31 ottobre 2019

4 Novembre #Grandangolo delle Professioni su #RadioPropostainBlu: #CnaTrasporti - intervista a Terenzio De Fazio

Lunedì 4 novembre, alle 10,35, su Radio Proposta in Blu sesta puntata del nuovo ciclo di «Grandangolo: incontri con le professioni della Valle d'Aosta». L'ospite di questa settimana sarà Terenzo De Fazio di Cna Trasporti e parelemo dei conducenti a noleggio

Sul Corriere in edicola trovate l'intervista a  Matteo Frattini, Presidente di Projet Formation Buona lettura.


Paolo Contoz: «Tanta #innovazione con #Unogas e #ADBLUE»



Questa settimana proponiamo l'intervista a Paolo Contoz, dell'omonima ditta attiva nella vendita dei prodotti petroliferi.

Di cosa vi occupate concretamente?
Vendiamo prodotti petroliferi in generale: gasolio da riscaldamento, autotrazione e agricoli, oltre ai servizi ausiliari che sono cisterne e fustini abbiamo un distributore a pompa bianca a quattro corsie a Nus, in via Circonvallazione.

Crisi economica, svolta ecologista. Come sono cambiati i consumi nel vostro settore?
Siamo stati colpiti iscuramente. Molti sono passati da gasolio a metano o ad altri prodotti, secondo loro, meno inquinanti. Inoltre i benefici fiscali hanno incentivato alcuni lavori nelle case e il gasolio da riscaldamento è diminuito.

Macchine elettriche invece se ne vedono poche...
Se ne parla molto. Anche a noi avevano proposto di mettere una colonnina, ma poi ne hanno messa una in ogni paese e alla fin fine auto elettriche se ne vedono poche in giro. Vedremo. In futuro ci apriremo a questo settore.

Ma cosa è una pompa bianca?
Significa non essere vincolato a nessun fornitore. Ogni giorno facciamo tre-quattro telefonate e compriamo da chi ci fa il prezzo migliore. Il gasolio non è più buono se preso da uno o dall'altro, in realtà è tutto uguale. In questa maniera riusciamo a fare i prezzi più bassi della Valle sia per quanto riguarda il gasolio che la benzina. Con i nostri camion possiamo andare a caricare quando c'è più convenienza e vendere al momento migliore. Inoltre non abbiamo spese di affitto in quanto la pompa è nostra e di personale in quanto si tratta di un self-service di qui il prezzo molto concorrenziale.

In quanti siete?
Siamo già in quattro della famiglia tutti operativi e sei dipendenti. Recentemente in tre sono andati in pensione, mia moglie e due autisti, e così abbiamo assunto tre ragazzi e abbiamo ringiovanito l'azienda oltre ad aver cambiato i mezzi. Siamo quindi in un momento particolarmente positivo. Tutto è nuovo. Guardiamo con ottimismo al futuro.

Vi state aprendo anche a settori nuovi?
Siamo diventati agenti regionali di UNOGAS che è la prima in Italia per la vendita di gas metano nei condomini e fra le prime in Italia per la vendita ai privati. Erano già nostri fornitori di gasolio e ci hanno proposto con questa alleanza di recuperare tutti i clienti persi, passati dal gasolio al metano. E noi abbiamo accettato di buon grado anche perché il gasolio da riscaldamento si sta riducendo tantissimo. Il vantaggio è che a differenza di tanti altri fornitori il prezzo è più conveniente, ma soprattutto hanno aperto un ufficio ad Aosta e noi siamo un punto di riferimento regionale essendo molto conosciuti. Il parlare con una persona fisica è molto meglio che con un call center.

Avete anche contribuito alla creazione di un asilo in Senegal. Quanto conta l'attenzione al sociale per una impresa?
L'asilo in Senegal è una iniziativa mia e di un mio amico. Siamo andati tre anni fa in Senegal per un progetto legato agli orti e poi avendo passato 18 giorni in quella terra abbiamo deciso che dovevamo fare qualcosa per aiutare questa gente e abbiamo così deciso che una buona idea potesse essere fare un asilo. Quello fatto da noi è una piccola goccia, ma se tutti facessero qualcosa...Tutto è iniziato tre anni fa e adesso a ottobre andremo ad inaugurarlo. L'attenzione agli altri quando sono nel bisogno ce l'ha insegnata nostra mamma. Quando possiamo facciamo sempre qualcosa per chi ha bisogno.

Progetti per il 2020?
Nel 2019 abbiamo già fatto molti cambiamenti. Da pochi giorni abbiamo messo in funzione un distributore self-service di ADBLU per chi non lo conoscesse si tratta di un additivo per inquinare meno che hanno quasi tutte le auto ed i camion di nuova generazione. L'importante è mantenere l'armonia aziendale e tenersi pronti in futuro a quanto ci sarà proposto dal mercato. Prima o poi dovremo interrogarci sull'elettricità. Del resto avendo noi il terreno possiamo svilupparci senza difficoltà.

Qual è il suo sogno imprenditoriale?
Io ho 60 anni è chiaro che il mio sogno consiste nel lasciare spazio ai giovani e nello sperare che l'esperienza mia e di mio fratello siano utili ai nostri figli a portare avanti l'azienda. Il futuro è in mano a loro. 

24 ottobre 2019

28 ottobre #Grandangolo delle Professioni su #RadioPropostainBlu: #ProjetFormation - intervista a Matteo Frattini

Lunedì 28 ottobre, alle 10,35, su Radio Proposta in Blu quinta puntata del nuovo ciclo di «Grandangolo: incontri con le professioni della Valle d'Aosta». L'ospite di questa settimana sarà Matteo Frattini, Presidente di Projet Formation

Sul Corriere in edicola trovate l'intervista a  Alessandro Stevanon, Presidente dell’Associazione Professionisti dell’Audiovisivo Valle d’Aosta Buona lettura.


Sara Damiano (#Cna): «Tra le #estetiste cresce l'abusivismo»



Proponiamo questa settimana l'intervista a Sara Damiano, Presidente dell’Unione CNA Benessere e Sanità, con lei parleremo in particolare della professione dell'estetista.

Prima di tutto spieghiamo che cosa sono le Unioni di mestiere?
Le Unioni di mestiere sono delle sezioni all'interno di Cna il cui compito è quello di tutelare e rappresentare determinate figure professionali. Nel mio caso le estetiste, gli odontotecnici e le parrucchiere.

Quanti iscritti avete come associazione nella sua sezione ?
Il numero è andato calando in questi ultimi anni però a livello regionale risultano iscritti il 48% di quanti svolgono la professione.

Nella nostra trasmissione ci occupiamo di professioni. Lei è una estetista, come lo è diventata?
Abitavo a Moncalieri. Mia zia era una parrucchiera-estetista. Io mi sono avvicinata a questa professione in quanto avevo una predisposizione e ho voluto fare un corso di formazione triennale in una scuola privata, la Scuola estetica moderna di Torino. Al mattino ci si formava e nel pomeriggio si lavorava direttamente in studio. I titolari ti davano un rimborso spese e ti insegnavano il lavoro. Un bell'esempio si scuola-lavoro.

Rispetto a come lo è diventato lei è cambiato qualcosa?
Come formazione no. Il percorso scolastico è sempre quello. A livello valdostano attraverso Progetto Formazione la Regione permette di farlo gratuitamente ed è una grande fortuna. Fuori Valle le scuole professionali costano 350-400 euro al mese.

Che tipo di formazione occorre?
A livello teorico ci insegnano il linguaggio, anatomia, dermatologia, chimica, cosmetologia. Abbiamo davvero tante materie da studiare. E' però importante sapere che la scuola ti dà un imprinting, ma lavoro lo impari in studio. La difficoltà maggiore è mettere in pratica quanto imparato.

Come è cambiata negli ultimi 10 anni la professione?
E' cambiata in quanto si fa molto uso di macchinari. Una volta si iniziava con la base: piedi, mani, cerette, pulizie del viso, trattamenti corpo, trattamenti viso. Tutte le formazioni che si facevano erano più sull'estetica di base. Oggi ci sono molti macchinari che hanno un costo altissimo e che a volte ci portano a scontrarci con i dermatologi che ritengono, ad esempio, di dover essere soltanto loro ad usare le radiofrequenze, poi il laser o altre tecnologie. Il risultato è che c'è un po' di conflittualità tra le professioni.

Rispetto al passato quindi sono un po' cambiati i costi di avvio di una attività?
Assolutamente sì. Inoltre questi macchinari non costano meno di 10mila euro. Il risultato che acquistarli, a meno che non si disponga di significative risorse personali è impossibile. Ma noleggiarli lo è quasi altrettanto in quanto le aziende, anche giustamente da un certo punto di vista, per noleggiarti l'attrezzatura ti chiedono almeno due anni di attività. E così non puoi da subito lavorare con i macchinari più adeguati. E' un problema irrisolvibile.

Quali sono le principali problematiche a livello regionale e nazionale?
A livello regionale c'è il problema del bacino di utenza. Siamo tantissime e suddivise male nel territorio in quanto siamo tutte concentrate in Aosta. E poi che in Valle d'Aosta come in tante altre regioni c'è tantissimo abusivismo. Una volta chi faceva i corsi doveva avere partita Iva o essere assunta presso una azienda. Ora sono sempre di più le aziende che aprono e fanno corsi di ricostruzione unghie, make up, massaggi per chiunque. Che sia una parrucchiera, il che sarebbe ancora positivo, una infermiera, una casalinga, a chiunque desideri partecipare al corso. Molti lavorano a casa e questo porta una riduzione di lavoro notevole a tutti coloro che hanno delle aziende e devono affrontare delle spese fisse ogni mese.

Quindi non esistono possibilità di lavoro in Valle d’Aosta?
C'è un paradosso. Per tutta l'estate ho cercato dipendenti, ho cercato personale, ma molte ragazze mi hanno chiaramente detto che per loro è più conveniente lavorare da casa. Del resto la nostra categoria ad un apprendista dai 700 ai 900 euro al mese, e una lavorante dai 900 ai 1200. Loro con 25 a prestazione guadagnano molto di più e te lo dicono apertamente.

Consigli per chi si vuole avvicinare alla professione?
Il problema è che tutti si avvicinano a questa professione. Mi dispiace dirlo così. Noi estetiste facciamo formazione tutti i mesi. C'è grande passione in chi fa questa professione. Ma oggi come oggi il nostro lavoro apparentemente lo possono fare tutti e questo ci mette in difficoltà. Ho colleghe che non arrivano a fine mese. Servirebbero più controlli.

Ci sono problemi sul fronte pensionistico?
Noi artigiani abbiamo una pensione bassissima. Arriva mediamente agli 800 euro al mese. Non c'è molto altro da aggiungere.

Un valore professionale da recuperare in questa nostra società?
La responsabilità e il sacrificio. Il nostro è un lavoro duro. Noi libere professioniste lavoriamo dalle 11 alle 12 ore al giorno, mentre le nuove generazioni tendono a lavorare le otto ore giuste. Questo lavoro deve essere vissuto come una vocazione, non soltanto per lo stipendio. Noi lavoriamo sulle persone e quindi abbiamo una responsabilità molto grossa. Purtroppo oggi si sceglie questo lavoro perché a volte non si sa cosa fare. Ma non è così. L'estetista è un lavoro serio dove ci vuole tanta formazione e tanto spirito di sacrificio. Così, dopo almeno cinque anni di lavoro serio, si diventa una brava estetista. Io faccio formazione ogni mese, lavoro da 20 anni come estetista e ogni volta imparo qualcosa di nuovo. 

Massimo Lattanzi (#Mediolanum): ospite il 25 ottobre a #ImpresaVda su #RadioPropostainBlu

Carissimo visitatore, domani, venerdì 25 ottobre, alle 10, quinta puntata del nuovo ciclo di ImpresaVda su Radio Proposta in BluIn studio Massimo Lattanzi, family banker di Medilanum, fra i fondatore della sede valdostana che compie 30 anni.

Sul Corriere della Valle in edicola trovi l'intervista a Pierre Noussan, Presidente del Confidi Valle d'Aosta.

A circa un'ora dalla trasmissione della puntata puoi scaricare il podcast nell'apposita sezione sul sito di Radio Proposta in Blu.


Se non conosci ancora la radio ti ricordo le sue frequenze: Courmayeur 103.8 - La Salle 93.7 - Saint-Nicolas 107.6 - Aosta 107.8 - Saint-Vincent 107.4 - Bassa Valle 107.8 - Brusson 88.5 - Ayas 107.6 - Valtournenche 107.6 - Valle del Gran San Bernardo 107.6 e Valgrisenche 88.0. 

Elena Charbonnier (Giovani Imprenditori Confindustria): «Dobbiamo ripartire dal territorio»


Questa settimana proponiamo l’intervista a Elena Charbonnier, presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria Valle d’Aosta

Prima di tutto ci parli della sua esperienza professionale...
Sono la responsabile della Filiale Manpower di Aosta. Per chi non lo sapesse Manpower è la terza agenzia per il lavoro a livello mondiale ed ha la sua base a Milwaukee. Mi occupo quindi di risorse umane in generale e della gestione della filiale a 360 gradi con attività che vanno dalla ricerca e selezione, alla somministrazione, alle politiche attive con focus sui candidati e sui clienti attraverso attività amministrative e commerciali. Sono Presidente del Gruppo Giovani di Confindustria da giugno di quest’anno e

Come è avvenuto l’incontro con Confindustria?
Già prima di acquisire il ruolo di Responsabile in Manpower partecipavo al Gruppo giovani di Confindustria in rappresentanza dell’azienda, posso quindi dire che mi sono avvicinata all’associazione per lavoro e di aver continuato a partecipare grazie agli spunti, agli stimoli che ho ricevuto dal gruppo giovani e dall’Associazione di Confindustria in generale e dall’ambiente che ho trovato.

Ogni Presidente raccoglie quanto fatto e traccia una rotta. Quali sono i suoi obiettivi?
La Presidenza di questo gruppo è una grande opportunità, ma allo stesso tempo una responsabilità. Sicuramente cerco e cercherò di portare avanti quanto fatto di buono da chi mi ha preceduta e, riguardo quanto riguarda il mio mandato, gli obiettivi che mi sono data assieme al Direttivo e al gruppo, riguardano l’incremento dei partecipanti al gruppo e il maggior coinvolgimento degli stessi in ottica di squadra, l’organizzazione di iniziative concrete di formazione e informazione utili ai giovani imprenditori o a chi si avvicina al mondo del imprenditoria, l’attenzione all’imprenditoria femminile sul territorio, la collaborazione con le Istituzioni e le scuole, l’intensificazione delle attività sul territorio. A tal proposito stiamo avviando una serie di incontri (che possono essere i Direttivi o dei semplici appuntamenti) nelle aziende associate per conoscere i referenti, farci conoscere e confrontarci con loro.

Da chi è composta la sua squadra?
Il Direttivo, oltre che da me, è composto da due Vice Presidenti Alberto Vuillermoz (Teechnomec) e Davide Dell’Innocenti (Dell’Innocenti Lamiere), da Rossella Noussan (SICAV 2000), da Angelo Aresu (Immobiliare Sant’Orso), Manuele Chenevier (Chenevier spa).

E’ facile coinvolgere i giovani imprenditori nella vita associativa?
In generale, non solo tra i giovani, l’associazionismo non è più così spontaneo e va stimolato e sollecitato. Significa dedicare gratuitamente tempo ed energie per progetti di interesse non prettamente personale, ma più ampio. Abbiamo tutti parecchie attività da gestire, praticamente tutti i titolari delle aziende sono operativi, i ritmi sono frenetici quindi anche i momenti di ritrovo sono a volte difficili da gestire dal punto di vista logistico. Colgo quindi l’occasione per ringraziare gli altri membri del gruppo che con me dedicano parte del loro tempo gratuitamente all’associazione, al confronto e alla realizzazione di qualche progetto concreto.

Su cosa vi state impegnando come Giovani Imprenditori?
Come dicevo prima stiamo cercando di partire dal territorio quindi stiamo andando direttamente nelle aziende perché ci sia una conoscenza reciproca, uno scambio di informazioni e d’idee. Abbiamo partecipato, con il Cerimoniale della Regione (che ringrazio), all’organizzazione di un convegno sulla Business Etiquette a Palazzo Regionale, l’8 ottobre abbiamo organizzato nella sede di di Aosta il caffè con le Start up, il 9 siamo stati a Verrès per il Job Training Day dove abbiamo avuto l’onore di ospitare il Presidente nazionale della Piccola Industria Robiglio e il Presidente nazionale senior Boccia.

I contatti con Roma...
I contatti con Roma sono imprescindibili per capire quali sono gli orientamenti a livello nazionale e per poterli discutere e riportare sul territorio. Partecipiamo quindi ai Consigli Nazionali e alle occasioni di formazione. Partecipiamo poi all’organizzazione del Convegno annuale di Rapallo.

Ci sono degli eventi che caratterizzeranno la vostra attività nei prossimi mesi?
Siamo coinvolti nell’organizzazione del Triregionale e del convegno annuale di Rapallo( ..) e abbiamo progetti che vorrebbero coinvolgere scuole ed Istituzioni collegandole alle imprese sul territorio, ma è tutto in lavorazione quindi non mi sbilancio.

Un sogno da neo Presidente dei giovani imprenditori?
Mi piacerebbe sviluppare un progetto imprenditoriale personale. Il fatto di confrontarmi con imprenditori di vario genere e di vari settori mi trasmette stimoli ed energie in questo senso.

17 ottobre 2019

Lorenzo Quaccia: con #Altura alla conquista del NordOvest



Questa settimana proponiamo l’intervista a Lorenzo Quaccia, uno dei soci fondatori della società Altura di Verrès. L'intervista dopo essere stata trasmessa da Radio Proposta in Blu è stata pubblicata sul Corriere della Valle.

Altura ha una missione molto particolare...Di cosa si tratta?   
Il nostro obiettivo è quello di valorizzare il pesce d’acqua dolce, un prodotto unico, legato alla montagna troppo spesso dimenticato. Noi vogliamo farlo attraverso la trasformazione per questo abbiamo fondato Altura.

Com’è nata questa passione imprenditoriale?
E’ nata dalla passione per la montagna e per la pesca che condivido con il mio socio. Nel tempo ci siamo resi conto che in Valle d’Aosta nonostante il pesce d’acqua dolce fosse considerato un prodotto tipico non era quasi presente sul mercato. Di qui abbiamo iniziato a fare ricerca e abbiamo capito che poteva essere un mercato che valeva la pena di affrontare.

Voi vi occupate soprattutto della Trota…
In tutte le sue specie. Abbiamo iniziato con la Iridea e adesso stiamo ampliando il catalogo con Fario e Salmerino Alpino.

Voi avete vinto RestartAlp e il Concorso delle pépinières. Siete sostanzialmente una start up promettente. Quali sono i vostri punti di forza? 
Sicuramente il team è il nostro punto di forza. Siamo tre soci di formazioni opposte e assolutamente complementari: io mi occupo della produzione, un altro socio delle analisi del mercato e della comunicazione e di tutte le questioni amministrative e un terzo delle vendite. Altri punti di forza sono la ricerca continua della qualità della nostra materia prima, che selezioniamo da fornitori certificati, allevatori rigorosamente a ciclo chiuso in acqua sorgiva.

In questo momento in azienda di cosa vi state occupando?
Stiamo portando avanti la produzione degli affumicati che abbiamo lanciato a giugno. Si tratta di affumicati a freddo, quindi un affumicatura bassa. E stiamo facendo tanta ricerca per riuscire a lanciare presto nuovi prodotti, come conservati in vaso e precotti. L’obiettivo sono carpioni e prodotti di questo tipo. La produzione avviene tutto l’anno, mentre la commercializzazione ha una sua stagionalità.

La scelta di mastro affumicatore è precedente o conseguente alla nascita dell’azienda?
Sono diventato Mastro affumicatore per creare Altura. Sono comunque legato al mondo della ristorazione da una decina d’anni e sono tuttora sommelier professionista, e finché ci riuscirò avrò un doppio lavoro. Diciamo che il mondo del cibo mi ha sempre affascinato, anche gli aspetti più tecnici. Per questo quando abbiamo deciso di aprire altura ci siamo formati per più di due anni prima di riuscire a concretizzare il progetto di impresa.

E’ una figura professionale rara?
Assolutamente. All’inizio ho dovuto fare delle consulenze ad hoc.

Quali sono state le maggiori difficoltà nell’avviare una nuova impresa?
Consapevoli che ci sarebbero state inizialmente delle difficoltà siamo riusciti a rifinire il tutto. Il problema più grosso è stato l’individuazione della sede. Tutto era pronto, ma eravamo senza sede, ma dopo una lunga ricerca siamo riusciti a trovare il posto adatto.

Quali sono i vostri mercati di riferimento?
Siamo operativi dai primi di maggio. Abbiamo iniziato aggredendo il mercato valdostano e il canavese. Al momento stiamo aspettando il riconoscimento comunitario che ci permetterà entro meno due mesi di poter aggredire tutto il Piemonte per poi andare su tutto il nord ovest. Noi vendiamo soprattutto all’ingrosso, al dettaglio poco a parte un po’ di vendita itinerante: 50 a ristorazione e 50 a gastronomie.

Oltre a voi ci sono altro operatori?
In Valle diamo gli unici. Nel canavese c’è una realtà molto piccola, invece a livello piemontese nella provincia di Cuneo c’è una bella produzione ma limitata al territorio. Realtà come le nostre si fanno fatica ad individuare. Grosse industrie a parte in Lombardia e Trentino ovviamente.

Vi siete dati degli obiettivi? Un cronoprogramma?
Abbiamo un cronoprogramma che come il business plan sarebbe da aggiornare ogni settimana se non ogni giorno mese. Per il momento a breve termine i nostri principali obbiettivi sono quelli di ampliare il catalogo dei prodotti e di riuscire a raggiungere tutte le province piemontesi. Da qui a due anni dovremmo cambiare sede, aumentare la produzione e aggredire le province oltreconfine e tutto il Nord Ovest italiano.

Quindi questo è un tipo di prodotto che potrebbe interessare anche Svizzera e Francia?
Il Lago di Lemano, in Svizzera, ha una bella produzione. Si tratta di tante piccolissime realtà che fanno trasformazione da generazioni. Il mercato francese è invece più facile da aggredire. Aggiungo che nell’arco di quattro anni puntiamo ad avere una filiera completa e quindi oltre che trasformatori a diventare allevatori. I nostri fornitori attualmente sono presenti soprattutto in Piemonte, si tratta di quattro aziende.

Il vostro sogno imprenditoriale?
Il mio sogno era quello di diventare imprenditore, non mi sento ancora tale, ma mi sento molto fortunato per essere riuscito a concretizzare la nostra idea imprenditoriale. Quindi al momento il mio sogno è quello di vedere Altura crescere e affermarsi sul mercato creando anche nuove opportunità di lavoro.

Alberto Castagno (#Chimici e #Fisici): «Le possibilità di lavoro sono molteplici»

Alberto Castagno
Questa settimana proponiamo l’intervista al chimico Alberto Castagno, Rappresentante per l’Ordine interregionale dei Chimici e dei Fisici in Valle d’Aosta


Identikit dell'Ordine 
dei Chimici e dei Fisici

Iscritti totali anno 2019:al 20/09/2019 risultano iscritti n. 703 professionisti, divisi in 583 chimici e 120 fisici

Il Consiglio Direttivo per il quadriennio 2017/2021 risulta così composto:

Presidente: Renato Alberto Tomasso
Vicepresidente: Anna Albina Sampò
Segretario: Antonietta Mastrone
Tesoriere: Paolo Branca
Consiglieri: (Sezione A)  Giovanni Dacomo,  Marco Ginepro, Antonello Nonnato, Andrea Pich, Michele Santovito e Alessandro Tosa  (Sezione B)  Davide Tiraboschi
                                                       
Il trend nei prossimi anni in termini di iscritti si prevede in crescita

Sito internet: www.chimicipiemonte.it



L'INTERVISTA AD ALBERTO CASTAGNO

Quali sono le principali problematiche a livello regionale e nazionale?
Gli ordini hanno lo scopo di regolamentare e vigilare i rapporti fra l’utenza di prestazioni professionali (che possono essere privati, aziende, enti pubblici o privati, ecc.) e i professionisti chimici e fisici iscritti all’albo. Questa regolamentazione deve dare garanzia del rispetto delle reciproche esigenze e del livello delle prestazioni professionali offerte dagli iscritti garantendo l’obbligo di un loro aggiornamento continuo. Sia a livello territoriale regionale sia nazionale le tematiche sono sempre incentrate nel far comprendere all’utenza l’importanza di rivolgersi sempre a professionisti qualificati iscritti ai rispettivi ordini professionali. È evidente che l’ordine territoriale si trovi ad affrontare tematiche dirette sul campo, come possono essere ad esempio la verifica del rispetto di limiti di legge, o ad operare a fianco delle imprese nel campo della ricerca e sviluppo, nell’innovazione di prodotto, qualità, ambiente ecc. A livello nazionale invece la Federazione gestisce i rapporti con le associazioni di settore, i ministeri, organismi di normazione internazionali, ecc. svolgendo un’opera di coordinamento fra i vari ordini territoriali.

Esistono possibilità di lavoro in Valle d’Aosta oppure il settore è saturo?
Le possibilità di lavoro sono molteplici in quanto la chimica e la fisica spaziano davvero in  tanti settori, ad esempio alimentare, cosmetico, farmaceutico, agricolo, medico, informatico, spaziale, meteorologico, ottico. E questo sia in ambito pubblico che privato. Inoltre il chimico e il fisico possono operare nel campo dell’insegnamento e della consulenza a tutti i livelli. Pensare quindi che il chimico possa solo operare come analista di laboratorio o che il fisico possa solo insegnare nelle scuole è estremamente riduttivo e dimostra  purtroppo quanto sia ancora lontano nell’immaginario collettivo il vero ruolo che rivestono queste figure chiave fondamentali nel mondo del lavoro e da evidenza di quanto per il nostro futuro sia sempre più irrinunciabile una stretta collaborazione multi e interdisciplinare tra le diverse figure.

Esistono nuovi sbocchi professionali?
Oltre a quelli già anticipati, esistono nuovi sbocchi professionali legati alle tematiche attuali della progettazione Europea, rivolte a un futuro sostenibile, di green and circolar economy, di ricerca di nuove frontiere nel supporto chimico e fisico della diagnosi medica, di metodiche atte a ridurre gli impatti ambientali, di ricerca di nuove fonti di energia e di sostentamento. L’elenco ė lungo e le figure professionali dei chimici e dei fisici, al contrario di un immaginario collettivo direi di piuttosto basso livello ma tant’è, sono indispensabili e presenti un po’ ovunque.

Iniziative di formazione realizzate nel 2018 e in programma nel 2019?
Molte sono state le iniziative organizzate nel 2018 da parte dall’Ordine con l’erogazione di corsi di formazione trasversali, cioè non prettamente specifici per chimici o fisici, ma progettati per  dare conoscenze e competenze utili ad entrambe le figure. Sono stati trattati ad esempio i temi della brevettualità in inglese, l’analisi sensoriale o le norme UNI riguardanti la gestione dei laboratori di misura e di analisi. Il 2019 con l’introduzione dei crediti ECM ha visto un leggero decremento dei corsi a favore di altre attività istituzionali. Però è importante sottolineare che l’ordine non ha obbligo di erogare corsi, ma garantire che gli iscritti si mantengano aggiornati attraverso corsi di formazione che possono essere erogati anche da altri enti formatori accreditati e specializzati in questa attività e ai quali ovviamente i professionisti possono rivolgersi in base alle loro esigenze.

Consigli per chi si vuole avvicinare alla professione?
Personalmente l’unico consiglio che mi permetterei di dare è di avvicinarsi alla professione che si ama e alla quale ci si sente più portati. Amare la propria professione significa averla dentro il cuore e sentirsela propria, quindi non “fare” il chimico o il fisico, ma “essere” chimici o fisici. Il resto viene da se.

Ci sono problemi sul fronte pensionistico?
Sul fronte pensionistico, per i chimici e i fisici valgono  le stesse tematiche o problematiche che affrontano gli altri professionisti. Sono sempre da considerare l’età, gli anni di contribuzione, l’ente previdenziale, le opportunità che le normative concedono sul momento. Per  il ns.ordine ė prevista la cassa previdenziale EPAP in cui sono presenti anche altre figure professionali oltre ai chimici e fisici. Il problema non è tanto di per se la pensione, ma la legislazione che non ha ancora trovato una sua forma stabile nel tempo.

Il mondo digitale è entrato nelle vostre professioni? E se sì come?
Ovviamente la risposta è affermativa. In generale i chimici e i fisici, con lo studio dei materiali e dei fenomeni fisici, hanno contribuito in maniera fondamentale alla creazione e allo sviluppo dell’era digitale.

Un valore professionale da recuperare in questa nostra società?
I chimici e i fisici adottano un codice deontologico per l’esercizio della professione. Ciò implica che il professionista si impegna a garantire, oltre alle prestazioni richieste al massimo livello qualitativo, un comportamento deontologicamente corretto, serio e anche di massima trasparenza. Quale valore generale nella società, da consolidare e valido un po’ per tutti, ė la responsabilità, nel suo significato latino proprio di Responsus, cioè la capacità, l’essere capaci di “dare risposte”, sempre e corrette, ovviamente al massimo delle proprie conoscenze e competenze professionali. 

21 ottobre #Grandangolo delle Professioni su #RadioPropostainBlu: I Professionisti dell'Audiovisivo - intervista ad Alessandro #Stevanon

Lunedì 21 ottobre, alle 10,35, su Radio Proposta in Blu quarta puntata del nuovo ciclo di «Grandangolo: incontri con le professioni della Valle d'Aosta». L'ospite di questa settimana sarà Alessandro Stevanon, Presidente dell’Associazione Professionisti dell’Audiovisivo Valle d’Aosta

Sul Corriere in edicola trovate l'intervista a   Sara Damiano, estetista, rappresentante di CNA Benessere e Sanità.  Buona lettura.


Pierre Noussan (#ConfidiValledAosta): ospite il 18 ottobre a #ImpresaVda su #RadioPropostainBlu

Carissimo visitatore, domani, venerdì 18 ottobre, alle 10, quarta puntata del nuovo ciclo di ImpresaVda su Radio Proposta in BluIn studio Pierre Noussan, Presidente del Confidi Valle d'Aosta. 

Sul Corriere della Valle in edicola trovi l'intervista a Paolo Contoz dell'omonima azienda che commercia prodotti petroliferi.

A circa un'ora dalla trasmissione della puntata puoi scaricare il podcast nell'apposita sezione sul sito di Radio Proposta in Blu.


Se non conosci ancora la radio ti ricordo le sue frequenze: Courmayeur 103.8 - La Salle 93.7 - Saint-Nicolas 107.6 - Aosta 107.8 - Saint-Vincent 107.4 - Bassa Valle 107.8 - Brusson 88.5 - Ayas 107.6 - Valtournenche 107.6 - Valle del Gran San Bernardo 107.6 e Valgrisenche 88.0. 

10 ottobre 2019

14 ottobre #Grandangolo delle Professioni su #RadioPropostainBlu: Sara Damiano (#CnaBenessereSanità): le #estetiste

Lunedì 14 ottobre, alle 10,35, su Radio Proposta in Blu sterza puntata del nuovo ciclo di «Grandangolo: incontri con le professioni della Valle d'Aosta». L'ospite di questa settimana sarà sara Damiano, estetista, rappresentante di CNA Benessere e Sanità. 

Sul Corriere in edicola trovate l'intervista a  Gianni Buffa, direttore del Cnos/Fap di Châtillon.  Buona lettura.

Paolo Contoz (#Contoz): ospite l'11 ottobre a #ImpresaVda su #RadioPropostainBlu

Carissimo visitatore, domani, venerdì 11 ottobre, alle 10, terza puntata del nuovo ciclo di ImpresaVda su Radio Proposta in BluIn studio Paolo Contoz, titolare dell'omonima ditta che si occupa di prodotti petroliferi. 

Sul Corriere in edicola trovi l'intervista a Elena Charbonnier, presidente dei Giovani imprenditori di Confindustria Valle d'Aosta.

A circa un'ora dalla trasmissione della puntata puoi scaricare il podcast nell'apposita sezione sul sito di Radio Proposta in Blu.


Se non conosci ancora la radio ti ricordo le sue frequenze: Courmayeur 103.8 - La Salle 93.7 - Saint-Nicolas 107.6 - Aosta 107.8 - Saint-Vincent 107.4 - Bassa Valle 107.8 - Brusson 88.5 - Ayas 107.6 - Valtournenche 107.6 - Valle del Gran San Bernardo 107.6 e Valgrisenche 88.0. 

4 ottobre 2019

7 ottobre #Grandangolo delle Professioni su #RadioPropostainBlu: Formazione professionale con il Cnos/Fap

Lunedì 7 ottobre, alle 10,35, su Radio Proposta in Blu seconda puntata del nuovo ciclo di «Grandangolo: incontri con le professioni della Valle d'Aosta». L'ospite di questa settimana sarà Gianni Buffa, direttore del Cnos/Fap di Châtillon. 

Sul Corriere in edicola trovate l'intervista a  Alberto Castagno, referente per la Valle d'Aosta dell'Ordine interregionale dei Chimici e dei Fisici.  Buona lettura.

3 ottobre 2019

Maria Tarolla (#Naturaservita): «La Natura è servita...anche a domicilio»



Questa settimana proponiamo l'intervista a Maria Tarolla, titolare con il figlio Simone Bettenini, de La Natura servita”, la nuova frullateria insalateria artigianale aperta ed inaugurata il 24 agosto scorso in Via Gramsci ad Aosta.

Perché avete deciso di aprire una simile attività?
L'idea è stata di mio figlio Simone. Lui ha 19 anni è sta completando i suoi studi da perito agrario a Casale Monferrato dopo il triennio all'Institut Agricole. A scuola ha studiato la trasformazione del prodotto, il papà ha un'azienda agricola e la nonna vende la produzione ai mercati. In pratica c'era già una filiera pronta e operativa e da qui è nata l'idea della vendita diretta ma con l'aggiunta di un servizio al pubblico che si ritrova, ad esempio, le insalate già belle pronte.

Nell’avviare l’attività siete stati aiutati...
Confcommercio ci ha sostenuto spiegandoci come avviare una attività da zero e facendoci seguire anche da alcuni professionisti. Abbiamo aderito al progetto promosso dall'associazione che si chiama “Creare impresa”. Ci siamo rivolti a loro nel mese di maggio quando ormai eravamo pronti per partire con questa nuova avventura. Può apparire paradossale ma svolgere un'attività è una cosa, ma avviarla richiede competenze differenti. Ancora oggi ci stanno accompagnando e questo è per noi davvero importante. Molti non immaginano cosa possa significare dare gambe ad un'attività commerciale.

Nel concreto che cosa proponete?
Noi siamo una frullateria e una insalateria artigianale in quanto gran parte della frutta e verdura che noi proponiamo sono di nostra produzione. Le basi per i frullati e, come ho già spiegato prima, per le insalate. Noi puntiamo ad offrire dei pasti a pranzo salutari e in questa logica abbiamo creato un menu benessere composto ad esempio da insalata e spremuta o insalata e macedonia. Siamo aperti dal lunedì al sabato dalle 10 alle 19,30.

Oltre al prodotto offrite anche dei servizi?
Consegniamo il prodotto a domicilio. Non c'è un orario definito. In base alle richieste.

Come sono stati questi primi giorni di apertura...
E' andata abbastanza bene. Anche se le prime settimane non sono state semplici. Del resto non è che uno apre e fa subito il pienone. Comunque il lavoro comincia a crescere e ne siamo contenti. La gente comincia a rispondere alle proposte che noi stiamo offrendo. Abbiamo comunque notato con piacere che sono presenti tutte le fasce di età dal bambino all'anziano. Ai più piccoli offriamo anche delle merende con yogurt fresco che noi acquistiamo da una azienda valdostana con la nostra frutta aggiungendo il biscottino o il cereale. Una merenda diversa per avvicinare il bambino alla frutta.

Una domanda che avrei dovuto fare prima...ma come avete scelto il nome “La natura è servita”?
E' stata una idea di mia figlia che ha 10 anni. Eravamo lì che stavamo cercando un nome e lei mi ha detto “mamma ma perchè, visto che i vostri prodotti li portate anche a domicilio e quindi li servite direttamente, non chiamiamo il negozio “La Natura servita”?

Vi siete dati degli obiettivi?
Al momento il primo obiettivo era già l'avvio. Noi ci crediamo molto. Ora lavoreremo per garantirne la sostenibilità. Anche perché Simone potrà iniziarsi a dedicarsi all'attività a tempo pieno dall'anno prossimo. Questa è una fase di rodaggio.

Un sogno da neo-imprenditori?
Vorremmo semplicemente che l'attività si consolidi. Possiamo dire che già quello che stiamo facendo è un sogno e ne siamo felici.

Elena Charbonnier (#Confindustria): ospite il 4 ottobre a #ImpresaVda su #RadioPropostainBlu

Carissimo visitatore, domani, venerdì 4 ottobre, alle 10, prima puntata del nuovo ciclo di ImpresaVda su Radio Proposta in BluIn studio Elena Charbonnier, presidente dei Giovani imprenditori di Confindustria Valle d'Aosta. 

Sul Corriere in edicola trovi l'intervista a Maria Tarolla de "La Natura servita".

A circa un'ora dalla trasmissione della puntata puoi scaricare il podcast nell'apposita sezione sul sito di Radio Proposta in Blu.


Se non conosci ancora la radio ti ricordo le sue frequenze: Courmayeur 103.8 - La Salle 93.7 - Saint-Nicolas 107.6 - Aosta 107.8 - Saint-Vincent 107.4 - Bassa Valle 107.8 - Brusson 88.5 - Ayas 107.6 - Valtournenche 107.6 - Valle del Gran San Bernardo 107.6 e Valgrisenche 88.0. 

Donatello Anello (#amministratoridicondominio): «Una professione in espansione»


Donatello Anello

Questa settimana proponiamo l’intervista a Donatello Anello, referente all’interno di Confcommercio della professione degli Amministratori di condominio.

Voi state facendo un cammino…
Tramite Confcommercio stiamo aprendo una nuova filiale di AbiConf che è una nuova federazione di Amministratori di Condominio presso Confcommercio e quindi abbiamo necessità di far crescere il numero delle persone che vi aderiscono.

Come si diventa amministratori di condominio?
E’ un percorso lungo: 72 ore di corso di formazione regolato da un Decreto legge che stabilisce quali sono i requisiti minimi. Occorre avere un diploma di scuola media secondaria e i tradizionali requisiti morali.

Che tipo di formazione occorre?
Quella tecnica, ad esempio geometri e ragionieri, è quella più utile come formazione preacquisita. Successivamente nel corso di formazione si impareranno la gestione contabile, quella giuridica, fiscale e amministrativa di un condominio. E soprattutto, aspetto molto importante, come gestire i rapporti interpersonali con le persone con tecniche di PNL, cioè di programmazione neuro linguistica, o di mediazione.

Come è cambiata negli ultimi 10 anni la professione?
E’ cambiata molto. C’è stata una riforma nel 2022 con la legge 220 che ha reso obbligatorio il corso di formazione e la formazione continua con almeno 15 ore all’anno. E soprattutto si sta andando più verso una gestione maggiormente organizzata della contabilità del condominio, più simile ad una impresa.

Quali sono le principali problematiche a livello regionale e nazionale?
Sicuramente a livello nazionale l’aspetto delle responsabilità. L’amministratore di condominio è responsabile civilmente e penalmente di tutto quello che succede negli spazii comuni e, forse, a volte non ha la possibilità di gestire al meglio questo aspetto. A livello regionale è molto attiva la gestione di condomini turistici, ad esempio Pila e Cervinia, dove ci sono moltissime unità immobiliari ed un unico referente dove, fra l’altro, bisogna essere presenti quando tutti gli altri fanno vacanza.

Esistono possibilità di lavoro in Valle d’Aosta oppure il settore è saturo?
Secondo me ci sono buone possibilità. Dal 2015 in avanti abbiamo assistito all’aumento degli amministratori di condominio derivanti sia da professioni come quelle tecniche che hanno attraversato un momento di difficoltà sia da persone interessate ad aprire una propria attività in questo settore in quanto vi vedono un buon business. E’ però importante che l’amministratore diventi sempre di più un referente piuttosto che un gestore del condominio in quanto c’è sempre più bisogno di relazioni. Spesso e volentieri mi si chiede qual è il numero di condomini che amministro in quanto chi cerca un amministratore vuole una presenza il più possibile costante.

Consigli per chi si vuole avvicinare alla professione?
Essendo una professione poco conosciuta è importante iniziare a frequentare degli amministratori di condominio o le associazioni di categoria in modo da cominciare a comprendere quali sono le problematiche e potersi approcciare ad esse nel modo ottimale. Il corso di formazione è importante ma poi si deve capire se si ha l’attitudine per gestire questo tipo di attività. Conosco delle persone che hanno fatto i corsi e poi dopo pochi anni hanno deciso di mantenere la gestione contabile e amministrativa di un condominio, ma di non svolgere il ruolo di amministratore vero e proprio che ha il rapporto con le persone.

Il mondo digitale è entrato nelle vostre professioni? E se sì come?
E’ un elemento necessario per poter svolgere l’attività. Ci sono dei programmi gestionali ad hoc per tutta la parte contabile. Pensate anche alla fatturazione elettronica. I condomini non sono ancora obbligati, ma tutte le imprese che vi lavorano sì...Anche la comunicazione sta diventando digitale. Oggi si può immaginare anche un gruppo condominiale di whatsapp per comunicazioni veloci ed urgenti oppure a mezzo mail o ancora siti con la bacheca virtuale invece di quella fisica dove inserire notizie, avvisi. Luoghi virtuali dove il condomino può interfacciarsi con l’amministratore per evidenziare delle problematiche. Senza dimenticare la digitalizzazione del riscaldamento. In alcuni condomini possiamo far vedere in tempo reale l’andamento del consumo di ogni singolo condomino così può regolarsi direttamente lui se ipotizza di spendere troppo o di stare riscaldando troppo la casa, modificando così le sue abitudini.

Un valore professionale da recuperare in questa nostra società?
L’amministratore di condominio è un punto di riferimento all’interno di una piccola realtà sociale che è il condominio, quindi il valore da recuperare è sicuramente di tipo umano e professionale, cioè la capacità di relazionarsi e capire quali sono le problematiche che sta vivendo in quel momento il condomino, dando le risposte opportune. 
 

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