22 novembre 2017

L'economia della Valle d'#Aosta secondo Banca d'Italia

Ieri mattina il direttore della filiale regionale di Banca d'Italia, Angelica Pagliarulo, ha presentato con il suo staff il tradizionale aggiornamento congiunturale del rapporto dedicato all'Economia della Valle d'Aosta. Proponiamo la sintesi che apre il rapporto la cui versione integrale è disponibile online.

Nella prima parte dell'anno l'economia valdostana ha mostrato segnali di miglioramento. Nell'industria l'attività è in recupero, trainata dall'aumento della domanda interna e dalla ripresa di quella estera. Vi si è associata una moderata intensificazione dell'accumulazione di capitale, anche se la propensione all'investimento rimane ancora in media contenuta.
Anche nei servizi il quadro congiunturale è stato nel complesso positivo. Vi ha ancora contribuito il settore turistico: la crescita delle presenze, avviatasi nel 2015, è proseguita nei primi otto mesi dell'anno, sia per la componente nazionale sia per quella straniera. 
Per contro, nelle costruzioni la lunga fase negativa non si è ancora interrotta, per la debolezza della domanda e dell'attività sia nel comparto residenziale sia in quello pubblico. Nel mercato immobiliare le transazioni sono ulteriormente cresciute, anche se a ritmi inferiori rispetto allo scorso anno, e i prezzi sono rimasti stabili.
Come nel biennio precedente, nel primo semestre l'occupazione in Valle d'Aosta si è ridotta, in controtendenza rispetto alla dinamica positiva a livello nazionale. L'andamento negativo si è concentrato nel settore delle costruzioni e nel lavoro autonomo. In presenza di un calo della partecipazione al mercato del lavoro, il tasso di disoccupazione è rimasto sostanzialmente invariato, su livelli storicamente elevati per la regione.
Nel primo semestre dell'anno si è consolidata la ripresa del credito, avviatasi nel 2016. L'andamento positivo è ancora riconducibile prevalentemente alle famiglie consumatrici. Per contro, è proseguito il calo dei finanziamenti alle imprese, frenati dalla perdurante debolezza della domanda. La dinamica del credito ha continuato a essere differenziata tra i comparti di attività economica, con un'ulteriore flessione nella manifattura e nelle costruzioni e un nuovo aumento nei servizi. Il tasso di deterioramento del credito è rimasto sostanzialmente stabile.
I depositi bancari di famiglie e imprese valdostane sono ulteriormente aumentati nei primi sei mesi, anche se a ritmi inferiori a quelli dell'anno precedente. È ancora calato il valore di mercato dei titoli a custodia depositati dalle famiglie presso le banche. È proseguita la ricomposizione tra le diverse tipologie di strumenti finanziari, con un nuovo aumento delle quote di fondi comuni e una diminuzione dei titoli di Stato e delle obbligazioni bancarie e non bancarie.

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