26 aprile 2018

Venerdì 27 Aprile Alessandra Mondino (#PastoraleSocialeeLavoro) ospite a #ImpresaVda su #RadioPropostainBlu

Carissimo visitatore, domani, venerdì 27 aprile, alle 9,35, ventiseiesima puntata di ImpresaVda su Radio Proposta in Blu. L'ospite sarà Alessandra Mondino, responsabile della Pastorale Sociale e del Lavoro della Diocesi di Aosta.   

Domani a circa un'ora dalla trasmissione della puntata - se te la sei persa - puoi scaricare il podcast nell'apposita sezione sul sito di Radio Proposta in Blu.


Sul Corriere della Valle in edicola trovi invece l'intervista a Giuliano Boninsegni, Presidente di Federmanager. 


Se non conosci ancora la radio ti ricordo le sue frequenze: Courmayeur 103.8 - La Salle 93.7 - Saint-Nicolas 107.6 - Aosta 107.8 - Saint-Vincent 107.4 - Bassa Valle 107.8 - Brusson 88.5 - Ayas 107.6 - Valtournenche 107.6 - Valle del Gran San Bernardo 107.6 e Valgrisenche 88.0. 

21 aprile 2018

Graziano Dominidiato (#Confcommercio): «Un errore far morire i piccoli esercizi commerciali»


Questa settimana intervistiamo Graziano Dominidiato, presidente di Confcommercio Valle d’Aosta. Lo abbiamo incontrato appena prima di partire per il Forum di Confcommercio a Cernobbio.

La ringrazio anche perché si è reso disponibile a poche ore da un evento molto importante dove lei sarà presente: il Forum di Confcommercio che si svolgerà a Cernobbio. Il tema di quest’anno è “I protagonisti del mercato e gli scenari per gli anni 2000”...
“Grazie a voi per l’opportunità che mi permette di fare il punto sullo stato dell’arte del Commercio, del turismo nella nostra regione. Mi accingo ad andare a Cernobbio con la convinzione che chi opera in Valle deve necessariamente confrontarsi con realtà di più ampie dimensioni e con esperti di livello internazionale. Essere protagonisti del mercato è la nostra parola d’ordine e a Cernobbio metteremo a punto le strategie in base all’analisi dell'Ufficio Studi di Confcommercio sulle economie territoriali che sarà presentata proprio a Cernobbio.

La realtà del commercio è in forte trasformazione...
Certo! Il mercato è cambiato per una concomitanza dei cause che vanno dai gusti dei consumatori alla massiccia presenza della Grande distribuzione per non parlare del fenomeno emergente che è costituito dalle vendite on line. A tutto questo si devono aggiungere le trasformazioni urbane. La ringrazio per la domanda che mi da modo di porre una domanda a chi ci ascolta: la trasformazione ha penalizzato gli esercizi di prossimità e dei nostri paesi; abbiamo mai pensato al disagio sociale causato agli anziani, alle fasce deboli e la sicurezza territoriale lasciando morire i tanti negozietti che erano anche un punto di aggregazione?   

Guardando alla realtà valdostana cosa possiamo dire sullo stato di salute del commercio...
Lo stato di salute del commercio in generale è identico a quello degli altri comparti colpiti dalla crisi. Chi ha avuto l’intuizione di aggiornarsi, di documentarsi e cercare nuovi sbocchi di mercato ora si trova avvantaggiato; la crisi la stiamo superando ma chi non si è adeguatamente preparato difficilmente potrà sopportare i colpi della concorrenza e di quanti hanno esplorato mercati di nicchia e si sono specializzati nei diversi settori mercelogici. E’ chiaro che la specializzazione e la carta vincente anche per il commercio di domani.     

Il rapporto tra piccoli esercizi e GDO è sempre conflittuale? 
Più che di conflittualità io parlerei di concorrenzialità. Siamo in un libero mercato che non significa mercato selvaggio. E’ chiaro che la concorrenza c’è ma torniamo a quanto dicevo prima. Per il commercio al dettaglio ed i negozi di prossimità la parola d’ordine deve essere specializzazione e prodotti di eccellenza che hanno un valore aggiunto insito proprio dalla particolarità del territorio. Ma mi sembra doveroso richiamare l’attenzione sulle responsabilità della politica che deve saper coniugare i vari interessi ben sapendo dell’importanza che hanno i negozi di prossimità e dei villaggi.

Il 2017 è stata un’annata di grandi risultati per il turismo. Questo ha avuto qualche ricaduta sul commercio?
 E’ pacifico che se tira il turismo il commercio nel trova giovamento. Però penso che non si possa parlare di ricadute positive sul commercio derivanti dal turismo. Turismo e commercio è un tutt’uno. Perché senza turismo non c’è commercio, ma se non c’è commercio, se non ci sono esercizi commerciali, se non ci sono non ci sono gli esercenti con i loro bar ed i loro punti ristoro le pensa che ci sarebbero i flussi turistici che abbiamo registrato. Il turismo lo fa l’accoglienza ed in commercio è un cardine dell’accoglienza.

Se ben ricordo in base ad alcune recenti statistiche la Valle d’Aosta è una delle ragioni che fa maggiormente ricorso agli acquisti via internet. Un bel problema...
E’ chiaro che le percentuali falsano la realtà valdostana sia in negativo che in positivo per via delle dimensioni. Le statistiche dicono, in base alle immatricolazioni risulta che ogni valdostano dispone di due auto. E’ una dato fasullo perché il 50% delle immatricolazioni riguardano auto aziendale o di flotte. Quindi anche le vendite on line fanno più scalpore in termini percentuali che per il valore degli acquisti. Certo è che è un fenomeno da tenere sotto controllo.

Possiamo fare un primo bilancio di questo primo anno di presidenza?
Direi che è positivo anche se è stato quanto mai impegnativo. Confesso che nonostante la collaborazione del personale e la professionalità delle nostre impiegate e del nostro Direttore è stato oneroso e duro anche perché abbiamo cambiato sede tornado alle origini ovvero all’arco d’Augusto di Aosta dove siamo nati una settantina di anni fa.

Altri eventi in programma per il 2018?
Sicuramente replicheremo Commercianti in festa, le serate enogastronomico rossonere, Abbiamo poi in animo di organizzare un seminario sul commercio ed il turismo che si concluderà con una cena riservata ai commercianti. Se mi permette stiamo studiando la fattibilità di un progetto teso a costituire un fondo a sostegno dei nostri associati vittime di furti, rapine e spaccate di vetrine. Ma il nostro progetto nel cassetto r che presto sottoporremo al Comune di Aosta è riuscire a realizzare per il prossimo Natale nuove luminarie per la Città di Aosta per contribuire a renderla più bella, più luccicante, più accogliente. Un progetto che speriamo di poter sviluppare in collaborazione con tutti gli operatori turistici attivi in città.

Giancarlo Giachino (Piccola Industria): «il peggio della crisi è alle spalle»

Questa settimana proponiamo l’intervista a Giancarlo Giachino, presidente della Piccola Industria di Confindustria Valle d’Aosta.

Quest’anno avete proposto l’evento “il PMI Day si racconta”. Di cosa si è trattato ?
PMI DAY è uno degli eventi più significativi proposti dal Comitato Piccola Industria da Confindustria sia a livello nostro valdostano che a livello nazionale. Non è un caso infatti che l’iniziativa sia giunta alla sua ottava edizione. Lo dico con orgoglio, questa edizione ha avuto in Valle d’Aosta un grande successo. Il 2017 ha visto la partecipazione di 1256 allievi di 13 istituzioni scolastiche e 14 aziende associate. Con il PMI DAY si racconta abbiamo voluto premiare sia le imprese e le scuole che hanno aderito e, cosa non trascurabile, per trasmettere alle nuove generazioni del nostro territorio l’orgoglio e la passione del fare impresa, l’impegno e il talento che contraddistinguono gli imprenditori e i rispettivi collaboratori. Posso considerarmi fortunato, perché ho con me uno straordinario Comitato della Piccola Confindustria della Valle d’Aosta, composto da Alessandra Fulginiti, Edi Incoletti e Alfredo Lingeri e non dimentico neppure la struttura che ringrazio. Con l’aiuto di un piccolo video, preparato dalla sapiente capacità della nostra struttura, abbiamo fotografato le visite aziendali e / nelle interviste / gli studenti, i professori e gli imprenditori hanno manifestato piena soddisfazione per questa iniziativa. Il Presidente nazionale della Piccola Carlo Robiglio è intervenuto per sottolineare l’importanza del PMI DAY come giornata in cui le aziende aprono le loro porte e si raccontano a studenti e insegnanti. Un momento di incontro e riflessione per spiegare cosa significa fare impresa, un'iniziativa che mette al centro le persone e la loro capacità di trasformare le idee in progetti e i progetti in prodotti e servizi”.

Fra i temi affrontati quello delle reti di impresa. Ci credete molto in questa opportunità?
La frammentazione è una caratteristica del sistema produttivo italiano, ma solo facendo sistema e mettendosi insieme, le piccole imprese possono realizzare dei progetti che da sole non riuscirebbero a fare. Il contratto di rete è lo strumento ideale per valorizzare dei progetti condivisi, mantenendone la propria identità. Con costi estremamente limitati le piccole imprese possono fare economie di scala e svilupparsi. Una recente indagine di RetImpresa, Confindustria e Istat hanno rilevato che le imprese così dette “retiste” hanno registrato una migliore dinamica occupazionale con un + 5,2% all’anno. Ancora più marcato è l’impatto sul fatturato con un +7,4% all’anno sui contratti stipulati.

La presenza di giovani e imprese non può non far pensare al tema dell’Alternanza Scuola-Lavoro. Un percorso necessario ma non senza ostacoli…
È un percorso obbligato, siamo all’inizio e quest’anno l’avvio è stato un po’ lento per tutti / anche perché / sia le scuole, sia le imprese hanno dovuto compilare tanta carta e come tutti sanno la carta è nemica della semplificazione e madre della burocrazia. I ceppi dell’umanità tormentata sono fatti di carta bollata e la burocrazia è tra le strutture sociali più difficili da rovesciare. Alternare l’insegnamento in aula con un’esperienza in azienda è un modo per innovare la didattica, per aiutare gli studenti ad acquisire competenze che servono per entrare nel mondo del lavoro e sperimentare integrando le discipline scolastiche con il saper fare e Il fare è la vera misura dell’intelligenza. La scuola, ha un grande impegno morale in questo senso. Sono certo che alla società costi molto meno aiutare un giovane a costruirsi che non aiutare un adulto a ripararsi.

Qualche suggerimento?
Far crescere l’attenzione dell’opinione pubblica, degli insegnanti dei professori e delle famiglie in modo da potenziare questo percorso di avvicinamento della scuola al mondo del lavoro preparando gli studenti a questa esperienza, tenendo conto che l'evoluzione tecnologica delle imprese richiede sempre più nuove competenze e l’alternanza ha anche l’obiettivo di tarare meglio l’offerta didattica. Mi permetta di esprimere questa mia riflessione e convinzione negli accostamenti all’insegnante e professore. Un insegnante ti prende per mano, ti tocca la mente, ti apre il cuore, perché insegnare è toccare una vita per sempre. In oriente si dice “Un buon insegnante o professore è come una candela – si consuma per illuminare la strada per gli altri.

Ormai anche la piccola industria deve superare non soltanto i confini regionali ma pure nazionali...
La frammentazione, le piccole e micro dimensioni non aiutano la tenuta competitiva del nostro sistema produttivo. I grandi cambiamenti produttivi e la globalizzazione costringono le imprese ad aprirsi ai confini extra regionali. In Valle tante piccole realtà lo hanno fatto e lo stanno facendo. Fare rete può avere un impatto positivo sull’estensione del proprio mercato di riferimento (locale, nazionale o internazionale) e sulla valorizzazione dei prodotti del territorio, anche attraverso accordi di filiera. È questo il salto di qualità / culturale e organizzativo delle imprese valdostane e i numeri che superiamo giorno dopo giorno lo dimostrano. È un grande viaggio comune nella nuova dimensione del fare impresa ma anche la nostra visione di una società aperta, inclusiva e competitiva che si stà affacciando nel mondo. Si può crescere, si può diventare grandi, si può partecipare da protagonisti a progetti che da soli non avremmo la possibilità di mettere in campo, si può ottenerne molto più di quanto ne otterremmo da soli, in sostanza, in una parola sola, Reti di Impresa.
Allarghiamo un po’ il ragionamento: come giudicate lo stato di salute delle PMI valdostane?
Il peggio della crisi è alle spalle. C’è una ripresa a piccoli, lenti e difficili passi. L’indagine trimestrale di Confindustria Valle d’Aosta conferma che nel 2017 è cresciuta la percentuale degli imprenditori ottimisti su produzione, su ordini e anche sugli investimenti, grazie agli incentivi fiscali.
Oggi le PMI guardano al futuro con un po’ più di ottimismo, ma la caduta dei volumi produttivi in alcuni settori come l’edilizia difficilmente sarà recuperata a breve. Ci auguriamo che con il tempo si ritorni al trend precedenti alla crisi. L’accesso al credito resta un tema caldo, nonché spinoso per le nostre aziende. Da una parte le condizioni di offerta del credito sono favorevoli, ma dall’altra resta una certa rigidità da parte del sistema bancario a concedere affidamenti alle PMI. Serve una maggiore tolleranza al rischio e un allentamento delle condizioni richieste, anche perché vi è un oggettivo consolidamento della ripresa.

La situazione politica appare confusa a livello nazionale ma pure regionale...di certo questo non aiuta l’economia...
Gli imprenditori valuteranno i governi sui provvedimenti e NON sulle appartenenze di schieramento, anche perché più volte è stato riaffermato che Confindustria è “LAICA”. L’importante è assicurare al Paese un Governo che deve essere stabile e deve proseguire nelle riforme avviate negli ultimi anni. Dopo gli slogan i cittadini si aspettano dei provvedimenti concreti, seri e che rispondano alle esigenze della popolazione, e del mondo imprenditoriale. A Verona Confindustria ha lanciato un piano organico di politica industriale indicando cosa va fatto e le azioni da adottare: un’Italia più semplice, scuola, formazione e inclusione dei giovani, un Paese sostenibile, sviluppare la mobilità, la logistica e le comunicazioni, agevolare la crescita, un fisco a supporto di investimenti e crescita, una nuova governance per l’Europa.

Altri eventi che state preparando?
Il PMI DAY resta per la Piccola Industria l’evento clou dell’anno che si terrà a novembre, ma intendiamo collaborare anche ad altre iniziative volte a favorire una maggiore integrazione tra scuola e lavoro.

Un sogno imprenditoriale-associativo da realizzare?
Avere una Confindustria più unita, ritrovare una forte identità. Abbiamo bisogno di una Confindustria legata alle radici del nostro territorio, ma anche attenta a quello che succede in Italia e in Europa. Far capire agli imprenditori non associati che stare insieme significa essere più forti, dare più forza alle nostre proposte per lo sviluppo della nostra tanto amata Valle. La sfida è prima di tutto culturale perché separati significa accrescere le disuguaglianze. Nel lasciare un Messaggio ai giovani, sogno, che un domani arrivino al successo. Per raggiungere il successo nella vita devono sognare e credere nei propri sogni, come hanno fatto tanti imprenditori: “sognare è gratuito ed infinito”. Loro, Sono il nostro futuro e per questo devono essere consapevoli delle scelte che fanno e di quelle che faranno. Accennavo alla “consapevoelzza” / una parola importante per i ragazzi d’oggi. Un vocabolo fondamentale!!!!. Ognuno di loro deve intraprendere un percorso perché lo vuole, perché sa dove vuole andare e come. Il successo / è realizzare gli obiettivi, il successo / è la realizzazione di un sogno. Sognare e immaginare, devono trasformarsi in creare. Qualsiasi oggetto, prendo ad esempio uno smartphone, è stato creato due volte, la prima volta nell’immaginazione di qualcuno, la seconda nella creazione vera e propria dell’oggetto.  Per farsi strada nella vita e nel lavoro, bisogna studiare e rimanere aggiornati in modo costante e continuativo. Questa è la strada del successo. 

19 aprile 2018

Bilancio storico per #AostaFactor


Mercoledì 18 aprile l’Assemblea degli Azionisti di Aosta Factor Spa - società appartenente al Gruppo Finanziario Finaosta e Soggetta ad attività di direzione e coordinamento da parte della finanziaria regionale - si è riunita in seduta ordinaria sotto la presidenza del Dr. Jean-Claude Mochet, esaminando ed approvando il bilancio chiuso al 31 dicembre 2017.

La Società ha chiuso l’esercizio, il secondo del programmato Piano industriale 2016-2018, con un risultato ante imposte di Euro 6.341.425 (+ 22,5%) che ha determinato, al netto della fiscalità, un utile netto di Euro 4.307.704 (+ 23,7%), realizzando la più importante performance economica della sua storia.

Anche nel 2017 la Società ha proseguito il miglioramento della sua quota di mercato, raggiungendo un turnover di Euro 1.209,9 milioni, in aumento del 14% rispetto all’esercizio precedente. Il positivo andamento del turnover si è riflesso anche sugli impieghi medi, che nel 2017 hanno traguardato Euro 225,9 milioni, in progresso sull’esercizio precedente del 23,3%.

«Nel triennio di mandato in scadenza degli attuali Amministratori, i volumi produttivi del turnover sono cresciuti di oltre il 47%, superando sempre gli obiettivi del Piano Industriale - ha commentato il Presidente Mochet - e soprattutto i risultati economici hanno determinato una crescita di oltre il 90% degli utili netti, facendo evolvere costantemente le prospettive patrimoniali di Aosta Factor, che ha saputo cogliere le opportunità e la trasformazione dei mercati».

«Sono stati 12 mesi molto intensi, che ci hanno visto impegnati nelle sempre ardue sfide del settore, ma è stato un anno anche gravato da dinamiche strategiche impreviste – ha dichiarato il Direttore Generale Marziano Bosio – che pur tuttavia non hanno minato le nostre convinzioni sulla necessità di mantenere un ruolo di protagonisti nel factoring, pur nella dimensione che ci appartiene e con lo spirito che deriva dalle nostre radici territoriali, facendo emergere tutte le potenzialità di cui siamo consapevoli».

L’Assemblea degli azionisti ha, inoltre, provveduto a nominare per il triennio 2018-2020 il Consiglio di Amministrazione che sarà composto da Jean-Claude Mochet (Presidente), Dilva Segato, Veronica Celesia, Sabrina Janin e Luca Merano, quest’ultimo su proposta del Socio BANCO BPM S.p.A. Il Collegio Sindacale sarà, invece, presieduto da Claudio Vietti, mentre Alda Frand-Genisot e Corrado Ferriani sono stati nominati sindaci effetti.

Venerdì 20 Aprile Andrea Nicola (#AtelierdesIdées) ospite a #ImpresaVda su #RadioPropostainBlu

Carissimo visitatore, domani, venerdì 20 aprile, alle 9,35, venticinquesima puntata di ImpresaVda su Radio Proposta in Blu. L'ospite sarà Andrea Nicola della società Atelier des Idées.   

Domani a circa un'ora dalla trasmissione della puntata - se te la sei persa - puoi scaricare il podcast nell'apposita sezione sul sito di Radio Proposta in Blu.


Sul Corriere della Valle in edicola trovi invece l'intervista a Marco Paonessa, il Presidente di CNA Benessere e Salute. 


Se non conosci ancora la radio ti ricordo le sue frequenze: Courmayeur 103.8 - La Salle 93.7 - Saint-Nicolas 107.6 - Aosta 107.8 - Saint-Vincent 107.4 - Bassa Valle 107.8 - Brusson 88.5 - Ayas 107.6 - Valtournenche 107.6 - Valle del Gran San Bernardo 107.6 e Valgrisenche 88.0. 

12 aprile 2018

Luca Ronco (#Eyvia): «Voglio insegnare il mestiere dell'orafo ai giovani»

Questa settimana intervistiamo Luca Ronco, orafo artigiano.

Come nasce questa passione?
Nasce tanti anni fa con la scuola, con la preparazione. Dalla mia passione per il disegno e il disegno nel gioiello è fondamentale poi ho scoperto nel tempo la costruzione e la realizzazione dei gioielli, cioè tutta una filiera un po’ particolare e sono diventato un artigiano orafo.

Da quanto tempo ti dedichi a questa attività?
Ho una mia azienda dal 1992. Però ho imparato già dall’età di 15 anni. E ancora adesso quando si sente parlare di scuola-lavoro mi ricordo che già all’epoca, tra il 1985 e il 1986, al mattino si andava a scuola e al pomeriggio si faceva dell’apprendistato nelle botteghe in maniera gratuita e libera per imparare un po’ il mestiere. Questa è stata la fortuna mia e di alcuni miei coetanei che hanno lavorato nei picc9oli laboratori, nelle piccole fabbriche, e lì si è imparato effettivamente il mestiere, associato ovviamente a quello che si imparava a scuola.

L’azienda si chiama Eyvia. Come mai?
In patois è l’acqua, intesa come elemento che ispira le forme, dai torrenti all’acqua limpida.

Immagino che si tratti di un’attività che ti porta al di fuori dei confini regionali?
A volte. Non è predominante però si lavora con l’Italia, anche all’estero. Poi il lavoro sta cambiando, non soltanto nel mio campo, con il commercio online, e quindi con la conoscenza di nuovi clienti che possono venire dalla Francia, dagli Stati Uniti o dall’Australia, che ti richiedono i pezzi che vedono sul sito o su facebook. Sono gioielli che girano il mondo.

Recentemente sei stato coinvolto in un contest di livello internazionale. Di cosa si è trattato e come ci sei arrivato?
E’ stata una sorpresa anche per me. Sono stato cercato da una società che si occupa della diffusione del gioiello contemporaneo e che pubblica un annuario delle proposte di disegnatori e creativi nel mondo. Quest’anno sono stati 170 i selezionati in tutto il mondo. E io sono stato uno di questi. Hanno scelto due miei pezzi con delle perle. E’ una mia particolarità in quanto adoro lavorare con le perle. Ho così partecipato a questo contest. E’ stato pubblicato un libro, uscito da poco, e c’è stata una serata di presentazione al pubblico a Milano durante la serata della moda. Presenti a questo evento personaggi importanti come Yoko Ono. Per me è stato un momento di confronto. Ho potuto conoscere nuove realtà di mercato, nuovi disegnatori, provenienti anche da località più lontane, ad esempio molti dal Sudamerica. Persone capaci di creare e fare nuovo artigianato. Una significativa fonte di nuove ispirazioni.

Raccontaci le opere che hai proposto?
Sono pezzi che dovevano rispettare dei canoni di gioielleria contemporanea. Ho utilizzato le perle che sono una mia grande passione, ma ho utilizzato due perle particolari: una perla blu della Nuova Zelanda. Sono rarissime, particolari, sono delle perle mabe, cioè a metà e hanno dei colori blu-verde, blu-viola. Sono dei colori naturali. Sono prodotte da una piccola azienda che non riesce ad esportare tantissimo, quindi davvero di nicchia. Hanno dei colori veramente affascinati. Con questo ho realizzato un gioiello molto lineare conq questi colori che ricordano il mare e le foreste della Nuova Zelanda. Per l’altro gioiello ho abbinato la perla bianca giapponese Akoya con una forma molto stilizzata utilizzando metallo bianco e seta di colore turchese, come particolare nota di colore. Un filo girato a letto che faceva da cuscino a queste perle, una articolarità che è piaciuta alla giuria.

Come nasce un gioiello?
Per ogni orafo è un processo differente. Posso dire per me come nasce un gioiello. Io ho sempre nella mia giacca un foglio di carta e una matita. Il gioiello nasce dalla punta della matita. Poi successivamente ci si mette al banco e si lavora la materia che può essere la cera, l’argento oppure l’alpacca o l’ottone per vedere le forme e capire come renda nello spazio l’oggetto realizzato. Poi c’è la parte esecutiva che segue i canoni di costruzione e di tecnica tipiche dell’artigianato.

Adesso a che progetti stai lavorando?
I progetti sono sempre tanti. A volte direi quasi troppi. E il tempo per poi metterli in essere è ridotto in quanto il lavoro quotidiano prende il 90% del tempo. Però i progetti ci sono oltre allo studio che consiste nello cercare nuove materie per realizzare dei nuovi gioielli ma mi sto dedicando anche ad una oggettistica utile realizzata attraverso le tecniche dell’oreficeria. Un tempo si facevano oggetti sacri che avevano un loro perché nella vita della comunità. Oggi invece magari si può realizzare un tagliacarte, un accessorio da ufficio o altri oggetti che possono avere un plus utilizzando dei nuovi materiali e in particolare dei materiali nobili come il metallo o le pietre preziose.

Un sogno imprenditoriale da realizzare?
Per me sogni e progetti sono quasi la stessa cosa. Mi piacerebbe insegnare il mio mestiere. E questo manca. Un tempo io ho avuto questa fortuna e adesso sarebbe bello portare nelle scuole la proposta di un mestiere come l’orafo in quanto di ce ne sono sempre di meno.

#Coldiretti: Yves Giuseppe Perraillon nuovo Presidente Associazione Pensionati



Yves Giuseppe Perraillon, 65 anni, coltivatore diretto di Chambave, è il nuovo Presidente dell’Associazione Pensionati di Coldiretti Valle d’Aosta.

L’Assemblea, riunita lunedì 9 aprile presso la sede Coldiretti di Aosta, ha anche eletto come vice presidenti Pascasia Marquet di Aosta e Franco Jacchi di Donnas.

«E’ un onore per me, dopo tanti anni di impegno all’interno della Coldiretti Valle d’Aosta, andare a ricoprire il ruolo di Presidente dell’Associazione Pensionatievidenzia  Perraillonuna categoria che considero decisamente speciale per l’impegno profuso in campo agricolo, anche dopo il raggiungimento dell’età pensionabile, per il miglioramento della propria azienda, per il benessere dei propri figli e dei propri nipoti, per la crescita della nostra Organizzazione».
L’Associazione Pensionati Coldiretti rappresenta, tutela e difende circa 3000 pensionati, tra gli obiettivi evidenziati dal nuovo direttivo, spicca l’impegno per favorire il ruolo attivo dei pensionati, valorizzando le competenze, le esperienze acquisite e il loro fondamentale supporto per tramandare i valori del mondo agricolo di montagna.

Ecco il nuovo Consiglio direttivo al completo: Yves Giuseppe Perraillon (Presidente), Pascasia Marquet di Aosta e Franco Jacchi di Donnas (Vice Presidenti), Elda Covolo di Morgex, Aldo Dalbard di Pollein, Angelo Lanièce di Champdepraz e Alessio Zerga di Courmayeur (consiglieri).

Venerdì 13 Aprile Massimo Pesando (#Tipografia Pesando) ospite a #ImpresaVda su #RadioPropostainBlu

Carissimo visitatore, domani, venerdì 13 aprile, alle 9,35, ventiquattresima puntata di ImpresaVda su Radio Proposta in Blu. L'ospite sarà Massimo Pesando dell'omonima Tipografia.   

Domani a circa un'ora dalla trasmissione della puntata - se te la sei persa - puoi scaricare il podcast nell'apposita sezione sul sito di Radio Proposta in Blu.


Sul Corriere della Valle in edicola trovi invece l'intervista a Graziano Dominidiato, il Presidente di Confcommercio. 


Qui trovi i podcast delle precedenti interviste

Mauro Treves 
Nicole Giustini
Vivien Charrey
Davide Dell'Innocenti
Luca Ronco
Giancarlo Giachino
Graziano Dominidiato
Marco Paonessa
Giuliano Bonsinsegni


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5 aprile 2018

Venerdì 6 Aprile Giuliano Boninsegni (#Federmanager) ospite a #ImpresaVda su #RadioPropostainBlu

Carissimo visitatore, domani, venerdì 6 aprile, alle 9,35, ventitreesima puntata di ImpresaVda su Radio Proposta in Blu. L'ospite sarà Giuliano Boninsegni, Presidente di Federmanager Valle d'Aosta.   

Domani a circa un'ora dalla trasmissione della puntata - se te la sei persa - puoi scaricare il podcast nell'apposita sezione sul sito di Radio Proposta in Blu.


Sul Corriere della Valle in edicola trovi invece l'intervista a Giancarlo Giachino, il Presidente della Piccola Industria. 


Ne approfitto anche per ricordare che ImpresaVda va in ondacon il patrocinio della Camera di Commercio di Aosta che per dodici puntate patrocinerà la nostra trasmissione, Camera di Commercio che –lo ricordiamo – di cui ricordiamo l’adesione, dello Sportello SPIN2 – gestione associata tra Chambre valdôtaine e Unioncamere Piemonte, alla rete Enterprise Europe Network, rete europea di supporto alle imprese.


Se non conosci ancora la radio ti ricordo le sue frequenze: Courmayeur 103.8 - La Salle 93.7 - Saint-Nicolas 107.6 - Aosta 107.8 - Saint-Vincent 107.4 - Bassa Valle 107.8 - Brusson 88.5 - Ayas 107.6 - Valtournenche 107.6 - Valle del Gran San Bernardo 107.6 e Valgrisenche 88.0. 
 

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