28 febbraio 2015

Pubblicato il #bando per la gestione di #ostello e #caffetteria del Villaggio Minatori di #Cogne

Fondation Grand Paradis comunica che è stato pubblicato un nuovo avviso d'asta per la subconcessione, a titolo oneroso, dell'ostello e della caffetteria del Villaggio Minatori di Cogne.

Il bando è consultabile sul sito nella sezione “Amministrazione trasparente” – “Bandi e avvisi” – “Bandi di gara aperti” e accessibile direttamente dalla home page.
Sarà possibile presentare le offerte per la gestione dell’ostello e della caffetteria del Villaggio Minatori fino alle 18 del 23 marzo presso gli uffici di Fondation Grand Paradis, aperti dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18.

L’ostello e la caffetteria hanno sede presso il Villaggio Minatori di Cogne, detto anche Villaggio Anselmetti, punto di riferimento di fondovalle dell’antico complesso minerario di Cogne. Gli edifici, oggi di proprietà della Regione Autonoma Valle d’Aosta, un tempo ospitavano il dormitorio dei minatori, alcuni uffici e la mensa della miniera; attualmente, oltre alla sede di Fondation Grand Paradis, il Villaggio Minatori ospita il Centro visitatori del Parco Nazionale Gran Paradiso e il Centro espositivo Alpinart, dedicato proprio alla miniera.

Nel corso del 2015 prenderà avvio l’attività della Scuola di Alta Formazione del CINFAI, Consorzio Interuniversitario Nazionale per la Fisica delle Atmosfere e delle Idrosfere, che raggruppa 23 università italiane, frutto di un accordo trilaterale tra CINFAI stesso, Regione Autonoma Valle d’Aosta e Fondation Grand Paradis. Le attività didattiche e l’offerta formativa post-universitaria saranno localizzate presso il Villaggio Minatori che punta a diventare un laboratorio di idee e di ricerca scientifica.

L’ostello è dotato di 55 posti letto suddivisi in 16 camere su due piani; la caffetteria, interamente arredata, è composta da cucina, due sale da pranzo e dehors. Entrambe le strutture andranno a completare l’offerta di servizi e attività proposti ai visitatori e agli ospiti del Villaggio Minatori di Cogne.

È possibile prenotare un sopralluogo per prendere visione degli edifici contattando Fondation Grand Paradis al numero 0165/75301 entro il 20 marzo. 

Pre-incubazione al debutto

Ultimo articolo del Rapporto Valle d'Aosta del Sole 24 Ore.
Il Professor Carmine Garzia

Luca sta sviluppando una bicicletta realizzata con plastica riciclata utilizzando un’innovativa tecnologia di stampaggio ad iniezione. Il suo progetto ha beneficiato del supporto di Espace Innovation, infatti l’idea è stata affinata dal punto di vista commerciale e tecnico e il prodotto è stato rifocalizzato per il mercato del bike sharing. Anche il progetto di Andrea, nell’ambito dei droni, è stato notevolmente perfezionato e indirizzato alla produzione di un componente critico per la sicurezza di questo tipo di macchine. Chiara, Anna e Mariaelena hanno sviluppato una piattaforma software per un social network destinato al turismo di montagna, in questo caso le future imprenditrici stanno valutando di integrare un software per le prenotazioni sviluppato con un altro partecipante al programma Espace Innovation.

Ma che cos'è Espace Innovation? Si tratta di un'iniziativa sviluppata a quattro mani da Vallée d'Aoste Structure, attraverso i suoi incubatori di impresa, e dal Dipartimento di Scienze Economiche e Sociali dell’Università della Valle d’Aosta cercando di offrire ai potenziali imprenditori un percorso formativo articolato da sessioni di training e momenti di co-working in spazi comuni dotati di tecnologie multimediali. In pratica è stato creato uno spazio di «pre-incubazione» dove futuri startuppers possano essere guidati nel valutare nel migliore dei modi la loro idea imprenditoriale, mettendone in luce punti di forza e di debolezza.«Nelle attività di formazione - sottolinea il Prof. Carmine Garzia docente di Economia Aziendale dell'università’ della Valle d’Aosta - abbiamo volutamente utilizzato un approccio operativo coinvolgendo solo docenti con un esperienza almeno decennale di lavoro con le imprese. Abbiamo quindi strutturato il corso su un arco di circa cinque mesi per seguire da vicino lo sviluppo dei business plan presentati dai nove gruppi di aspiranti imprenditori, prevedendo una verifica bisettimanale sulla stato di avanzamento dei lavori ed una serie di milestone con presentazioni intermedie dei risultati».

Al termine del programma, previsto per il mese di maggio, i futuri "neo-imprenditori" avranno sviluppato nel dettaglio il loro Business Plan e potranno valutare la possibilità di costituire l'impresa e proseguire con l'eventuale insediamento presso gli incubatori. 

#Innovazione in Valle d'#Aosta


Ancora dal Rapporto Valle d'Aosta del Sole 24 Ore.

Un cavallo-tatà in legno, il tipico giocattolo valdostano, che si muove attraverso un microprocessore Arduino. La strada valdostana per l'innovazione passa anche attraverso la Fiera di Sant'Orso, incredibile kermesse dell'artigianato tipico con oltre 1000 espositori, dove per la prima volta il FablabVda si è presentato con un suo stand. Quasi contemporaneamente una delegazione cinese della città di Kaifeng, storica capitale dell’impero cinese nel distretto di Henan, nella sala conferenze dell'incubatore di impresa di Aosta assisteva alla presentazione di alcuni gioielli di famiglia. Fra le aziende selezionate, a fianco di brand ormai affermati come Grivel e Engineering, c'era anche spazio per alcune imprese ancora insediate nell'incubatore. A nutrire qualche sogno di conquista verso i mercati orientali la Quintetto di Pont-Saint-Martin con una prodotto che sta riscutendo grande interesse presso gli alberghi di lusso: The Wellness Rooms .

«E' la declinazione in chiave benessere-relax – ha spiegato l'amministratore Giovanni Iamonte - del progetto MIND (Multisensory Immersive Natural Domain), che consiste nella progettazione e realizzazione di ambienti di realtà mista in cui oggetti-persone reali e oggetti-persone virtuali coesistono e si integrano. L’ambiente immersivo è ottenuto usando un’infrastruttura tecnologica che agisce principalmente su tre sensi: vista, udito, olfatto». In pratica i dispositivi audiovisivi “tradizionali” sono potenziati da dispositivi domotici e strumenti di controllo ambientale, che aumentano la sensazione immersiva. Il sistema consente di configurare non solo le immagini visive, ma anche di coordinarle con le variabili ambientali (luci, clima, odori), creando una vera esperienza polisensoriale. Il top di gamma per una struttura ricettiva extralusso.

Ma c'è anche chi pianifica una campagna europea. E' il caso di MDPTech di Giacomo Baravalle che, incassata l'entrata come azionista del Fondo Euroventure, ha già coperto il budget 2015, pari a 500 mila euro, soltanto con il mercato italiano. L'azienda realizza sistemi elettronici per il controllo degli allestimenti dei veicoli industriali ed agricoli. Un sistema che attraverso la realizzazione di minicentraline permette la riduzione dei cablaggi. «Da febbraio – racconta Baravalle – sarà possibile attraverso un interfaccia bluetooth-smart di ultima generazione semplicemente avvicinando il proprio smartphone alla centralina fare la diagnostica immediata e ottenere assistenza da remoto in caso di malfunzionamento della centralina. Tutto si governerà attraverso un'App scaricabile dall'intranet aziendale. Siamo già in trattative con due clienti tedeschi ed uno olandese grazie ai quali sarà garantito ampiamente anche il budget 2016».

C'è posto anche per la sensoristica all'interno degli incubatori. E' il caso della Novasis Innovazione che st sviluppando la propria attività nel settore dell'optoelettronica, relativo alla progettazione e realizzazione di sistemi innovativi basati su sensori elettro-ottici. «E’ in questo ambito – spiega l'Amminsitratore delegato Alessandro Farano - che è stato sviluppato un innovativo sensore di monitoraggio della concentrazione di gas basato su tecnica infrarossa: NOVAGAS è un sensore innovativo per il rilievo e la misura della concentrazione dei gas CO2, CO, CH4 e dei rimanenti idrocarburi». «Il primo mercato oggi – precisa Farano – è quello italiano e riguarda le imprese che operano principalmente nella produzione e commercializzazione di strumentazione per la rilevazione dei gas per diverse applicazioni (produzione biogas, medicale, monitoraggio emissioni industriali, analizzatori per laboratori, etc. ). Sono in corso accordi per la distribuzione del Novagas in Benelux, in Spagna e nell’Estremo Oriente».

Ma anche gli incubatori innovano come testimonia Roger Tonetti, da pochi mesi alla guida di Vallée d'Aoste Structure la società a cui la Regione Valle d'Aosta ha affidato la valorizzazione del proprio patrimonio immobiliare, incubatori di Aosta e Pont-saint-Martin compresi. «Sono ormai in fase di ultimazione due interventi strategici: il completamento di nuove aree destinate a produzione e zone uffici all'interno dell'edificio denominato “T” in area Espace Aosta e la riconversione dello stabilimento industriale “PSM-07” nell'area ex-Ilssa Viola di Pont-Saint-Martin, grazie ai quali nell’arco del 2015 saranno disponibili 12 nuovi lotti insediativi, con superfici variabili tra i 300 e 2.600 mq, per un totale complessivo di circa 17.000 mq. Nelle prossime settimane, inoltre, verrà avviata la procedura per l’affidamento dei lavori di realizzazione dei nuovi impianti di illuminazione, videosorveglianza, tele-gestione e reti tecnologiche nelle medesime aree industriali». Complessivamente si tratta di investimenti pari a quasi 10 milioni di euro: 500mila per il datacenter; 1,5 per gli impianti; 3 per il completamento dell'edificio T e 4,7 per la la riconversione. 

Un mio ricordo di Michele #Pignataro

Mi permetto un piccolo ricordo personale di Michele Pignataro tratto dal libro che ho pubblicato nel novembre 2005, edito da Musumeci, in occasione del trentennale del Confidi Industriali.


Michele Pignataro, classe 1925, divide la sua vita fra le coste mediterranee  della Francia e le montagne della Valle d’Aosta, dove oggi il figlio Pier Sandro,  architetto, noto anche per le sue imprese sportive legate al mondo della barca a vela e dell’alpinismo, prosegue con la stessa passione e tenacia l’attività imprenditoriale paterna.
Lo abbiamo incrociato di ritorno dalla terra transalpina dove ama ritirarsi quando il rigore dell’inverno ai piedi delle Alpi si fa più intenso. Pignataro ha ricordi felici del Confidi e dei suoi anni da Presidente dell’Avi e gli piace farne memoria. Una circostanza che si arricchisce grazie al fatto di averlo incontrato ad Aosta, proprio nella sede di Confindustria, pochi giorni dopo il suo ottantesimo compleanno.
«Già agli inizi degli anni settanta – racconta- sapevamo che il mondo dell’industria non sarebbe stato più lo stesso. La nuova dirigenza della Cogne scelse di puntare sulla quantità piuttosto che sulla qualità abbandonando la produzione degli acciai speciali. Una decisione inspiegabile anche perché la Cogne disponeva di circa 1000 brevetti legati a quella tipologia di acciaio e si confrontava alla pari con le acciaierie svedesi, allora note in tutto il mondo. Se, tanto per fare un esempio, l’acciaio speciale era venduto a 1000 quello normale lo era a 100, di conseguenza per quanto si aumentasse la produzione il gap era difficilmente colmabile e così per la siderurgia in Valle sembrò iniziare un’inevitabile declino. Contemporaneamente nascevano tante piccole industrie legate al comparto plastico e ai suoi derivati e si stava sviluppando l’indotto Fiat e Olivetti. Come Associazione industriali dovevamo assicurare nuovi strumenti finanziari per sostenere queste aziende in un periodo caratterizzato da inflazione e alti tassi di interesse».

Noussan, Bordon e Pignataro si interrogavano spesso su quale potesse essere l’istituto nuovo in grado di sciogliere quel nodo così cruciale. Ma talvolta le piccole vicende personali sono un po’ come gli scambi sulle rotaie e modificano il percorso. «Mio figlio – continua Pignataro - studiava all’Istituto San Giuseppe ed era compagno di collegio del figlio di Mario Borgone, allora Direttore dell’Unione Industriali di Torino. Il figlio veniva spesso a casa nostra e così grazie a quel contatto così apparentemente casuale riuscii ad avere un appuntamento con il padre e grazie a lui iniziai a capire cosa si poteva fare con un Consorzio. In una successiva seduta di giunta sempre con Bordon e Noussan decidemmo di rivolgerci per una consulenza al professor Mario Boidi, docente di tecniche bancarie presso l’Università di Economia e Commercio di Torino. Avemmo un incontro nel quale ci propose addirittura un modello per la costituzione del Consorzio. Stilammo allora un documento che fu presentato alla giunta. Poi il progetto rimase nel cassetto per tre anni. I direttori delle banche sulla piazza aostana non sembravano comprendere l’utilità di questo nuovo strumento di credito. Dovemmo così attendere il 1974, cioè l’arrivo a capo della sede centrale regionale della San Paolo di Giancarlo Ricci, coadiuvato dal dinamico Zanotti. Il nuovo direttore arrivava da Milano e, quindi, molto più dei suoi predecessori, era in grado di comprendere la portata innovativa della nostra proposta e così il progetto nel giro di un anno arrivò finalmente a buon fine». 

#LesCrêtes: un «Rifugio» per gli appassionati del #vino

Costantino Charrère (merito anche delle figlie Eleonora ed Elena alle cui solide mani è ora affidata l'azienda, senza dimenticare il sostegno appassionato della moglie Imelda) ha uno sguardo fisso sul futuro e piedi ben piantati su un passato consolidato.

Fare viticoltura in Valle d'Aosta (con l'etichetta Les Crêtes produce, su un territorio di venti ettari, 180mila bottiglie per un fatturato di 1,4 milioni) vuol dire confrontarsi con i difficili terreni montani che più che sfidati devono essere compresi.

Green e innovazione sono le leve sapientemente mosse dal maggior produttore privato di vino valdostano che, ancora nel marzo 2014, grazie al suo Chardonnay Cuvèe Bois 2011, è stato selezionato dalla rivista Wine Spectator, fra le 100 migliori cantine Italiane.

L’intera gestione agronomica di Les Crêtes è basata sul rispetto e sulla valorizzazione del “terroir”, con la ferma convinzione che essere in armonia con l’ambiente, rispettare e preservare il terreno e il suo equilibrio è fondamentale per continuare ad avere buon vino. Da alcuni anni Les Crêtes applica i principi dell’agricoltura biodinamica e biologica su selezionati appezzamenti, al fine di porre le basi di una viticultura sempre più sostenibile. Ma in generale sono tante le scelte “verdi” dell'azienda.

«Si va dal non utilizzo di insetticidi – spiega Costantino - sostituiti con il controllo per confusione sessuale degli insetti alla gestione del vigneto con pratiche agronomiche e a basso impatto chimico, all'impianto fotovoltaico di 15Kw, all'utilizzo di energia idroelettrica prodotta da acqua per caduta, all'installazione nell'impiantistica di due pompe di calore per il ricupero energetico. E prossimamente, in azienda, vogliamo realizzare una piletta per il ricarico di auto elettriche».

Sul fronte dell'innovazione non va dimenticato la sperimentazione di tappi prodotti con materiali bioplastici di origine vegetale con zero impronta di carbonio e l'uso di tappi a vite Stelvin che consentono una marcata riduzione di additivi all'imbottigliamento. Ma su tutto attualmente – l'inaugurazione è prevista per il mese di giugno – si eleva con forza la nuova cantina (un investimento da due milioni di euro), progettata dall'architetto di Courmayeur Domenico Mazza, perfetta sintesi tra tradizione e modernità. Dotata di una sala degustazione motivazionale vuole essere una sorta di «Rifugio» per gli appassionati del vino.

27 febbraio 2015

#Monrail: dalla Costa Azzurra al Sud Africa

Sempre dal Rapporto Valle d'Aosta del Sole 24 Ore.
 
Il prossimo cantiere sarà in aprile in Costa Azzurra. E poi vicino a Caserta per portare i visitatori in un sito archeologico. Le monorotaie green della Monrail di Hône non conoscono sosta. Che si tratti di vigneti in Svizzera, villette nel comasco o sul Lago Maggiore, parchi naturali o cantieri di centrali idroelettriche in Sud Africa, Leo Vuillermoz trova la migliore soluzione in grado di garantire efficienza e salvaguardia dell'ambiente. Un business nato da un'esigenza personale.
 
«Nel 2003 dovevo collegare i due tramuti di un alpeggio. - commenta Vuillermoz – Mentre cercavo una macchina che rispondesse a queste esigenze in Svizzera mi sono imbattuto in un artigiano molto anziano con una grande esperienza nel settore. Lui non era interessato a produrre in Italia e allora mi ha proposto di vendermi l’attività e di insegnarmi il mestiere. E così è nato tutto».
 
Il mercato nazionale si è poi aperto all'improvviso. «Alcuni vignaioli del parco delle Cinque Terre in visita nella nostra zona – racconta l'imprenditore - hanno visto le monorotaie in azione nei nostri vigneti, ci hanno subito contattato e abbiamo iniziato così a produrre per loro. Una vetrina di grande prestigio. Attraverso il passa parola sono arrivate molte altre commesse».
 
Un prodotto che con l'esperienza è stato anche innovato, abbandonando definitivamente le caratteristiche di un business locale. «Abbiamo realizzato – conclude Vuillermoz - un trattore con trainante un motore elettrico, alimentato da batterie al litio. Questo elimina completamente qualunque tipo di inquinamento, compreso quello acustico. Il nostro prodotto è diventato così ideale per villette e chalet. Una nuova nicchia di mercato molto promettente».
 
Al momento la squadra che entra in azione è ancora piccola. «Mediamente siamo in cinque, - osserva - con l’indotto arriveremo a circa 10. I tempi di realizzazione di un impianto dipendono dalla complessità e dalla lunghezza. La posa è di circa 15-20 metri al giorno con una squadra di quattro persone. L'impianto più lungo che abbiamo realizzato è stato di 1750 metri per il Consorzio di Gressoney nella Valle dei Principi».
 
Se si va sul sito internet dell'azienda nella home si legge che Monrail è partner e importatore unico per Italia, Francia e Spagna delle macchine e tecnologie della Società Nikkari. «Le monorotaie – conclude Vuillermoz - sono nate in Giappone mezzo secolo fa. Le utilizzano in quanto si tratta di una modalità di trasporto leggera e si adatta meglio alla loro realtà sismica. Attualmente la meccanica la importiamo tutta dal Giappone ma ci stiamo attrezzando per produrre tutto quello che ci occorre tra Valle d’Aosta e Piemonte e credo che in Primavera saremo finalmente autosufficienti». 

Il futuro della Valle d#Aosta o sarà #green o non sarà

Come promesso inizio a postare alcuni degli articoli (pre-lavoro di cucina redazionale) che ho pubblicato sul Rapporto Valle d'Aosta del Sole 24 Ore.

La vocazione «green» della Valle d'Aosta è insita in un territorio montano vissuto un tempo come un ostacolo ma che oggi può diventare un'opportunità in presenza di una globalizzazione che finisce per esaltare le biodiversità e una rete internet che sta rivoluzionando il concetto di periferico. Non è un caso se la Camera di Commercio di Aosta, guidata da l'imprenditore Nicola Rosset, suo il brand Saint-Roch nel campo dei liquori, ha commissionato all'economista Massimo Lévêque, docente incaricato di Scienze delle Finannze all'Università della Valle d'Aosta, una ricerca per verificare lo stato dell'arte della greeneconomy in Valle d'Aosta indicando «scenari e opportunità di sviluppo sostenibile in un'economia di montagna». Un testo che assegna alla Valle d'Aosta un'indice green economy pari a 0,440 (media italiana -0,126), dove la regione è seconda soltanto al Trentino che peraltro con 1,145 fa registrare uno score significativo, segno che ci sono ancora significativi margini di miglioramento. «Abbiamo pubblicato sul volume una decina di casi esemplari di imprese – ha precisato Lévêque - che sono già green, in tutto o in parte, senza che ci sia stato nessun tipo di sostegno o di politica particolare. E sono in settori diversificati. Non soltanto energia o progettazione nel campo energetico come è facile pensare che sia ma nell’agricoltura biologica, nella ricerca e sviluppo sperimentale. C’è un Institut agricole (la locale scuola di agricoltura ndr) che è una straordinaria struttura non solo di formazione, ma di ricerca applicata proprio nei comparti sostenibili». Per Rosset «è necessario andare oltre i luoghi comuni e prendere coscienza del fatto che la green economy non interessa solamente i settori “tradizionali” delle politiche ambientali – dal ciclo dei rifiuti alle fonti rinnovabili – ma può attraversare tutti i settori produttivi e coinvolgere migliaia di piccole e medie imprese capaci di cogliere le opportunità offerte da questa nuova prospettiva di sviluppo».
 
Se si guarda al biologico certificato i numeri indicano 93 aziende iscritte all'apposito registro tra produttori, commercianti e trasformatori con 49% di aziende zootecniche, per tutte si può ricordare la Fromagerie Haut Val d'Ayas di Brusson con la sua fontina bio (50 conferitori, quasi due milioni di litri di latte all’anno e circa 18.000 forme di fontina). «Numeri che possono anche trarre in inganno - spiega Erik Verraz di Coldiretti – anche perché una qualunque azienda agricola, anche senza la certificazione bio, vista la particolare conformazione del territorio regionale, fa comunque meno della metà dei trattamenti che si fanno nel resto d'Italia». Basta guardare alla viticoltura. Se da un lato non si può non ammirare l'impegno per il biodinamico dei fratelli Grosjean di Saint-Christophe allo stesso tempo non è possibile non constatare l'eroicità, in questo caso non certificata, dei vini di La Vrille che sull'assolata collina di Verrayes hanno visto nel 2012 il loro passito «Chambave Muscat Fletri» con le sue 1500 bottiglie, premiato dal Gambero Rosso come il migliore bianco d’Italia.
 
Piccole produzioni che hanno da poco trovato un alleato in Mathieu Champrétavy, ingegnere gestionale non ancora trentenne, che dopo alcuni anni di lavoro sulla piazza di Milano ha deciso di provare a realizzare qualcosa «in Valle per la Valle» ed è nata così Tascapan (termine dialettale che indica la bisaccia in cui i montanari mettevano i viveri) una piattaforma di e-commerce appositamente dedicata ai piccoli produttori dell'enogastronomia valdostana. «La potenzialità di Tascapan è quella di riuscire a mettere insieme tanti prodotti di nicchia. Le ordinazioni online coinvolgono tutte da due o tre produttori. Andando sul sito c'è chi acquista una bottiglia di vino e pure un pezzo di fontina. I marchi si rafforzano a vicenda».
 
Ma il settore green dove la regione autonoma non ha rivali è indubbiamente quello della produzione idroelettrica. La Valle d'Aosta ha una produzione pari a due volte e mezzo rispetto ai propri consumi. Il Trentino 1,6 e l'Italia 0,86. Dominus del settore la Compagnia Valdostana delle Acque con 3.069 milioni di kWh prodotti nel 2014 a fronte di un dato complessivo pari a 3.489 GWh (91% da CVA). Azienda che prosegue la sua strategia di diversificazione attraverso il fotovoltaico (15.2 milioni di kWh) e l'eolico (77,5). «E' interessante notare – ha commentato il Presidente di Cva Riccardo Trisoldi - che il piccolo campo fotovoltaico di La Tour, in Valle d'Aosta, ha goduto di un irraggiamento medio (2011-2014) di 1439 ore equivalenti, valori che competono con campi analoghi nel Sud d'Italia: la Sicilia registra, ad esempio,  1.455 ore». Prosegue l'impegno di Telcha (maggioranza Cofely GDF-Suez) per la creazione delle rete di teleriscaldamento di Aosta che entro il 2018 vedrà serviti con 47 chilometri di rete di distribuzione oltre 500 edifici tra pubblico e privato. Ad oggi sono stati realizzati tredici km di rete  di distribuzione e allacciate e servite 80 utenze per complessivi 25 MW. Si tratta di un impianto ad alta efficienza energetica e compatibilità ambientale che consentirà di risparmiare ogni anno 10.000 tonnellate di petrolio equivalenti evitando l’emissione in atmosfera di oltre 30.000 tonnellate di CO2.
 
Insomma l'impressione è che il futuro della Valle o sarà green o non sarà.

#Fontina, eccellenza di un territorio, con Paolo #Massobrio

 
Paolo Massobrio
Le eccellenze dell'enogastronomia come chiave di successo anche in campo turistico. È questo l'argomento principale del convegno che si svolgerà domani, sabato 28 febbraio, dalle 9 alle 13, ad Aosta, all'Institut Agricole Régional, in Rég. La Rochère 1/A.

Il workshop “Fontina, eccellenza di un territorio”, potrà avvalersi del contributo di Paolo Massobrio, giornalista de “La Stampa”, che si occupa, da oltre vent'anni di economia agricola ed enogastronomia. Assieme a lui l'Assessore all'Agricoltura e Risorse naturali della Regione autonoma Valle d’Aosta, Renzo Testolin, che illustrerà le linee guida che la Regione intende seguire per proseguire nella valorizzazione del territorio attraverso la qualità dei prodotti.

Al convegno parteciperanno inoltre Aline Viérin, Direttore del Consorzio Produttori e Tutela DOP Fontina, Marco Camandona, guida alpina e profondo conoscitore degli sport di montagna e Andrea Barmaz, Direttore della Ricerca e della Sperimentazione dell’Institut Agricole Régional.

Nella seconda parte della mattinata si svilupperà un confronto sulla promozione delle eccellenze dell'agricoltura valdostana. Alla tavola rotonda, moderata da Paolo Massobrio, parteciperanno diversi soggetti tra cui Chambre valdôtaine des entreprises et des activités libérales, Consorzio Produttori e Tutela DOP Fontina, Adava, Coldiretti, Institut Agricole Régional, Unione Cuochi Valdostani. Una “squadra” compatta che vuole condurre alla scoperta della Valle d'Aosta, da esplorare attraverso la sua tradizione culinaria ed enogastronomica.

L’iniziativa è realizzata nell’ambito del progetto “Saveurs campagnardes” del PSL del GAL Media Valle d’Aosta e finanziata dal Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale – L’Europa investe nelle zone rurali.

26 febbraio 2015

Salon de l'#Agriculture de #Paris

 
E’ in corso a Parigi il Salon international de l’Agriculture, la grande manifestazione fieristica che presenta ad un pubblico eterogeneo, formato da professionisti e addetti ai lavori ma anche da tanti consumatori e curiosi, i diversi ambiti del settore, dall’allevamento alle filiere vegetali ai prodotti enogastronomici.

La Valle d’Aosta partecipa per il secondo anno consecutivo con uno stand realizzato grazie alla collaborazione tra l’Assessorato dell’agricoltura e delle risorse naturali e la Maison du Val d’Aoste de Paris.  Nello spazio allestito dalla Regione, sono ospitati i responsabili delle aziende valdostane di prodotti DOP e DOC, che presentano e promuovono le loro produzioni, anche attraverso degustazioni. Contestualmente, un desk è attivo per fornire informazioni non solo sull’agroalimentare, l’agriturismo e le risorse naturali, ma sull’offerta turistica generale del territorio, per una valorizzazione sinergica e integrata del patrimonio regionale.

Secondo l’Assessore all'Agricoltura Renzo Testolin «la presenza della Valle d’Aosta al Salon di Parigi riveste una grande importanza. Sono presenti più di mille espositori, provenienti da 22 paesi: è una vera vetrina del mondo agricolo, delle sue peculiarità, dei singoli territori e dell’enogastronomia, che si presenta a oltre 700mila visitatori. Ed è anche un’occasione perché la città incontri la campagna e, nel nostro caso, la montagna, per far sì che il grande pubblico capisca l’importante e appassionato lavoro che gli agricoltori compiono e il valore, non solo economico ma anche culturale, della loro opera. Per la nostra Regione, è anche un’occasione imperdibile per proporre ai parigini e a tutti i presenti il nostro territorio e invitarli a visitare di persona la Valle d’Aosta».

Alla grande kermesse, che ha aperto i battenti a Paris Expo Porte de Versailles sabato 21 febbraio e che chiuderà domenica 1° marzo, ha preso parte nei giorni scorsi anche la Consigliera regionale Marilena Péaquin (che da imprenditrice del settore si intende del tema), che ha dichiarato «dobbiamo essere sempre più determinati e severi nel difendere i prodotti valdostani di qualità, che nel mondo vediamo spesso imitati e contraffatti. Dobbiamo fare conoscere le nostre DOP e DOC, spiegare le loro peculiarità e il lavoro che sta dietro a ogni produzione e denunciare laddove vediamo che altri si fregiano dei nostri label. Anche a Parigi, per esempio, abbiamo notato in uno stand una forma che veniva presentata come “Fontina” ma che era in realtà un banale e anonimo formaggio. Abbiamo quindi avvisato l’ente fieristico e chiesto che venisse immediatamente rimosso. Il personale della Maison du Val d’Aoste, che coordina lo stand regionale, sta continuando questa azione di controllo nei vari padiglioni enogastronomici».

Pierpaolo #Valzolgher (#Fastalp): in Valle d'#Aosta e in Italia rimane il problema dell'ultimo miglio

Intervista a Pierpaolo Valzolgher, Presidente di Fastalp.
 
Con Fastalp siamo nel campo di internet e delle tecnologie digitali...
Noi ci occupiamo di servizi in banda larga. Offriamo ad imprese e privati collegamenti ad alta velocità verso internet utilizzando una tecnologia di tipo wireless.

Come sta crescendo l'azienda?
L'azienda è stata fondata nel 2006 ed è stata incubata per parecchio tempo nella Pépinières di Pont-Saint-Martin dove è sempre cresciuta. Gli ultimi due anni sono stati particolarmente intensi con una crescita del numero clienti del 38%, della banda internet del 50%, e del fatturato del 21%. Questi dati ci dicono che oltre ad aumentare il numero dei clienti aumenta anche il loro utilizzo di internet nel 2014.

Dove siete presenti con il vostro servizio?
Siamo presenti in gran parte della Valle d'Aosta con una copertura capillare ottenuta con una sessantina di ripetitori. Ma facciamo prima a dire dove non siamo attualmente e cinell'Alta valle a nord di Avise, in Valsavaranche, in Valgrisanche, nell'Alta Valpelline, nella Valle di Gressoney oltre Fontainemore, e nell'area di Verrès e della Valle d'Ayas.

A cosa state lavorando in particolare in questo momento?
Un tema su cui stiamo lavorando è quello del miglioramento dell'offerta sia per quanto riguarda il servizio in se stesso sia per quanto riguarda gli aspetti di contorno del servizio, l'obiettivo è sempre quello di fidelizzare il cliente. In merito abbiamo introdotto tutta una serie di servizi collaterali alla connettività a partire dall'Assistenza che non è fatta da gente che risponde la telefono ma da tecnici tanto che il 40% delle richieste riguarda aspetti non legati alla connettività, richiamiamo il cliente, rimborsiamo in modo automatico in caso di down dell'infrastruttura, attività che riusciamo a realizzare disponendo di sistemi informatici di supporto che abbiamo già e altri che stiamo adottando. Il secondo tema è quello dell'aumento delle aree di banda ultra larga, cioè una connettività di 20 megabit con la migrazione degli attuali clienti sulle nuove tecnologie, processo che durerà circa due anni per un investimento di circa 180mila euro. Per ultimo stiamo completando le piattaforme che ci consentiranno di gestire i nuovi servizi legati al cosiddetto internet delle cose.

Sulle reti wireless l'Italia sembra essere un po' più indietro rispetto alle altre regioni. E la Valle d'Aosta?
In generale l'Italia è molto in ritardo con la Banda larga forse a causa di grandi investimenti fatti prevalentemente sulla telefonia mobile che era chiaramente molto più remunerativa. A causa di ciò però in Italia vi sono cresciuti numerosi operatori di Reti wireless, di piccola dimensione e frammentati sul territorio, uno solo di questi ha l'ambizione di diventare un operatore nazionale.
La Banda Larga è inquadrata nel tema dell'agenda digitale italiana che ha lo scopo di definire gli argomenti e gli obiettivi chiave, sono poi però i vari enti e le regioni a declinare le linee di azione più consone a quelli che sono le esigenze del territorio. Alcune Regioni hanno operato in concerto con L'azienda pubblica INFRATEL, che fa questo tipo di mestiere. La regione Valle d'Aosta ha inizialmente percorso la strada di realizzare una propria rete wireless, intorno al 2010, in un secondo tempo ha poi modificato giustamente la sua strategia verso una infrastrutturazione in fibra ottica. L'obiettivo era quello di indirizzare le attività per costruire delle dorsali in fibra con lo scopo di arrivare a determinati punti di consegna. Questi punti sono tendenzialmente rappresentati da tutte le sedi comunali e alcune sedi della pubblica amministrazione, dai caselli autostradali, dalle centrali di CVA, da numerose centrali Telecom e da alcuni tralicci dove tendenzialmente sono postazioni di telefonia mobile. Però al momento io non ho evidenza di azioni concrete invece sul tema dell'ultimo miglio, cioè il raccordo tra la casa del cliente e la prima centrale utile che nelle valli laterali è il vero problema.

Come giudicate l'accordo Regione-Inva per il superamento del divario digitale?
Lo scopo del progetto, con i distinguo che ho fatto prima, è sicuramente encomiabile, ho invece delle perplessità per ciò che riguarda la parte di implementazione. Al momento, al di là delle sedi comunali, della pubblica amministrazione, della RAV e CVA gli unici beneficiari dell'iniziativa sono in prima battuta Telecom, Vodafone e gli altri operatori di tipo Nazionale. Chi può andare in una sede Telecom e disporre di questa connettività? Telecom , oltre ad essersi aggiudicata il bando per realizzazione del progetto gestirà inoltre l'infrastruttura per i prossimi due anni. Paradossalmente se noi come azienda avessimo necessità di acquisire fibra ottica dovremo acquistare da telecom. Noi piccoli operatori regionali valdostani - sono due le imprese attualmente attive nel settore - che sino ad ora con investimenti privati abbiamo portato una connettività accettabile anche nei posti più sperduti, saremo messi fuori gioco da questo scenario. Nel caso migliore lo saremo per i primi due anni. Poi probabilmente potremmo accedere all'acquisto di parti di connettività però come facciamo a pianificare la nostra attività se le regole non sono chiare? Se l'obiettivo finale è quello di rilanciare la competitività del sistema Valle d'Aosta non credo sia stato correttamente indirizzato. Io penso che se non si prenderanno le contromisure la situazione potrebbe diventare pesante per gli operatori del settore ma pure per l'utenza delle aree più disagiate, in quanto meno infrastrutturate e redditizie, che potrebbero perdere l'operatore che hanno in questo momento.

C'è stato un grosso investimento. Si è trattato di un appalto da 24 milioni di euro...
Sì se sommiamo tutte le iniziative comprese la prima rete wireless, la parte in fibra e poi la parte di sviluppo e di bando gestita da Cva che ha realizzato una copertura di fibra ottica per le sue centrali che poi verrà in parte cedute all'interno del Progetto Regione-Inva. C'è però da considerare che se questi 24 milioni sono serviti per la dorsale per portare effettivamente la fibra ottica nelle case dei valdostani o per sostituire le linee adsl con la fibra ci vorrà una cifra che sarà da 8 a 10 volte superiore a quanto investito fino adesso. Di conseguenza noi avremo sicuramente le centrali Telecom con la fibra ottica ma il problema del collegamento con il cliente finale dovrà comunque essere affrontato in quanto il rame più di tanto non può fare.

Secondo voi c'erano altre opzioni percorribili?
In altre regioni, prendo ad esempio i casi in cui si sono ottenuti risultati concreti come l' Emilia Romagna con la sua società in house Lepida, il Trentino, la stessa Infratel, che opera prevalentemente nel centrosud, l'approccio è stato diverso. Gli elementi comuni del loro approccio e che non sono presenti nell'approccio valdostano si possono così sintetizzare: i punti terminali della fibra ottica sono di tipo neutrale, cioè tutti grandi e piccoli vi possono accedere o essere ospitati; c'è la possibilità di utilizzo di spezzoni di rete singola, cioè non c'è l'obbligo di comprare tutta la dorsale; le condizioni e le politiche di accesso sono state definite prima della disponibilità della rete e così è possibile pianificare e infine la tempistica di utilizzo della rete è la stessa per tutti.

Una novità aziendale?
Nella modernissima sala ced della pepinière di Pont-Saint-Martin stiamo attrezzando una centrale telefonica voip. Sarà quindi possibile per le imprese che lo riterranno utile dismettere i loro centralini telefonici ed utilizzare gli iperservizi che verranno erogati dal “centralino virtuale” che verrà personalizzato secondo le loro esigenze e ospitato nella nostra modernissima server farm, realizzata nel 2014. il tutto a costi più contenuti rispetto a quelli della soluzione tradizionale. Da 5 a 15 euro al mese.

Un sogno imprenditoriale da realizzare?
Migliorare ulteriormente la percezione di affidabilità e serietà che hanno di noi i nostri clienti.

I temi economici dell'ultimo Consiglio regionale

Fra i temi economici meritevoli di attenzione nell'ultima seduta del Consiglio regionale del 25 febbraio segnalo:

In apertura della seduta, il gruppo Union Valdôtaine Progressiste ha chiesto, con un'interrogazione a risposta immediata, informazioni in merito alla sospensione dei pagamenti da parte di Agea, l'Agenzia per le erogazioni in agricoltura, dei contributi europei agli agricoltori che ospitano sui loro pascoli animali altrui.

Il Movimento 5 Stelle ha chiesto con un'interrogazione notizie in merito alla nomina del responsabile del settore marketing nell'ambito della Casa da gioco di Saint-Vincent.

Il gruppo Alpe ha posto un'interrogazione riguardante l'utilizzo della piattaforma on line delle strutture ricettive, incentrando la discussione sulle azioni messe in atto dall'Office régional du tourisme per favorire il transito delle strutture ricettive dal Booking VdA alla piattaforma di Federalberghi.

Il gruppo PD-Sinistra VdA, con un'interpellanza, ha chiesto notizie sul servizio di ristorazione per pazienti e dipendenti dell'Azienda USL della Valle d'Aosta.

Le iniziative per il rilancio dell'edilizia valdostana sono state al centro di un'interpellanza posta dal gruppo PD-Sinistra VdA.

Il gruppo Alpe con un'interpellanza ha affrontato il tema dell'integrazione delle risorse destinate ai contributi nel settore della trasformazione di prodotti agricoli per canoni di locazione di strutture e impianti.

Il Movimento 5 Stelle ha presentato un'interpellanza in merito alla riorganizzazione della Struttura affari generali, demanio e risorse idriche dell'Assessorato regionale delle opere pubbliche, difesa del suolo e edilizia residenziale pubblica.

Con un interpellanza il gruppo Union Valdôtaine Progressiste ha posto l'attenzione sul progetto "staffetta generazionale", volto a favorire l'occupazione giovanile.

 Il gruppo PD-Sinistra VdA, con un'interpellanza, ha chiesto chiarimenti in merito alle domande relative al Piano di sviluppo rurale 2013.

Il gruppo Union Valdôtaine Progressiste ha presentato un'interpellanza in merito al rilancio dell'imprenditoria valdostana, in particolare con l'istituzione di un tavolo specifico e permanente.

L'implementazione della mobilità elettrica nella politica dei trasporti è stata al centro di una mozione del gruppo Union Valdôtaine Progressiste.

Il gruppo Union Valdôtaine Progressiste ha presentato una mozione in merito agli interventi per il rilancio del settore cooperativistico agricolo valdostano. Il testo è stato approvato all'unanimità ed è volto a impegnare la Giunta regionale affinché valuti tutte le possibilità di rilancio e sviluppo del settore, coinvolgendo la terza Commissione consiliare permanente e gli utilizzatori dei fabbricati di proprietà regionale destinati a trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli.

Delibere di Giunta - Segnalazioni per le imprese (285): Imprenditoria giovanile e Imprese innovative


AGRICOLTURA E RISORSE NATURALI
Cinghiali
E’ stato approvato il programma di controllo della specie cinghiale, presente in Valle d’Aosta, per il periodo 2015 – 2019, per un totale di 1200 animali.

ATTIVITA’ PRODUTTIVE, ENERGIA E POLITICHE DEL LAVORO

Imprenditoria giovanile
Sono state approvate le nuove disposizioni applicative della legge regionale del 23 gennaio 2009, n. 3, sugli Interventi regionali per lo sviluppo dell'imprenditoria giovanile", così come è stato approvato lo schema di convenzione da stipulare con Finaosta.

Bottega-scuola
Il Governo regionale ha inoltre approvato le modalità e le indicazioni per gli esami dei percorsi biennali di bottega-scuola .

Imprese innovative
Parere favorevole è stato dato anche ai criteri per la concessione dei contributi previsti dall'art. 3 della legge regionale 14/2011 destinata agli interventi regionali in favore delle nuove imprese innovative.

 
BILANCIO, FINANZE E PATRIMONIO
Contributi consorzi
E’ stata approvata la concessione dei contributi ai consorzi di garanzia fidi Confidi Valle d’Aosta e Valfidi, attraverso il finanziamento mediante l’utilizzo delle risorse presenti sul fondo di rotazione della gestione speciale istituito presso Finaosta: 1 milione 391 mila euro a Confidi e 928 mila euro a Valfidi.



TERRITORIO E AMBIENTE
Tutela delle acque
E’ stata approvata la proposta al Consiglio regionale del disegno di legge che disciplina le norme di tutela delle acque dall’inquinamento.

 
TURISMO, SPORT, COMMERCIO E TRASPORTI
Guida turistica
E’ stata indetta l’organizzazione di una sessione di esame di abilitazione all’esercizio della professione di guida turistica e riservato ai soggetti previsti dalla legge regionale 1/2003: 1 ) i soggetti  in possesso di laurea in lettere con in indirizzo in storia dell’arte o archeologia o di titolo equipollente, 2) i soggetti che abbiano partecipato ad un corso di formazione organizzato da Enti di formazione accreditati. 

25 febbraio 2015

Venerdì 27 febbraio Roberto #Sapia (#CnaCostruzioni) ospite a #ImpresaVda su #RadioPropostainBlu


Carissimo visitatore, dopodomani, Venerdì 27 febbraio 2015, puntata numero 180 di ImpresaVda, alle 9,30, su Radio Proposta in Blu. 

Anche questa settimana la trasmissione sarà realizzata grazie al contributo della BCC Valdostana. 

Ti aspetto allora Venerdì 27  febbraio, sempre alle 9,30.  Avrò come ospite Roberto Sapia di Cna Costruzioni.  

Nel frattempo ti segnalo che qui puoi trovare l'intervista a Massimo Pesando, titolare dell'omonima Tipografia.  L'intervista sarà pubblicata anche sul Corriere della Valle.

Ti ricordo che il programma è in diretta per cui puoi intervenire sia telefonicamente (0165 - 44575) sia via mail diretta@radiopropostainblu.it).

Come sempre ti chiedo di scrivere nell'oggetto della mail «ImpresaVda» in modo che io possa capire subito se si tratta di un lettore del blog.


Puoi naturalmente anche lasciare messaggi direttamente su ImpresaVda, possibilmente prima della trasmissione. Di che genere? E' molto semplice: domande sui temi trattati e suggerimenti sugli argomenti da trattare o gli ospiti da invitare.


Se non conosci ancora la radio ti ricordo le sue frequenze: Courmayeur 103.8 - La Salle 93.7 - Saint-Nicolas 107.6 - Aosta 107.8 - Saint-Vincent 107.4 - Bassa Valle 107.8 - Brusson 88.5 - Ayas 107.6 - Valtournenche 107.6 - Valle del Gran San Bernardo 107.6 e Valgrisenche 88.0.

Buon ascolto. 

24 febbraio 2015

Valle d'#Aosta: unica regione dove accellerano i mancati pagamenti per #EulerHermes

E' stato reso noto il Report Euler Hermes (società del gruppo Allianz e leader mondiale dell’assicurazione crediti) dei mancati pagamenti, per settore e Regione. Propongo un breve sintesi sulla situazione italiana ed uno stralcio riguardante la Valle d'Aosta.

Dopo tre anni di recessione l’Italia sembra rivedere la luce in fondo al tunnel con un PIL atteso a
un rimbalzo nel 2015 (+0,3%) e a un consolidamento della crescita nel 2016 (+0,8%). Il deterioramento degli scambi commerciali è proseguito anche nel 2014, nonostante alcuni segnali positivi: sia la frequenza sia la severità dei mancati pagamenti hanno invertito il trend, registrando rispettivamente un -30% e un -8% rispetto al 2013. Nei confronti del 2007 però l’importo degli insoluti medi è superiore del 63%.

La Valle d’Aosta è l’unica regione in Italia ad avere entrambi gli indicatori relativi ai mancati pagamenti in crescita nel 2014. La frequenza ha segnato una crescita del 78% mentre gli importi medi sono cresciuti del 41% dopo un’ulteriore crescita già registrata nel 2013.

Ad Aosta gli insoluti si sono concentrati principalmente nei settori agroalimentare, meccanico e tessile. In lieve attenuazione il fenomeno dei mancati pagamenti nelle costruzioni e
nell’arredamento.

Stelle e particelle, industria e società: due esempi di trasferimento tecnologico




Venerdì 27 febbraio, alle 16,  nella Sala Cogne, Pépinière d'Entreprises Espace Aosta, via Lavoratori Vittime del Col du Mont 24, organizzato dall'Assessorato delle attività produttive, energia e politiche del lavoro, si terrà un workshop dal titolo «Stelle e particelle, industria e società: due esempi di trasferimento tecnologico».

Il workshop, aperto a tutti gli interessati, prevede la presentazione dell’Unità di ricerca Atlas (Advanced Technology Laboratory for Automation Science), con l’illustrazione del suo programma scientifico e dei progetti operativi in corso, seguita da un seminario sulle più importanti tecnologie originariamente ideate e prodotte al CERN e che oggi utilizziamo nella vita di tutti i giorni.

Gli interventi sono tenuti dai ricercatori con un linguaggio divulgativo e accessibile. «L’obiettivo - sottolinea l’Assessore Pierluigi Marquisè presentare due esempi concreti che mostrano come la ricerca fondamentale sia determinante per lo sviluppo economico e per il miglioramento della qualità della vita».

Grazie a recenti iniziative dell’Amministrazione regionale, anche in Valle d’Aosta centri di ricerca e industrie sono impegnati in progetti pilota per il trasferimento tecnologico e di conoscenze. Questo è il caso dell’Unità di ricerca Atlas, che ha come capofila l’Osservatorio Astronomico della Regione Autonoma Valle d’Aosta a Saint-Barthélemy e come partner industriale Novasis Innovazione Srl, piccola impresa con sede a Pont-Saint-Martin specializzata in sistemi di visione, sensori ed elettronica.
Il workshop è organizzato nell’ambito del Piano di formazione dell’Unità di ricerca Atlas per il trasferimento tecnologico. L’Unità di ricerca Atlas è co-finanziata ai sensi del Bando per la creazione e lo sviluppo di Unità di ricerca a valere sul POR FESR Asse I Ricerca e sviluppo.

23 febbraio 2015

Ci ha lasciato Michele #Pignataro

Michele Pignataro con la Presidente di Confindustria Valle d'Aosta Monica Pirovano
Si è spento questa mattina Michele Pignataro, una delle figure imprenditoriali più significative della Valle d'Aosta. Geometra era nato a Rossano il 12 maggio 1925. Nel 1984 era stato nominato Commendatore dell'Ordine della Repubblica.

Nell’autunno del 1955, periodo in cui esercitava la libera professione ad Aosta, Michele Pignataro conosce al Politecnico di Torino l’ing. Agostino Virando con il quale costituisce a Società Semplice Santa Lucia che da lì a poco avrebbe iniziato i lavori di costruzione di un fabbricato di otto piani fuori terra, posto in Viale Partigiani, il cui progetto era stato redatto dallo stesso Pignataro. L’operazione fu realizzata in 14 mesi; ne seguirono altre due, anche in quel caso vennero costruiti due fabbricati di otto piani ciascuno.

Dopo queste esperienze, nel 1958 si costituisce la “Impresa di Agostino Virando e Michele Pignataro”, con sede in Aosta. Passeranno altri 50 anni durante i quali la Società progetta e costruisce in tutta la Valle d’Aosta e a Torino.

Tra le opere realizzate citiamo i complessi residenziali: Santa Lucia, St. Martin, Nuova St. Martin, complesso in Regione Chabloz e Gran Nomenon, Cogne e Torri in zona Consolata, capannoni industriali in zona Tzamberlet e in Regione Sogno, complesso residenziale Miramonti in 3 blocchi, Tour Blanche e la Torille, ospedale geriatrico Beauregard, capannoni e invertitore Acciaieria Nazionale Cogne, modifiche e ristrutturazioni di numerosi impianti all’interno dello stabilimento, demolizione e ricostruzione delle murature refrattarie degli alti forni e altre opere per oltre 10 anni all’interno dello stabilimento Nazionale Cogne.

A Courmayeur – Entrèves, invece, solo per citare uno dei tanti comuni della Valle dove la Virando e Pignataro ha lasciato il segno, sono stati realizzati: la ricostruzione del Rifugio Dalmazzi – Monte Bianco, complesso Le Volpi, Villa Mitzi, Villa Santagostino, complesso Brenva, Freney, Brouillard.

E’ stato Presidente della Società Pila 2000 S.p.A e Amministratore Delegato de Impresa di A. Virando e M. Pignataro S.r.l.

Dal 1979 al 1985 è Presidente dell'Associazione Valdostana Industriali (ora Confindustria Valle d'Aosta). Sotto l’impulso della sua presidenza, tra il 1980 e il 1982, l’Associazione organizza quattro tavole rotonde su tematiche centrali per lo sviluppo dell’economia regionale, con l’obiettivo di dare delle valide indicazioni sulle prospettive e sulle scelte da adottare: “Assetto e uso del territorio”, Individuazione e sfruttamento di potenziali risorse energetiche nella Valle d’Aosta”, “Per un progetto di finanziaria regionale valdostana” e Il metano in Valle d’Aosta: problemi e prospettive negli usi civili e industriali”.

Da giugno 2000 al 2012 è Proboviro di Confindustria Valle d'Aosta.

Dal 1974 al 1984 è Presidente della Sezione edile dell'Associazione Valdostana Industriali.

Fondatore nel novembre 1962 della Cassa Edile della Valle d'Aosta e Presidente della stessa per un trentennio.

Nel maggio 1975 è tra i soci fondatori del Consorzio Garanzia Fidi fra gli Industriali insieme a Cesare Bordon, Cesare Cometto, Luigi Frau, Efisio Noussan, Vincenzo Omodeo Zorini e Pier Paolo Spinoni.

Dal 1975 al 1997 è Consigliere e dal 1978 al 1980 è Vice Presidente del Consorzio Garanzia Fidi fra gli Industriali.

20 febbraio 2015

#Milleproroghe: #Coldiretti «bene il rinvio della “patente per il trattore”»

Nel corso dell’iter parlamentare di conversione del decreto legge “ Milleproroghe” Coldiretti ha chiesto la proroga del termine (previsto per il 22 marzo 2015) per l’entrata in vigore dell’obbligo di abilitazione all’uso delle macchine agricole – quella che è stata comunemente definita “patente del trattore”- Ieri sera la Camera, con la “fiducia” ha approvato il decreto legge che dovrà, però, essere definitivamente approvato entro il 1°marzo, dopo l’esame del Senato.

Premettendo che la sicurezza sui luoghi di lavoro è fattore di grandissima importanza e sulla quale non si lavora mai abbastanza, Coldiretti Valle d’Aosta ritiene, comunque, che sia necessario rivedere le modalità di applicazione dell’obbligo esonerando imprenditori agricoli con notevole esperienza nell'utilizzo dei veicoli o, a volte, muniti addirittura di patenti superiori e abilitanti alla guida di mezzi più importanti.

«Certamente potrà essere positiva la formazione dei giovani o di quanti si avvicinano alla conduzione dei trattori per la prima volta – dichiara il direttore della Coldiretti Ezio Mossoni ma obbligare chi ha già acquisito esperienza pluriennale senza peraltro mai aver avuto incidenti, ci pare veramente eccessivo, pertanto la richiesta di proroga dei termini è legata alla richiesta già presentata, di revisione complessiva della materia che comporta, così come è strutturata, un ulteriore carico burocratico e di costi per le aziende agricole senza aggiungere nulla a chi, il trattore, lo sa già certamente guidare in sicurezza».

Coldiretti informa, inoltre, che con l’approvazione definitiva del Milleproroghe – sempre su richiesta Coldiretti – slitterà al 31 dicembre 2015 il termine iniziale della operatività relativa all’obbligo di revisione delle macchine agricole, con precedenza a quelle targate ante 2009.

Delibere di Giunta - Segnalazioni per le imprese (284): Programma Lavori Pubblici

 




PRESIDENZA DELLA REGIONE

Patto di stabilità
La Giunta regionale ha approvato la Disciplina del Patto di stabilità degli enti locali della Regione per l’anno 2015, che prevede una significativa diminuzione (dal 15,07 all’8,60) della percentuale per la determinazione dell’obiettivo, e ha stabilito le sanzioni previste per il mancato rispetto degli obiettivi 2014.

Risparmio di costi del personale
E’ stato adottato il Piano di riduzione della dotazione organica della Giunta regionale, con il quale l’Amministrazione regionale arriverà ad risparmio stimato dei costi del personale che ammonta a 1 milione 93 mila euro per il 2015, 2 milioni 32 mila euro per il 2016 e 2 milioni 398 mila euro per il 2017.

 

OPERE PUBBLICHE, DIFESA DEL SUOLO E EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA

Programma Lavori Pubblici
La Giunta ha trasmesso il Programma regionale di previsione dei lavori pubblici per il triennio 2015/2017 al Consiglio Regionale per la sua approvazione. «A partire da questo triennio – sottolinea l'Assessore Mauro Baccega - le attività di programmazione dei lavori pubblici sono state radicalmente modificate, al fine di sviluppare un maggiore livello di congruità tra la previsione degli investimenti e la relativa copertura finanziaria e fornire una “fotografia” d’insieme, a livello regionale, della spesa complessiva per gli investimenti dedicati ai lavori pubblici e alle opere pubbliche di interesse regionale più rilevanti» Una delle principali novità - prosegue - è rappresentata dal fatto che i lavori previsti hanno una copertura finanziaria pari al 100 per cento rispetto alla previsione d’investimento da attuare. Il documento, che fornisce un quadro completo e esaustivo di come si intendono utilizzare le risorse disponibili nel settore dei lavori pubblici, prevede 112 interventi per un ammontare complessivo di investimenti attivati pari a 148 milioni 900 mila euro. Al fine di dare maggiori opportunità alle imprese locali, le risorse sono prioritariamente indirizzate a interventi di manutenzione e di importi ridotti. Si stanno infine organizzando anche nuove e più incisive azioni per il monitoraggio dei lavori pubblici, per una maggiore efficienza nell’utilizzo delle risorse finanziarie a disposizione e, in prospettiva, per una sempre migliore qualità delle opere pubbliche. «Non appena il Programma triennale 2015/2017 sarà approvato dal Consiglio regionale, la Giunta regionale potrà adottare il Piano operativo annuale, dando così attuazione agli interventi che possono essere avviati nel 2015».

 

SANITA’ SALUTE E POLITICHE SOCIALI

Sicurezza alimentare
La Giunta regionale ha adottato il nuovo Piano regionale integrato dei controlli sulla sicurezza alimentare, per il periodo 2015/2018.

 


TURISMO, SPORT, COMMERCIO E TRASPORTI

Mutui per imprese alberghiere e commerciali
Sono stati concessi mutui a 16 imprese alberghiere, turistiche e commerciali per investimenti di sviluppo dello attività. L’impegno di spesa complessivo è di 10 milioni 420 mila euro. euro.
 

19 febbraio 2015

Venerdì 20 febbraio Massimo Pesando (#Pesando) ospite a #ImpresaVda su #RadioPropostainBlu


Carissimo visitatore, domani, Venerdì 20 febbraio  2015, puntata numero 179 di ImpresaVda, alle 9,30, su Radio Proposta in Blu. 

Anche questa settimana la trasmissione sarà realizzata grazie al contributo della BCC Valdostana. 

Ti aspetto allora Venerdì 20  febbraio, sempre alle 9,30.  Avrò come ospite Massimo Pesando, titolare dell'omonima Tipografia.  

Nel frattempo ti segnalo che qui puoi trovare l'intervista a Pierpaolo Valzolgher, amministratore delegato di Fastalp.  L'intervista sarà pubblicata anche sul Corriere della Valle.

Ti ricordo che il programma è in diretta per cui puoi intervenire sia telefonicamente (0165 - 44575) sia via mail diretta@radiopropostainblu.it).

Come sempre ti chiedo di scrivere nell'oggetto della mail «ImpresaVda» in modo che io possa capire subito se si tratta di un lettore del blog.


Puoi naturalmente anche lasciare messaggi direttamente su ImpresaVda, possibilmente prima della trasmissione. Di che genere? E' molto semplice: domande sui temi trattati e suggerimenti sugli argomenti da trattare o gli ospiti da invitare.


Se non conosci ancora la radio ti ricordo le sue frequenze: Courmayeur 103.8 - La Salle 93.7 - Saint-Nicolas 107.6 - Aosta 107.8 - Saint-Vincent 107.4 - Bassa Valle 107.8 - Brusson 88.5 - Ayas 107.6 - Valtournenche 107.6 - Valle del Gran San Bernardo 107.6 e Valgrisenche 88.0.

Buon ascolto. 

18 febbraio 2015

De Girolamo (Nuova energia): una rete di imprese per sfidare il mercato

Enrico de Girolamo
Questa settimana intervistiamo Enrico de Girolamo, di Nuova Energia, l'unica ESCO valdostana, Energy Saving Company.

Prima di tutto spieghiamo che cosa è una Esco? E perché è così importante oggi?
Una Esco è una energy saving company, cioè un’azienda che ha le capacità tecnico economico organizzative per poter valutare e proporre interventi di riqualificazione energetica, finanziandoli attraverso contratti a prestazioni garantite. E' importante perché in questo momento di crisi finanziaria di liquidità un'azienda di questo tipo si prende carico dell'intervento di riqualificazione energetica garantendone il risultato in termini di risparmio e finanziandolo attraverso il risparmio conseguito. Concretamente attraverso una diagnosi energetica del sistema edificio / impianto la società individua interventi che producono un risparmio, li finanzia e, attraverso un contratto pluriennale di servizio energia, recupera l’investimento attraverso una quota parte del risparmio.
 
Qualcosa abbiamo già detto ma come nasce Nuova Energia e che cosa fa?
Nuova Energia nasce il 24 dicembre del 2013, è una società che fa capo al gruppo imprenditoriale dell’ing. Arditi, che ha affittato il ramo d’azienda di Sea, società energetica aostana, facendo confluire in Nuova Energia management, know how, personale, attrezzature e contratti in essere. Nuova Energia si occupa di tutte le attività connesse con la la manutenzione e la costruzione progettazione di impianti, produzione di energia attraverso contratti di servizi energia, e facility management o global service.

Lei stesso è un esperto certificato di gestione dell'energia...
Si, oltre ad avere ottenuto la certificazione di Nuova Energia come Esco ai sensi della norma Uni 11352, ho ottenuto personalmente la certificazione ai sensi della norma Uni 11339 come Ege, cioè esperto in gestione dell’energia. Questo è avvenuto a cura di Secem, il sistema europeo di certificazione in energy management. Queste due certificazioni sono peraltro richiamate dalla nuova normativa nazionale in tema di risparmio energetico d.lgs 102/14 che recepisce la direttiva euopea 27del 2012, e individua queste figure come figure di riferimento per l’esecuzione delle diagnosi energetiche, obbligatorie da quest'anno, per le aziende di grandi dimensione o per le pmi energivore.

E' giusto sottolineare che non si tratta di una certificazione così diffusa...
Assolutamente no. Avviene tramite un'esame tenuto da una commissione di esperti dell'Enea e nell'elenco di certificati del Secem non si raggiunge il centinaio di ege in tutta Italia.

Avete organizzato un grande evento di cosa si tratta?
Abbiamo organizzato un workshop dal titolo “Abitare 2.0” che si è tenuto giovedì 12 febbraio, alle 15, presso la nostra nuova sede giovedì, nella palazzina un tempo di Eurotravel, patrocinato dalla Regione Autonoma Valle d'Aosta, da Anaci Italia, cioè l'associazione nazionale degli amministratori di condominio, dalla Chambre e da Confindustria sezione Edili, e avrà importanti relatori, tra cui il presidente nazionale Anaci, che tratteranno temi importnati quali l’edilizia di qualità, la riqualificazione energetica, il partenariato pubblico/privato, il ruolo delle esco, degli amministratori e degli enti pubblici.
 
Quali sono gli obiettivi di un simile incontro?
In un panorama di crisi generalizzata edilizia sostenibile è il motore trainante del settore costruzioni. Questo può avvenire attraverso le attività di riqualificazione del patrimonio pubblico e privato. Gli obiettivi di questo incontro sono quelli di proporre spunti di riflessione per un cambiamento intelligente nell’edilizia attraverso nuove forme di partenariato pubblico-privato; energie rinnovabili ed efficientamento e valorizzazione energetica; innovazione dei materiali e greenquality; attenzione alla sicurezza e alla manutenzione; bim (building information modeling); building automation e protocolli di controllo e di rating, che definiscono la qualità degli edifici ristrutturati. Queste sono tutte novità che intendiamo porre all'attenzione degli operatori del settore e degli utenti.

Cosa può significare Abitare 2.0 per un cittadino che ci sta ascoltando?
In un contesto di riqualificazione del patrimonio edilizio riteniamo che questo possa aiutare a comprendere meglio quali siano in tale contesto i nuovi ruoli e nuove opportunità per: utenti finali , amministratori, professionisti, esco e reti d’imprese e ente pubblico.

E per un imprenditore e un politico?
E’ l’occasione per favorire un incontro ed un confronto al fine di rendere operative attività di partnership tra ente pubblico e imprenditori privati, mettendo assieme le forze in un momento di difficoltà operative e finanziarie rilevanti.

E' stata presentata anche la proposta di una rete di impresa. Come intendete realizzarla...
E’ da tempo che ci stiamo lavorando assieme ad un gruppo di altre 8 imprese valdostane che, per organizzazione e competenze ricoprono tutti i ruoli nel campo dell’edilizia sostenibile. Da progettisti a costruttori, a specialisti nel monitoraggio antisismico e nella sicurezza, a operatori immobiliari e a consulenti nel campo dell’assistenza a imprese in progetti internazionali. Due settimane fa finalmente è stata costituita con atto notarile questa rete d'imprese, denominata Nesysvda e ho l’onore di esserne il presidente, coadiuvato dall’ing. Mascotto che ne è il vicepresidente. Si tratta di una forma innovativa di aggregazione tra imprese che mantiene ampia flessibilità tra di esse, ma le unisce in maniera sinergica su specifici obiettivi che vengono formalizzati ogni anno. Io ritengo sia un modo intelligente ed innovativo di affrontare il mercato regionale, nazionale e anche internazionale, unendo le forze di più imprese senza gravarle di costi strutturali e fissi.

Una novità aziendale?
E' proprio nel Dna di Nuova Energia l'attenzione, la focalizzazione su tutto quello che è innovazione, quindi attenzione all'innovazione organizzativa e di qui la nascita della rete di imprese di cui ho parlato prima, ma anche attenzione alle nuove tecnologie. Ne stiamo testando alcune particolarmente all'avanguardia nella produzione di energia, una delle quali è stata proposta in coda all'evento.
Un sogno imprenditoriale da realizzare?
Per Nuova Energia il sogno è creare in Valle d’Aosta un polo di riferimento per l’innovazione nel campo dell’energia. Un polo che possa avere in futuro un respiro anche fuori Valle, o addirittura internazionale. Per quanto riguarda la rete ci auguriamo di esportare anche al di fuori della Valle d'Aosta le competenze che in vent'anni di storia di queste aziende sono maturate.
 

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