Con Fastalp siamo nel campo di
internet e delle tecnologie digitali...
Noi ci occupiamo
di servizi in banda larga. Offriamo ad imprese e privati
collegamenti ad alta velocità verso internet utilizzando una
tecnologia di tipo wireless.
Come sta crescendo l'azienda?
L'azienda è stata fondata nel 2006 ed
è stata incubata per parecchio tempo nella Pépinières di
Pont-Saint-Martin dove è sempre cresciuta. Gli ultimi due anni sono stati
particolarmente intensi con una crescita del numero clienti del
38%, della banda internet del 50%, e del fatturato del 21%. Questi
dati ci dicono che oltre ad aumentare il numero dei clienti aumenta
anche il loro utilizzo di internet nel 2014.
Dove siete presenti con il vostro
servizio?
Siamo
presenti in gran parte della Valle d'Aosta con una copertura
capillare ottenuta con una
sessantina di ripetitori. Ma
facciamo prima a dire dove non siamo attualmente e cioè
nell'Alta
valle a nord di Avise, in Valsavaranche, in Valgrisanche, nell'Alta
Valpelline, nella Valle di Gressoney oltre Fontainemore, e nell'area
di Verrès e della Valle d'Ayas.
A cosa state lavorando in
particolare in questo momento?
Un tema su cui stiamo
lavorando è quello del miglioramento dell'offerta sia per
quanto riguarda il servizio in se stesso sia per quanto riguarda gli
aspetti di contorno del servizio, l'obiettivo è sempre quello di
fidelizzare il cliente. In merito abbiamo introdotto tutta una serie
di servizi collaterali alla connettività a partire dall'Assistenza
che non è fatta da gente che risponde la telefono ma da tecnici
tanto che il 40% delle richieste riguarda aspetti non legati alla
connettività, richiamiamo il cliente, rimborsiamo in modo automatico
in caso di down dell'infrastruttura, attività che riusciamo a
realizzare disponendo di sistemi informatici di supporto che abbiamo
già e altri che stiamo adottando. Il secondo tema è quello
dell'aumento delle aree di banda ultra larga, cioè una
connettività di 20 megabit con la migrazione degli attuali
clienti sulle nuove tecnologie, processo che durerà circa due anni
per un investimento di circa 180mila euro. Per ultimo stiamo completando
le piattaforme che ci consentiranno di gestire i nuovi servizi legati
al cosiddetto internet delle cose.
Sulle reti wireless l'Italia sembra
essere un po' più indietro rispetto alle altre regioni. E la Valle
d'Aosta?
In generale l'Italia è molto in
ritardo con la Banda larga forse a causa di grandi investimenti
fatti prevalentemente sulla telefonia mobile che era chiaramente
molto più remunerativa. A causa di ciò però in Italia vi sono
cresciuti numerosi operatori di Reti wireless, di piccola dimensione
e frammentati sul territorio, uno solo di questi ha l'ambizione di
diventare un operatore nazionale.La Banda Larga è inquadrata nel tema dell'agenda digitale italiana che ha lo scopo di definire gli argomenti e gli obiettivi chiave, sono poi però i vari enti e le regioni a declinare le linee di azione più consone a quelli che sono le esigenze del territorio. Alcune Regioni hanno operato in concerto con L'azienda pubblica INFRATEL, che fa questo tipo di mestiere. La regione Valle d'Aosta ha inizialmente percorso la strada di realizzare una propria rete wireless, intorno al 2010, in un secondo tempo ha poi modificato giustamente la sua strategia verso una infrastrutturazione in fibra ottica. L'obiettivo era quello di indirizzare le attività per costruire delle dorsali in fibra con lo scopo di arrivare a determinati punti di consegna. Questi punti sono tendenzialmente rappresentati da tutte le sedi comunali e alcune sedi della pubblica amministrazione, dai caselli autostradali, dalle centrali di CVA, da numerose centrali Telecom e da alcuni tralicci dove tendenzialmente sono postazioni di telefonia mobile. Però al momento io non ho evidenza di azioni concrete invece sul tema dell'ultimo miglio, cioè il raccordo tra la casa del cliente e la prima centrale utile che nelle valli laterali è il vero problema.
Come giudicate l'accordo
Regione-Inva per il superamento del divario digitale?
Lo scopo del progetto, con i distinguo
che ho fatto prima, è sicuramente encomiabile, ho invece delle
perplessità per ciò che riguarda la parte di implementazione. Al
momento, al di là delle sedi comunali, della pubblica
amministrazione, della RAV e CVA gli unici beneficiari
dell'iniziativa sono in prima battuta Telecom, Vodafone e gli altri
operatori di tipo Nazionale. Chi può andare in una sede Telecom e
disporre di questa connettività? Telecom , oltre ad essersi
aggiudicata il bando per realizzazione del progetto gestirà inoltre
l'infrastruttura per i prossimi due anni. Paradossalmente se noi come
azienda avessimo necessità di acquisire fibra ottica dovremo
acquistare da telecom. Noi piccoli operatori regionali valdostani -
sono due le imprese attualmente attive nel settore - che sino ad ora
con investimenti privati abbiamo portato una connettività
accettabile anche nei posti più sperduti, saremo messi fuori gioco
da questo scenario. Nel caso migliore lo saremo per i primi due anni.
Poi probabilmente potremmo accedere all'acquisto di parti di
connettività però come facciamo a pianificare la nostra attività
se le regole non sono chiare? Se l'obiettivo finale è quello di
rilanciare la competitività del sistema Valle d'Aosta non credo sia
stato correttamente indirizzato. Io penso che se non si prenderanno
le contromisure la situazione potrebbe diventare pesante per gli
operatori del settore ma pure per l'utenza delle aree più disagiate,
in quanto meno infrastrutturate e redditizie, che potrebbero perdere
l'operatore che hanno in questo momento.
C'è stato un grosso investimento.
Si è trattato di un appalto da 24 milioni di euro...
Sì se sommiamo tutte le iniziative
comprese la prima rete wireless, la parte in fibra e poi la parte di
sviluppo e di bando gestita da Cva che ha realizzato una copertura di
fibra ottica per le sue centrali che poi verrà in parte cedute
all'interno del Progetto Regione-Inva. C'è però da considerare che
se questi 24 milioni sono serviti per la dorsale per portare
effettivamente la fibra ottica nelle case dei valdostani o per
sostituire le linee adsl con la fibra ci vorrà una cifra che sarà
da 8 a 10 volte superiore a quanto investito fino adesso. Di
conseguenza noi avremo sicuramente le centrali Telecom con la fibra
ottica ma il problema del collegamento con il cliente finale dovrà
comunque essere affrontato in quanto il rame più di tanto non può
fare.
Secondo voi c'erano altre opzioni
percorribili?
In altre regioni, prendo ad esempio i
casi in cui si sono ottenuti risultati concreti come l' Emilia
Romagna con la sua società in house Lepida, il Trentino, la stessa
Infratel, che opera prevalentemente nel centrosud, l'approccio è
stato diverso. Gli elementi comuni del loro approccio e che non sono
presenti nell'approccio valdostano si possono così sintetizzare: i
punti terminali della fibra ottica sono di tipo neutrale, cioè tutti
grandi e piccoli vi possono accedere o essere ospitati; c'è la
possibilità di utilizzo di spezzoni di rete singola, cioè non c'è
l'obbligo di comprare tutta la dorsale; le condizioni e le politiche
di accesso sono state definite prima della disponibilità della rete
e così è possibile pianificare e infine la tempistica di utilizzo
della rete è la stessa per tutti.
Una
novità aziendale?
Nella modernissima sala ced della
pepinière di Pont-Saint-Martin stiamo attrezzando una centrale
telefonica voip. Sarà quindi possibile per le imprese che lo
riterranno utile dismettere i loro centralini telefonici ed
utilizzare gli iperservizi che verranno erogati dal “centralino
virtuale” che verrà personalizzato secondo le loro esigenze e
ospitato nella nostra modernissima server farm, realizzata nel 2014.
il tutto a costi più contenuti rispetto a quelli della soluzione
tradizionale. Da 5 a 15 euro al mese.
Un sogno imprenditoriale da
realizzare?
Migliorare ulteriormente la percezione
di affidabilità e serietà che hanno di noi i nostri clienti.
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