24 gennaio 2018

Claudia Carlevari e Federico Molino (#ChambreValdôtaine) illustrano i servizi per le imprese su #innovazione e #internazionalizzazione

Da sinistra Claudia Carlevari, Fabrizio Favre e Federico Molino
Proponiamo l’intervista a Federico Molino e Claudia Carlevari della Camera di Commercio di Aosta. Con loro parliamo di internazionalizzazione e innovazione.

Ci sono un po’ di sigle da spiegare: cosa è SPIN 2
Carlevari: Spin 2 è l’acronimo di sportello Promozione Internazionalizzazione e Innovazione ed è un servizio della Chambre Valdôtaine rivolto alle imprese del territorio per supportarle su questi due aspetti: l’affacciarsi sui mercati esteri cioè l’internazionalizzazione e l’aumento della competitività attraverso l’innovazione.

Altra sigla da spiegare: Enterprise Europe Network…
Molino: E’un network europeo finanziato da un programma comunitario che si chiama Cosme ed è la più grande rete europea di enti simili a noi e che erogano servizi relativi all’innovazione e all’internazionalizzazione. Il valore aggiunto del nostro sportello è quello di agire localmente ma con un pensiero europeo, un pensiero globale in quanto siamo collegati ai vari snodi della rete, a delle banche dati internazionali e quindi ribaltiamo sul territorio valdostano le opportunità promosse all’interno di questa rete europea.

Ora che abbiamo risolto il problema di glossario diamo concretezza a queste sigle. Cosa fa SPIN 2 per gli imprenditori valdostani. Facciamo alcuni esempi…
Carlevari: Per quanto riguarda i mercati esteri il supporto che può dare lo Sportello è innanzitutto una informazione e una consulenza in merito a tutti gli aspetti legati al commercio internazionale e quindi a favore di quelle aziende che vogliono fare attività di import-export. Che si tratti di aspetti fiscali, doganali, di marketing, di ricerca di partner commerciali o di distribuzione le aziende possono rivolgersi ai nostri sportelli e grazie ai contatti della rete europea e al supporto dei consulenti cui ci rivolgiamo possiamo fornire una adeguata assistenza. Proponiamo anche momenti di formazione, di partecipazione a fiere, missioni a incontri business to business, creando contatti diretti con altre aziende.
Molino: Spin 2 è anche innovazione e trasferimento tecnologico, anche questa attività è caratterizzata da una assistenza anche telefonica o via mail per imprese che sono interessate a conoscere fondi europei o piuttosto che nazionali in modo da finanziare attività di ricerca e sviluppo. Inoltre per conto dell’Assessorato alle Attività Produttive noi siamo i referenti dell’animazione territoriale, cioè seguiamo la strategia di specializzazione intelligente che consiste in dei gruppi di imprenditori e enti di ricerca che noi mettiamo in contatto per poi realizzare dei progetti di ricerca. Organizziamo anche workshop tecnici sui temi più vari e, soprattutto, svolgiamo un’attività su misura che consiste in un audit aziendale. Nel concreto ci rechiamo dall’imprenditore che ha determinate esigenze, facciamo una fotografia della sua situazione dopodiché andiamo ad individuare assieme quelle che sono le possibili misure di finanziamento o gli eventuali partner per realizzare dei progetti un po’ mirati.

In merito alla rete Enterprise Europe Network cosa possiamo dire?
Molino: La rete nelle varie attività che propone, legate soprattutto all’innovazione, prevede un’attività denominata “assesment”, cioè una specie di valutazione dell’impresa. Si tratta di un strumento piuttosto complicato che porta via più di una giornata e mezza e che permette all’imprenditore di comprendere come gestisce la sua innovazione e come può migliorarla all’interno dell’impresa. Una volta fatta la fotografia decidiamo con l’imprenditore un possibile piano di azione. Esistono poi servizi più mirati di assistenza a finanziamenti di tipo europeo, ad esempio il programma Horizon 2020 strumento PMI, per il quali l’impresa può presentare un suo progetto per ottenere un finanziamento.
Carlevari: Sul lato mercati esteri ricorderei l’esistenza di un servizio che sta funzionando molto bene. Si tratta di un tutoring commerciale attivo da un paio di anni per circa sei aziende l’anno che consiste nell’affiancamento da parte di un consulente esperto scelto sulla base delle esigenze aziendali e che sta in azienda per otto mezze giornate sviluppando un piano di marketing estero.

Cosa possiamo segnalare come iniziative per il 2018?
Carlevari: In materia di internazionalizzazione prosegue la collaborazione con il Centro Estero di Internazionalizzazione Piemonte che ci permette di offrire sul territorio servizi di consulenza, quindi risposte ai quesiti delle aziende, il tutoring già citato che sarà riproposto. Lavoriamo anche sul settore turismo con diverse iniziative sia di incoming che Fiere all’estero e tutta l’attività di ricerca partner.
Molino: Io ricorderei che proseguirà la nostra collaborazione con l’Assessorato Attività Produttive per quello che riguarda l’animazione delle imprese e degli enti di ricerca, continueremo a monitorare gli enti e le unità di ricerca. E ci sarà una maggiore spinta sulla sensibilizzazione e sulla formazione per la digitalizzazione delle imprese in un’ottica di industria 4.0. Già quest’anno abbiamo proposto due workshop tecnici, il primo proprio sull’industria 4.0 e il secondo sulla cibersecurity, la sicurezza informatica. L’anno prossimo lavoreremo ancora di più per promuovere una digitalizzazione presso le imprese sia come acquisizione di competenze nel settore ICT, utilizzo di internet e quant’altro sia nel conoscere a 360° tutte le opportunità offerte dal mondo digitale.
Carlevari: Già a gennaio prevediamo di approfondire il tema del commercio con la vicina Svizzera in quanto interessa in particolare gli operatori del territorio. Abbiamo già proposto un seminario ma organizzeremo anche un approfondimento in collaborazione con l’Ufficio delle Dogane.

Un sogno per gli imprenditori da realizzare?
Molino: Sicuramente quello di maggiori insediamenti di imprese in Valle d’Aosta. L’amministrazione regionale e la Chambre ha fatto molto sia in termini di erogazione di contributi che di servizi. E ora è venuto il momento di fare un salto di qualità e spingersi in attività di marketing territoriale. Attrarre imprenditori interessati ad insediarsi in Valle d’Aosta e creare nuove opportunità di lavoro per i giovani.

Venerdì 26 gennaio Giovanna Casagrande (#Lodzeut) ospite a #ImpresaVda su #RadioPropostainBlu

Carissimo visitatore, dopodomani, venerdì 26 gennaio, alle 9,35, quattordicesima puntata di ImpresaVda su Radio Proposta in Blu. L'ospite sarà Giovanna Casagrande della Cooperativa Lo Dzeut di Champorcher.  

Dopodomani a circa un'ora dalla trasmissione della puntata - se te la sei persa - puoi scaricare il podcast nell'apposita sezione sul sito di Radio Proposta in Blu.


Sul Corriere della Valle in edicola questa settimana trovi l'intervista a Alessandro Ansermé del Consorzio apistico Valle d'Aosta.

Ne approfitto anche per ricordare che ImpresaVda va in ondacon il patrocinio della Camera di Commercio di Aosta che per dodici puntate patrocinerà la nostra trasmissione, Camera di Commercio che –lo ricordiamo – di cui ricordiamo l’adesione, dello Sportello SPIN2 – gestione associata tra Chambre valdôtaine e Unioncamere Piemonte, alla rete Enterprise Europe Network, rete europea di supporto alle imprese.


Se non conosci ancora la radio ti ricordo le sue frequenze: Courmayeur 103.8 - La Salle 93.7 - Saint-Nicolas 107.6 - Aosta 107.8 - Saint-Vincent 107.4 - Bassa Valle 107.8 - Brusson 88.5 - Ayas 107.6 - Valtournenche 107.6 - Valle del Gran San Bernardo 107.6 e Valgrisenche 88.0.

Nel 2017 rallentano le cancellazioni ma non crescono le iscrizioni di nuove imprese



La Chambre Valdôtaine informa che lo stock di imprese registrate in Valle d’Aosta al 31 dicembre 2017 è di 12.507 unità, con un calo dello 1,5% rispetto al trimestre precedente e del 2,8% rispetto allo stesso periodo del 2016.
La variazione dello stock annuale è prevalentemente frutto della conclusione di un processo di cancellazione d’ufficio, già avviato nel 2016, di società fallite e non rimosse dagli archivi.
Depurata da questo aspetto, la dinamica di iscrizioni e cancellazioni evidenzia un rallentamento delle cancellazioni (715 contro le 747 del 2016), e una sostanziale tenuta nella nascita di nuove imprese (+700 rispetto alle 709 dell’anno precedente) con un saldo finale di -15 imprese – erano -38 nel 2016. 
Indicativo appare, a questo proposito, il miglioramento del tasso di crescita, attestato sul valore di -0,11% contro il -0,29% del 2016 ed il -0.13% del 2015; il tasso di crescita nazionale è dello 0,75%.
A chiudere il 2017 in rosso sono state prevalentemente le attività del settore delle costruzioni e del commercio (-4% circa, con risultati analoghi a quelli registrati nel 2015) seguite dalle attività manifatturiere (-3,9%) e dai servizi alle imprese (-2,2%). A fronte di una forte crescita a livello nazionale si registra una sostanziale tenuta nel comparto turistico.
Dal punto di vista delle forme giuridiche appare rilevante, in quanto in controtendenza rispetto al passato, il calo delle società di capitale (-6.5%). Più rallentata appare invece la diminuzione delle imprese individuali (-1.3%).
Anche il comparto artigianale fa registrare uno scarto negativo con un calo di 64 imprese (contro le -50 del 2016) per uno stock totale di 3672 unità. Le perdite sono concentrate principalmente nel settore delle costruzioni (-3.3%) e del manifatturiero (-3.4%). In lieve aumento risultano le attività legate ai servizi alle imprese (+4.2%).
In un quadro nazionale che vede il Sud registrare dati positivi ed il nord-ovest del paese segnare il passo, anche la situazione valdostana evidenzia quindi una ancora persistente difficoltà nel fare impresa, soprattutto in settori più tradizionali quali ad esempio l’edilizia, confermando l’esigenza di favorire l’accesso al credito per il comparto imprenditoriale.
Nel quadro generale impone poi una riflessione la perdita di consistenza del settore delle società di capitale le cui performance le avvicinano alle società di persone evidenziando le carenze di un modello di gestione dell’attività imprenditoriale che forse necessita di ulteriori interventi da parte del legislatore. 

18 gennaio 2018

Venerdì 19 gennaio Carla Chiarle (#lespritalenvers) ospite a #ImpresaVda su #RadioPropostainBlu

Carissimo visitatore, domani, venerdì 19 gennaio, alle 9,35, tredicesima puntata di ImpresaVda su Radio Proposta in Blu. L'ospite sarà Carla Chiarle, Presidente della Cooperativa l'Esprit à l'envers.  

Domani a circa un'ora dalla trasmissione della puntata - se te la sei persa - puoi scaricare il podcast nell'apposita sezione sul sito di Radio Proposta in Blu.


Per le precedenti puntate ecco qui gli altri podcast

Erica Galassi (Consorzio Porossan)
Nicola Rosset (Camera di Commercio di Aosta)
Claudia Carlevari e Federico Molino (Camera di Commercio di Aosta)
Eugenio Torrione (Cooperativa Indaco)

Sul Corriere della Valle in edicola questa settimana trovi l'intervista a Eugenio Torrione della Cooperativa Indaco, mentre su quello della prossima quella a Alessandro Ansermé del Consorzio Apistico Valle d'Aosta.

Ne approfitto anche per ricordare che ImpresaVda va in ondacon il patrocinio della Camera di Commercio di Aosta che per dodici puntate patrocinerà la nostra trasmissione, Camera di Commercio che –lo ricordiamo – di cui ricordiamo l’adesione, dello Sportello SPIN2 – gestione associata tra Chambre valdôtaine e Unioncamere Piemonte, alla rete Enterprise Europe Network, rete europea di supporto alle imprese.

Se non conosci ancora la radio ti ricordo le sue frequenze: Courmayeur 103.8 - La Salle 93.7 - Saint-Nicolas 107.6 - Aosta 107.8 - Saint-Vincent 107.4 - Bassa Valle 107.8 - Brusson 88.5 - Ayas 107.6 - Valtournenche 107.6 - Valle del Gran San Bernardo 107.6 e Valgrisenche 88.0.

Grappa, Micòoula, e Seupa à la Vapelenentse entrano nelle 5047 specialità tradizionali nazional (#mossoni09)


Al via l’anno del cibo italiano nel mondo con ben 5047 specialità alimentari tradizionali censite sul territorio nazionale. L’Italia  detiene così il record mondiale per varietà e ampiezza di patrimonio agroalimentare. E’ quanto emerge dallo studio della Coldiretti sulla base delle specialità ottenute secondo regole tradizionali protratte nel tempo per almeno 25 anni. Per quanto riguarda le varie categorie si tratta di 1.521 diversi tipi di pane, pasta e biscotti, seguiti da 1.424 verdure fresche e lavorate, 791 salami, prosciutti, carni fresche e insaccati di diverso genere, 497 formaggi, 253 piatti composti o prodotti della gastronomia, 147 bevande tra analcoliche, birra, liquori e distillati, 167 prodotti di origine animale (miele, lattiero-caseari escluso il burro, ecc.) e 159 preparazioni di pesci, molluschi, crostacei. Sul podio di quelle che possiamo chiamare le “bandiere del gusto” assegnate a livello regionale troviamo nell’ordine la Campania (515) seguita dalla Toscana (461) e dal Lazio a quota 409. La nostra Regione è in coda all’elenco con 32 specialità che, comunque, sono molte e molto rilevanti in rapporto alle dimensioni del territorio.
Ricordiamo che i PAT (Prodotti Agroalimentari Tradizionali) sono quelli  compresi nell’ elenco nazionale che viene pubblicato in aggiornamento annuale  dal Ministero dell’Agricoltura e riservato a prodotti ottenuti con metodi di lavorazione, conservazione e stagionatura consolidati nel tempo, omogenei per tutto il territorio interessato, secondo regole tradizionali, per un periodo non inferiore a 25 anni.
Con l’ultimo aggiornamento sono stati introdotti, per la Valle d’Aosta, la Grappa, la Micòoula, e la Seupa à la Vapelenentse. 
L’elenco completo comprende quindi:  Genepì, Ratafià, Grappa, Boudin, Motsetta, Prosciutto alla brace Saint-Oyen, Saoucesse, Teteun, Tseur achètaye, Brossa, Formaggio di capra a pasta molle, Formaggio di pecora  o capra a pasta pressata, Formaggio misto, Reblec, Reblec de crama, Salignoùn, Séras, Toma di Gressoney, Mele Golden delicious della Valle d’Aosta, Renetta della Valle d’Aosta, Pan Ner, Micòoula, Seupa à la Vapelenentse, Beuro, Beuro colò, Beuro de brossa, Burro centrifugato di siero, Olio di noci, Miele di castagno, Miele di rododendro, Miele millefiori di montagna, Lasé.
Tra le curiosità troviamo, in Campania, la colatura di alici di Cetara, un liquido dal sapore intenso, frutto della sapiente stagionatura e pressatura delle alici salate, mentre nel Lazio viene seminato da tempo immemorabile il fagiolo del purgatorio di Gradoli che rappresenta il piatto fondamentale del mercoledì delle ceneri, denominato “pranzo del purgatorio”, mentre in Emilia-Romagna si apprezza il savòr, una marmellata di mosto d’uva, in Sardegna si apprezzano, “sa” pompia , un frutto endemico simile al limone  mentre i Friulani vanno fieri della porcaloca, un’oca intera disossata farcita con filetto di maiale, cucita a mano, legata cotta e affumicata. In Lucania, ad Episcopia, è famosa la  rsskatiedde cca muddiche, una pasta preparata con la mollica di pane, dell’Alto Adige il graukase, detto “formaggio grigio”, probabilmente il formaggio più magro che esista con il 2% di grassi e 150 calorie per etto, mentre crea particolare curiosità, a livello Nazionale, il nostro l’olio di noci.
L’elenco completo nazionale, una lista particolarmente ricca, curiosa e colorata è reperibile sul sito www.coldiretti.it

12 gennaio 2018

#Coldiretti: la tipicità nasce nei piccoli comuni



Il 92% delle produzioni tipiche nazionali nasce nei comuni italiani con meno di cinquemila abitanti. E’ quanto emerge dallo studio Coldiretti/Symbola su “Piccoli comuni e tipicità” presentato l’11 gennaio 2018 dalla Coldiretti e dalla Fondazione Symbola a Roma, a Palazzo Rospigliosi, in occasione dell’apertura dell’anno nazionale del cibo italiano nel mondo. Il rapporto vuole raccontare un patrimonio enogastronomico del Paese custodito fuori dai tradizionali circuiti turistici, che potrà ora essere finalmente valorizzato e promosso grazie alla nuova legge n. 158/17, a prima firma Realacci, con misure per la valorizzazione dei Piccoli Comuni.

Un sistema virtuoso che rappresenta ben il 69,7% dei 7977 comuni italiani e in cui vivono poco più di 10 milioni persone, secondo l’analisi Coldiretti/Symbola. Il Piemonte è la regione con il maggior numero di Piccoli Comuni (1067) seguito dalla Lombardia (1055), ma è naturalmente la Valle d’Aosta a registrare in percentuale la più alta densità di centri sotto i 5mila abitanti sul totale regionale.

Ben 270 dei 293 prodotti a denominazione di origine (Dop/Igp) italiani riconosciuti dall’Unione Europea hanno a che fare con i Piccoli Comuni che, nel dettaglio, garantiscono la produzione di tutti i 52 formaggi a denominazione, del 97% dei 46 olii extravergini di oliva, del 90% dei 41 salumi e dei prodotti a base di carne, dell’89% dei 111 ortofrutticoli e cereali e dell’85% dei 13 prodotti della panetteria e della pasticceria. Ma grazie ai piccoli centri è garantito anche il 79% dei vini più pregiati che rappresentano il Made in Italy nel mondo.

Un patrimonio conservato nel tempo dalle 279mila imprese agricole presenti nei piccoli Comuni con un impegno quotidiano per assicurare la salvaguardia delle colture agricole storiche, la tutela del territorio dal dissesto idrogeologico e il mantenimento delle tradizioni alimentari.                

«Nella realtà valdostana, il senso di appartenenza territoriale e l’impegno per la custodia dei valori e della cultura alla base dei prodotti tipici – evidenzia Richard Lanièce direttore di Coldiretti Valle d’Aosta presente a Roma per l’evento – sono da sempre elementi caratterizzanti della comunità locale e del lavoro degli imprenditori agricoli. La nuova legge rappresenta, grazie al riconoscimento anche giuridico del valore economico, sociale ed ambientale dei piccoli comuni, un’ulteriore opportunità per rilanciare e sviluppare i piccoli comuni ed il loro tessuto imprenditoriale».




Primo trimestre 2018: #Confindustria Valle d#Aosta registra un continuo miglioramento delle attese

Dalla rilevazione del 1° trimestre 2018 sul 36% delle imprese intervistate - escluse quelle del settore dell’edilizia - emerge un contenuto miglioramento generale delle attese delle imprese, pur in presenza di una lieve flessione di alcuni indicatori relativi al settore manifatturiero.

Continua il momento favorevole delle esportazioni e l’accelerazione dell’attività di investimento iniziata nel 2017 sia per quanto riguarda le sostituzioni che per gli ampliamenti.
Si consolida il tasso di utilizzo della capacità produttiva, ormai stabilmente attestato su un valore non lontano dai livelli pre-crisi.
Un segnale di fragilità viene dalla riduzione, seppur contenuta, della produzione e conseguentemente dei nuovi ordini. Questo rallentamento delle attese è attribuibile soprattutto alle imprese legate al settore dell’edilizia.

La composizione del carnet ordini risulta complessivamente migliorata, ma resta ancora sbilanciata nel breve periodo per le imprese manifatturiere.
Incoraggianti i dati relativi all’andamento degli incassi ed ai giorni medi di pagamento.
Si mantengono stabili le attese sull’occupazione nonostante un lieve aumento del ricorso alla CIG da attribuire al settore manifatturiero.

«Il generale miglioramento dell’economia nazionale sembra infondere un maggiore ottimismo anche nelle imprese valdostane - dichiara Paolo Giachino, Presidente di Confindustria Valle d’Aosta - Continua il trend positivo del commercio estero e degli investimenti, anche se i margini delle imprese restano sotto pressione. Fondamentali saranno anche nel 2018 gli investimenti legati all’industria 4.0 determinanti per il recupero di competitività delle nostre aziende»


NEL DETTAGLIO


Si indeboliscono le attese sulla produzione che scendono al 15,91% rispetto al 21,62% del trimestre precedente, questa riduzione è imputabile alle imprese manifatturiere, soprattutto per le attività correlate al settore dell’edilizia.
Analogo andamento è riscontrabile nei nuovi ordini che si affermano ad un valore pari al 13,95% (19,44% nel quarto trimestre 2017 e 15,38% nel primo trimestre 2017).

Gli ordini export proseguono la fase positiva in atto da alcuni trimestri raggiungendo una quota pari al 33,33%, +18,33 punti percentuali rispetto al trimestre precedente.
Si rafforza l’attività degli investimenti che, rispetto al trimestre precedente, registra un incremento di 7,47 punti percentuali per gli ampliamenti arrivando al 23,26% (15,38% nel primo trimestre 2017) e rimane allineata per quanto riguarda le sostituzioni attestandosi al 34,88% (34,21% nel quarto trimestre 2017 e 35,90% nel primo trimestre 2017). Questa tendenza positiva riguarda entrambi i settori analizzati.

Costante, anche se ad un valore elevato, il grado di utilizzo degli impianti che, in linea con il 2017, si stabilizza a quota 67% (-0,5 punti percentuali rispetto al trimestre precedente e -1,33 punti rispetto al 2017).

Migliora complessivamente la situazione del carnet ordini: si riduce la percentuale di imprese che hanno ordini garantiti da uno a tre mesi (da 51,61% del terzo trimestre precedente al 39,47%) provocando un lieve rialzo degli ordini inferiori ad un mese (18,42% contro il 16,13% del quarto trimestre 2017), ma un contestuale miglioramento della percentuale di ordini superiori ai tre mesi (da 32,26% a 42,11%). Questa tendenza è riscontrabile sia nel settore manifatturiero che in quello dei servizi, si evidenzia, tuttavia, che le imprese del terziario dichiarano di non avere ordini inferiori ad un mese.

Un altro segnale positivo deriva dall’andamento degli incassi che prosegue la riduzione cominciata ad inizio 2017, stabilendosi ad un valore pari al 36,17% (37,50% nel trimestre precedente e 50,00% nel primo trimestre 2017).

Favorevoli anche le previsioni relative ai tempi di pagamento, si registra una leggera diminuzione dei giorni medi di pagamento sia nei confronti dei privati (da 71,77 giorni del trimestre precedente a 68,85 giorni) sia nei confronti della pubblica amministrazione (da 69,91 giorni a 68,65).
Il quadro occupazionale del primo trimestre 2018 rimane pressoché invariato rispetto al trimestre precedente (-0,37 punti percentuali), le previsioni permangono in terreno positivo attestandosi al 2,13%. Si sottolinea che il 77% delle imprese intervistate prevede di mantenere invariati gli attuali livelli occupazionali. Le valutazioni più positive sono espresse dal settore dei servizi.

Il ricorso alla Cassa Integrazione registra un leggero aumento (+2,15 punti percentuali rispetto al trimestre precedente) anche se, ad oggi, il 95,35% delle imprese intervistate dichiara di non fare ricorso a questo ammortizzatore sociale. Si precisa che questo dato fa riferimento esclusivamente al settore manifatturiero.

11 gennaio 2018

Venerdì 12 gennaio Alessandro Ansermé (#ConsorzioApistico) ospite a #ImpresaVda su #RadioPropostainBlu

Carissimo visitatore, domani, venerdì 12 gennaio, alle 9,35, dodicesima puntata di ImpresaVda su Radio Proposta in Blu. L'ospite sarà Alessandro Ansermé, Presidente del Consorzio Apistico Valle d'Aosta.  

Domani a circa un'ora dalla trasmissione della puntata - se te la sei persa - puoi scaricare il podcast nell'apposita sezione sul sito di Radio Proposta in Blu.

Se non conosci ancora la radio ti ricordo le sue frequenze: Courmayeur 103.8 - La Salle 93.7 - Saint-Nicolas 107.6 - Aosta 107.8 - Saint-Vincent 107.4 - Bassa Valle 107.8 - Brusson 88.5 - Ayas 107.6 - Valtournenche 107.6 - Valle del Gran San Bernardo 107.6 e Valgrisenche 88.0.

6 gennaio 2018

Festa dell'#Epifania


Celebriamo la festa dell'Epifania partecipando questo pomeriggio, alle 15, in Cattedrale, alla consacrazione nell'Ordo Virginum di Ivana Debernardi.

Qui puoi leggere la sua storia.

Anche sul Corriere della Valle in edicola puoi trovare una pagina interamente dedicata a lei.

Buona lettura.
 

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