Questa settimana intervistiamo
Graziano Dominidiato, presidente di Confcommercio Valle d’Aosta. Lo abbiamo
incontrato appena prima di partire per il Forum di Confcommercio a Cernobbio.
La ringrazio anche perché si è reso
disponibile a poche ore da un evento molto importante dove lei sarà presente:
il Forum di Confcommercio che si svolgerà a Cernobbio. Il tema di
quest’anno è “I protagonisti del mercato e gli scenari per gli anni 2000”...
“Grazie a voi per
l’opportunità che mi permette di fare il punto sullo stato dell’arte del
Commercio, del turismo nella nostra regione. Mi accingo ad andare a Cernobbio
con la convinzione che chi opera in Valle deve necessariamente confrontarsi con
realtà di più ampie dimensioni e con esperti di livello internazionale. Essere
protagonisti del mercato è la nostra parola d’ordine e a Cernobbio metteremo a
punto le strategie in base all’analisi dell'Ufficio Studi di Confcommercio
sulle economie territoriali che sarà presentata proprio a Cernobbio.
La realtà del commercio è in forte
trasformazione...
Certo! Il mercato è cambiato
per una concomitanza dei cause che vanno dai gusti dei consumatori alla
massiccia presenza della Grande distribuzione per non parlare del fenomeno
emergente che è costituito dalle vendite on line. A tutto questo si devono
aggiungere le trasformazioni urbane. La ringrazio per la domanda che mi da modo
di porre una domanda a chi ci ascolta: la trasformazione ha penalizzato gli
esercizi di prossimità e dei nostri paesi; abbiamo mai pensato al disagio
sociale causato agli anziani, alle fasce deboli e la sicurezza territoriale
lasciando morire i tanti negozietti che erano anche un punto di aggregazione?
Guardando alla realtà valdostana
cosa possiamo dire sullo stato di salute del commercio...
Lo stato di salute del commercio
in generale è identico a quello degli altri comparti colpiti dalla crisi. Chi
ha avuto l’intuizione di aggiornarsi, di documentarsi e cercare nuovi sbocchi
di mercato ora si trova avvantaggiato; la crisi la stiamo superando ma chi non
si è adeguatamente preparato difficilmente potrà sopportare i colpi della
concorrenza e di quanti hanno esplorato mercati di nicchia e si sono
specializzati nei diversi settori mercelogici. E’ chiaro che la
specializzazione e la carta vincente anche per il commercio di domani.
Il rapporto tra piccoli esercizi e
GDO è sempre conflittuale?
Più che di conflittualità
io parlerei di concorrenzialità. Siamo in un libero mercato che non significa
mercato selvaggio. E’ chiaro che la concorrenza c’è ma torniamo a quanto dicevo
prima. Per il commercio al dettaglio ed i negozi di prossimità la parola
d’ordine deve essere specializzazione e prodotti di eccellenza che hanno un
valore aggiunto insito proprio dalla particolarità del territorio. Ma mi sembra
doveroso richiamare l’attenzione sulle responsabilità della politica che deve
saper coniugare i vari interessi ben sapendo dell’importanza che hanno i negozi
di prossimità e dei villaggi.
Il 2017 è stata un’annata di grandi
risultati per il turismo. Questo ha avuto qualche ricaduta sul commercio?
E’ pacifico che se tira il turismo il
commercio nel trova giovamento. Però penso che non si possa parlare di ricadute
positive sul commercio derivanti dal turismo. Turismo e commercio è un
tutt’uno. Perché senza turismo non c’è commercio, ma se non c’è commercio, se
non ci sono esercizi commerciali, se non ci sono non ci sono gli esercenti con
i loro bar ed i loro punti ristoro le pensa che ci sarebbero i flussi turistici
che abbiamo registrato. Il turismo lo fa l’accoglienza ed in commercio è un
cardine dell’accoglienza.
Se ben ricordo in base ad alcune
recenti statistiche la Valle d’Aosta è una delle ragioni che fa maggiormente
ricorso agli acquisti via internet. Un bel problema...
E’ chiaro che le
percentuali falsano la realtà valdostana sia in negativo che in positivo per
via delle dimensioni. Le statistiche dicono, in base alle immatricolazioni
risulta che ogni valdostano dispone di due auto. E’ una dato fasullo perché il
50% delle immatricolazioni riguardano auto aziendale o di flotte. Quindi anche
le vendite on line fanno più scalpore in termini percentuali che per il valore
degli acquisti. Certo è che è un fenomeno da tenere sotto controllo.
Possiamo fare un primo bilancio di
questo primo anno di presidenza?
Direi che è positivo anche
se è stato quanto mai impegnativo. Confesso che nonostante la collaborazione
del personale e la professionalità delle nostre impiegate e del nostro
Direttore è stato oneroso e duro anche perché abbiamo cambiato sede tornado
alle origini ovvero all’arco d’Augusto di Aosta dove siamo nati una settantina
di anni fa.
Altri eventi in programma per il
2018?
Sicuramente replicheremo
Commercianti in festa, le serate enogastronomico rossonere, Abbiamo poi in
animo di organizzare un seminario sul commercio ed il turismo che si concluderà
con una cena riservata ai commercianti. Se mi permette stiamo studiando la
fattibilità di un progetto teso a costituire un fondo a sostegno dei nostri
associati vittime di furti, rapine e spaccate di vetrine. Ma il nostro progetto nel cassetto r che
presto sottoporremo al Comune di Aosta è riuscire a realizzare per il prossimo
Natale nuove luminarie per la Città di Aosta per contribuire a renderla più
bella, più luccicante, più accogliente. Un progetto che speriamo di poter
sviluppare in collaborazione con tutti gli operatori turistici attivi in città.
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