«E’ evidente che la crisi generale industriale e finanziaria ha una durata temporale e una profondità superiori a quelle che si potevano prevedere alla fine dello scorso anno. In particolare, la riduzione del lavoro si conferma essere dell’ordine del 40% se raffrontata all’ultimo biennio, con la differenza rispetto a gennaio che le ipotesi di ripresa sono meno chiare. Di fatto, i prevedimenti attesi a livello macroeconomico europeo per il rilancio dell’economia non stanno portando al momento alcun cambiamento significativo e nessuno oggi è in grado di formulare una previsione affidabile».
Sono questi i contenuti della nota diffusa oggi dalla Cogne Acciai speciali. La nota aziendale non nasconde la difficoltà del momento e le preoccupazioni sul settore siderurgico.
E’ nel presentare questo scenario che i vertici della Cogne Acciai Speciali, durante l’incontro di oggi con le Organizzazioni sindacali, hanno comunicato che, per salvaguardare i livelli occupazionali, «è necessario proseguire con la politica del massimo adeguamento dell’attività produttiva all’ingresso degli ordini, attraverso gli strumenti di flessibilità già in essere».
«Peraltro, questa risulta essere l’unica strada perseguibile per conseguire i nostri obiettivi. Infatti, - ha sottolineato il vice presidente Roberto Marzorati – dalle previsioni formulate al nostro interno solo con tale approccio la società è in grado di proseguire l’attività in modo economicamente sostenibile».
Pertanto, quindi, sia i provvedimenti della Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria, che i provvedimenti sull’attività degli staff improntati al modello della settimana corta saranno prorogati per i prossimi mesi (fino all’inizio del mese giugno), quando il quadro della situazione si spera possa essere meno aleatorio.
«Pretendere oggi di sapere cosa succederà per certo nel settore siderurgico nei prossimi sei mesi è impossibile, ma non vogliamo negare – ha aggiunto Marzorati - che le indicazioni sono di un possibile miglioramento previsto a partire dal secondo semestre».
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