28 febbraio 2017

#Coreinformatica: tutela del #lavoro tra gli obiettivi aziendali

A seguito del fallimento della Agenzia per il Lavoro Trenkwalder s.r.l. avvenuto alla fine dello scorso anno, alcuni dei lavoratori che operano presso le sedi di Ivrea e Pont Saint Martin di Core Informatica S.r.l. si sono trovati in gravi difficoltà dovute al mancato pagamento delle loro retribuzioni da parte dell’Agenzia.

«Core Informatica - si legge in una nota diffusa da Confindustria Valle d'Aosta - conscia del problema sociale innescato dalle difficoltà dell’azienda fallita, ha immediatamente posto in atto tutte le azioni praticabili a tutela dell’occupazione di tutte le singole posizioni coinvolte assicurando il pagamento integrale delle retribuzioni o comunque il versamento di adeguati acconti. Grazie all’intervento di Core Informatica, che ha visto il supporto concreto del sindacato UILM, è stato possibile trovare una soluzione per tutti i lavoratori coinvolti. In questo quadro spicca l’iniziativa di Core Informatica che ha assunto alle proprie dirette dipendenze e a tempo indeterminato 10 dei lavoratori coinvolti. Nonostante il difficile momento economico e le pressioni della concorrenza, la valorizzazione delle risorse umane e l’attenzione per i bisogni delle persone, rimangono per Core Informatica impegni cui dedicare la massima attenzione, consolidando le professionalità e le competenze sul nostro territorio».

Graziano #Dominidiato è il nuovo Presidente di #Confcommercio Valle d'#Aosta

Graziano Dominidiato
Graziano Dominidiato, 58 anni, commerciante, è il nuovo presidente di Confcommercio Vda. Succede a Pierantonio Genestrone che dopo 38 di presidenza non si è ricandidato. Su proposta di Dominidiato, Genestrone è stato nominato per acclamazione Presidente onorario. Il neo presidente ha riportato 46 voti contro i 19 ottenuti da Pierluigi Genta, l’altro candidato alla presidenza.
Il Consiglio, riunitosi lunedì 27 febbraio 2017, ha eletto anche la Giunta esecutiva composta da Angelo Sarica, Stefano Collomb, Francesco Iannizzi, Roberta Jeantet, Davide Merlet, Giuseppe Sagaria, Eleonora Preti, Tina Sibona, Margherita Fosson, Francesco David
Fanno parte della Giunta, di diritto, anche il Presidente della Fenacom “50 e Più” Valle d’Aosta, Federazione dei Pensionati, il Presidente dei Giovani Imprenditori e la Presidentessa di Terziario Donna Valle d’Aosta.
Trasparenza, Coinvolgimento, Crescita, Sviluppo e Qualità sono le linee guida che si è dato e ha dato ai dirigenti dell’Associazione Dominidiato per rilanciare la presenza dell’associazione sul territorio e avviare una rinnovata sinergia con le altre associazioni di categoria in particolare con l’ADAVA, l’associazione degli albergatori valdostani della Valle d’Aosta
«Sono convinto che possiamo farcela e tanta fiducia ci è data dalla convinzione che la dialettica, il confronto, la condivisione tra iscritti e tra iscritti e vertici dell’Associazione sono il combustibile super per compiere il cammino impegnativo che dovremo affrontare nei prossimi anni. E’ finito il tempo di un uomo solo al comando. Serve partecipazione ma anche condivisione e responsabilizzazione». Per Dominidiato «Trasparenza e coinvolgimento sono i cardini sui quali deve ruotare la gestione di un’Associazione per accrescere la motivazione legata all’agire associativo a difesa del mondo commerciale valdostano, fatto di passione, impegno e forte senso di identità e di appartenenza a Confcommercio VdA”».Di più, «Crescita e sviluppo sono state le parole che in continuazione sentiamo e che ci risuonano nelle orecchie e su questi temi dobbiamo concentrare le nostre forze e le risorse dell’Associazione per evitare di operare quotidianamente nelle aziende al solo fine della sopravvivenza. Per questo serve una nuova progettualità e nuove proposte che nascono da radici piantate nell’innovazione, nella creatività per poter concretamente cambiare i futuri scenari dell’economica della Valle d’Aosta». Ed in questo contesto grande valenza, secondo Dominidiato, deve avere la collaborazione tra Confcommercio e Adava, l’associazione albergatori che aderisce Federalberghi che a sua volta è uno dei pilastri di Confcommercio Imprese per l’Italia. Crescita e sviluppo sono dunque, per il neo presidente, gli obiettivi che si deve dare l’Associazione, tenere il passo con tutte le possibili evoluzioni saper tenere il ritmo e seguire passo a passo tutte le possibili future evoluzioni del mercato e dei settori che rappresentiamo.
«La nostra Associazione – ha aggiunto Dominidiato - deve essere la casa di tutti gli associati sia recandosi fisicamente presso i nostri uffici, sia contattandoci con e-mail, telefonicamente, così come i rappresentanti di categoria saranno a disposizione del socio, per assisterlo e consigliarlo per affrontare le problematiche inerenti alla propria attività. Ma è pure urgente stabilire un serio confronto con i legislatori e gli amministratori regionali e comunali. Non è più tempo delle pacche sulle spalle. Oggi serve un confronto serio, franco e costruttivo nel rispetto dei ruoli perché solo così si possono individuare soluzioni ai problemi e far maturare idee nuove perché, siamo convinti che lo sviluppo del commercio e del turismo può rappresentare un motore per la creazione nuove opportunità di lavoro nelle città, nella periferia nei nostri comuni. Dobbiamo, in particolare, aprire un confronto con l’Amministrazione comunale di Aosta perché il nostro capoluogo sta morendo. Le vie e la periferia della città sono vivi se chi li abita trova in essi la risposta ai suoi bisogni di tutti i giorni. Aosta è una bella città ricca di storia, di cultura e tradizioni che può anche attrarre l’interesse dei turisti. Troppi angoli della città sono dimenticati, abbandonati a se stessi o sopravvivono per l’amore e la passione di tanti commercianti e di tanti esercenti». 

Smart Grid ed efficienza energetica: gli studenti dell'Itis Galileo Galilei di Roma studiano il teleriscaldamento #Telcha

Sono giunti oggi ad Aosta e si fermeranno fino al 3 marzo 37 studenti dell’ITIS Galileo Galilei di Roma. Obiettivo delle giornate di studio che li vedrà impegnati sarà comprendere il principio di funzionamento di una centrale di produzione di energia termica ed elettrica e di una rete di teleriscaldamento fino all’erogazione di calore di ogni singola utenza, saper stimare i risparmi energetici, economici e la riduzione dell’impatto ambientale di un sistema di teleriscaldamento ad alta efficienza rispetto ad impianti tradizionali (caldaie), saper verificare il corretto funzionamento di alcuni tra i principali impianti elettrici ed elettronici del teleriscaldamento: sistema di gestione e regolazione della centrale di produzione, telegestione delle utenze, rilevamento perdite.

Telcha - chauffage urbain - metterà a disposizione locali e tecnici per tutta la durata del soggiorno in intesa con CVA, Compagnia Valdostana delle Acque. Le attività in azienda saranno introdotte e seguite da incontri e unità di apprendimento realizzate anche mediante videoconferenze in laboratorio e l’utilizzo di piattaforma di e-learning.

Con queste giornate di studio sarà possibile per i ragazzi comprendere appieno l’importanza dell’efficienza energetica quale driver della pianificazione urbana e approfondire le possibilità offerte dagli impianti di teleriscaldamento di ultima generazione che consentono una riduzione dell’impatto ambientale, riducendo le emissioni specifiche, migliorando la qualità dell’aria delle città, il recupero di fonti energetiche locali quali il cascame termico industriale, un maggior grado di sicurezza per gli utenti e una riduzione dei costi di gestione e manutenzione degli impianti di riscaldamento degli utenti. 

24 febbraio 2017

Flavio Lanese racconta #speedybrick un anno dopo...Ora è tempo di #ReWALLution!

Questa settimana intervistiamoFlavio Lanese, inventore, il suo progetto spedybrick è entrato nel mondo delle start up.

Il sistema ha continuato ad evolvere passando dalla versione principalmente concepita per realizzazioni interne (tramezze, complementi di arredo, ecc..) a quella più strutturale per la costruzione dei muri perimetrali portanti e antisismici di edifici anche di dimensioni importanti. Inoltre sono stato invitato a partecipare a due eventi che hanno dato grande visibilità al sistema: il D-Nest a Venezia (una fiera internazionale di inventori) e il SAIE (salone dell'edilizia) a Bologna nella Start Up Arena un'area riservata all'innovazione nell'edilizia. Infine ho costituito la Rewallution che è la Start Up con cui lavoro allo sviluppo di SpeedyBRICK e altre soluzioni innovative.

Il tuo prodotto ha avuto una eco enorme sui media anche a livello nazionale...
Questa è stata una fortuna insperata...probabilmente il progetto fa simpatia perché ispirato ai LEGO con cui hanno giocato tutte le generazioni dagli anni 60 in poi. E un po' forse anche perché sul mercato non esiste veramente niente di simile e molti vorrebbero riscoprire il piacere di "costruirsi le cose da se'" anche senza dover acquisire competenze tecniche particolari... Infine a tutti da' un po' fastidio avere in casa muratori, polvere, calcinacci e tutti i disagi che un cantiere tradizionale comporta, quindi l'idea di un sistema che evita tutti questi fastidi piace....

Raccontiamo che cosa è successo in questo anno…
C'è stata una moltiplicazioni di contatti, dovuta anche alla diffusione di articoli su internet, sia da parte di potenziali utenti interessati all'acquisto sia da parte di aziende interessate alla produzione ed alla commercializzazione. Anche grandi gruppi come la BASF (industria chimica multinazionale) o la KINGFISHER (grande distribuzione di materiali edili). Questo non significa però che sia facile concretizzare in tempi rapidi partnership di qualche tipo. La strada è lunga ma io non ho fretta e, fortunatamente, neanche bisogno di monetizzare a tutti i costi il lavoro fatto fin qui. Intanto il tempo serve a migliorare i prototipi, studiare nuove soluzioni...ad esempio ho avviato una nuova pratica di brevetto per un sistema complementare allo SpeedyBRICK per la costruzione di solai e tetti... Inoltre ho progettato anche la versione in cemento dei moduli che può essere utilizzata in alternativa ai classici "blocchetti" (i "molon") con cui i nostri nonni hanno costruito manufatti di ogni tipo. Applicando a questi blocchetti le soluzioni del mio brevetto si possono costruire muri senza essere capaci di fare i muratori e inoltre i muri fatti così risultano essere in cemento armato e quindi molto più robusti di quelli murati con la malta.

Come è stato avviare una start up? Quali difficoltà e quali vantaggi nel fare impresa in Valle d'Aosta...
Direi che in questo caso essere una piccola comunità è risultato di grande aiuto. In tutte le fasi ho avuto a che fare con uffici in cui, oltre a conoscere molto del personale, ho riscontrato un clima di simpatia per il progetto (tutti ne avevano sentito parlare) e quindi ho ricevuto consigli e disponibilità che hanno semplificato i vari passaggi.

Rewallution: perché questo nome?
E' la fusione delle parole REVOLUTION (rivoluzione) e WALL (muro)...mi pareva appropriato trattandosi di sistemi di costruzione innovativi concepiti come superamento di quelli tradizionali...

In questi giorni di cosa ti stai occupando?
Sto lavorando alla costruzione dei prototipi della soluzione solaio e tetto e sto cercando di organizzare un evento che prevede la costruzione, nell'arco di una sola giornata, di una piccola unità abitativa che funga da modello per edifici anche più grandi sempre basati sul sistema SpeedyBRICK. Si tratta di una soluzione idonea anche a risolvere emergenze abitative come quelle di eventi calamitosi (Amatrice...) che sono purtroppo di scottante attualità e per i quali le soluzioni esistenti risultano lente, costose e non riutilizzabili...

Contatti dall'estero?
Oltre alla KINGFISHER anglo-indiana ho ricevuto contatti dall'Australia, dalla Svezia, dalla Francia e dalla Svizzera. Mi mancano purtroppo gli Stati Uniti a cui guardo con grande interesse perché credo che il mio sistema sia particolarmente vicino alla cultura americana per quanto attiene alle costruzioni.

Passato e presente lo abbiamo visto: cosa possiamo dire sul futuro. Almeno da qui a fine anno...
Dovrei riuscire a redigere, in collaborazione con professionisti esperti, un Business Plan ed una analisi dei costi per capire se, in alternativa alla partnership con gruppi industriali già strutturati, sia percorribile la strada di creare una unità produttiva in Valle d'Aosta eventualmente in collaborazione con realtà già operanti nella nostra regione e che abbiano voglia di partecipare a una nuova avventura.

Un sogno imprenditoriale da realizzare?
Il sogno sarebbe quello di riuscire a creare una azienda unendo le migliori capacità italiane e/o valdostane ed esportare nel mondo un prodotto ed una soluzione tutta "Made in Italy". 

Quale bene comune per la Valle d'#Aosta?

Propongo l'editoriale che ho scritto questa settimana per il Corriere della Valle? Semplici spunti di riflessione...
Da tempo mi interrogo in merito alla recente crisi politica che ormai si trascina nella nostra regione creando confusione, incertezze, lacerazioni nel tessuto anche sociale valdostano. In questa scenario convulso diventa difficile dire qualcosa che non rischi di aggiungersi alla confusione o, peggio, apparire di parte. Sono perciò andato alla ricerca di una sorgente che potesse aiutarmi e l’ho trovata nella Dottrina sociale della Chiesa. Ma la mia non è stata una ricerca casuale. La mia riflessione mi ha portato a pensare che in questo momento si sia persa o, perlomeno, si fatichi a trovare l’idea di bene comune per chi vive in questa regione. E con quest’idea ho affrontato il testo.
Ho individuato così quattro passaggi che propongo con semplicità. Disposto anche ad ospitare le riflessioni di chi vorrà entrare in relazione con questo pensiero.
Prima di tutto diciamo cosa non è. «Il bene comune non consiste nella semplice somma dei beni particolari di ciascun soggetto del corpo sociale. Essendo di tutti e di ciascuno è e rimane comune, perché indivisibile e perché soltanto insieme è possibile raggiungerlo, accrescerlo e custodirlo, anche in vista del futuro. Come l'agire morale del singolo si realizza nel compiere il bene, così l'agire sociale giunge a pienezza realizzando il bene comune. Il bene comune, infatti, può essere inteso come la dimensione sociale e comunitaria del bene morale».
Poi facciamo un pro-memoria a noi stessi e a chi ci legge anche senza avere ruoli politici: «Il bene comune impegna tutti i membri della società: nessuno è esentato dal collaborare, a seconda delle proprie capacità, al suo raggiungimento e al suo sviluppo. Il bene comune esige di essere servito pienamente, non secondo visioni riduttive subordinate ai vantaggi di parte che se ne possono ricavare, ma in base a una logica che tende alla più larga assunzione di responsabilità. Il bene comune è conseguente alle più elevate inclinazioni dell'uomo, ma è un bene arduo da raggiungere, perché richiede la capacità e la ricerca costante del bene altrui come se fosse proprio».
Infine un passaggio sui compiti della comunità politica: «Per assicurare il bene comune, il governo di ogni Paese ha il compito specifico di armonizzare con giustizia i diversi interessi settoriali. La corretta conciliazione dei beni particolari di gruppi e di individui è una delle funzioni più delicate del potere pubblico. Non va dimenticato, inoltre, che nello Stato democratico, in cui le decisioni sono solitamente assunte a maggioranza dai rappresentanti della volontà popolare, coloro ai quali compete la responsabilità di governo sono tenuti ad interpretare il bene comune del loro Paese non soltanto secondo gli orientamenti della maggioranza, ma nella prospettiva del bene effettivo di tutti i membri della comunità civile, compresi quelli in posizione di minoranza».
Tutto questo anche per dire che, in questa particolare circostanza storica, occorrerebbe uno spirito costituente, che non elimini le differenti progettualità politiche, ma che le metta al servizio di un ideale più alto. Gli stessi anniversari dello Statuto e dell’Autonomia dovrebbero aiutarci in questo, in modo da non apparire vuoti simulacri.
Per noi cristiani – e cito ancora la Dottrina sociale della Chiesa - «Il bene comune della società non è un fine a sé stante; esso ha valore solo in riferimento al raggiungimento dei fini ultimi della persona e al bene comune universale dell'intera creazione. Dio è il fine ultimo delle sue creature e per nessun motivo si può privare il bene comune della sua dimensione trascendente, che eccede ma anche dà compimento a quella storica. Questa prospettiva raggiunge la sua pienezza in forza della fede nella Pasqua di Gesù, che offre piena luce circa la realizzazione del vero bene comune dell'umanità. La nostra storia — lo sforzo personale e collettivo di elevare la condizione umana — comincia e culmina in Gesù: grazie a Lui, per mezzo di Lui e in vista di Lui, ogni realtà, compresa la società umana, può essere condotta al suo Bene sommo, al suo compimento. Una visione puramente storica e materialistica finirebbe per trasformare il bene comune in semplice benessere socio-economico, privo di ogni finalizzazione trascendente ovvero della sua più profonda ragion d'essere».

Fabrizio Favre

#Delibere di Giunta - Segnalazioni per le imprese (375) - Casa da Gioco: incarico a #Finaosta




PRESIDENZA DELLA REGIONE

Rappresentanti
La Giunta regionale ha designato i seguenti rappresentanti del partenariato socioeconomico, per la Valle d’Aosta, nel Comitato di sorveglianza del Programma di Cooperazione transfrontaliera Italia-Francia Alcotra 2014/2020 (FESR): per il Consiglio permanente degli Enti locali della Regione: Edi Emilio Dujany – membro effettivo; Christian Linty – membro supplente; per la Chambre valdôtaine des entreprises et des activités libérales: Silvana Perucca; per l’Università della Valle d’Aosta: Franco Vietti.

Casa da Gioco: incarico a Finaosta
Il Governo regionale ha conferito incarico di consulenza a Finaosta sulle ipotesi di interventi legislativi per il sostegno finanziario della Casinò de la Vallée spa.
 
ATTIVITA’ PRODUTTIVE, ENERGIA E POLITICHE DEL LAVORO

Domande mutuo
La Giunta regionale ha approvato la quinta graduatoria relativa alle domande di mutuo presentate per la realizzazione di interventi di trasformazione edilizia e impiantistica nel settore dell’edilizia residenziale, per una spesa complessiva di 323 mila euro.

Programma Eurodyssée
L’Esecutivo ha deliberato la prosecuzione delle attività del Programma Eurodyssée per il per il quadriennio 2017/2021 approvando, nell’ambito del Piano Operativo FSE 2014/20, l’esternalizzazione del servizio di gestione del programma per una spesa complessiva di euro 169 mila e stanziando per le borse di tirocinio e di studio per i tirocinanti accolti in Valle e per i Valdostani che effettueranno un tirocinio all’estero per il periodo 2017/2021, ulteriori 434 mila euro.
 

TERRITORIO E AMBIENTE

Nuovo metanodotto
Il Governo regionale ha approvato il progetto e autorizzato la realizzazione del nuovo metanodotto di interesse regionale Pollein-Pila-Valdigne.
 
TURISMO, SPORT, COMMERCIO E TRASPORTI

Comitato Paralimpico
La Giunta regionale ha approvato la concessione a favore della delegazione regionale Valle d’Aosta del Comitato Italiano Paralimpico (CIP) di un contributo di 12 mila 200 euro per incentivare e a sostenere l’attività sportiva relativa all’anno 2017 degli atleti diversamente abili.

Progetti di eccellenza
L’Esecutivo ha approvato i progetti di eccellenza Turismo Green e Blu - Esperienza di Cammini e Percorsi ciclabili, Promozione e valorizzazione degli itinerari esperienziali legati al turismo all’aria aperta eEsperienze innovative di turismo culturale – Residenze reali, ville, castelli e giardini storici, finalizzati allo sviluppo del sistema turistico e promossi dal Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo nell’ambito del protocollo d’intesa approvato in conferenza Stato-Regioni e Province Autonome nel 2016, impegnando la spesa complessiva rispettivamente di 322 mila euro e di 192 mila euro.

Mercati esteri
La Giunta ha deliberato, per l’anno 2017, gli interventi promozionali sui mercati esteri per una spesa complessiva di 340 mila euro.

23 febbraio 2017

#Cva fa il bilancio dal 2001 ad oggi

Dopo l'intenso dibattito del Consiglio regionale straordinario del 17 febbraio 2017 sulla questione delle turbine cinesi - che puoi trovare qui - si torna a parlare di Cva. Nella giornata di oggi è stato diramato dall'azienda un comunicato stampa che traccia un bilancio dell'attività della Compagnia Valdostana delle Acque.  Ecco il testo della nota.

Dal 2001 ad oggi CVA, la Compagnia Valdostana delle Acque, è diventata un Gruppo con impianti in grado di produrre energia elettrica da fonte rinnovabile pari a 1.057 MW di potenza, di cui 110 MW da energia eolica e 12.7 MW da energia solare, con un fatturato che, nel solo 2015, è stato pari a 1.141,7 milioni di Euro. Nata come semplice “reparto di produzione di ENEL” con una potenza installata di 781 MW e 266 addetti, non aveva struttura amministrativa autonoma, né autonomia informatica e dipendeva dal Gruppo ENEL per numerosi servizi, tra i quali il rifacimento dei propri impianti. In una fase di crescente liberalizzazione del mercato elettrico, non disponeva inoltre di una sua struttura commerciale e, quindi, di un portafogli clienti per collocare la propria produzione.

Nel primo semestre di attività il valore della produzione era stato pari a 115 milioni di Euro. In 15 anni il Gruppo CVA si è reso completamente autonomo in tutti gli aspetti gestionali e, con questo obiettivo di totale autonomia, sta gestendo oggi con DEVAL, acquisita nel novembre 2011, un ulteriore sgancio dal Gruppo ENEL relativo all'hardware e al software, grazie ai programmi informatici realizzati dai propri tecnici, dopo quelli già realizzati nell'ambito della logistica, della gestione personale e delle ingegnerie.

Grazie agli investimenti sui propri impianti, il Gruppo CVA è riuscito ad assicurarsi un flusso stabile di certificati verdi che, unitamente alle acquisizioni nel settore eolico su impianti a tariffa fissa (complessivamente circa 39 milioni di Euro di ricavi “amministrati o quasi amministrati” nel 2015), stabilizza circa il 30% del proprio margine industriale lordo, riducendo l’esposizione alla volatilità dei prezzi dell’energia che caratterizzano questi ultimi anni. A causa dei bassi prezzi dell’energia (il 2016 ha registrato il minimo dall’istituzione della Borsa elettrica IPEX, nel 2004) sono proprio gli effetti di questi investimenti che assicurano buona parte della redditività del Gruppo.

Oggi, il gruppo CVA gestisce un portafogli di oltre 985 clienti business, 25.000 clienti retail e 67.000 clienti sul Mercato della Maggior Tutela. CVA vanta nel proprio portafogli clienti di grande prestigio tra cui diversi tra i migliori gruppi societari italiani. Mediamente sono venduti ogni anno sul mercato italiano circa 4,5 miliardi di kWh di energia, intermediando volumi di energia, fisica e finanziaria, per circa 20 miliardi di kWh. Il Gruppo CVA ha investito, negli ultimi otto anni, oltre 210 milioni di Euro nell'ambito idroelettrico. Contrariamente alla gestione passata, CVA non ha mai chiuso le proprie centrali per effettuare una “calma e serena” ristrutturazione. Ha programmato invece gli interventi di ristrutturazione cercando di far coesistere rifacimento e continuità produttiva, minimizzando i costi di fermo impianto e ottenendo in cambio efficienza, accettazione di sfide tecniche, volontà di
salvaguardare la redditività e il valore dell’azienda. I risparmi così ottenuti sono quantificabili in diversi milioni di Euro per ogni impianto ristrutturato.

Sempre all'insegna di una politica aziendale improntata sull'efficienza, il Gruppo CVA ha dato corso ad un programma di prepensionamenti che ha consentito di ridurre il proprio personale da 586 addetti nel 2014 a 545 nel 2015 fino a 537 unità nel 2016. 49 persone in meno, che non vogliono dire chiusura delle assunzioni, bensì ricerca di profili professionali nuovi e diversi, adatti alle sfide dei futuri mercati. Lavorando in tale ottica, il Gruppo ha inoltre ridotto i costi delle assicurazioni, ha ottimizzato e ridotto il proprio parco veicoli, rivisto molti contratti esterni con un risparmio quantificabile in circa 2,5 milioni di Euro nel 2016.

L’azienda sta inoltre sviluppando competenze interne altamente qualificate e le ingegnerie hanno sviluppato hardware e software per la gestione dei regolatori di velocità e di tensione e avviato la progettazione in casa dei sistemi oleodinamici. La graduale sostituzione di componenti esterni sugli impianti di proprietà, oltre che la completa indipendenza dai fornitori, ha già portato risparmi superiori al milione di Euro, e il percorso di questa fase di sostituzione è solo agli inizi.

Il Gruppo CVA è sempre stato in utile e gli utili lordi relativi al periodo 2001-2015 sono complessivamente pari a 1.386 milioni di Euro. Nello stesso periodo i dividendi erogati all’azionista sono pari a 410 milioni di Euro, a cui devono aggiungersi altri 31 milioni di Euro pagati a FINAOSTA S.p.A. per l’acquisto del 49% della partecipazione in Deval. Inoltre, le imposte complessivamente versate in Valle d’Aosta dal 2001 ammontano a 1.935 milioni di Euro. A fronte del mutuo bancario ventennale di circa 378 milioni di euro stipulato dalla Regione per l’acquisto di CVA, questi risultati hanno permesso alla stessa di ripagare l’investimento in meno di 7 anni. 

Oggi, a detta delle banche nazionali e internazionali contattate per l’operazione di quotazione in Borsa, il Gruppo CVA rappresenta un unicum, caratterizzato da buone prospettive di cassa, elevata capacità di pagamento di dividendi, buona gestione e buone prospettive future. Gli investitori guardano favorevolmente all’indipendenza del management e alle professionalità del Gruppo considerati elementi che denotano una buona gestione aziendale. Elementi qualificanti evidenziati anche dai rapporti delle società di rating Moody’s e Fitchrating, tanto da assegnare all'azienda un rating persino superiore a quello attribuito all’Italia.

Questi sono i punti di forza su cui il Gruppo CVA ha da sempre lavorato, con l’obiettivo di creare valore, occupazione, professionalità e stabilità. Obiettivi che la società non avrebbe potuto raggiungere se non avesse potuto contare sulla professionalità e sull'esperienza dei propri dipendenti e del proprio gruppo dirigente. Professionalità, innovazione, ricerca, efficienza sono valori preziosi per il Gruppo CVA e che hanno anche ricadute positive su tutta la comunità valdostana. 

#Credito: Le #BCC del #NordOvest hanno incontrato i vertici di Cassa Centrale Banca


Lo scorso venerdì, sette delle nove Banche di Credito Cooperativo di Piemonte Valle d’Aosta e Liguria, rappresentate dai loro Presidenti e Direttori Generali, si sono incontrate a Caraglio allo scopo di condividere con i vertici di Cassa Centrale Banca (Presidente Giorgio Fracalossi insieme al Direttore Mario Sartori ed al Vice Sandro Bolognesi) il piano industriale della neo-costituenda Capogruppo con sede principale a Trento e sette sedi territoriali di cui una a Cuneo.
La scelta di aderire ad una capogruppo (sono 3 in Italia di cui una riservata alla Provincia autonoma di Bolzano) nasce dalla legge di riforma del Credito Cooperativo n. 49 del 8 aprile 2016, che prescrive l’appartenenza ad un “Gruppo bancario cooperativo” con il quale stipulare un patto di “coesione” che ne regoli i rapporti.
Detto patto non andrà a pregiudicare le finalità mutualistiche delle BCC, bensì a rafforzarne la vocazione territoriale, la competitività commerciale oltre all’aspetto patrimoniale che sarà rinsaldato attraverso l’accordo di garanzia reciproca. Il gruppo Cassa Centrale Banca, cui hanno dato la preadesione oltre 100 BCC in tutta Italia, diventerà uno dei più solidi in Italia (con un Cet 1 di gruppo superiore al 16%) e sarà ai primi posti anche in Europa.

Il polo delle Bcc del Nord Ovest (Bene Banca, CRA Boves, Banca di Caraglio, BCC Casalgrasso e Sant’Albano Stura, BCC di Cherasco, BCC Pianfei e Rocca de Baldi e BCC Valdostana) che si coagulerà attorno alla capogruppo Cassa Centrale Banca, rappresenta una grande realtà bancaria cooperativa radicata sul territorio con 150 sportelli dislocati tra Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria e quasi 900 addetti. A completare e coronare il progetto sarà il ruolo fortemente voluto e di crescente importanza della SBA (Servizi Bancari Associati Spa con sede a Cuneo) che, con i suoi oltre 130 dipendenti, svolgerà un ruolo chiave nel panorama dei servizi bancari ed informatici a livello nazionale, sia a favore delle appartenenti al “Gruppo” che di altre realtà bancarie.  

22 febbraio 2017

Venerdì 24 febbraio Roger Tonetti (#VDAStructure) ospite a #ImpresaVda su #RadioPropostainBlu

Carissimo visitatore, dopodomani, venerdì 24 febbraio, ventunesima puntata di ImpresaVda. su Radio Proposta in Blu. Anche quest'anno per le prime 24 puntate abbiamo come sponsor la BCCValdostana. Questa settimana tocca a Roger Tonetti, Presidente di Vallée d'Aoste Structure. 

Il prossimo appuntamento sarà, dunque, Venerdì 24 febbraio, sempre alle 9,30. Qui - se te la sei persa - trovi l'intervista della scorsa settimana a Giancarlo Bertola, titolare della pasticceria Dupont di Villeneuve. 

Sul Corriere della Valle in edicola questa settimana trovi l'intervista a Giancarlo BertolaDopodomani a circa un'ora dalla trasmissione della puntata - se te la sei persa - puoi scaricare il podcast nell'apposita sezione sul sito di Radio Proposta in Blu.

Ti ricordo che il programma è in diretta per cui puoi intervenire sia telefonicamente (0165 - 44575) sia via mail diretta@radiopropostainblu.it).

Come sempre ti chiedo di scrivere nell'oggetto della mail «ImpresaVda» in modo che io possa capire subito se si tratta di un lettore del blog.


Puoi naturalmente anche lasciare messaggi direttamente su ImpresaVda, possibilmente prima della trasmissione. Di che genere? E' molto semplice: domande sui temi trattati e suggerimenti sugli argomenti da trattare o gli ospiti da invitare.


Se non conosci ancora la radio ti ricordo le sue frequenze: Courmayeur 103.8 - La Salle 93.7 - Saint-Nicolas 107.6 - Aosta 107.8 - Saint-Vincent 107.4 - Bassa Valle 107.8 - Brusson 88.5 - Ayas 107.6 - Valtournenche 107.6 - Valle del Gran San Bernardo 107.6 e Valgrisenche 88.0.

Buon ascolto. 

“Lavora con noi! Partecipa alle selezioni della #CogneAcciaiSpeciali”


«Un’opportunità per far conoscere i ‘mestieri’ della Cogne Acciai Speciali ed esplorare nuovi potenziali risorse da inserire all’interno del nostro organico, in vista di assunzioni programmate per rispondere alle richieste del mercato e per intraprendere dei contatti con figure che nel prossimo futuro potranno essere interessanti se non addirittura strategiche per lo sviluppo della azienda». Sono queste le motivazioni illustrate dall’amministratore delegato Monica Pirovano, in occasione della conferenza stampa di presentazione del “Job Day Cogne Accia Speciali”, in programma alla Cittadella dei Giovani di Aosta, a partire dalle  9 di sabato 4 marzo.

«Il mondo del lavoro – ha proseguito Pirovano – è in continua evoluzione e richiede delle competenze tecniche specifiche elevate anche per i profili un tempo ritenuti più semplici. E questo è vero non solo per il settore dei servizi, della ricerca o delle nuove tecnologie, ma anche per un’industria che una volta si definiva di base come quella siderurgica. Così anche per lavorare presso la nostra azienda la buona volontà e la disponibilità, pur essendo prerequisiti fondamentali, da sole non bastano più. Sono necessarie competenze logiche, conoscenze informatiche, attitudine al problem solving e flessibilità».

Per quanto attiene, in particolare alle ricerche aperte, al momento Cogne ha maggiori necessità di tecnici, manutentori, operai qualificati o specializzati.

Cos’è il Job Day?
Si tratta di una giornata dedicata alla ricerca e alla selezione del personale da impiegare presso lo stabilimento di Aosta in vista di assunzioni programmate o di inserimenti lavorativi per sostituzioni, avvicendamenti o potenziamento delle strutture.
Nel corso di questa iniziativa, infatti, le persone che desiderano lavorare presso la Cogne Acciai Speciali hanno l’opportunità di scoprire da vicino i mestieri dell’azienda e di farsi conoscere direttamente dagli addetti alle selezioni.

Chi può partecipare al job Day?
La partecipazione al job day è aperta a tutti gli interessati con priorità a chi ha inviato la preiscrizione alle selezioni direttamente dal sito, dove il candidato potrà indicare il percorso di suo interesse. Una volta registrati, i candidati il cui profilo risulterà in linea con le necessità aziendali saranno contattati tramite mail e riceveranno le indicazioni relative all’orario di svolgimento del test, del colloquio o della selezione di gruppo.

Il programma del Job day
9.00 registrazione e apertura stand informativi
9.30 presentazione e tavola rotonda “La fabbrica delle professioni: Tra scuola e lavoro”

FASE 1                                                                                      FASE 2 (per chi supera la fase 1)
area test e colloqui                                                                   area selezione
9.00 registrazione                                                                     dalle 13.30 colloqui di gruppo
10.00 avvio test e colloqui conoscitivi

La mappa del job day
Sede: Cittadella dei Giovani, viale Garibaldi, 7 - Aosta
Area Accoglienza e registrazionequi i partecipanti troveranno le informazioni per iscriversi alle varie attività di selezione. Coloro che si sono invece prenotati via email e hanno ricevuto la conferma di iscrizione alle fasi di selezione verranno smistati nelle varie aree.
Area I mestieri della Cogne: presentazione della società e dei possibili percorsi di carriera al suo interno
Area Test: sulla base dei CV e degli interessi evidenziati nella scheda di iscrizione, i candidati prescelti saranno invitati a partecipare ai test preselettivi differenziati per i vari profili.
Area Colloquisulla base dei CV e degli interessi evidenziati nella scheda di iscrizione, i candidati prescelti per le posizioni più alte potranno partecipare ai colloqui preselettivi.
Area conferenza: “La fabbrica delle professioni: tra scuola e lavoro” è il titolo della tavola rotonda in programma a partire dalle ore 9.30, nel corso della quale verranno, tra l’altro, illustrati gli sbocchi occupazionali possibili all’interno della Cogne Acciai Speciali, al termine di percorsi accademici, scolastici o formativi.

 

I Percorsi di carriera in azienda

(Il presente elenco ha una finalità illustrativa ed è indicativo e non esaustivo)

 

PRODUZIONE
• Acciaieria
• Fucina
• Lavorazioni a freddo
• Treno di laminazione
Titoli di studio richiesti:
-Lauree in ingegneria
-Diploma maturità scientifica
-Diploma di geometra
-Diploma istituti tecnici professionali
-Qualifiche professionali
-Licenza media inferiore

QUALITÀ
• Ricerca
• Qualità Processo Prodotto
• Assistenza Tecnica Cicli
• GDQ
• Laboratori Officina Sala Prove
• Unità Tecnica CND
• Laboratorio Chimico
• Laboratorio Metallografico e Metallurgia
Titoli di studio richiesti:
-Lauree in ingegneria
-Laurea in chimica
-Laurea in fisica
-Laurea in matematica
-Laurea umanistica
-Diploma maturità scientifica
-Diploma istituti tecnici professionali
-Qualifiche professionali
-Licenza media inferiore

SALUTE, SICUREZZA E AMBIENTE
• Gestione del sistema di sicurezza
• Gestione del sistema ambientale

Titoli di studio richiesti:
-Lauree in ingegneria
-Laurea in chimica
-Laurea in fisica
-Laurea in matematica
-Laurea umanistica
-Diploma maturità scientifica
-Diploma istituti tecnici professionali
-Qualifiche professionali
-Licenza media inferiore


MANUTENZIONE
• Ufficio tecnico
• Meccanica
• Elettronica
• Elettrica

Titoli di studio richiesti:
-Lauree in ingegneria
-Diploma maturità scientifica
-Diploma di geometra
-Diploma istituti tecnici professionali
-Qualifiche professionali
-Licenza media inferiore

STAFF
• Acquisti
• Amministrazione e finanza
• Controllo di gestione
• Risorse umane
• Commerciale
• Marketing
• Sistemi informativi
• Internal audit
• Programmazione della produzione

Titoli di studio richiesti:
-Laurea in ingegneria gestionale
-Laurea economia e commercio
-Laurea umanistica
-Laurea in matematica
-Maturità scientifica o classica
-Diploma di ragioneria
-Laurea in informatica
-Diploma ragioniere programmatore

Il presente elenco ha una finalità illustrativa ed è indicativo e non esaustivo.

21 febbraio 2017

#AostaValleCard e Associazione Valdostana Maestri di Sci puntano sul mercato orientale


L’Associazione Valdostana Maestri Sci apre a nuove orizzonti e lavora per la promozione turistica della Valle d’Aosta. I professionisti della neve puntano dritto verso l’Oriente, in particolare verso la Cina, una piazza importante che nei prossimi anni potrà avere sviluppi interessanti. I primi contatti sono nati grazie ad Aosta Valley Card, la carta multiservizio presentata pochi mesi fa e che sta riscontrando un buon successo. È subito partita una collaborazione con un’agenzia cinese che in un mese ha portato nei comprensori sciistici della Valle d’Aosta oltre 1.500 persone. La Thuile, Pila, Monterosa Ski sono le mete scelte da questa clientela, frequentando inoltre le Terme di Pré-Saint-Didier e Champoluc e la Sky Way nel dopo sci.

Domenica, intanto, a La Thuile si è svolta una piccola competizione. Un campionato riservato proprio alla clientela cinese presente in Valle d’Aosta. Una giornata di sport e divertimento, che ha visto la presenza anche dell’assessore regionale allo sport e turismo, Aurelio Marguerettaz. 

Ed è solo l’inizio di un percorso che ha sviluppi già ben definiti. Nei prossimi mesi potrebbero essere organizzati dei voli da Nanchino (Cina) a Milano Malpensa, con transfer per la Valle d’Aosta.

AVMS e Aosta Valley Card lavorano in sinergia per promuovere le attività a una popolazione interessata e amante della montagna e che nel 2022 ospiterà i Giochi Olimpici Invernali. Attività non solo invernali, anche estive, nell’interesse di tutta la Valle d’Aosta.

«Rientra nei nostri compiti e questo canale può essere davvero molto importante - dice il Presidente dei Maestri di Sci  Beppe Cuc -. Cerchiamo nuovi turisti interessati alla nostra regione, allo sci e ai maestri di sci. Vogliamo portare turismo in Valle d’Aosta e fare conoscere le nostre bellezze, ricordando che la Cina è enorme e di conseguenza anche il potenziale».


20 febbraio 2017

E' nato il portale #SistarVda


E’ stato chiamato portale delle statistiche del Sistar VdA ed è la nuova piattaforma informatica che raggruppa i dati statistici di tutte le realtà economiche, culturali, sanitarie e sociali del sistema statistico della Valle d’Aosta. Il progetto, presentato oggi, lunedì 20 febbraio nel corso di una conferenza stampa, è stato promosso e realizzato dall’Osservatorio economico e sociale della Presidenza della Regione, con il supporto tecnico-informatico della Società partecipata INVA S.p.A., e con il contributo della rete dei referenti statistici del Sistar-VdA (Chambre valdôtaine des entreprises, UniVdA, Ausl Valle d’Aosta, Celva e Finaosta).

«Da tempo si assiste alla crescente necessità di disporre di dati tempestivi e affidabili – ha spiegato il Presidente della Regione Augusto Rollandin -, dati che consentano una conoscenza e un’interpretazione dei fenomeni socioeconomici al fine di attuare interventi sempre più mirati e garantire la valutazione da parte dei cittadini e di operatori pubblici e privati circa gli effetti delle politiche. Da qui la nascita del portale, frutto di un progetto condiviso nell’ambito del sistema statistico regionale, come risposta a questa esigenza».

Cos’è il portale delle statistiche Sistar-VdA
Il portale delle statistiche consiste in un datawarehouse, ovvero un magazzino informatico di dati provenienti da fonti diverse messi però in relazione, al fine di consentire agli utenti un accesso più efficace ai dati, per produrre facilmente analisi e relazioni utili a fini decisionali.
Si tratta quindi di un ambiente unico, in cui confluiscono tutti i dati del Sistar-VdA, organizzati per temi e non per fonti, che nelle intenzioni dovrebbe agevolare l’esplorazione delle relazioni tra i dati, per condurre analisi finalizzate all'attuazione di processi decisionali, di studio e anche di miglioramento del patrimonio informativo. Il portale consente, infatti, di integrare e mettere in collegamento reciproco banche dati appartenenti a vari soggetti, senza particolari vincoli tecnologici od organizzativi. Il portale consente una facile navigazione tra i diversi temi, dà la possibilità di comporre le tavole secondo le proprie esigenze, consente di visualizzare i dati in maniera congiunta ai metadati  e di esportarli in differenti formati (excel, txt). I dati sono sempre aggiornati e pronti per essere utilizzati dall’utente finale. Nel portale i dati vengono archiviati in modo che possano essere facilmente letti o elaborati dagli utenti, cioè in modo da favorire la produzione di informazioni.

La finalità
Il Portale è finalizzato a mettere a disposizione l’ampio patrimonio informativo delle amministrazioni, degli enti e delle strutture che compongono il Sistar-VdA e dei loro relativi settori di intervento, al fine di soddisfare le esigenze di informazione e trasparenza dei cittadini e di supportare la definizione e la valutazione delle politiche pubbliche da parte di amministratori pubblici.
Il portale si propone, infatti, di rispondere al principio di trasparenza, di incrementare l’informazione, di fornire supporti a analisi statistiche, valutazioni di efficienza/efficacia, razionalizzazione della PA, definizione e valutazione delle politiche, ecc.

A chi si rivolge
Il portale offre la possibilità di interagire con i dati statistici ad una vasta gamma di utilizzatori: cittadini, società civile, operatori di settore, mondo accademico, amministratori pubblici. In questo senso, il portale si inserisce nella direzione della valorizzazione del patrimonio informativo pubblico.

Come funziona il portale delle statistiche Sistar-VdA
L’accesso al portale avviene tramite internet, nello specifico dalla home page del sito web dell’Amministrazione regionale, all’indirizzo
http://www.regione.vda.it/statistica/portale_i.aspx, senza credenziali.

I contenuti informativi
I contenuti del portale sono numerosi e spaziano su argomenti diversi. Come detto, i dati sono organizzati per temi, il cui indice è rappresentato dall’albero Sistar-VdA, riportato di seguito, che compare all’apertura del portale. I temi non riguardano deleghe amministrative, ma rappresentano una classificazione di tipo statistico, che riprende quella utilizzata per l’Annuario statistico e più in generale quelle proposte dall’Istat.
È definito albero Sistar-VdA, in quanto si tratta di una classificazione di tipo gerarchico, per cui ogni singolo tema può essere a sua volta “esploso”, in quanto è suddiviso in sotto-temi. Navigando liberamente l’albero, l’utente può quindi individuare il proprio ambito di interesse e selezionare i dati desiderati.
Nel portale viene sempre garantita la descrizione della provenienza dei dati, corredando le informazioni statistiche con quelle relative ai soggetti responsabili del dato, ai possessori dei diritti sui dati, nonché alla data di ultima modifica, periodo di riferimento, descrizione, riferimento spaziale, ecc. Tutte queste informazioni fanno parte della scheda metadati.
L’accesso alle informazioni è consentito in sola lettura ed esse possono essere aggregate e indicizzate per rispondere a specifiche necessità conoscitive.
L’utente finale dispone di un insieme di strumenti per effettuare elaborazioni e produrre informazioni appropriate. Tali strumenti possono variare dai semplici generatori di query e report, a sistemi di analisi più complessi.
Attraverso il portale si persegue anche l’obiettivo di garantire la qualità dei dati messi a disposizione, attraverso processi che assicurano un’attività di selezione e controllo dei requisiti dei dati prima della loro validazione e pubblicazione nel sistema.
I temi e la loro articolazione potranno ulteriormente ampliarsi in base alle disponibilità dei dati. 

17 febbraio 2017

#Coldiretti: Richard Lanièce nuovo Direttore, Ezio Mossoni Delegato Confederale

Richard Lanièce
Richard Lanièce, 44 anni, laureato in Scienze Politiche è il nuovo Direttore di Coldiretti Valle d’Aosta. Il Consiglio Direttivo sotto la presidenza di Pino Balicco ha assunto oggi la deliberazione alla presenza del Capo dell’Area Organizzazione della Coldiretti, Dr. Bruno Rivarossa e del suo vice, Dr. Antonio Biso.
Lanièce dopo varie esperienze professionali nella nostra Regione ha maturato un periodo di attività presso la Coldiretti di Torino e in Federazione Regionale del Piemonte oltre ad aver gestito – per anni – la Direzione del Consorzio Fidi tra Agricoltori della Valle d’Aosta. Da Novembre era già presente presso la Coldiretti Valdostana a supporto della fase organizzativa.

«Si tratta del normale avvicendamento. - ha annunciato Balicco - Ezio Mossoni, dopo quaranta anni di lavoro in Coldiretti, di cui ventisette alla Direzione, si sta avvicinando alla data della pensione e abbiamo condiviso con la Confederazione Coldiretti l’opportunità di un dinamico rinnovamento interno per mantenere la nostra Associazione – largamente la più rappresentativa del mondo agricolo della nostra Regione - costantemente proiettata nelle attività sindacali e nei servizi a favore dei soci».

Ezio Mossoni
Mossoni assume, sempre presso la Coldiretti Valdostana, l’incarico di “Delegato Confederale” a supporto della Direzione e della Presidenza attraverso un ruolo politico organizzativo.


«Mossoni continuerà, quindi, far parte della squadra con un ruolo più sindacale” – conclude Balicco – a lui va il ringraziamento per aver contribuito alla crescita della Associazione e per quello che farà ancora, a Lanièce le felicitazioni per il nuovo importante incarico e gli auguri più sinceri di buon lavoro. E’ un momento in cui il mondo agricolo regionale ha bisogno del lavoro di tutti noi». 
 

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