internet www.regione.vda.it/agricoltura sono pubblicate ulteriori informazioni nonché tutta la modulistica necessaria.

I corsi non sostituiscono i titoli obbligatori a livello statale per effettuare le operazioni di trasformazione in prodotti nutrizionali o medicali. Per quanto riguarda i prodotti medicali, anche le operazioni di raccolta e di prima trasformazione devono essere effettuati da personale dotato di idoneo titolo di studio in strutture autorizzate dal Ministero della Salute.

E’ possibile richiedere il riconoscimento del credito formativo nel modulo comune di 16 ore; possono beneficiare del credito coloro che hanno superato con esito positivo uno dei due corsi nell’edizione novembre – dicembre 2011.

18 febbraio 2012

Delibere di Giunta: Segnalazioni per le Aziende (140): Interventi per le Imprese Innovative

PRESIDENZA DELLA REGIONE
Io lavoro
La Regione, attraverso il Servizio per l’impiego del Dipartimento politiche del lavoro e della formazione e della Presidenza, d’intesa con l’Assessorato al turismo prenderà parte il 16 e il 17 marzo a Torino all’evento dal titolo Io lavoro, promosso dall’Agenzia Piemonte Lavoro nell’ambito del settore turistico-alberghiero e benessere.

AGRICOLTURA E RISORSE NATURALI

Identificazione bestiame
La Giunta ha deliberato il programma di identificazione del bestiame per l’anno 2012, presentato dall’AREV (Association Régional Eléveurs Valdôtains). L’impegno di spesa è di 317 mila euro.

ATTIVITA’ PRODUTTIVE
Interventi per le imprese innovative
Nell’ambito del Programma operativo FESR-Competitività regionale, sono stati adottati i criteri per la concessione dei contributi previsti dalla legge regionale 14 del 2001 (Interventi regionali in favore delle nuove imprese innovative) ed è stata approvata la relativa convenzione con Finaosta per l’erogazione dei fondi, che ammontano a 1 milione 182 mila euro, per il biennio 2012/2013.

Contributi alle imprese
Sono stati concessi contributi pari a 176 mila 800 euro a favore di piccole imprese industriali. Mentre 82 mila e 600 euro sono stati destinati alla concessione di contributi, in conto capitale, e di mutui a tasso agevolato sempre a favore di piccole imprese.

  TURISMO, SPORT, COMMERCIO E TRASPORTI

Eventi promozionali in Italia
Sono stati approvati il calendario e l’organizzazione di una serie di eventi promozionali, che si realizzeranno nel corso del primo semestre 2012 nelle regioni di prossimità e di “nuova prossimità”. L’impegno di spesa è di 120 mila euro.

Ripensare l’architettura alpina tradizionale: idee e progetti di riqualificazione energetica

Ripensare l’architettura alpina tradizionale significa mettere a sistema il rispetto della cultura alpina, la riscoperta dei suoi caratteri nella contemporaneità, la costruzione di nuove relazioni tra nuclei abitati e paesaggio naturale, non solo per ricreare le condizioni socioeconomiche che consentano alla popolazione di restare a vivere in montagna, ma anche per utilizzare in modo sostenibile le risorse locali”. Sono queste le premesse del convegno Atelier Alphouse - Ripensare l’architettura alpina tradizionale. Idee e progetti di riqualificazione energetica, promosso dall’Assessorato delle attività produttive in collaborazione con il COA energia istituito presso Finaosta, che si terrà venerdì 24 febbraio, dalle 10 alle 17, alla Cittadella dei Giovani di Aosta.

«L’appuntamento -si legge in una nota - si pone come momento privilegiato per la conoscenza e la condivisione di esperienze extraregionali e regionali sui temi della riqualificazione energetica del patrimonio edilizio alpino. Rivolto a tutta la popolazione e in particolare ad un pubblico di attori coinvolti nel settore, il convegno presenterà in un primo momento i principi e le tecniche per un nuovo approccio nella riqualificazione dell’architettura tradizionale e alcune esperienze di interventi di recupero e riqualificazione energetica di insediamenti e di edifici alpini. Nella seconda parte saranno illustrati invece i risultati del Workshop dell’Atelier AlpHouse sul recupero e l’ottimizzazione energetica di due edifici storici situati in una frazione di Champorcher».

Il Workshop, che si terrà nei giorni precedenti il Convegno, è rivolto ai progettisti che operano sul territorio valdostano e ai vari attori coinvolti nel processo edilizio e propone il tema della riqualificazione energetica di edifici tradizionali in insediamenti alpini e costituisce, oltre che un importante momento formativo, un’occasione di scambio di idee utili per la progettazione di questi particolari interventi.

Il convegno di venerdì 24 fa seguito all’inaugurazione della mostra omonima, visitabile fino al 29 febbraio nella Sala espositiva Finaosta Iniziative.

Il Convegno e il Workshop sono organizzati nell’ambito del progetto europeo AlpHouse – cultura ed ecologia dell’architettura alpina (Interreg IIIB - Alpine Space), che ha come scopo quello di dare supporto a professionisti e imprese che intendono sviluppare "soluzioni specifiche da applicare alle costruzioni tradizionali alpine nell'ambito del recupero architettonico e della riqualificazione energetica" come strategia per accrescere la propria competitività. Il progetto, in particolare, analizza e sistematizza le competenze e le conoscenze delle varie regioni per trasmetterle agli attori ai quali il progetto è rivolto – piccole medie imprese, artigiani, professionisti, pianificatori e amministratori locali.

«Una delle sfide più importanti per chi abita il territorio alpino - spiega l’Assessore Ennio Pastoret - è riuscire a mantenere vivo il patrimonio architettonico che caratterizza piccoli e grandi insediamenti con un forte rischio di abbandono, per le mutate condizioni socioeconomiche e le diverse esigenze di comfort del  vivere contemporaneo. Partire dalla profonda conoscenza delle regole non scritte che hanno guidato un’attenta costruzione dell’architettura vernacolare e del paesaggio alpino che ci è stato affidato e guardare con occhi nuovi questo patrimonio è essenziale per costruire una nuova consapevolezza per il futuro dell’architettura alpina».« Pur nelle sue differenze regionali - sottolinea ancora Pastoret - essa si trova ad affrontare sfide comuni ed è chiamata a condividere idee e progetti innovativi, in grado di integrare gli aspetti legati alla conservazione e l’indispensabile sostenibilità energetica e ambientale».

Altre info sul sito della Regione: clicca qui.
 

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