Dando a Cesare quel che è di Cesare. Anzi in questo caso a Carmine quel che è di Carmine, è giusto scrivere che, per quanto l'amico docente mi abbia onorato di figurare al pari suo nella copertina del libro, il mio contributo rimane pur sempre quello di un giornalista prestato al mondo della ricerca, cioè in massima parte empirico. Si è trattato comunque di un bel lavoro di squadra che spero si percepisca in questa pubblicazione.
In vetrina nella libreria dell'Università Bocconi |
Quali le aziende scelte? Eccole: Compagnia Valdostana delle Acque, GPS Standard, Grivel, Gros CIDAC, Laser, Les Crêtes, Maison Bertolin, SEA, Thermoplay e Valgrisa. Come già detto in passato non si tratta di un "the best of", ma di modelli che ci appaiono come significativi.
Tuttavia mi rendo conto che scrivere di sè è un po' imbarazzante e per dare ancora qualche pennellata sulla pubblicazione (a proposito qui trovi l'introduzione, l'indice e, se fossi interessato, come acquistarla)
ti propongo due passaggi tratti dalla prefazione di Federico Visconti, professore ordinario di Economia Aziendale presso l'Università della Valle d'Aosta. Un testo che completa felicemente l'opera.
Scrive Visconti: «Negli attuali scenari, segnati da forti tensioni socio-economiche e da grandi preoccupazioni sul futuro, mettere a fuoco un “qualcosa che funziona”, un fenomeno positivo, un punto di leva è un atto dovuto. Schiacciati da una tempesta di dati sul Pil che ristagna, sugli Stati che rischiano l’insolvenza, sui consumi che sono fermi e sul mercato del lavoro che non riparte, si fatica a cogliere, nella ampia e articolata realtà italiana, i “fatti” che contrastano le statistiche, le cellule di reazione alla crisi, le iniziative da ammirare e da imitare. Eppure ce ne sono, e tante, a tutti i livelli della società civile. Con questo libro, Garzia e Favre ci documentano uno dei principali fenomeni che ha accompagnato la storia del nostro Paese e che lo sta sostenendo anche in questi anni di difficoltà: il ruolo degli imprenditori e il contributo dell’imprenditorialità innovativa».
E ancora: «In conclusione, ponendo a tema la “sostenibilità” della strategia delle aziende osservate, il libro fa riflettere sulle condizioni interne all’impresa (qualità del management, capacità di sviluppo di risorse e competenze, livello di vulnerabilità rispetto ai concorrenti, ….) ma solleva anche la questione delle variabili di contesto, locale e nazionale, che possono valorizzare il potenziale imprenditoriale che, verrebbe da dire “per fortuna”, ancora abbiamo nel Paese. Proprio per questo, il lavoro di Garzia e Favre si rivolge idealmente ad un vasto pubblico di lettori: gli studenti che intendono approfondire casi aziendali di particolare interesse, gli imprenditori che vogliono riflettere sui contenuti e sulle modalità di realizzazione della innovazione strategica, i policy makers che mirano ad esplorare i bisogni reali delle imprese per fornirvi risposte tempestive ed efficaci e, non ultimi, gli studiosi di strategia sensibili all’innovazione e ai legami impresa-territorio. In un momento come questo, l’attenzione verso gli imprenditori e le imprese innovative è responsabilità di tutti».
Buona lettura. I commenti (anche critici) sono sempre ben accetti.
3 commenti:
L'Ansa oggi parla di noi...
Data: 17/10/2011
19:30 IMPRESE:LIBRO RACCONTA 10 CASI DI INNOVAZIONE IN VAL D'AOSTA
EDITO DA EGEA, E' SCRITTO DA FABRIZIO FAVRE E CARMINE GARZIA
(ANSA) - AOSTA, 17 OTT - Le aziende valdostane eccellenti sul fronte dell'innovazione ''hanno adottato modelli di business con caratteristiche distintive che si basano su scelte di posizionamento localizzate su specifici segmenti, su una proposta di valore unico e sulla valorizzazione delle risorse locali'' e questo ''consente di elaborare alcune interessanti implicazioni per manager e imprenditori operanti in contesti socio-economici simili a quelli della Valle d'Aosta''. E' uno dei principi su cui si basa il libro 'Storie d'imprenditorialità. Aziende innovative in Valle d'Aosta', edito da Egea, la casa editrice dell'Universita' Bocconi di Milano.
Il volume e' il frutto di una ricerca empirica condotta sul sistema economico regionale ed e' stato scritto a quattro mani dal giornalista valdostano Fabrizio Favre, direttore del Corriere della Valle, collaboratore del Sole 24 ore e curatore del blog impresavda.blogspot.com, e dal ricercatore e docente di Economia Aziendale all'Università della Valle d'Aosta Carmine Garzia.
I due autori dimostrano come ''le piccole e le medie imprese possano sviluppare modelli di business innovativi anche in contesti geografici non favorevoli come quelli di una piccola regione di montagna'', con ''un territorio difficile e una vocazione imprenditoriale limitata rispetto a quella di altre regioni del Nord Italia''.
La ricerca si sviluppa attraverso l'analisi di dieci casi esemplari di aziende valdostane ''che hanno supportato scelte di posizionamento innovativo in termini di prodotti, servizi e mercati''. Si tratta, in particolare, della Cva, della Gps Standard, della Grivel, del Gros Cidac, della Laser, delle cantine Les Cretes, della Maison Bertolin, della Sea, della Thermoplay e della Valgrisa. (ANSA).
Da La Stampa di oggi, pag 56
Editoria
L’ECONOMIA IN MONTAGNA DIECI STORIE DI SUCCESSO
DANIELE MAMMOLITI
È uscito, pubblicato da Egea, la casa editrice dell’Università Bocconi di Milano, «Storie d’imprenditorialità. Aziende innovative in Valle d’Aosta». Il libro, frutto di una ricerca empirica condotta sul sistema economico regionale, è stato scritto a quattro mani dal giornalista valdostano Fabrizio Favre, direttore del Corriere della Valle, collaboratore del Sole 24 ore e curatore del blog impresavda.blogspot.com, e dal ricercatore e docente di Economia Aziendale all’Università della Valle d’Aosta Carmine Garzia. In poco più di cento pagine i due autori dimostrano come «le piccole e le medie imprese possano sviluppare modelli di business innovativi anche in contesti geografici non favorevoli come quelli di una piccola regione di montagna», con «un territorio difficile e una vocazione imprenditoriale limitata rispetto a quella di altre regioni del Nord Italia». La ricerca si sviluppa attraverso l’analisi di dieci casi esemplari. Si tratta, in particolare, della Cva, della Gps Standard, della Grivel, del Gros Cidac, della Laser, delle cantine Les Crêtes, della Maison Bertolin, della Sea, della Thermoplay e della Valgrisa. Un viaggio attraverso diversi settori e diversi modelli che, secondo Favre e Garzia, «consente di elaborare alcune interessanti implicazioni per manager e imprenditori operanti in contesti simili a quelli della Valle d’Aosta».
Un grazie anche a Massimiliano Riccio per la partecipata recensione su Aostasera. Uno scusa ai visitatori del sito per il mio faccione "barboso" formato poster...
http://www.aostasera.it/articoli/2011/10/31/20139/storie-dimprenditorialita-aziende-innovative-in-valle-daosta
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