Nella giornata di ieri è pervenuta dal Ministro per la semplificazione normativa Roberto Calderoli e dal Ministro delle riforme per il federalismo Umberto Bossi, la bozza aggiornata del disegno di legge recante «Attuazione dell’articolo 119 della costituzione: delega al governo in materia di federalismo fiscale›». «La nuova versione mi pare soddisfacente in quanto l’articolo 20, riguardante le Regioni a Statuto speciale e le Province autonome, è stato ritoccato secondo le proposte formulate con le altre Speciali – dice il Presidente della Regione Augusto Rollandin - è previsto quindi che le Regioni a Statuto speciale e le Province autonome partecipino agli obiettivi di perequazione e solidarietà, secondo i criteri e le modalità che saranno stabiliti nelle norme di attuazione, che dovranno tenere conto della dimensione della finanza regionale rispetto alla dimensione della finanza pubblica complessiva, nonché delle funzioni effettivamente esercitate dalle Regioni a Statuto speciale e dalle Province autonome».L’iter del provvedimento dovrebbe essere sottoposto all’esame della Conferenza Unificata per il prescritto parere il prossimo 18 settembre 2008.
Vi aggiungo il testo del nuovo articolo. In grassetto trovate le variazioni rispetto alla prima versione. Per ora confesso di orientarmi malamente nella materia. Cercherò di riuscire a trovare qualcuno in grado di spiegarmi e spiegarci che cosa sta succedendo.
Art. 20
(Coordinamento della finanza delle Regioni a statuto speciale e delle Province autonome)
1. Nei limiti consentiti dai rispettivi Statuti speciali, le Regioni a statuto speciale e le Province autonome di Trento e di Bolzano concorrono al conseguimento degli obiettivi di perequazione e di solidarietà ed all'esercizio dei diritti e doveri da essi derivanti, nonchè all’assolvimento degli obblighi posti dall'ordinamento comunitario, secondo criteri e modalità stabiliti da norme di attuazione dei rispettivi statuti, da definire, con le procedure previste dagli statuti medesimi, entro il termine stabilito per l'emanazione dei decreti legislativi di cui all'articolo 2 e secondo il principio del superamento del criterio della spesa storica di cui all’articolo 2, comma 2, lettera c).
2. Le norme di attuazione di cui al comma 1 tengono conto della dimensione della finanza delle predette Regioni e Province autonome rispetto alla finanza pubblica complessiva, delle funzioni da esse effettivamente esercitate e dei relativi oneri, anche in considerazione degli svantaggi strutturali permanenti, ove ricorrano, e dei livelli di reddito pro-capite che caratterizzano i rispettivi territori o parte di essi, rispetto a quelli corrispondentemente sostenuti per le medesime funzioni dallo Stato, dal complesso delle regioni e, per le regioni e Province autonome che esercitano le funzioni in materia di finanza locale, dagli enti locali. Le medesime norme di attuazione disciplinano altresì le specifiche modalità attraverso le quali lo Stato assicura il conseguimento degli obiettivi costituzionali di perequazione e di solidarietà per le Regioni a statuto speciale i cui livelli di reddito pro-capite siano inferiori alla media nazionale. Tengono altresì conto dell’esigenza di promuovere lo sviluppo economico e di rimuovere gli squilibri economici e sociali prevedendo anche, in conformità con il diritto comunitario, forme di fiscalità di sviluppo. Disciplinano, sulla base di quanto previsto dai rispettivi statuti, le modalità per l’attribuzione alle Regioni di quote del reddito delle imprese con sede legale fuori del territorio della Regione e con stabilimenti o impianti nella Regione medesima, contestualmente all’attribuzione o trasferimento delle eventuali competenze o funzioni spettanti alle medesime Regioni ed ancora non esercitate.
3. Le disposizioni di cui al comma 1 sono attuate, nella misura stabilita dalle norme di attuazione degli statuti speciali e alle condizioni stabilite dalle stesse norme in applicazione dei criteri di cui al comma 2, anche mediante l'assunzione di oneri derivanti dal trasferimento o dalla delega di funzioni statali alle medesime Regioni a statuto speciale e Province autonome ovvero da altre misure finalizzate al conseguimento di risparmi per il bilancio dello Stato, nonché con altre modalità stabilite dalle norme di attuazione degli statuti speciali. Inoltre, le predette norme, per la parte di propria competenza:
a) disciplinano il coordinamento tra le leggi statali in materia di finanza pubblica e le corrispondenti leggi regionali e provinciali in materia, rispettivamente, di finanza regionale e provinciale, nonché di finanza locale nei casi in cui questa rientri nella competenza della Regione a statuto speciale o Provincia autonoma;
b) definiscono i princìpi fondamentali di coordinamento del sistema tributario con riferimento alla potestà legislativa attribuita dai rispettivi statuti alle Regioni a statuto speciale e alle Province autonome in materia di tributi regionali, provinciali e locali.
a) disciplinano il coordinamento tra le leggi statali in materia di finanza pubblica e le corrispondenti leggi regionali e provinciali in materia, rispettivamente, di finanza regionale e provinciale, nonché di finanza locale nei casi in cui questa rientri nella competenza della Regione a statuto speciale o Provincia autonoma;
b) definiscono i princìpi fondamentali di coordinamento del sistema tributario con riferimento alla potestà legislativa attribuita dai rispettivi statuti alle Regioni a statuto speciale e alle Province autonome in materia di tributi regionali, provinciali e locali.
9 commenti:
In soldoni : il punto di partenza è che la Valle riceve i 14/10 , tutto il resto è relativo . Ma si cercherà di menare il can per l'aia con considerazioni volte a coprire tale dato unico al mondo . Un appunto a Favre : quanto trasferito dal blog al Corriere è quanto da me scritto nel mio primo intervento , ma non sapevo che sarebbe finito sul settimanale , a differenza di Calì , per esempio . Pensavo a frasi prese qua e là . Avessi saputo ciò che Vincenzo seppe prima di postare sarei stato onnicomprensivo nell'esposizione del mio pensiero : a esempio , ho scritto solo poi sul fatto che prima si ridisegna lo Stato , a mio avviso eliminando le province e magari incrementando il numero delle regioni , e solo dopo si parla di ff , per me nato male e vissuto peggio . Si toglie l'ici dalla prima casa , che non tutti posseggono , ma poi si introdurrà una nuova tassa che sarà pagata anche da chi è in affitto . Metodo leghista per punire il mezzogiorno e far star meglio il nord , in barba alla solidarietà nazionale . E non mi si parli di perequazioni : se saranno effettive , tanto valeva non fare un ff motivato solo dalle esigenze di chi riempie d'acqua del Po le ampolle !
Mi dispiace per l'inconveniente.
Spero Favre non mi rimbrotti per quello che poi non è neppure tanto un off topic : le teorie padanofederaliste della Lega hanno lo stesso aplomb della cravatta ( colore e nodo ) di Calderoli nella foto di questo post ....
Questa volta mi riesce proprio difficile darle torto...
Invito Borluzzi a non esagerare con le battute. E ricordo per quei pochi che non lo sapessero che si tratta di un lapsus, un po' sfortunato, ma soltanto un lapsus. Rimango convinto che vincerà Barack Obama.
Forse Favre fa parte del team di Hussein Obama ... comunque ormai l'omelette è fatta : moglie estremista di colore e candidato di sinistra in odore di contiguità religiosa col Profeta . PS. : il post originario è del 2 settembre . Ma l'off topic del direttore mi autorizza , spero , ad imitarlo accennando a una ... " barzelletta politica " oggi veramente successa . Se autorizzato , la racconto domani nei particolari concettuali . Ordunque : io ho una linea politica condivisa da qualche testa pensante ( comprese persone non immaginabili ) e ovviamente non rinuncio alle mie idee . Ebbene , mi telefona Alessandro Camera de La Stampa chiedendomi una battuta sul fatto che in un comunicato chi si ritiene unto dal Signore ha deciso di costruire il PdL valdostano pure con i miei simili : e io lo so dal giornalista ! Ovvio che l'unto potrebbe ribattere in un certo modo , ma io ribatterei a lui in due altri . Quali modi ? Prima l'autorizzazione , gradita perchè in Valle non si può illustrare compiutamente mai nulla e utilizzare atipicamente questo spazio sarebbe una saggia conseguenza del trovarsi in una regione ove le persone sono " libere " di scegliere solo le modalità dell'assenso a quanto gli unti di viale dei Partigiani ha stabilito dover essere il Corano locale .
Obviously " hanno " e non "ha" , ultima riga . Sorry .
per Fabrizio
da La Stampa odierna (Ugo Magri)
"La Lega si attende che in settimana Berlusconi licenzi la bozza Calderoli, domani incontro a Palazzo Chigi, giovedì Consiglio dei ministri. Ma se lo scorda. Il premier ha l'agenda zeppa di impegni internazionali. Oltretutto in quel testo, confida privatamente, "non so manco cosa c'è scritto". Tremonti sente odore di bruciato, gli suggerisce di dare un okay di massima, tanto è solo la cornice del federalismo fiscale, per i dettagli ci sarà tempo, così la Lega si placa un po'."
Come vedi non sei (non siamo) i soli a non raccappezzarci troppo. Per il momento il problema del federalismo fiscale (bozza Calderoli) è noto solo alla Lega e a Rollandin.
Mi sa che dovrò ricredermi. Forse ha ragione l'Assessore Lavoyer quando sostiene, come ha fatto nell'intervista che ho pubblicato la scorsa settimana sul Corriere e che potrete leggere a fine di questa sul Blog (se però avete comprato il Corriere è meglio... in qualche maniera s'ha da campà...), che alla fine una quadra si troverà comunque, potremmo dire con un novello neologismo "al(l)italiana".
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