30 gennaio 2020

3 Febbraio #Grandangolo delle Professioni su #RadioPropostainBlu: #Fabbro- intervista a Antonio Pronesti

Lunedì 3 febbraio, alle 10,35, su Radio Proposta in Blu diciottesima puntata del nuovo ciclo di «Grandangolo: incontri con le professioni della Valle d'Aosta». 

L'ospite di questa settimana sarà Antonio Pronesti e parleremo della professione del fabbro

Sul Corriere in edicola Andrea Bertoni ci racconta della professione del bagnino di salvataggio e dell'istruttore di nuoto.



#Artioserv: «Dare vita ai sogni nel cassetto di tutti»


Proponiamo l'intervista all’architetto Silvia Fiore, di Artio Serv.

Prima di tutto va spiegato il nome…
ARTIO è un acronimo. Significa architettura, restauro, tecnologia, ingegneria e officina che sono gli ambiti di cui ci occupiamo ed è anche la dea celtica della natura che si faceva spesso accompagnare da un orso che è diventato il nostro simbolo. Serv ovviamente sta per servizio.

Quindi vi occupate di design?
Noi nasciamo come architetti. Si tratta della nostra attività principale. Siamo attivi nel campo della diagnostica e dei consolidamenti. Dopodichè i clienti hanno iniziato a chiederci dei render, delle modellazioni virtuali dei progetti e noi abbiamo iniziato a creare dei modellini. Per fare questo abbiamo comprato la prima macchina a taglio laser per il legno. Ci siamo accorti che i clienti si divertivano a giocare con questi modellini con le porte che si aprivano, il bagno ricostruito perfettamente e piano piano hanno iniziato a chiederci sempre più modelli. Così ci siamo ricordati che dentro ad ogni persona si nasconde un bambino che ha voglia di giocare, di sperimentare, di creare e così abbiamo deciso di aprire questo nuovo ramo di attività.

Da quando esiste l’azienda e come è strutturata?
Il ramo del design da circa due anni. Siamo un gruppo di architetti con un po' di persone che ci assistono per i montaggi e le stampe e in più ci avvaliamo di contributi esterni di professionisti e artigiani del luogo, almeno per la parte tradizionali. I nostri spazi laboratoriali si trovanoa Montjovet nella nostra sede, mentre ad Aosta abbiamo uno spazio espositivo dove proponiamo anche un'attività di corsi di design in particolare per i materiali principe di cui ci occupiamo e cioè legno e ceramica. Si tratta di nostre passioni pregresse che abbiamo cercato di trasformare in un mestiere. Le strumentazioni ci offrono anche la possibilità di lavorare con una variegata gamma di materiali aggiuntivi tra cui il cuoio, i materiali lapidei, i tessuti, il plexigas. Inoltre l'anno scorso abbiamo aggiunto le macchine a modellazione tridimensionale e ora possiamo lavorare anche con le materie plastiche.

Avete un parco macchine importante. Un bell'investimento...
Questo ci è particolarmente utile, Ci siamo infatti resi conto che difficilmente le persone avevano una voce. Ognuno di noi ha nel cassetto una idea da realizzare e spesso non trovare come realizzarle. Per questo noi abbiamo iniziato a lavorare molto con le personalizzazioni. Per noi è molto divertente.

Operate soltanto a livello regionale?
Abbiamo anche una vendita online e quindi possiamo arrivare davvero in tutte le parti del globo. Ci è capitato di avere dei clienti di Sidney o di spedire dei nostri pezzi a Dubay e di avere dei clienti scozzesi che ci chiedevano delle personalizzazioni di oggetti. Insomma non abbiamo confini...

Sul vostro sito avete anche dei partner. Di cosa si tratta?
Riguarda principalmente il settore architettonico. Speriamo che anche le nuove attività diventino autosufficienti come quella architettonica.

Novità per il 2020?
Per la prima volta abbiamo proposto un presepe che può essere personalizzato attraverso l'inserimento di elementi architettonici valdostani: dal Castello di Verrès all'Arco di Augusto. Ci sono clienti che ci chiedono proprio di inserire i loro monumenti più cari. Sul fronte aziendale stiamo cercando di farci conoscere il più possibile non soltanto dal cliente ma anche da altre aziende con l'obiettivo di proporre un prodotto realizzato in partnership. Vogliamo pure ampliare il settore dei corsi e della divulgazione.

Un sogno imprenditoriale da realizzare?
Noi vorremmo che ogni persona avesse a casa sua un oggetto realizzato da noi, anche piccolissimo come un portachiavi. Ci piacerebbe aiutare gli altri a realizzare i loro sogni. 

29 gennaio 2020

Avvocato Elena Pellerey: tessere il Filo della giustizia

Le fondatrici dell’associazione: da sinistra Ermelinda Zanotti, Elena Pellerey e Elena Ambrosetti
Proponiamo l’intervista a Elena Pellerey, avvocato, valdostana,che lavora nel bresciano ed è fondatrice dell’Associazione Il Filo.

Prima di tutto quali sono gli obiettivi dell’associazione?
La nostra associazione ha come obiettivo la diffusione di uno stile di approccio al clente di tipo clinico, nel senso greco del termine di chinarsi verso l'altro. Dunque, professionisti che abbiano a cuore la centralità della persona e dei suoi bisogni, oltre al tentativo di ricucire quello strappo che si è creato fra cittadini e operatori del diritto, al fine di riaffermare il ruolo sociale della nostra professione. In quanto, difendere un diritto o tutelare un valore significa promuoverlo.

Perché questo nome?
Il filo è mitologicamente il filo di Arianna. Il nostro simbolo è infatti un labirinto con un filo e trova la sua uscita. Nel senso di indicare il nostro obiettivo di trovare una via di uscita ai problemi delle persone che a noi si rivolgono.

Siete nate da pochissimo...ma avete già un programma intenso di attività…
Siamo nate ad aprile ed abbiamo in corso un programma triennale di conferenze. Quest'anno il tema
sarà il linguaggio, per l'anno 2020–2021 sarà l'ascolto e per l'anno 2021– 2022 l'azione. La nostra rassegna di conferenze dal titolo “Nodi da sciogliere” ha già visto illustri relatori nel 2019: Marco Roncalli, scrittore e giornalista, Salvatore Natoli, docente di filosofia all'Università la Bicocca di Milano, Mario Falanga, docente di diritto pubblico presso l'Università di Bolzano e Doriana
Galderisi, psicologa forense e criminologa. Le conferenze hanno avuto un ampio riscontro di pubblico e una vasta eco sui giornali lombardi di Brescia e Bergamo. A significare che si tratta di temi importanti e che destano molto interesse. Proseguiamo il 14 febbraio 2020 con una conferenza
sulla verità processuale e la verità fattuale che sarà tenuta da Luciano Eusebi, ordinario di Diritto Penale nella facoltà di Giurisprudenza dell’Università Cattolica di Brescia, e chiuderemo il 27 marzo
con Cristina Muccioli, docente di estetica presso l’Accademia di Brera (Milano) con una conferenza
sul linguaggio degli ambienti, ovvero come l'ambiente può aiutare il dialogo e la comprensione fra
professionista e fruitore.

Ritenete che l’associazione stia già facendo quello che deve fare o avete ulteriori obiettivi da raggiungere?
Abbiamo ancora molto da fare per raggiungere i nostri fini, ma siamo fiduciose anche grazie al costante supporto dei membri del nostro comitato d'onore formato da illustri personaggi appartenenti al mondo della cultura italiana e anche dai rappresentanti delle Comunità politiche e religiose del nostro territorio, a dimostrazione della necessità per il professionista di conoscere e comprendere la realtà in cui opera. Il Comitato è composto da Ilario Bertoletti, Direttore Editrice Morcelliana, Luciano Eusebi, Ordinario di Diritto Penale presso l’Università Cattolica del sacro Cuore di Milano, Mario Falanga, Docente di Istituzioni di diritto pubblico, di Legislazione scolastica e di Legislazione
sociale presso la Libera Università di Bolzano, Arnoldo Mosca Mondadori, Poeta, Salvatore Natoli, Docente di Filosofia all’Università Bicocca di Milano, Marco Roncalli, Giornalista e scrittore,  Tiziano Belotti, Sindaco di Rovato (Bs), Giovanni Coccoli, Sindaco di Gussago (Bs), il Prevosto Don
Adriano Dabellani, Parroco di Gussago (Bs), e Mons. Cesare Polvara, Prevosto di Rovato (Bs).

Lei da quanti anni svolge la professione? 
Svolgo la professione da più di 25 anni ed i problemi in questi ultimi anni sono stati sempre maggiori a causa dell'incapacità cronica della giustizia a fornire risposte rapide e concrete ai cittadini, di qui le
grandi difficoltà di noi operatori che vediamo frustrate le attese dei nostri utenti.

Consigli per chi si vuole avvicinare alla professione?
Resta comunque una professione molto bella, di grandi soddisfazioni umane. Bisogna non aver paura,
procedere con tenacia e non demordere!

Il suo sogno per l’associazione?
Che la nostra associazione riesca nel suo intento di unire i professionisti che si identificano con i nostri obiettivi al fine di poter fornire ai nostri fruitori risposte durature nel tempo, possibilmente complete e soddisfacenti, oltre a "formare" utenti che siano in grado, anche da soli, di
risolvere piccoli problemi e creare una coscienza giuridica che consenta un miglior sviluppo della nostra società.

24 gennaio 2020

27 Gennaio #Grandangolo delle Professioni su #RadioPropostainBlu: #Insegnanti- intervista a Massimo Mirabello (#Snals)

Lunedì 27 gennaio, alle 10,35, su Radio Proposta in Blu diciasettesima puntata del nuovo ciclo di «Grandangolo: incontri con le professioni della Valle d'Aosta». 

L'ospite di questa settimana sarà Massimo Mirabello dello Snals e parleremo della professione dell'insegnante



23 gennaio 2020

Filippo Gerard (#Adava): ospite il 24 gennaio a #ImpresaVda su #RadioPropostainBlu

Carissimo visitatore, domani, venerdì 17 gennaio, alle 10, tredicesima puntata del nuovo ciclo di ImpresaVda su Radio Proposta in BluIn studio Filippo Gerard, Presidente dell'Associazione degli Albergatori della Valle d'Aosta. 

Sul Corriere in edicola trovi l'intervista a Davide Vicentini della Fratelli Vicentini.

A circa un'ora dalla trasmissione della puntata puoi scaricare il podcast nell'apposita sezione sul sito di Radio Proposta in Blu.


Se non conosci ancora la radio ti ricordo le sue frequenze: Courmayeur 103.8 - La Salle 93.7 - Saint-Nicolas 107.6 - Aosta 107.8 - Saint-Vincent 107.4 - Bassa Valle 107.8 - Brusson 88.5 - Ayas 107.6 - Valtournenche 107.6 - Valle del Gran San Bernardo 107.6 e Valgrisenche 88.0.  

18 gennaio 2020

Enrico Maule ci spiega il mondo delle #Scuoleguida

Questa settimana proponiamo l’intervista a Enrico Maule, con lui parleremo della realtà delle scuole guida valdostane..

Può darci un po’ di numeri sul mondo delle Scuole guide in Valle?
Esistono 8 scuole guide: una in Alta Valle a La Salle, una a Saint–Pierre, tre ad Aosta, una a Châtillon, una a Verrès e due a Pont–Saint–Martin. Le scuole guide valdostane per quanto concerne le patenti superiori (C, D, E e corsi di formazione professionale per gli autisti cioè CQC, Carta  qualificazione del conducente) fanno parte di due consorzi, cioè Alta Valle d’Aosta e Bassa Valle, mentre a livello nazionale sono iscritte alla stessa associazione di riferimento.

Da quanti anni svolge la professione?
Dal 1987.

Che tipo di formazione è necessaria?
L’istruttore ad oggi deve affrontare una formazione di 120 ore come teoria e 40 ore per la pratica. Da insegnante si tratta di 145 ore di teoria e 40 di pratica se si vuole anche diventare istruttori. Per entrambe le figure è richiesto il Diploma di Scuola Media superiore.

Come si diventa istruttore di Scuola Guida?
Alla fine del percorso c’è un’esame teorico e uno pratico gestito dalla Motorizzazione Civile, dal Ministero dei Trasporti. I corsi possono essere organizzati anche da Consorzi o da Scuole guide, ovviamente devono essere certificati e ci sono molti controlli intorno a queste attività.

Come si dà vita ad una impresa di questo tipo?
O si rileva un’attività già avviata o si deve lavorare per cinque anni come insegnante e istruttore in una autoscuola. Va però detto che in Valle d’Aosta il mercato è abbastanza saturo. Diversi anni fa era stata aperta una autoscuola ma poi era stata chiusa. L’utenza non era sufficiente. Non va poi  dimenticato che occorre un parco mezzi ampio: oltre alle auto anche i mezzi pesanti quali pullman, camion, rimorchio, camion fino a 75 quintali e anche pullman fino a 16 posti. Per l’acquisto di questi mezzi ci siamo consorziati. Senza dimenticare il parco moto: una fino a 125, una fino a 35Kw e una oltre. Di conseguenza per poter sopportare tutte queste spese sono stati creati i consorzi che nel resto
d’Italia hanno costi molto bassi in quanto in una realtà come Torino magari sono anche 100 le scuole che si consorziano. Noi essendo pochi affrontiamo costi notevoli.

Quali sono le principali problematiche a livello regionale e nazionale?
In Valle d’Aosta c’è un problema di mancanza di personale. La Motorizzazione civile ha un ridotto numero di esaminatori perché anche per diventare esaminatore il percorso è abbastanza lungo. Al momento sono quattro attivi su tutto il territorio ma in futuro dovrebbero diventare due in quanto due potrebbero andare presto in pensione. Speriamo che ci sia un ricambio velocemente. Si tratta di un lavoro di responsabilità e che richiede molta esperienza.

Consigli per chi si vuole avvicinare alla professione?
Prima di tutto devono avere tutte le patenti. Poi cominciare a seguire i corsi di cui parlavamo prima dopo di che quando uno ha un attestato può iscriversi ad una sessione di esami. L’anno scorso ci sono
stati dieci ragazzi che hanno seguito il percorso e dato gli esami. Uno lo abbiamo anche assunto anche se non a tempo pieno..

Matteo Fanciulli (#Valmatic): «Impegnati nel progetto #plasticfree»


Proponiamo l'intervista a Matteo Fanciulli, responsabile commerciale di Valmatic.

Tantissime persone hanno un contatto quotidiano con Valmatic…di cosa vi occupate?
Siamo un'azienda di distribuzione automatica. Siamo presenti in tutta la Valle d'Aosta e in parte del Canavese. E molte persone hanno un rapporto quasi quotidiano con noi perchè molti nostri distributori sono un po' presenti dappertutto da parecchi anni sia in uffici pubblici, aziende private e, ultimamente, ristoranti e alberghi.

Un po’ di storia aziendale? Siete una presenza consolidata.
Valmatici nasce nel 1995, ma in realtà l'esperienza della distribuzione automatica è precedente con la ditta Dafra costituita nel 1985. Sono quindi ormai 30 anni che siamo sul territorio e circa 30 i dipendenti.

Nell’ultimo decennio come si è evoluto il mercato…
Il mercato è cambiato moltissimo. Quello della distribuzione automatica e del caffè in generale è schizzato molto verso l'alto a livello di qualità. I distributori automatici oggi riescono a esprimere una qualità del caffé decisamente buona e noi dal 2006 siamo distributori esclusivi di un marchio coe Nespresso professional, cioè le capsule dedicate agli uffici, ai ristoranti, agli alberghi. Nespresso è stato un po' un cambio di paradigma nell'ambito del caffè e noi lo abbiamo colto in maniera importante sul territorio: prima negli uffici poi nel settore dell'Hotellerie e della ristorazione. Questo cambio ha poi creato delle modifiche specifiche nella distribuzione automatica. E oggi siamo in grado di dare un servizio di qualità pur con ancora qualche difettuccio che puntiamo a modificare nel futuro.

Come possiamo descrivere il vostro mercato di riferimento?
90/95% mercato è valdostano, sconfiniamo di poco verso Ivrea. Il core business sono i distributori automatici. Ma al momento il 20% del nostro mercato è sulle capsule Nespresso Professional, quindi uffici, ma pure tantissima ristorazione e anche alberghi e bed and breakfast.

La macchinetta per il caffè ormai è arrivata anche nelle case…
Nelle case fino a qualche anno fa il caffè si beveva nella moka, poi sono arrivate le prime capsule che davano meno qualità ma molta praticità finchè la rivoluzione non è stata fatta da Nespresso con una capsula in alluminio, riciclabile che assicurava un caffè di altissima qualità. Questo ha proprio dato un senso anche diverso al caffè casalingo. E' chiaro che non è prettamente il nostro mercato, anche se ci sono persone che si sono affezionate ai nostri prodotti e in quanto accantiti bevitori di caffè proseguono l'esperienza anche a casa.

I vostri atout per assicurare una pausa caffè di qualità…
Sicuramente la scelta dei prodotti e poi spezzerei un alancia nei riguardi di chi tutti i giorni fa questo servizio e cioè i ragazzi che si occupano delle consegne, del caricamento, i tecnici. Noi puntiamo tanto sulla territorialità e cerchiamo di diminuire il tempo di fermo dei distributori, di cambiare i prodotti. Stiamo andando verso un miglioramento costante del servizio oltre che della vendita del prodotto.

Caffè ma non proponete soltanto caffè. Giusto ?
Oltre alla parte di caffetteria abbiamo anche acqua, bibite e snack. Su questi ultimi stiamo facendo un lavoro che è complesso ma che probabilmente nel giro di un annetto o poco più riusciremo a completare, offrendo una scelta all'interno dei nostri distributori di prodotti che seguano un regime alimentare più equilibrato, facendo anche un po' di cultura alimentare, andando anche ad avvicinarci a quelle difficoltà alimentari che si incontrano oggi. Chi vuole una pausa con prodotti con meno zuccheri, meno grassi. Pensate alle intolleranze, alla celiachia, al lattosio ad esempio e anche prodotti territoriali come i biscotti “Brutti e buoni” che sono realizzati nella Casa circondariale di Brissogne o delle barrettine energetiche valdostane. In questa logica cerchiamo sempre di più di collaborare con dei produttori locali per inserire nei distributori quanto da loro realizzato.

Novità per il 2020?
Grazie al salto in avanti fatto dall'Amministrazione regionale, recependo una normativa europea, completeremo il progetto “Plastic free” e quindi eliminazione del bicchiere di plastica e delle famigerate bacchette che si trovano al distributore sostituiti da bicchieri di carta biodegradabili e poi anche diminuzione della plastica sul fronte delle bottiglie. Passeggiando per Aosta vedo sempre più ragazzi con le borracce attaccate agli zaini e noi dobbiamo favorire questo movimento e lo abbiamo fatto attrezzandoci con degli erogatori innovativi che ognuno può utilizzare con la propria borraccia comprandosi quello di cui ha bisogno, evitando così di acquistare le bottiglie. Oggi siamo all'inizio di questo progetto e nel 2020 puntiamo a portalo a comimento diventando così una azienda il più plastic free possibile.

Un sogno imprenditoriale da realizzare?
Per l'azienda sicuramente migliorare costantemente qualità e servizio i modo da diventare sempre di più il riferimento dela pausa caffè in ogni luogo, magari in futuro anche nei bar. In cinque anni tante cose sono cambiate. Personalmente mi piacerebbe sviluppare una maggior conoscenza degli special tea coffee, cioè i caffè di altissima qualità, in grani da macinare e da proporre alla clientela e che non arrivano nel mercato italiano se non nelle grandi città. Sarebbe bello portarli anche in Valle.



Antonella Lucchese (giovani #commercialisti): «La Valle ha bisogno di professionisti in grado di sostenere le aziende e partite iva del territorio»

Da sinistra Adele Siciliano (consigliere), Daniela Martorina (vice presidente), Lucchese Antonella (presidente), Pison Daniele (vice presidente), e Ferraris Mathieu (consigliere). Non presente in foto Meynet Monica
Proponiamo l’intervista a Antonella Lucchese, Presidente dei Giovani Commercialisti della Valle d’Aosta. 

Abbiamo già intervistato i rappresentanti dell’Ordine dei Commercialisti. Quali sono gli obiettivi specifici dei giovani commercialisti?
L'Unione Nazionale Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili è stata costituita il primo
maggio 1966, per la necessità di costituire un organismo nazionale di rappresentanza in grado di operare con efficacia, oltre che all'interno della categoria, anche nei confronti di tutti quei soggetti individuali e collettivi che possono incidere sull'attività dei Giovani Dottori Commercialisti o influenzarne le prospettive professionali. L'Unione è aperta a tutti i dottori commercialisti, praticanti ed esperti contabili di età inferiore a 43 anni. La tutela della professione di Dottore Commercialista
costituisce l'obiettivo primario dell'Unione Nazionale: suggerendo percorsi formativi, fornendo supporti logistici ed intervenendo a livello istituzionale mira a favorire l'inserimento dei giovani nella società e nella professione. L'Unione Nazionale rappresenta, pertanto, un fondamentale punto di incontro e di confronto tra i propri associati e attraverso una costante attività di monitoraggio e di analisi dello scenario politico ed economico nazionale e comunitario, svolge un ruolo determinante per lo sviluppo e l'orientamento professionale dell'intera categoria dei dottori commercialisti. Sono attive sul territorio oltre 100 "Unioni Locali" per un totale di circa 10.000 soci aderenti. Ciascuna di esse ha una propria autonomia funzionale e rappresenta la realtà del rispettivo contesto economico locale. Tutte le Unioni operano con azioni e interventi coordinati per il perseguimento degli obiettivi comuni.

Quanti iscritti avete?
L’unione locale della Valle d’Aosta, fondata nel Giugno del 2016 dalla sottoscritta e i colleghi fondatori conta una trentina di iscritti. Abbiamo rinnovato a Giugno di quest’anno il direttivo dell’Unione e sono stata rinnovata come Presidente.

Quando ha iniziato il suo percorso professionale?
Mi sono laureata a Torino nel 2009. Ho poi portato avanti il mio praticantato qui in Valle per poi diventare collaboratrice in due importanti studi di Torino. Ho poi deciso di lasciare il lavoro a Torino (non lo studio, procedendo con il dottorato) per tornare in Valle, aprire il mio studio e stabilirmi qui.

Rispetto ai senior è cambiato il vostro approccio alla professione?
Il ruolo del commercialista non si modifica in base all’età. É un lavoro complesso che necessita di
continuo aggiornamento. Sicuramente la giovane età ci permette di fare gruppo fra noi anche in maniera più informale, ma l’approccio alla professione è e rimane impostato alla serietà ed alla disponibilità.

Quali sono le principali problematiche a livello regionale e nazionale?
È innegabile che la situazione socio–economica nazionale stia determinando sempre di più il nostro impegno. La difficoltà che il nostro Paese sta incontrando nell’uscita dalla crisi sicuramente incide sulle imprese grandi o piccole, spesso spaesate o intimorite anche dalla mutevolezza a volte repentina delle regole. In questo scenario è ovvio che il nostro ruolo diventa fondamentale per supportare la forza produttiva del paese. In Valle la stessa problematica va ad aggiungersi alle difficoltà relative alle specifiche logistiche e di mercato tipiche del nostro territorio. Specifiche che però possono diventare motivo di rilancio e opportunità per il territorio, se affrontate con la giusta cultura e supporto.

Esistono possibilità di lavoro in Valle d’Aosta oppure il settore è saturo?
A mio giudizio lo spazio per giovani commercialisti valdostani c’è. Ovvio che il percorso per  diventare commercialisti é lungo e richiede passione. La Valle ha bisogno di professionisti in grado di sostenere le aziende e partite iva del territorio.

La vostra professione è fortemente chiamata a specializzarsi…
Più che la professione, penso che il talento e le preferenze di ogni singolo commercialista portino a specializzarsi in un ambito piuttosto che un altro. Importante in maniera assoluta è la formazione,
continua e più eterogenea possibile. La specializzazione, specialmente in un territorio particolare
come il nostro è sicuramente un valore aggiunto sia per il professionista che per il cliente.

Quali sono i settori di maggior interesse?
Allo stato attuale penso che 3 settori siano sicuramente importanti e degni di un approfondimento. Il
Terzo Settore, l’Agricoltura ed il settore del Turismo, dell’Accoglienza e Ristorazione. Questi 3 spazi
socio economici sono sicuramente ambiti che coinvolgono molti valdostani, fra i quali molti giovani e meno giovani che si affacciano a nuove avventure lavorative. La Valle D’Aosta ha bisogno di loro per un rilancio omogeneo e per queste persone è necessario che i professionisti che li seguono siano
informati, formati e appassionati.

Consigli per chi si vuole avvicinare alla professione?
Sicuramente tanta disponibilità allo studio ed al sacrificio. Specie negli anni dell’università e nei primi anni di praticantato. Il tempo da dedicare alla professione è molto e spesso le scadenze ci obbligano a giornate di lavoro molto lunghe, anche di sabato e domenica. Un lavoro che può dare molte soddisfazioni se fatto con passione e continuità.

C’è stato ad Aosta un convegno sull’equo compenso. Anche la vostra professione è interessata da questa problematica?
Eh, spesso il commercialista viene percepito con difficoltà perché legato ad aspetti anche poco piacevoli per il contribuente. Ma il nostro lavoro è indispensabile e fondamentale per tutelare il cliente. E questo lavoro comporta molte responsabilità, impegno e lavoro, senza contare il tema toccato prima, del tanto tempo dedicato al lavoro. Tutto questo ovviamente legato alla professionalità
costante ha un valore e, come tale, va remunerato.

20 Gennaio #Grandangolo delle Professioni su #RadioPropostainBlu: #Panettieri - intervista a Christian Trione

Lunedì 20 gennaio, alle 10,35, su Radio Proposta in Blu diciasettesima puntata del nuovo ciclo di «Grandangolo: incontri con le professioni della Valle d'Aosta». 

L'ospite di questa settimana sarà Christian Trione de "Le coin du pain" di Saint-Christophe con lui parleremo della professione del panettiere

Sul Corriere in edicola trovi l'intervista ad Elena Pellerey, avvocato, fondatrice dell'associazione "Il Filo".


16 gennaio 2020

Jean Calliera (#Vita Group): ospite il 17 gennaio a #ImpresaVda su #RadioPropostainBlu

Carissimo visitatore, domani, venerdì 17 gennaio, alle 10, tredicesima puntata del nuovo ciclo di ImpresaVda su Radio Proposta in BluIn studio Jean Calliera della Vita Group. 

A circa un'ora dalla trasmissione della puntata puoi scaricare il podcast nell'apposita sezione sul sito di Radio Proposta in Blu.


Se non conosci ancora la radio ti ricordo le sue frequenze: Courmayeur 103.8 - La Salle 93.7 - Saint-Nicolas 107.6 - Aosta 107.8 - Saint-Vincent 107.4 - Bassa Valle 107.8 - Brusson 88.5 - Ayas 107.6 - Valtournenche 107.6 - Valle del Gran San Bernardo 107.6 e Valgrisenche 88.0.  

12 gennaio 2020

13 Gennaio #Grandangolo delle Professioni su #RadioPropostainBlu: #Bagnini e istruttori di nuoto - intervista ad Andrea Bertoni

Lunedì 13 gennaio, alle 10,35, su Radio Proposta in Blu sedicesima puntata del nuovo ciclo di «Grandangolo: incontri con le professioni della Valle d'Aosta». 

L'ospite di questa settimana sarà Andrea Bertoni della Società Nazionale di Salvamento di Aosta

Sul Corriere in edicola trovi l'intervista ad Angela Battisti, componente del Consiglio di amministrazione dell'Agenzia dei Segretari comunali.


9 gennaio 2020

Sonia Biagiotti (#Decoratrice): ospite il 10 gennaio a #ImpresaVda su #RadioPropostainBlu

Carissimo visitatore, domani, venerdì 10 gennaio, alle 10, quattordicesima puntata del nuovo ciclo di ImpresaVda su Radio Proposta in BluIn studio la decoratrice Sonia Biagiotti che ha da tempo avviato una collaborazione con l'impresa Engaz.

A circa un'ora dalla trasmissione della puntata puoi scaricare il podcast nell'apposita sezione sul sito di Radio Proposta in Blu.


Se non conosci ancora la radio ti ricordo le sue frequenze: Courmayeur 103.8 - La Salle 93.7 - Saint-Nicolas 107.6 - Aosta 107.8 - Saint-Vincent 107.4 - Bassa Valle 107.8 - Brusson 88.5 - Ayas 107.6 - Valtournenche 107.6 - Valle del Gran San Bernardo 107.6 e Valgrisenche 88.0.  

2 gennaio 2020

Davide Vicentini (#Vicentini): ospite il 2 gennaio a #ImpresaVda su #RadioPropostainBlu

Carissimo visitatore, domani, venerdì 3 gennaio, alle 10, tredicesima puntata del nuovo ciclo di ImpresaVda su Radio Proposta in BluIn studio Davide Vicentini della Fratelli Vicentini.

A circa un'ora dalla trasmissione della puntata puoi scaricare il podcast nell'apposita sezione sul sito di Radio Proposta in Blu.


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