Enrico de Girolamo |
Prima di tutto spieghiamo che cosa è una Esco? E perché è così importante oggi?
Una
Esco è una energy saving company, cioè un’azienda che ha le
capacità tecnico economico organizzative per poter valutare e
proporre interventi di riqualificazione energetica, finanziandoli
attraverso contratti a prestazioni garantite. E' importante perché
in questo momento di crisi finanziaria di liquidità un'azienda di
questo tipo si prende carico dell'intervento di riqualificazione
energetica garantendone il risultato in termini di risparmio e
finanziandolo attraverso il risparmio conseguito. Concretamente
attraverso una diagnosi energetica del sistema edificio / impianto la
società individua interventi che producono un risparmio, li finanzia
e, attraverso un contratto pluriennale di servizio energia, recupera
l’investimento attraverso una quota parte del risparmio.
Qualcosa abbiamo
già detto ma come nasce Nuova Energia e che cosa fa?
Nuova
Energia nasce il 24 dicembre del 2013, è una società che fa capo al
gruppo imprenditoriale dell’ing. Arditi, che ha affittato il ramo
d’azienda di Sea, società energetica aostana, facendo confluire
in Nuova Energia management, know how, personale, attrezzature e
contratti in essere. Nuova Energia si occupa di tutte le attività
connesse con la la manutenzione e la costruzione progettazione di
impianti, produzione di energia attraverso contratti di servizi
energia, e facility management o global service.
Lei stesso è un esperto certificato di gestione dell'energia...
Si,
oltre ad avere ottenuto la certificazione di Nuova Energia come Esco
ai sensi della norma Uni
11352,
ho ottenuto personalmente la certificazione ai sensi della norma Uni
11339 come Ege, cioè esperto in gestione dell’energia. Questo è
avvenuto a cura di Secem, il sistema europeo di certificazione in
energy management. Queste
due certificazioni sono peraltro richiamate dalla nuova normativa
nazionale in tema di risparmio energetico d.lgs 102/14 che recepisce
la direttiva euopea 27del 2012, e individua queste figure come figure
di riferimento per l’esecuzione delle diagnosi energetiche,
obbligatorie da quest'anno, per le aziende di grandi dimensione o per
le pmi energivore.
E' giusto sottolineare che non si tratta di una certificazione così diffusa...
Assolutamente
no. Avviene tramite un'esame tenuto da una commissione di esperti
dell'Enea e nell'elenco di certificati del Secem non si raggiunge il
centinaio di ege in tutta Italia.
Avete organizzato un grande evento di cosa si tratta?
Abbiamo organizzato un workshop dal titolo “Abitare 2.0” che si è tenuto
giovedì 12 febbraio, alle 15, presso la nostra nuova sede giovedì,
nella palazzina un tempo di Eurotravel, patrocinato dalla Regione
Autonoma Valle d'Aosta, da Anaci Italia, cioè l'associazione
nazionale degli amministratori di condominio, dalla Chambre e da
Confindustria sezione Edili, e avrà importanti relatori, tra cui il
presidente nazionale Anaci, che tratteranno temi importnati quali
l’edilizia di qualità, la riqualificazione energetica, il
partenariato pubblico/privato, il ruolo delle esco, degli
amministratori e degli enti pubblici.
Quali
sono gli obiettivi di un simile incontro?
In
un panorama di crisi generalizzata edilizia sostenibile è il motore
trainante del settore costruzioni. Questo può avvenire attraverso le
attività di riqualificazione del patrimonio pubblico e privato. Gli
obiettivi di questo incontro sono quelli di proporre
spunti di riflessione per un cambiamento intelligente nell’edilizia
attraverso nuove forme di partenariato pubblico-privato; energie
rinnovabili
ed efficientamento
e valorizzazione energetica; innovazione dei materiali e
greenquality; attenzione alla sicurezza e alla manutenzione; bim
(building information modeling);
building
automation e protocolli
di controllo e di rating, che definiscono la qualità degli edifici
ristrutturati. Queste sono tutte novità che intendiamo porre
all'attenzione degli operatori del settore e degli utenti.
Cosa può significare Abitare 2.0 per un cittadino che ci sta ascoltando?
In
un contesto di riqualificazione del patrimonio edilizio riteniamo che
questo possa aiutare a comprendere meglio quali siano in tale
contesto i nuovi ruoli e nuove opportunità per: utenti finali ,
amministratori, professionisti, esco e reti d’imprese e ente
pubblico.
E per un imprenditore e un politico?
E’
l’occasione per favorire un incontro ed un confronto al fine di
rendere operative attività di partnership tra ente pubblico e
imprenditori privati, mettendo assieme le forze in un momento di
difficoltà operative e finanziarie rilevanti.
E' stata presentata anche la proposta di una rete di impresa. Come intendete realizzarla...
E’
da tempo che ci stiamo lavorando assieme ad un gruppo di altre 8
imprese valdostane che, per organizzazione e competenze ricoprono
tutti i ruoli nel campo dell’edilizia sostenibile. Da progettisti a
costruttori, a specialisti nel monitoraggio antisismico e nella
sicurezza, a operatori immobiliari e a consulenti nel campo
dell’assistenza a imprese in progetti internazionali. Due settimane fa finalmente è stata costituita con atto notarile questa rete
d'imprese, denominata Nesysvda e ho l’onore di esserne il
presidente, coadiuvato dall’ing. Mascotto che ne è il
vicepresidente. Si tratta di una forma innovativa di aggregazione tra
imprese che mantiene ampia flessibilità tra di esse, ma le unisce in
maniera sinergica su specifici obiettivi che vengono formalizzati
ogni anno. Io ritengo sia un modo intelligente ed innovativo di
affrontare il mercato regionale, nazionale e anche internazionale, unendo le forze di più imprese senza gravarle di costi strutturali e
fissi.
Una novità aziendale?
E'
proprio nel Dna di Nuova Energia l'attenzione, la focalizzazione su
tutto quello che è innovazione, quindi attenzione all'innovazione
organizzativa e di qui la nascita della rete di imprese di cui ho
parlato prima, ma anche attenzione alle nuove tecnologie. Ne stiamo
testando alcune particolarmente all'avanguardia nella produzione di
energia, una delle quali è stata proposta in coda all'evento.
Un
sogno imprenditoriale da realizzare?
Per
Nuova Energia il sogno è creare in Valle d’Aosta un polo di
riferimento per l’innovazione nel campo dell’energia. Un polo che
possa avere in futuro un respiro anche fuori Valle, o addirittura
internazionale. Per quanto riguarda la rete ci auguriamo di esportare
anche al di fuori della Valle d'Aosta le competenze che in vent'anni
di storia di queste aziende sono maturate.
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