31 marzo 2018

Salvatore Addario (#Cna): «In Valle d'#Aosta servono più reti di impresa»

Questa settimana intervistiamo Salvatore Addario, presidente di Cna.

Parliamo di turismo, recentemente in Valle d’Aosta avete realizzato un convegno nazionale sulle reti di impresa. Come è nata questa iniziativa?
L’iniziativa, rientrante nell’interesse di CNA Turismo nazionale e intitolata "Percorsi esperienziali, culturali ed enogastronomici. Strategie innovative e reti d’impresa tra ricettività, servizi e artigianato per valorizzare il turismo montano in Valle d’Aosta", è nata dall’impulso di CNA Valle d’Aosta e ha ricevuto il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, della Regione autonoma Valle d’Aosta, dell’Assessorato al Turismo , della Chambre Valdôtaine, della Rete Turismo Valle d’Aosta e dell’agenzia della Rete Turismo VDA Italy Wonderland. La finalità di questo evento, che si è svolto sabato 27 gennaio nel Palazzo regionale, era quella di unire tutte le energie e la voglia di fare presenti in Valle d’Aosta per costruire delle reti di impresa che permettano di creare percorsi virtuosi in grado di incrementare il turismo.

Fra i relatori un ricco parterre istituzionale. Quali sono state le conclusioni del Convegno?
Ai lavori doveva essere presente l'onorevole Dorina Bianchi, Sottosegretario di Stato al Turismo e ai Beni Culturali, che non avendo potuto partecipare per impegni istituzionali ha inviato un messaggio con diverse riflessioni sui temi trattati. Alla giornata hanno portato il loro contributo il presidente della Regione autonoma Valle d’Aosta, Laurent Viérin, l'assessore regionale al Turismo, Trasporti e Commercio, Aurelio Marguerettaz, il presidente della Chambre Valdôtaine, Nicola Rosset, il responsabile di promozione e marketing di Italy Wonderland, Takeshi Sugiyama, il coordinatore nazionale di CNA Turismo e Commercio, Cristiano Tomei, l’esperto di Programmi Piter-Alcotra, Luca Veltri, l'esperto di Reti d’Impresa Turismo, Pasquale Anastasi, già direttore generale del Turismo della Regione Calabria, e il presidente nazionale CNA Turismo e Commercio, Luca Tonini. Nel corso del convegno abbiamo affrontato argomenti molto importanti. Le reti di impresa sono davvero fondamentali: dopo la crisi economica vissuta dal paese, credo che ancora oggi, e forse più di prima, l’unione faccia la forza. Il nostro tessuto imprenditoriale è costituito per il 98 per cento da micro imprese e queste devono riuscire a fare massa critica per poter avere un peso. La rete d’impresa non svilisce l’identità dell’azienda, ma la valorizza: un contratto di rete di filiera mette l’azienda nelle condizioni di lavorare a progetti più importanti di quelli che potrebbe affrontare da sola. E sono convinto che anche le associazioni debbano collaborare tra loro: se si tratta di lavorare insieme, non badando solo nell’interesse dei propri associati, CNA è disponibile ad aprire tavoli di confronto con le altre associazioni.

Guardando alla realtà regionale qual è il vostro giudizio?
A mio avviso occorre costruire un sistema totalmente nuovo, che con forza e coesione consenta di unire tutte le energie, il saper fare e la voglia di fare del territorio di questa piccola, ma determinata regione, andando per la prima volta tutti in una stessa direzione. Tutte le associazioni, le organizzazioni, tutti i settori e le aziende che compongono il mondo del Turismo in Valle d’Aosta, le Istituzioni, tutti, lo ribadisco, devono convenire che solo operando insieme potremo risultare vincenti nella sfida globale dei mercati.

Lei è anche vicepresidente nazionale di CNA Turismo e Commercio cosa significa questo per gli associati a Cna valdostani?
Il raggruppamento Turismo e Commercio presso la CNA nazionale, e tramite questa anche nelle CNA locali, è nato per dare alle imprese che lavorano nel turismo una rappresentatività più istituzionale, in modo che rappresentino un mondo unico, un solo comprensorio che le collega tutte. Nella filiera classica del Turismo, CNA associa più di sedicimila imprese, ma se a queste si aggiungono coloro che si occupano degli altri settori legati ai servizi del mondo del Turismo, come ad esempio la mobilità, superiamo i quarantamila. Essere vicepresidente di CNA Turismo e Commercio nazionale mi permette dunque di confrontarmi con una realtà importante e di portare quest’esperienza nella nostra Regione.

Avete altre iniziative in programma in questo settore?
Attraverso la nostra Agenzia Italy Wonderland Stiamo portando avanti un percorso iniziato a partire dal mese di settembre, in collaborazione con Takeshi Sugiyama (già responsabile della promozione VdA in Giappone e Corea del Sud): Italy Wonderland ha gettato le basi per lavorare ad un ambizioso progetto di promozione integrata dell’offerta regionale verso la macro area “Asia Pacifico”, con focus iniziale su 4 mercati di riferimento: Giappone, Repubblica di Cina, Corea del Sud, e Cina Popolare. Questi quattro mercati non sono stati scelti a caso ma perchè ci permettono di destagionalizzare il Turismo in Valle D'Aosta perchè i Turisti di questi paesi si spostano per vacanza da Maggio a Ottobre. Questa nuova modalità di approccio nasce dal desiderio di non lasciar cadere l’eccellente lavoro di promozione svolto negli scorsi anni dalla Regione Autonoma in Giappone e Corea del Sud, che con modalità fortemente innovative ed operando direttamente dal cuore della Valle d’Aosta, ha saputo innescare un forte interesse e coinvolgimento (anche emotivo) da parte del mercato nei confronti del brand Valle d’Aosta. Il concetto di macro area consente inoltre di coordinare e ottimizzare contenuti e iniziative nell’area più strategica del pianeta, la cui stabilità ed intensità di crescita fa sì che tutta l’offerta globale vi si concentri e si scontri... Parliamo dunque di una cabina di regia unica in VDA, che con modalità coordinate e controllate possa gestire con la massima efficacia il rapporto tra i mercati e l’offerta regionale. Basta gestioni parcellizzate dei singoli mercati, con dispersione di risorse regionali, nessuna sinergia e coordinamento di iniziative su mercati limitrofi e interdipendenti, e pochissima massa critica. Nel nuovo progetto “Asia”, Italy Wonderland riversa la grande esperienza di Sugiyama, ancor più rafforzata dalle modalità operative di network della “Rete Turismo Valle d’Aosta”, un inedito concentrato di competenze, contenuti, servizi, logistica e capacità operativa. Il tutto ulteriormente rafforzato dall’introduzione di inediti e rivoluzionari strumenti tecnologici, delle app, appositamente studiate e realizzate da Italy Wonderland, presto a disposizione dell’offerta regionale valdostana.

Abbandoniamo il settore del turismo: qual è la situazione del mondo dell’artigianato valdostano
Facendo riferimento ai dati relativi al 2017, il numero di imprese in Valle d’Aosta è in lieve aumento: la dinamica di iscrizioni e cancellazioni evidenzia un rallentamento delle cancellazioni e una sostanziale tenuta nella nascita di nuove imprese. A chiudere il 2017 in rosso sono state prevalentemente le attività del settore delle costruzioni e del commercio (-4% circa, con risultati analoghi a quelli registrati nel 2015), seguite dalle attività manifatturiere (-3,9%) e dai servizi alle imprese (-2,2%). A fronte di una forte crescita a livello nazionale si registra una sostanziale tenuta nel comparto turistico. Dal canto suo, il comparto artigianale conferma un trend di crescita del numero delle imprese. Ci confrontiamo dunque con dati positivi che confermano quanto emerso già nel periodo precedente: ora sarà fondamentale cercare di consolidare questa tendenza per rilanciare il comparto imprenditoriale.

Ci avviciniamo alle regionali: di cosa ha bisogno il mondo dell’artigianato?
L’Italia e la nostra Regione sono in una fase trasformazione e profondo cambiamento che deve essere governata con politiche a misura delle micro e piccole imprese, che costituiscono il 99,4% dell’imprenditoria, affinché la ripresa economica in atto si possa davvero consolidare ed irrobustire e permetterci di guardare con fiducia al futuro. Le nostre proposte a chi si candida a governare riguardano ambiti di intervento riconducibili a interessi di carattere generale, di quelle componenti economiche e sociali che rappresentano l’anima dei territori, della creatività e del saper fare che ci rendono unici al mondo. In questo senso i temi sui quali sarà necessario concentrare gli sforzi dovranno essere quelli di favorire l’accesso al credito e alla liquidità delle aziende e di promuovere la digitalizzazione attraverso progetti che permettano agli imprenditori di liberare tempo e risorse da destinare allo sviluppo e alla crescita. Sarà inoltre fondamentale sostenere ulteriormente la creazione di reti di imprese per generare una crescita complessiva del comparto imprenditoriale attraverso la valorizzazione delle singole peculiarità che lo compongono.

Per il 2018 quali attività in generale avete in programma come Cna?
Come CNA vogliamo continuare a rappresentare e tutelare gli interessi delle imprese artigiane, delle PMI e di tutte le forme del lavoro autonomo. Scopi della CNA Valle d’Aosta sono la rappresentanza, la tutela e lo sviluppo delle micro, piccole e medie imprese, operanti nei settori dell’artigianato, dell’industria, del commercio e turismo, CNA Valle d’Aosta opera anche nella formazione, organizzando corsi volti alla qualificazione e all’aggiornamento professionale delle imprenditrici e degli imprenditori e dei loro dipendenti. Dopo il successo della prime due edizioni, stiamo lavorando all’organizzazione della Giornata dell’Artigiano, l’iniziativa organizzata in collaborazione con la Chambre Valdôtaine e Confartigianato Valle d’Aosta: quest’iniziativa intende valorizzare il mondo dell’artigianato produttivo valdostano e della piccola e media impresa facendo conoscere ai cittadini il saper fare degli artigiani e promuovendo la cultura del “made in VdA”.

Un sogno imprenditoriale da realizzare?
Il sogno per il prossimo periodo è che tutte le associazioni, le organizzazioni, tutti i settori e le aziende che compongono il mondo del Turismo in Valle d’Aosta e le Istituzioni possano riuscire a operare insieme per ottenere risultati concreti e portare la nostra Regione a essere capace di attrarre sempre più turisti e divenire una vera eccellenza a livello nazionale e internazionale.

Buona Pasqua ai visitatori di ImpresaVda!

Brusson: Via Crucis dello Zerbion (Foto Cesare Cossavella) 

29 marzo 2018

Venerdì 30 Marzo Marco Paonessa (#CNA) ospite a #ImpresaVda su #RadioPropostainBlu

Carissimo visitatore, domani, venerdì 30 marzo, alle 9,35, ventiduesima puntata di ImpresaVda su Radio Proposta in Blu. L'ospite sarà Marco Paonessa, presidente di CNA Benessere e Salute.   

Domani a circa un'ora dalla trasmissione della puntata - se te la sei persa - puoi scaricare il podcast nell'apposita sezione sul sito di Radio Proposta in Blu.


Sul Corriere della Valle in edicola trovi invece l'intervista a l'artigiano orafo Luca Ronco. 


Ne approfitto anche per ricordare che ImpresaVda va in ondacon il patrocinio della Camera di Commercio di Aosta che per dodici puntate patrocinerà la nostra trasmissione, Camera di Commercio che –lo ricordiamo – di cui ricordiamo l’adesione, dello Sportello SPIN2 – gestione associata tra Chambre valdôtaine e Unioncamere Piemonte, alla rete Enterprise Europe Network, rete europea di supporto alle imprese.


Se non conosci ancora la radio ti ricordo le sue frequenze: Courmayeur 103.8 - La Salle 93.7 - Saint-Nicolas 107.6 - Aosta 107.8 - Saint-Vincent 107.4 - Bassa Valle 107.8 - Brusson 88.5 - Ayas 107.6 - Valtournenche 107.6 - Valle del Gran San Bernardo 107.6 e Valgrisenche 88.0. 

23 marzo 2018

Davide Dell'Innocenti (#Confindustria): «Il mio sogno è lavorare con i miei figli»


Questa settimana proponiamo l’intervista a Davide dell’Innocenti, il nuovo Presidente dei Giovani imprenditori di Confindustria Valle d’Aosta.

Prima di tutto ci parli della sua azienda: la Dell’Innocenti Lamiere. Che cosa ci può dire?
Dell'Innocenti Lamiere S.r.l. nasce con mio padre, che arriva in Valle d’Aosta dalla Toscana, nel 1975 a Saint- Christophe, a pochi Km da Aosta, con le prime lavorazioni di lamiere e laminati per la costruzione di coperture e grondaie. Col tempo e l’esperienza e, perché no, la fatica siamo cresciuti e sono nati al nostro interni diversi settori. Nel tempo ci siamo specializzati in canne fumarie e trattamento dell’aria, quindi anche al campo delle caldaie, stufe e caminetti. Negli ultimi anni abbiamo aperto due showroom qualitativamente molto importanti: “Casa del fuoco” dove vendiamo stufe e caminetti e le Bain douche dove siamo specializzati nell’arredo bagno. Grazie all'ammodernamento continuo ci siamo spinti alle collaborazioni per impianti solari e fotovoltaici. La Dell’Innocenti è un’azienda a conduzione familiare, infatti vi lavorano i miei genitori e i tre figli, ognuno con un’area di competenza. Io mi occupo del commerciale, mio fratello è in produzione e mia sorella è responsabile dell’amministrazione.

Da ottobre l’impegno da Presidente, ma lei da tempo è attivo nell’associazione...
Io e la mia famiglia siamo presenti in Associazione da 12 anni, l’iscrizione risale infatti al 2006. Dal 2010 faccio parte attivamente, insieme a mia sorella Arianna e mio fratello Diego, del Gruppo Giovani Imprenditori di cui, dall’anno scorso, sono Presidente. Fin da subito ho infatti capito l’importanza di partecipare attivamente al gruppo perché non volevo perdere tempo e Confindustria ti mette subito in faccia la realtà e ti mette a confronto con imprenditori che sicuramente hanno fatto la storia sia regionale ma anche nazionale e fa crescere dentro di te lo spirito imprenditoriale.

Ogni Presidente ha un suo programma: qual è il suo?
Il mio programma, steso insieme alla parte direzionale di Confindustria, è dedicato al rigenerare un po’ il gruppo dopo il cambio generazionale e creare un forte legame tra noi giovani imprenditori valdostani che si trasformi in richiamo anche verso i giovani imprenditori che non fanno ancora parte di questo sistema. Siamo già ormai circa in 16 e il tavolo inizia ad essere abbastanza folto per imbastire delle discussioni di un determinato livello. L’obiettivo è diffondere una cultura di impresa. Occorre far capire che nel territorio ci sono giovani che vogliono fare gli imprenditori e che vogliono il bene e il futuro del territorio valdostano. Come abbiamo già iniziato a fare alla fine dell’anno appena concluso, stiamo cercando di organizzare degli eventi che coinvolgano non solo noi giovani di Confindustria Valle d’Aosta, ma i molti giovani imprenditori appartenenti al sistema confindustriale delle altre regioni vicine e di tutto il territorio nazionale perché considero un valore le collaborazioni con i territori vicini. Vogliamo essere presenti, farci conoscere e dare visibilità al mondo imprenditoriale industriale della nostra regione.
Per noi giovani inoltre è molto importante anche il rapporto con i ragazzi, il nostro programma si prefigge infatti anche l’obiettivo di incontrare le scuole e con loro intraprendere dei percorsi per accrescere la cultura di impresa o quanto meno far accrescere la consapevolezza dei ragazzi nei riguardi delle realtà imprenditoriali che il territorio valdostano presenta.

In questo cammino non è da solo: da chi è composta la squadra?
Da solo questo percorso non lo avrei potuto fare. Quello che mi ha dato coraggio è la nostra struttura, molto affiatata con un direttore molto specializzato e un segretario che ha esperienza da tanti anni. Ogni ruolo è ben coperto. Oltre a me c’è il mio vice Alberto Vuillermoz della Tecnomec S.r.l. di Arnad, Aresu Angelo della Sant’Orso Immobiliare, Bertolin Alexandre del Salumificio Maison Bertolin S.r.l., Pavetto Fabrizia Hi2 S.r.l. che da poco è entrata a far parte del gruppo, Borla Edoardo della Vda Carni S.r.l., Charbonnier Elena per Manpower S.r.l., mia sorella Arianna e mio fratello Diego che con me rappresentano la Dell’Innocenti Lamiere S.r.l., Frutaz Emanuele della Chenevier S.p.A., Gobbi Oliviero della ABC Company S.r.l., Iancu Cerasela, anche lei come Elena per Manpower S.r.l., Monteleone Rocco della Archeos S.a.s. di Monteleone Luigi & C., Spirli Sylvie, anche lei, neo entrata nel gruppo per Randstad Italia S.p.A., Valzolgher Giulio di FastAlp Telecomunicazioni Digitali S.r.l. e in ultimo, non per importanza ma perché ho voluto seguire l’ordine alfabetico Visini Laurent della Tour Ronde S.r.l.

Che tipo di collaborazione avete con le altre associazioni giovanili di Confindustria
Si tratta di un valore aggiunto. C’è un network continuo. I giovani si riuniscono mensilmente a Roma. Con il past-president Marco Gay abbiamo iniziato un percorso di direttivi itineranti. Per esempio tra qualche giorno saremo a Bruxelles dove a seguito del Consiglio Generale dei Giovani incontreremo il Presidente Tajani e questa è una delle opportunità che si hanno grazie al gruppo. La collaborazione storica e più importante è con il Piemonte, Torino e Novara li sentiamo quotidianamente. Talvolta partecipare al gruppo ti dà la possibilità di conoscere una persona che fa il tuo stesso business o con la quale aprire una nuova start up o fare un viaggio all’estero per capire delle dinamiche che rimanendo a casa non i possono percepire. Collaboriamo anche con i giovani imprenditori della Liguria con i quali abbiamo costituito il Comitato Triregionale che organizza il convegno nazionale di Santa Margherita Ligure, ora a Rapallo, che si è poi esteso ai giovani della Lombardia e della Toscana.

Essere giovani imprenditori in Valle d’Aosta: facile o difficile?
Personalmente sono orgoglioso di essere un giovane imprenditore. Quotidianamente è uno stimolo. Ogni mattino che ti alzi sai che dipende tutto da te. Ciò detto la domanda non è semplice. Le difficoltà sono tangibili dal punto di vista territoriale. Non è semplice fare impresa in Valle: la conformazione territoriale e la densità demografica non sono certo dei punti a nostro favore. Esporsi e andare a portare la propria qualità fuori da queste montagne non è sempre facile, abbiamo sicuramente però la possibilità di vivere in un territorio molto bello che ha tantissimi spunti e uno degli obiettivi potrebbe essere quello di mettersi ad un tavolo per poterlo valorizzare al meglio. Noi giovani imprenditori dobbiamo essere i protagonisti e il motore dell’economia valdostana, non è andando via, ma è investendo, formandosi e informandosi che si raggiunge il successo.

Per il 2018 quali attività avete in programma?
Il 9 e 10 marzo siamo riusciti dopo anni a riportare in Valle la riunione del Comitato Triregionale, molto importante per il sistema confindustriale. Si tratta di un ente per organizzare le tesi del famoso Convegno di Santa Margherita oggi Rapallo per motivi logistici. L’incontro si svolgerà presso il Grand Hotel Billia a Saint-Vincent e si sposterà a Cervinia la mattina del 10 presso l’Hotel Hermitage. Ad aprile per la prima volta in questa regione verrà ospite il Presidente nazionale dei Giovani Imprenditori di Confindustria, Alessio Rossi. Anche questo è un evento eccezionale, la nostra realtà è piccola e non è sempre facile riuscire a coinvolgere le figure apicali del mondo Confindustria. A giugno saremo poi a Rapallo per il Convegno Nazionale dei Giovani Imprenditori. Un evento che coinvolge migliaia di imprenditori provenienti da tutta Italia. Quest’anno facciamo parte in modo attivo nell’organizzazione di questo importante evento proprio nell’ottica di emergere e farci conoscere nel resto del territorio, creando contatti e conoscenze per sviluppare le nostre attività.

Insomma una partenza lampo…
Mi sono impegnato perché sono molto onorato di questa chiamata. Il senso del dovere e il fatto di avere fatto un po’ di gavetta con dei past president come Oliviero Gobbi, Lingeri ed Edy Incoletti mi abbiano fatto bruciare qualche tappa. Ho appena compiuto 30 anni a settembre e voglio fare il meglio che posso.

Qual è il suo sogno imprenditoriale?
Se penso al futuro penso di poter fare impresa con i miei figli. Questo è quello che inorgoglisce i miei genitori, cioè avere me, mia sorella e mio fratello attivi nella società con ruoli differenti, quindi questo è il mio sogno e magari portando all’estero quelle che sono le qualità imprenditoriali valdostane ma anche italiane.

#Coldiretti: in arrivo l'aiuto per compensare i titoli Pac


La Coldiretti Valle d’Aosta segnala, come già anticipato nelle scorse settimane, la pubblicazione delle istruzioni operative per l’avvio delle domande di accesso agli aiuti previsti dal Ministero delle Politiche Agricole (DM 1 marzo 2018, n. 1317) a favore delle aziende zootecniche collocate in zona montana, un aiuto finalizzato a compensare le aziende escluse dal mancato adeguamento del valore dei titoli PAC nel 2015.

«Un intervento che attendevamo da tempo - dichiarano Giuseppe Balicco e Richard Lanièce rispettivamente Presidente e Direttore di Coldiretti Valle d’Aosta - per il quale la Coldiretti si è fortemente impegnata fornendo, a livello nazionale, tutta la sua fondamentale collaborazione. Una notizia che accogliamo con grande soddisfazione, ma che non ci deve distogliere dal lavoro corale finalizzato a risolvere lo sblocco di tutti i pagamenti attesi delle aziende agricole valdostane».

Le aziende interessate saranno contattate direttamente dagli uffici CAA all’apertura dei sistemi informatici. 

22 marzo 2018

Venerdì 23 Marzo Graziano Dominidiato (#Confcommercio) ospite a #ImpresaVda su #RadioPropostainBlu

Carissimo visitatore, domani, venerdì 23 marzo, alle 9,35, ventesima puntata di ImpresaVda su Radio Proposta in Blu. L'ospite sarà Graziano Dominidiato, presidente di Confcommercio Valle d'Aosta.   

Domani a circa un'ora dalla trasmissione della puntata - se te la sei persa - puoi scaricare il podcast nell'apposita sezione sul sito di Radio Proposta in Blu.


Sul Corriere della Valle in edicola trovi invece l'intervista a Salvatore Addario, Presidente di Cna. 


Ne approfitto anche per ricordare che ImpresaVda va in ondacon il patrocinio della Camera di Commercio di Aosta che per dodici puntate patrocinerà la nostra trasmissione, Camera di Commercio che –lo ricordiamo – di cui ricordiamo l’adesione, dello Sportello SPIN2 – gestione associata tra Chambre valdôtaine e Unioncamere Piemonte, alla rete Enterprise Europe Network, rete europea di supporto alle imprese.


Se non conosci ancora la radio ti ricordo le sue frequenze: Courmayeur 103.8 - La Salle 93.7 - Saint-Nicolas 107.6 - Aosta 107.8 - Saint-Vincent 107.4 - Bassa Valle 107.8 - Brusson 88.5 - Ayas 107.6 - Valtournenche 107.6 - Valle del Gran San Bernardo 107.6 e Valgrisenche 88.0. 

15 marzo 2018

#Coldiretti: Giovani imprese arriva il premio start up




Con i giovani imprenditori agricoli che nel 2017 sono aumentati del 6% arriva il premio per l’innovazione dedicato alle giovani start up nelle campagne italiane.

Aperte dal 9 marzo le iscrizioni al nuovo concorso nazionale che punta a valorizzare le giovani realtà imprenditoriali del settore agricolo e alimentare capaci di emergere, tra le altre, grazie ad un modello di impresa innovativo e sostenibile.

Un’importante occasione per raccogliere le idee progettuali presenti sul territorio italiano, divenuto, grazie alle 55.121 imprese agricole condotte da under 35 la prima nazione in Europa per numero di giovani in agricoltura.
Il premio punta i riflettori sulla capacità di utilizzare l’innovazione per dare lustro alle tradizioni e ai prodotti locali, così come il ruolo dell’imprenditore per la tutela e l’arricchimento del territorio, e degli enti che sostengono il loro lavoro.
Sei le categorie di concorso.

Impresa3.Terra, premierà i progetti di quelle giovani aziende agroalimentari che hanno creato una cultura d’impresa esemplare, riuscendo a incanalare creatività, originalità e grande abilità progettuale per lo sviluppo e la crescita dell’agricoltura italiana coniugando tradizione e innovazione.

Campagna Amica valorizzerà i prodotti tipici italiani su scala locale, nazionale e mondiale rispondendo alle esigenze dei consumatori in termini di sicurezza alimentare, qualità e tutela ambientale.

Sostenibilità ambientale è la parola d’ordine di quei progetti che promuovono un modello di sviluppo sostenibile, riducendo al minimo la produzione di rifiuti, risparmiando energia e materiali attraverso processi che tutelano l’ambiente.

Fare Rete prende in esame quei modelli di imprese, cooperative, consorzi agrari, società agricole e start up, capaci di creare reti sinergiche in grado di massimizzare i vantaggi delle aziende agroalimentari e del consumatore finale. 

Noi per il sociale promuove quei progetti volti a rispondere a bisogni della persona e della collettività, grazie alla capacità di trasformare idee innovative in servizi e prodotti destinati a soddisfare esigenze generali e al tempo stesso creare valore economico e sociale.

Creatività, centra l’attenzione sull’originalità di idea, di prodotto e di metodo.
Le iscrizioni sono aperte dal 9 marzo al 15 aprile 2018 e si possono presentare attraverso il sito web http://giovanimpresa.coldiretti.it.

Venerdì 16 Marzo Gianfranco Giachino (#PiccolaIndustria) ospite a #ImpresaVda su #RadioPropostainBlu

Carissimo visitatore, domani, venerdì 16 marzo, alle 9,35, diciottesima puntata di ImpresaVda su Radio Proposta in Blu. L'ospite sarà Giancarlo Giachino, Presidente della Piccola Industria.   

Domani a circa un'ora dalla trasmissione della puntata - se te la sei persa - puoi scaricare il podcast nell'apposita sezione sul sito di Radio Proposta in Blu.


Sul Corriere della Valle in edicola trovi invece l'intervista a Salvatore Addario, Presidente di Cna.


Ne approfitto anche per ricordare che ImpresaVda va in ondacon il patrocinio della Camera di Commercio di Aosta che per dodici puntate patrocinerà la nostra trasmissione, Camera di Commercio che –lo ricordiamo – di cui ricordiamo l’adesione, dello Sportello SPIN2 – gestione associata tra Chambre valdôtaine e Unioncamere Piemonte, alla rete Enterprise Europe Network, rete europea di supporto alle imprese.


Se non conosci ancora la radio ti ricordo le sue frequenze: Courmayeur 103.8 - La Salle 93.7 - Saint-Nicolas 107.6 - Aosta 107.8 - Saint-Vincent 107.4 - Bassa Valle 107.8 - Brusson 88.5 - Ayas 107.6 - Valtournenche 107.6 - Valle del Gran San Bernardo 107.6 e Valgrisenche 88.0. 

Vivien Charrey: la mia start up dal mercato mondiale


L’ospite di questa settimana è Vivien Charrey, che gestisce una società di consulenza imprenditoriale.

Questa settimana di cosa ti sei occupato?
Io mi occupo di consulenza manageriale, imprenditoriale. Seguo delle aziende, degli imprenditori nello sviluppo della loro impresa, della loro organizzazione. Questa settimana in particolare mi sono occupato di avviare la filiale americana di un cliente che si occupa di produrre packaging per l’industria cosmetica. Abbiamo aperto con degli uffici a Los Angeles. Molto interessante. Mercato particolare. Molto diverso da quello europeo, italiano però con delle prospettive interessanti per le aziende made in Italy. 

So che fai parte di una nuova esperienza imprenditoriale. Di cosa si tratta?
Circa un anno e mezzo fa ho raggiunto un gruppo di ragazzi che hanno avviato una start up con sede a Londra però i componenti sono dislocati in giro per l’Europa. E questa start up sta creando un applicativo, un software per gestire le performance aziendali nella grandi aziende, nelle multinazionali.

Entriamo più nel dettaglio: concretamente come un’azienda può usare questa app?
Questo software viene installato all’interno dei sistemi e coinvolge tutti i processi aziendali a 360 gradi. L’idea è nata dal fatto che ci siamo resi conto che nelle grandi aziende ci sono una moltitudine di informazioni che vengono gestite in maniera disorganica. Questo software consente di convogliare in un unico strumento le informazioni rilevanti per poter gestire al meglio l’organizzazione aziendale. Penso agli indicatori, ai kpi di processo, alla valutazione degli skill delle varie persone.

In pratica compatta quelle informazioni che normalmente tu raccogli quando devi occuparti di un’azienda…
Esattamente. L’idea era di creare una sorta di consulente virtuale che non lavorasse su strumenti quali excel e powerpoint ma avesse uno strumento per poter governare tutti questi aspetti che confluiscono nel metodo della gestione delle performance aziendali.

Esistono altri applicativi di questo tipo?
No. Esistono dei software specifici settoriali, ma nessuno mette insieme tutto, sempre con un ottica e una filosofia legata al lean six sigma di cui quotidianamente mi occupo, cioè miglioramento dei processi, miglioramento continuo, riduzione degli sprechi, cioè metodologie di origine americana e giapponese.
Potenzialmente un mercato mondiale…
Assolutamente. Per adesso stiamo spingendo nel promuoverlo all’estero con contatti con imprese a Dubai, in Germania, negli Stati Uniti, in Brasile. Siamo ancora in una fase di lancio del prodotto, ma stiamo incontrando veramente un notevole interessamento da parte di clienti internazionali.

Ha un nome?
Sì. Si chiama Presto. Il fondatore dell’azienda è un americano con origini italiane e perciò è un acronimo che però richiama una parola italiana.

Un tuo sguardo sulle imprese valdostane: c’è la ripresa?
Devo dire che per la mia esperienza - ho conosciuto e seguo in Valle delel aziende molto interessanti – forse l’aspetto più critico del contesto imprenditoriale valdostano è la dimensione delle imprese. Perché oggi per essere competitivi, andare all’estero, fare economie di scala ed assorbire la quota di costi fissi e riuscire ad avere marginalità interessanti deve avere una massa critica sufficiente. Questo in Valle si fatica a riscontrare nelle imprese.

 Un consiglio (gratuito) da dare a un imprenditore in ascolto?
Ho conosciuto imprenditori con delle idee veramente interessanti, ma la vera differenza oggi si gioca sull’implementazione, cioè su come trasformi un’idea in realtà e quindi quello che cerco di spiegare è che l’idea va concretizzata. La concorrenza la batti su quanto sei bravo e veloce ad implementare i progetti. Questo richiede competenze manageriali, di project management che non tutti hanno necesariamente.

Recentemente sei anche entrato nel CDA di Finaosta?
E’ un’esperienza interessante. Ormai è quasi un anno che ne faccio parte. E’ un’esperienza molto intensa e formativa perché è un’impresa a capitale pubblico con dei vincoli che le altre imprese non hanno, quindi la complessità è maggiore dal punto di vista della gestione. E’ un piccolo gioiellino in quanto è una macchina che lavora in maniera efficace ed efficiente sul territorio ed ha questa mission aziendale molto interessante come lo stimolare il contesto economico valdostano.

Anche un forte senso di responsabilità…
Se posso fare una battuta la prima cosa che ho fatto una volta nominato nel Cda è stata l’assicurazione per eventuali danni erariali. Sono imprese sottoposte al controllo della Corte dei Conti e quindi bisogna ponderare bene ogni decisione.

Per il 2018 hai in mente un nuovo progetto. Di cosa si tratta?
Devo dire che sono già ababstanza saturo, ma certamente ci sono sempre nuovi progetti interessanti. Quello degli Stati Uniti mi sta particolarmente a cuore perché oggi ho avviato insieme al mio cliente la filiale e adesso si tratta di trasformare il sogno in realtà. Sarà la sfida del 2018 oltre naturalmente allo sviluppare il mio mercato di consulente non soltanto in giro per l’Italia e per il mondo, ma anche in Valle d’Aosta.

Il settore dei cosmetici ha ancora dei margini di sviluppo o comunque bisogna sapersi muovere?
Bisogna certamente sapersi muovere, ma la componente made in Italy ha un impatto interessantissimo in termini di appeal all’estero e le prospettive e le opportunità sono interessanti con tassi di crescita che raramente ho visto in altri settori.

Altri settori interessanti?
Adesso io sto seguendo una media azienda con circa 100 dipendenti che opera nel settore dello stampaggio, sia materiale plastico che metallico, e devo dire che nonostante sembri un settore vecchio, arcimaturo, in realtà ci sono ancora delle opportunità per poter crescere. Si tratta di lavorare in maniera efficiente, stringere ottimi rapporti con clienti importanti e poi le prospettive ci possono essere

Un sogno imprenditoriale da realizzare?
La mia entrata in una start up è molto divertente. Ammetto che a volte mi sembra un po’ un’americanata perché il fondatore è un americano di origini italiane, sviluppiamo con un team di Bangalore in India e il nostro direttore finanziario si trova Londra ma è un tedesco e così quando le call di allenamento o qualche meeting sembriamo un po’ degli imprenditori da Silicon Valley. Diciamo che l’ambizione è un po’ quella di trasformare questo sogno imprenditoriale in una azienda vera e propria. 

14 marzo 2018

Federica Bieller alla guida delle Funivie Monte Bianco


Federica Bieller, Direttore marketing e comunicazione QC Terme, con un’importante esperienza alla direzione gestionale dei centri e degli hotel del gruppo, ha accettato l’incarico di Presidente delle
Funivie Monte Bianco. L’esperienza maturata dalla manager nel settore della comunicazione e della
gestione contribuirà alla valorizzazione e alla crescita dell’opera ingegneristica più ambiziosa
realizzata negli ultimi anni in montagna ed alla promozione, in tutto il mondo, dell’incredibile viaggio verso la grandezza Monte Bianco.

«Le sfide aziendali si discostano di poco dalla scalata. Serve salire in alto per comprendere a fondo.
Sono sfide che vanno affrontate in squadra e serve fiducia nella cordata. Bisogna condividere un
obiettivo: la cima. Tutta la spedizione deve essere innamorata della meta. La nostra sfida sarà quella
di rendere ancora più sensazionale l’esperienza di una delle funivie piu’ incredibili al mondo
contornata da un’infinita bellezza: naturale, umana, ingegneristica e spirituale. Skyway non è una
funivia, ma un’ascesi» dichiara Bieller.

8 marzo 2018

Nicole Giustini (#LaLibellula): vogliamo far crescere la committenza privata


Questa settimana proponiamo l’intervista a Nicole Giustini, coordinatrice per la Cooperativa La Libellula della residenza La Grandze. Il nostro modo per celebrare l'8 marzo.

 Da quanto tempo come Cooperativa operate nel settore degli anziani?
La cooperativa è attiva sul territorio valdostano da oltre 35 anni. Nasce nel marzo del 1980 e da lì ha sviluppato fino ad oggi una sua competenza specifica proprio nella costruzione di servizi rivolti alle persone. Sia competenze specifiche per quel che riguarda la prima infanzia, cioè asili nido e comunità per minori, ma anche servizi che riguardano proprio gli anziani. In particolare la Cooperativa opera nel settore delle strutture per anziani dal 1982 dove ha gestito in regime di convenzione con l’ente pubblico in questo caso con il Comune di Aosta fino al 2009 due strutture residenziali presenti sul territorio, in particolare la Casa famiglia di Viale Europa gestita tra gli anni 1982 e 1995 e successivamente la microcomunità di via Guido Rey dal 1995 al 2009. In parallelo alla gestione delle strutture per anziani la cooperativa è stata attiva nell’erogazione del servizio di assistenza domiciliare, sempre per alcune zone del Comune di Aosta. Dopo un breve periodo di pausa dal 2009, legato al cambio di gestione subentrato con la nuova gara d’appalto nuovamente la Cooperativa La Libellula in ati con la Cooeperativa La Sorgente e la Cooperativa L’Esprit à l’Envers ha nuovamente gestito fino al febbraio 2017 la microcomunità di via Guido Rey, il servizio di prossimità, una parte del servizio di assistenza domiciliare per una zona del Comune di Aosta. Ad oggi dall’ultima settimana di settembre la Cooperativa si è lanciata in questo nuovo progetto della gestione di una struttura per anziani privata, la Grandze che si trova nel comune di Saint-Christophe.

Questo progetto è il risultato di un importante investimento: come è nata questa scelta?
La possibilità di gestire un servizio in modalità totalmente privata è un po’ la concretizzazione di un progetto maturato in seno alla cooperativa già da diversi anni. Chiaramente prudenzialmente messo nel cassetto in attesa di trovare il classico momento giusto e le condizioni ideali per poterlo realizzare. La scelta nasce fondamentalmente da più fattori che possono essere riassunti in tre. Da un lato la volontà della Cooperativa di non perdere, ma anzi di valorizzare, mettendola anche al servizio della comunità locale, l’esperienza maturata in tutti questi anni direttamente sul campo nella gestione di servizi rivolti tipicamente agli anziani. Dall’altro lato viste le condizioni, il contesto in cui viviamo, caratterizzato da incertezza e anche crisi del mondo del lavoro, c’era l’idea era di avere una spinta sociale nel senso di tentare di creare nuove opportunità e posti di lavoro con un servizio nuovo, non dipendente dal servizi pubblico. Infine la grossa spinta è sicuramente legata al meccanismo e alla consapevolezza che bisogna superare questa logica di lavorare esclusivamente con forme di convenzione, con tutte le criticità che comporta. Innanzitutto il fatto che lavorare in un regime di convenzione fa vuol dire operare in un contesto di incertezza laddove il lavoro è legato ad una gara di appalto che non sempre può avere gli esiti aspettati perché ci può essere un cambio di gestione e la perdita del servizio. E dall’altra sicuramente i vincoli che la riorganizzazione a livello italiano dell’ente pubblico che porta a continue contrazioni delle risorse economiche rendendo per la Cooperativa difficile la gestione al suo interno e anche la sostenibilità economica nell’erogare i servizi.

Ma Operare su una struttura di vostra proprietà cosa implica?
Certamente. Il fatto di poter lavorare in una struttura privata è anche una sfida personale della Cooperativa, dei soci che ci lavorano e dei dipendenti in quanto ci si assume in prima persona il rischio di impresa. Inizialmente l’investimento è stato grande perché di fatto la struttura è stata completamente ristrutturata e rinnovata al suo interno negli arredi tutto a carico della Cooperativa. La sfida è fare in modo che il servizio privato possa nel tempo trovare la partecipazione della comunità per poter rientrare negli investimenti fatti inizialmente e garantire i nuovi posti di lavoro che si sono creati.

Come è cambiato il servizio agli anziani in questi anni?
Al di là dell’evoluzione storica che hanno avuto i servizi, cioè dalle classiche strutture residenziali, seguita negli anni ’80 la sperimentazione di servizi più legati alla domiciliarità, cioè all’assistere l’anziano a casa per mantenerlo nel proprio contesto, in questi ultimi anni la sfida è stata lavorare molto sulla riconfigurazione della rete di offerta dei servizi, cioè la necessità di creare nuovi interventi e servizi in quello spazio intermedio tra la residenzialità per cui strutture protette, case di riposo private e gli interventi di domiciliarità non soltanto per gli anziani autosufficienti o gravemente non autosufficienti. Quindi di andare a vedere tutte quelle forme di residenzialità più leggere quali possono essere il Centro Diurno e nuove forme di accompagnamento degli anziani e delle loro famiglie, aiutandoli ad orientarsi nel mondo dei servizi: sportello sociale, servizio di prossimità, tutti servizi che permettono un accompagnamento, un’individuazione dei bisogni per poi indirizzare le persone verso il servizio più rispondente alle loro necessità. Gli anziani nel corso degli anni sviluppano bisogni eterogenei per cui si deve prendere in considerazione che è necessario articolare la gamma delle risposte che bisogna offrire

Cosa possiamo dire sulla struttura in termini di servizio?
La residenza la Grandze che si trova nel comune di Saint-Christophe offre diverse tipologie di servizi in una medesima struttura. Innanzitutto c’è la possibilità di un’accoglienza di tipo residenziale, 24 ore su 24, sia di tipo temporaneo, una convalescenza o un soggiorno presso la residenza, che di scelta più definitiva per quelle persone per le quali il mantenimento del proprio domicilio nell’abitazione non è più possibile per motivi familiari, assenza di rete di supporto, motivi di salute. Offriamo poi un servizio diurno molto flessibile in quanto può essere fruito sia a giornata intera, sia a mezza giornata e la novità è anche di poterne usufruire a ore, un po’ come la garderie per l’infanzia. Per cui il familiare che ha necessità di andare a fare una visita o comunque di avere alcune ore libere può accompagnare il proprio caro presso la struttura e avere la possibilità di poter svolgere le proprie attività. L’altro servizio innovativo è quello del Centro notturno che può offrire ospitalità notturna, serale, in situazioni di emergenza o per chi preferisce trascorrere la notte in un contesto più protetto.

Quanto investite in formazione? Sta crescendo l’assistenza medicalizzata?
La Cooperativa La Libellula nel corso degli anni ha sempre rivolto particolare attenzione agli aspetti formativi del proprio personale sia soci che dipendenti. Sia in un’ottica di crescita professionale personale, la costruzione di un bagaglio di competenze che l’operatore può sfruttare al di là del servizio in cui inserito, sia in un’ottica di affinamento delle competenze richieste per la particolare tipologia di servizio in cui opera la persona con evidenti ricadute a livello di qualità del servizio, molta attenzione viene anche posta alla formazione che riguarda il benessere dell’operatore. Nel momento in cui il lavoratore sta bene anche il servizio ne beneficia. E’ chiaro che in un contesto come questo dove la contrazione delle risorse tocca anche la Cooperativa, in questo momento stiamo avviando delle procedure, anche interne ai servizi, per fare delle valutazioni, applicare delle strategie in cui si possa fare una formazione più mirata, più corrispondente ai bisogni specifici dei singoli operatori e, soprattutto, emerge la necessità, rispetto al passato sempre più frequente di poter accedere a forme di co-finanziamento per garantire gli aspetti formativi quali i fondi europei o anche quelli interprofessionali. Questo per garantire, al di là della formazione obbligatoria prevista per legge, tutta una serie di formazioni che la Cooperativa dà in più al proprio lavoratore

Cosa possiamo segnalare per il 2018?
Per La Grandze sicuramente la speranza è quella di portare la struttura a pieno regime, di renderla più funzionale mantenendo sempre uno sguardo attento ai clienti e agli ospiti della struttura per poter dare risposte sempre più mirate alle esigenze che via via emergeranno. Per quel che riguarda la Cooperativa sicuramente l’anno 2018 è orientato al mantenimento dei servizi attualmente in essere e ad una riorganizzazione complessiva della stessa Cooperativa per garantirne la sostenibilità a fronte dei tagli e anche della riduzione delle convenzioni che via via stanno avvenendo per cui l’intento è di garantire il più possibile i contratti di lavoro, i posti di lavoro.

Un sogno per la Cooperativa da realizzare?
Il sogno sicuramente è quello di poter implementare nei prossimi anni la creazione, l’erogazione di prodotti sempre più rivolti ad una clientela privata. Mi sento però anche di fare un augurio rivolto non soltanto alla Cooperativa La Libellula ma a tutta la cooperazione sociale affinché seppur operando in un contesto complesso, sempre più caratterizzato da una significativa riduzione delle risorse economiche non perda quella vitalità di pensiero che l’ha sempre contraddistinta e mantenga viva un’attitudine positiva, una voglia e una spinta a progettare e innovare.

Venerdì 9 Marzo Luca Ronco (#Eyvia) ospite a #ImpresaVda su #RadioPropostainBlu

Carissimo visitatore, domani, venerdì 9 marzo, alle 9,35, diciottesima puntata di ImpresaVda su Radio Proposta in Blu. L'ospite sarà Luca Ronco, designer di gioielli valdostano.   

Domani a circa un'ora dalla trasmissione della puntata - se te la sei persa - puoi scaricare il podcast nell'apposita sezione sul sito di Radio Proposta in Blu.


Sul Corriere della Valle in edicola trovi l'intervista al consulente di impresa Vivien Charrey.


Ne approfitto anche per ricordare che ImpresaVda va in ondacon il patrocinio della Camera di Commercio di Aosta che per dodici puntate patrocinerà la nostra trasmissione, Camera di Commercio che –lo ricordiamo – di cui ricordiamo l’adesione, dello Sportello SPIN2 – gestione associata tra Chambre valdôtaine e Unioncamere Piemonte, alla rete Enterprise Europe Network, rete europea di supporto alle imprese.


Se non conosci ancora la radio ti ricordo le sue frequenze: Courmayeur 103.8 - La Salle 93.7 - Saint-Nicolas 107.6 - Aosta 107.8 - Saint-Vincent 107.4 - Bassa Valle 107.8 - Brusson 88.5 - Ayas 107.6 - Valtournenche 107.6 - Valle del Gran San Bernardo 107.6 e Valgrisenche 88.0. 

Dal 15 marzo sarà possibile presentare la domanda per accedere ai Voucher Impresa 4.0 della Chambre

La Camera Valdostana delle imprese e delle professioni informa che, a partire da giovedì 15 marzo e fino al 15 maggio, le micro, piccole e medie imprese valdostane potranno presentare la domanda per accedere ai Voucher Impresa 4.0 della Chambre Valdôtaine.

L’iniziativa, che prevede un impegno della Chambre di 33 mila euro, offre la possibilità alle imprese del territorio di accedere a voucher unitari, erogati in regime di de minimis, per un valore massimo di 1.500 euro (nel limite dell’80% della spesa complessiva) da destinarsi a servizi di consulenza e attività di formazione su tecnologie Industria 4.0 e tecnologie complementari che l’impresa realizza individualmente rivolgendosi ad uno o più fornitori qualificati.

Nel dettaglio, per quanto concerne le tecnologie I4.0, i servizi possono riguardare soluzioni per la manifattura avanzata, manifattura additiva, realtà aumentata e virtual reality, simulazione, integrazione verticale ed orizzontale, industrial internet, cloud, cyber sicurezza business continuity, big data e analytics.

Nell’ambito delle tecnologie complementari gli interventi, limitati ai servizi di consulenza, possono riguardare sistemi di e-commerce, sistemi di pagamento mobile e via internet, sistemi di scambio dati, geolocalizzazione, sistemi informativi e gestionali, tecnologie per l’e-store custom experience, sistemi di tracking e system integration applicata all’automazione dei processi.

Per poter accedere all’agevolazione le imprese tra i vari requisiti devono essere in regola con il pagamento del Diritto Annuale e con l’iscrizione al Registro delle Imprese, non essere sottoposte a procedure concorsuali o a liquidazione, essere in regola con la documentazione antimafia, gli obblighi contributivi e le norme per la sicurezza sul lavoro e non avere forniture in essere con la Chambre Valdôtaine.

«L’iniziativa rientra tra i servizi offerti nell’ambito del Punto Impresa Digitale – spiega Nicola Rosset, Presidente della Chambre e si inquadra tra le attività messe in atto dalla Camera di Commercio per favorire la digitalizzazione del sistema economico ed imprenditoriale valdostano. E’ questo un tema di grande importanza che, proprio per le caratteristiche delle nostre imprese, potrebbe costituire un’importante supporto al loro sviluppo e all’ottimizzazione delle risorse a disposizione. L’ammodernamento tecnologico, l’ottimizzazione dei processi produttivi, una gestione più efficace del rapporto con la clientela, una più capillare promozione dei propri prodotti, sono solo alcune delle possibilità offerte dalla digitalizzazione. Si tratta di importanti occasioni che le imprese valdostane devono cercare di cogliere e che siamo certi questi incentivi potranno favorire e supportare».

Per ogni ulteriore informazione sui voucher è possibile consultare il sito internet della Chambre Valdoôtaine all’indirizzo www.ao.camcom.it oppure inviare una e-mail all’indirizzo pid@ao.camcom.it

1 marzo 2018

E’ arrivata l’#etichetta per #Pasta e #Riso (#mossoni10)

Prosegue la via della trasparenza alimentare. Si tratta di una “guerra” lunga e difficile che, come già accennato in altre occasioni, mette in evidenza quali e quanti siano gli interessi che l’industria agroalimentare – certo non tutta – mette in campo contro la trasparenza auspicata da consumatori e produttori. Nella generalità dei casi, dietro le indicazioni e le norme Comunitarie, si nasconde quella forte azione di lobby che tende a generalizzare e uniformare le produzioni, a nascondere le identità territoriali e le specificità che, invece, vengono esaltate anche quotidianamente accendendo la televisione dove i grandi Chef sono diventati star mediatiche e le trasmissioni “salutiste” si sprecano.
Si deve dare atto a Coldiretti di essere stata certamente tra i primi organismi di rappresentanza sociale a muoversi nella direzione della trasparenza. Nel “lontano” 2004, infatti, oltre 1,5 milioni di firme autenticate sono state depositate per una iniziativa di legge popolare che è poi sfociata nella legge n.204 del 3 agosto 2004, appunto sulla trasparenza dell’origine della materia prima.
La legge ha avuto molte opposizioni – dalla rappresentanza dell’ Industria Alimentare in particolare – che si è appellata, anche più volte, alla Commissione Europea ma la volontà dei consumatori ha tracciato una via che potrà essere rallentata ma non fermata. La sentenza del TAR del Lazio che ritiene “prevalente l’interesse pubblico ad informare i consumatori considerato anche l’esito delle consultazioni pubbliche circa l’importanza attribuita dai consumatori italiani alla conoscenza del paese di origine e/o del luogo di provenienza dell’alimento e dell’ingrediente primario” ha indicato una direzione ben precisa.

La tracciabilità è ormai obbligatoria per molti alimenti e, proprio nel mese di Febbraio, entreranno in vigore le indicazioni per pasta e riso, due fondamentali produzioni nazionali di grande risalto sia per il consumo interno che per l’Export. Un pacco di pasta imbustato in Italia su tre che è fatto con grano straniero, fenomeno che ha provocato il crollo dei prezzi del grano italiano al di sotto dei costi di produzione, con una drastica riduzione delle semine e il rischio di abbandono per un territorio di 2 milioni di ettari coltivati. Ma l’etichetta darà ossigeno anche ai risicoltori italiano, “assediati” dagli arrivi di prodotto straniero, una  vera e propria invasione di prodotto dai paesi asiatici, da dove proviene ormai la metà del riso importato. Il risultato è che le quotazioni del riso italiano, per gli agricoltori, sono crollate dal 58% per l’Arborio e il Carnaroli al 37% per il Vialone nano, senza peraltro avere effetti sui prezzi al consumo. 

Secondo quanto previsto dal decreto, dal 17 febbraio le confezioni di pasta secca prodotte in Italia devono avere obbligatoriamente indicato in etichetta il nome del Paese nel quale il grano viene coltivato e quello di molitura; se proviene o è stato molito in più paesi possono essere utilizzate, a seconda dei casi, le seguenti diciture: paesi UE, paesi NON UE, paesi UE E NON UE. Inoltre, se il grano duro è coltivato almeno per il 50% in un solo Paese, come ad esempio l’Italia, si potrà usare la dicitura: “Italia e altri Paesi UE e/o non UE”. L’indicazione in etichetta dell’origine per il riso è scattata il 16 febbraio e deve riportare le diciture “Paese di coltivazione del riso”, “Paese di lavorazione” e “Paese di confezionamento”. Qualora le fasi di coltivazione, lavorazione e confezionamento del riso avvengano nello stesso Paese, può essere recata in etichetta la dicitura “origine del riso”, seguita dal nome del Paese. In caso di riso coltivato o lavorato in più Paesi, possono essere utilizzate le diciture “UE”, “non UE”, ed “UE e non UE”.

Ricordiamo che dal 19 aprile 2017 è d’obbligo indicare il Paese di mungitura per latte e derivati dopo che il 7 giugno 2005 era entrato già in vigore per il latte fresco e il 17 ottobre 2005 l’obbligo di etichetta per il pollo Made in Italy mentre a partire dal 1° gennaio 2008 l’obbligo di etichettatura di origine per la passata di pomodoro. A livello comunitario il percorso di trasparenza è iniziato dalla carne bovina dopo l’emergenza mucca pazza nel 2002, mentre dal 2003 è d’obbligo indicare varietà, qualità e provenienza nell’ortofrutta fresca. Dal primo gennaio 2004 c’è il codice di identificazione per le uova e, a partire dal primo agosto 2004, l’obbligo di indicare in etichetta il Paese di origine in cui il miele è stato raccolto. Dopo pasta, riso e pomodoro resta però ancora da etichettare con l’indicazione dell’origine 1/4 della spesa alimentare degli italiani dai salumi ai succhi di frutta, dalle confetture al pane, fino alla carne di coniglio.

Poi, come sempre, ai consumatori la scelta.

Ezio Mossoni


Venerdì 2 Marzo Salvatore Addario (#CNA Valle d'#Aosta) ospite a #ImpresaVda su #RadioPropostainBlu

Carissimo visitatore, domani, venerdì 2 marzo, alle 9,35, diciottesima puntata di ImpresaVda su Radio Proposta in Blu. L'ospite sarà Salvatore Addario, presidente di CNA Valle d'Aosta.   

Domani a circa un'ora dalla trasmissione della puntata - se te la sei persa - puoi scaricare il podcast nell'apposita sezione sul sito di Radio Proposta in Blu.


Sul Corriere della Valle in edicola trovi l'intervista a Nicole Giustini della Cooperativa La Libellula.

Ne approfitto anche per ricordare che ImpresaVda va in ondacon il patrocinio della Camera di Commercio di Aosta che per dodici puntate patrocinerà la nostra trasmissione, Camera di Commercio che –lo ricordiamo – di cui ricordiamo l’adesione, dello Sportello SPIN2 – gestione associata tra Chambre valdôtaine e Unioncamere Piemonte, alla rete Enterprise Europe Network, rete europea di supporto alle imprese.

Se non conosci ancora la radio ti ricordo le sue frequenze: Courmayeur 103.8 - La Salle 93.7 - Saint-Nicolas 107.6 - Aosta 107.8 - Saint-Vincent 107.4 - Bassa Valle 107.8 - Brusson 88.5 - Ayas 107.6 - Valtournenche 107.6 - Valle del Gran San Bernardo 107.6 e Valgrisenche 88.0. 
 

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