3 ottobre 2019

Donatello Anello (#amministratoridicondominio): «Una professione in espansione»


Donatello Anello

Questa settimana proponiamo l’intervista a Donatello Anello, referente all’interno di Confcommercio della professione degli Amministratori di condominio.

Voi state facendo un cammino…
Tramite Confcommercio stiamo aprendo una nuova filiale di AbiConf che è una nuova federazione di Amministratori di Condominio presso Confcommercio e quindi abbiamo necessità di far crescere il numero delle persone che vi aderiscono.

Come si diventa amministratori di condominio?
E’ un percorso lungo: 72 ore di corso di formazione regolato da un Decreto legge che stabilisce quali sono i requisiti minimi. Occorre avere un diploma di scuola media secondaria e i tradizionali requisiti morali.

Che tipo di formazione occorre?
Quella tecnica, ad esempio geometri e ragionieri, è quella più utile come formazione preacquisita. Successivamente nel corso di formazione si impareranno la gestione contabile, quella giuridica, fiscale e amministrativa di un condominio. E soprattutto, aspetto molto importante, come gestire i rapporti interpersonali con le persone con tecniche di PNL, cioè di programmazione neuro linguistica, o di mediazione.

Come è cambiata negli ultimi 10 anni la professione?
E’ cambiata molto. C’è stata una riforma nel 2022 con la legge 220 che ha reso obbligatorio il corso di formazione e la formazione continua con almeno 15 ore all’anno. E soprattutto si sta andando più verso una gestione maggiormente organizzata della contabilità del condominio, più simile ad una impresa.

Quali sono le principali problematiche a livello regionale e nazionale?
Sicuramente a livello nazionale l’aspetto delle responsabilità. L’amministratore di condominio è responsabile civilmente e penalmente di tutto quello che succede negli spazii comuni e, forse, a volte non ha la possibilità di gestire al meglio questo aspetto. A livello regionale è molto attiva la gestione di condomini turistici, ad esempio Pila e Cervinia, dove ci sono moltissime unità immobiliari ed un unico referente dove, fra l’altro, bisogna essere presenti quando tutti gli altri fanno vacanza.

Esistono possibilità di lavoro in Valle d’Aosta oppure il settore è saturo?
Secondo me ci sono buone possibilità. Dal 2015 in avanti abbiamo assistito all’aumento degli amministratori di condominio derivanti sia da professioni come quelle tecniche che hanno attraversato un momento di difficoltà sia da persone interessate ad aprire una propria attività in questo settore in quanto vi vedono un buon business. E’ però importante che l’amministratore diventi sempre di più un referente piuttosto che un gestore del condominio in quanto c’è sempre più bisogno di relazioni. Spesso e volentieri mi si chiede qual è il numero di condomini che amministro in quanto chi cerca un amministratore vuole una presenza il più possibile costante.

Consigli per chi si vuole avvicinare alla professione?
Essendo una professione poco conosciuta è importante iniziare a frequentare degli amministratori di condominio o le associazioni di categoria in modo da cominciare a comprendere quali sono le problematiche e potersi approcciare ad esse nel modo ottimale. Il corso di formazione è importante ma poi si deve capire se si ha l’attitudine per gestire questo tipo di attività. Conosco delle persone che hanno fatto i corsi e poi dopo pochi anni hanno deciso di mantenere la gestione contabile e amministrativa di un condominio, ma di non svolgere il ruolo di amministratore vero e proprio che ha il rapporto con le persone.

Il mondo digitale è entrato nelle vostre professioni? E se sì come?
E’ un elemento necessario per poter svolgere l’attività. Ci sono dei programmi gestionali ad hoc per tutta la parte contabile. Pensate anche alla fatturazione elettronica. I condomini non sono ancora obbligati, ma tutte le imprese che vi lavorano sì...Anche la comunicazione sta diventando digitale. Oggi si può immaginare anche un gruppo condominiale di whatsapp per comunicazioni veloci ed urgenti oppure a mezzo mail o ancora siti con la bacheca virtuale invece di quella fisica dove inserire notizie, avvisi. Luoghi virtuali dove il condomino può interfacciarsi con l’amministratore per evidenziare delle problematiche. Senza dimenticare la digitalizzazione del riscaldamento. In alcuni condomini possiamo far vedere in tempo reale l’andamento del consumo di ogni singolo condomino così può regolarsi direttamente lui se ipotizza di spendere troppo o di stare riscaldando troppo la casa, modificando così le sue abitudini.

Un valore professionale da recuperare in questa nostra società?
L’amministratore di condominio è un punto di riferimento all’interno di una piccola realtà sociale che è il condominio, quindi il valore da recuperare è sicuramente di tipo umano e professionale, cioè la capacità di relazionarsi e capire quali sono le problematiche che sta vivendo in quel momento il condomino, dando le risposte opportune. 

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