20 luglio 2011

Roberto Marzorati (Cogne Acciai Speciali): «Il 2010? L'anno della nostra definitiva ripresa»

«Il 2010 ha rappresentato l’anno della definitiva ripresa che ha consentito di tornare a recuperare sia in termini di volumi che di fatturato relativamente al 2009 che ha rappresentato l’anno peggiore dell’ultimo decennio, in questo caso grazie ad un riequilibrio dei costi delle materie prime e dei prezzi di mercato». Lo ha dichiarato il vice presidente della Cogne Acciai Speciali Roberto Marzorati nel corso della conferenza stampa svoltasi questa mattina presso lo stabilimenti di Aosta. 


Secondo Marzorati, per la Cogne tale situazione - favorita anche dal consolidamento positivo dei rapporti commerciali avviati già nel 2009 per far fronte al periodo di recessione – si inserisce all’interno di un quadro europeo che dopo un calo del 29% registrato nel 2009, nel 2010 ha visto crescere del 27,5% il mercato europeo degli inossidabili. La ripresa è stata particolarmente sostenuta durante i primi mesi dell’anno in quanto alla crescita dell’attività di molti settori d’utilizzo finale dei prodotti si è abbinata una maggiore richiesta dei clienti finalizzata ad anticipare l’aumento dei costi di lega. 


Tale crescita, che ha fatto segnare un +53% nella prima parte dell’anno, ha conosciuto un rallentamento a partire dal mese di maggio, quando la caduta dei prezzi del nickel ed il rallentamento dell’attività degli utilizzatori finali hanno comportato una riduzione delle vendite. Questa situazione è stata più evidente per il mercato degli inossidabili piani rispetto a quello degli inossidabili lunghi. Benché durante l’autunno si sia manifestato una leggero recupero, complessivamente la produzione si è attestata al di sotto delle previsioni, anche perché il venir meno delle misure anticrisi messe in atto da alcuni Paesi europei ha spinto molti clienti a ridurre in anticipo rispetto alla fine dell’anno gli stock a magazzino. 


Guardando ai numeri il budget 2011 si attesterà intorno alle 175.000 tonnellate spedite ai clienti (156mila nel 2010 e 105mila nel 2009), mentre il fatturato 2011 salirà a quota 608 milioni contro i 487 del 2010 e i 302 del 2009.


«Per quanto ci riguarda – ha proseguito il vice presidente della CAS - il 2011 sarà caratterizzato da una fase di normalizzazione operativa, in vista della ripresa del processo di sviluppo che sarà avviata già nel corso dell’anno e che andrà a regime nel 2012». Per ciò che attiene ai livelli occupazionali, dopo la flessione del 2009 e del 2010, la forza lavoro della Cogne è tornata a crescere per attestarsi al 30 giugno di quest’anno sulle 1080 unità. Marzorati ha messo in evidenza la politica voluta e portata avanti dei vertici aziendali di ringiovanimento dell’età media dei propri dipendenti. Tale scelta, ha comportato che, solo nei primi mesi del 2011, dei 75 assunti ben 53 (ossia oltre il 70%) abbiano meno di 40 anni e oltre il 52% meno di 30 anni. Sempre per quanto attiene al personale – che Marzorati ha definito il vero valore aggiunto dell’azienda - di rilievo è sicuramente stata l’attenzione alla formazione che la Cogne Acciai Speciali ha posto  nei confronti del propri lavoratori. Fra i temi affrontati nei percorsi formativi - che sono ripresi nel 2010 dopo il sostanziale rallentamento del 2009 dovuto alla Cassa integrazione - particolare attenzione è stata posta riguardo ai temi della sicurezza con l’avvio del progetto “Obiettivo Sicurezza” definito in accordo con le RLS e le RSU. 


Il rapporto sui livelli di emissioni in atmosfera
La conferenza stampa è stata anche l'occasione per la presentazione del primo rapporto annuale sui livelli e sulle qualità delle emissioni in atmosfera dello stabilimento. Dal rapporto si deduce che sarebbero pari al 3% di quanto autorizzato. «I 148 parametri analizzati nei 478 campionamenti che abitualmente ogni anno la Cogne opera sia al proprio interno - commenta Marzorati - che con il supporto di un laboratorio indipendente costituiscono infatti la base da cui partire per pianificare gli interventi e gli investimenti finalizzati alla progressiva riduzione dell’impatto ambientale dello stabilimento sulla città e sul territorio circostante. Ovviamente, questi controlli vengono svolti in maniera preventiva durante la quotidiana attività di monitoraggio di tutti gli impianti e non sono il frutto di azioni poste in essere per verificare eventuali situazioni anomale.  La Cogne, naturalmente, è consapevole del fatto che il percorso verso il miglioramento continuo e il contenimento delle emissioni è complesso e articolato. Ma, visti i risultati conseguiti che nel 2010 non evidenziano nessun superamento dei limiti di legge, ha anche la presunzione di ritenere che la strada imboccata sia quella giusta». 

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