Donatello Anello |
Voi
state facendo un cammino…
Tramite
Confcommercio stiamo aprendo una nuova filiale di AbiConf che è una
nuova federazione di Amministratori di Condominio presso
Confcommercio e quindi abbiamo necessità di far crescere il numero
delle persone che vi aderiscono.
Come
si diventa amministratori di condominio?
E’
un percorso lungo: 72 ore di corso di formazione regolato da un
Decreto legge che stabilisce quali sono i requisiti minimi. Occorre
avere un diploma di scuola media secondaria e i tradizionali
requisiti morali.
Che
tipo di formazione occorre?
Quella
tecnica, ad esempio geometri e ragionieri, è quella più utile come
formazione preacquisita. Successivamente nel corso di formazione si
impareranno la gestione contabile, quella giuridica, fiscale e
amministrativa di un condominio. E soprattutto, aspetto molto
importante, come gestire i rapporti interpersonali con le persone con
tecniche di PNL, cioè di programmazione neuro linguistica, o di
mediazione.
Come
è cambiata negli ultimi 10 anni la professione?
E’
cambiata molto. C’è stata una riforma nel 2022 con la legge 220
che ha reso obbligatorio il corso di formazione e la formazione
continua con almeno 15 ore all’anno. E soprattutto si sta andando
più verso una gestione maggiormente organizzata della contabilità
del condominio, più simile ad una impresa.
Quali sono le principali problematiche a livello regionale e nazionale?
Sicuramente
a livello nazionale l’aspetto delle responsabilità.
L’amministratore di condominio è responsabile civilmente e
penalmente di tutto quello che succede negli spazii comuni e, forse,
a volte non ha la possibilità di gestire al meglio questo aspetto. A
livello regionale è molto attiva la gestione di condomini turistici,
ad esempio Pila e Cervinia, dove ci sono moltissime unità
immobiliari ed un unico referente dove, fra l’altro, bisogna essere
presenti quando tutti gli altri fanno vacanza.
Esistono
possibilità di lavoro in Valle d’Aosta oppure il settore è
saturo?
Secondo
me ci sono buone possibilità. Dal 2015 in avanti abbiamo assistito
all’aumento degli amministratori di condominio derivanti sia da
professioni come quelle tecniche che hanno attraversato un momento di
difficoltà sia da persone interessate ad aprire una propria attività
in questo settore in quanto vi vedono un buon business. E’ però
importante che l’amministratore diventi sempre di più un referente
piuttosto che un gestore del condominio in quanto c’è sempre più
bisogno di relazioni. Spesso e volentieri mi si chiede qual è il
numero di condomini che amministro in quanto chi cerca un
amministratore vuole una presenza il più possibile costante.
Consigli
per chi si vuole avvicinare alla professione?
Essendo
una professione poco conosciuta è importante iniziare a frequentare
degli amministratori di condominio o le associazioni di categoria in
modo da cominciare a comprendere quali sono le problematiche e
potersi approcciare ad esse nel modo ottimale. Il corso di formazione
è importante ma poi si deve capire se si ha l’attitudine per
gestire questo tipo di attività. Conosco delle persone che hanno
fatto i corsi e poi dopo pochi anni hanno deciso di mantenere la
gestione contabile e amministrativa di un condominio, ma di non
svolgere il ruolo di amministratore vero e proprio che ha il rapporto
con le persone.
Il
mondo digitale è entrato nelle vostre professioni? E se sì come?
E’
un elemento necessario per poter svolgere l’attività. Ci sono dei
programmi gestionali ad hoc per tutta la parte contabile. Pensate
anche alla fatturazione elettronica. I condomini non sono ancora
obbligati, ma tutte le imprese che vi lavorano sì...Anche la
comunicazione sta diventando digitale. Oggi si può immaginare anche
un gruppo condominiale di whatsapp per comunicazioni veloci ed
urgenti oppure a mezzo mail o ancora siti con la bacheca virtuale
invece di quella fisica dove inserire notizie, avvisi. Luoghi
virtuali dove il condomino può interfacciarsi con l’amministratore
per evidenziare delle problematiche. Senza dimenticare la
digitalizzazione del riscaldamento. In alcuni condomini possiamo far
vedere in tempo reale l’andamento del consumo di ogni singolo
condomino così può regolarsi direttamente lui se ipotizza di
spendere troppo o di stare riscaldando troppo la casa, modificando
così le sue abitudini.
Un
valore professionale da recuperare in questa nostra società?
L’amministratore
di condominio è un punto di riferimento all’interno di una piccola
realtà sociale che è il condominio, quindi il valore da recuperare
è sicuramente di tipo umano e professionale, cioè la capacità di
relazionarsi e capire quali sono le problematiche che sta vivendo in
quel momento il condomino, dando le risposte opportune.
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