18 febbraio 2015

De Girolamo (Nuova energia): una rete di imprese per sfidare il mercato

Enrico de Girolamo
Questa settimana intervistiamo Enrico de Girolamo, di Nuova Energia, l'unica ESCO valdostana, Energy Saving Company.

Prima di tutto spieghiamo che cosa è una Esco? E perché è così importante oggi?
Una Esco è una energy saving company, cioè un’azienda che ha le capacità tecnico economico organizzative per poter valutare e proporre interventi di riqualificazione energetica, finanziandoli attraverso contratti a prestazioni garantite. E' importante perché in questo momento di crisi finanziaria di liquidità un'azienda di questo tipo si prende carico dell'intervento di riqualificazione energetica garantendone il risultato in termini di risparmio e finanziandolo attraverso il risparmio conseguito. Concretamente attraverso una diagnosi energetica del sistema edificio / impianto la società individua interventi che producono un risparmio, li finanzia e, attraverso un contratto pluriennale di servizio energia, recupera l’investimento attraverso una quota parte del risparmio.
 
Qualcosa abbiamo già detto ma come nasce Nuova Energia e che cosa fa?
Nuova Energia nasce il 24 dicembre del 2013, è una società che fa capo al gruppo imprenditoriale dell’ing. Arditi, che ha affittato il ramo d’azienda di Sea, società energetica aostana, facendo confluire in Nuova Energia management, know how, personale, attrezzature e contratti in essere. Nuova Energia si occupa di tutte le attività connesse con la la manutenzione e la costruzione progettazione di impianti, produzione di energia attraverso contratti di servizi energia, e facility management o global service.

Lei stesso è un esperto certificato di gestione dell'energia...
Si, oltre ad avere ottenuto la certificazione di Nuova Energia come Esco ai sensi della norma Uni 11352, ho ottenuto personalmente la certificazione ai sensi della norma Uni 11339 come Ege, cioè esperto in gestione dell’energia. Questo è avvenuto a cura di Secem, il sistema europeo di certificazione in energy management. Queste due certificazioni sono peraltro richiamate dalla nuova normativa nazionale in tema di risparmio energetico d.lgs 102/14 che recepisce la direttiva euopea 27del 2012, e individua queste figure come figure di riferimento per l’esecuzione delle diagnosi energetiche, obbligatorie da quest'anno, per le aziende di grandi dimensione o per le pmi energivore.

E' giusto sottolineare che non si tratta di una certificazione così diffusa...
Assolutamente no. Avviene tramite un'esame tenuto da una commissione di esperti dell'Enea e nell'elenco di certificati del Secem non si raggiunge il centinaio di ege in tutta Italia.

Avete organizzato un grande evento di cosa si tratta?
Abbiamo organizzato un workshop dal titolo “Abitare 2.0” che si è tenuto giovedì 12 febbraio, alle 15, presso la nostra nuova sede giovedì, nella palazzina un tempo di Eurotravel, patrocinato dalla Regione Autonoma Valle d'Aosta, da Anaci Italia, cioè l'associazione nazionale degli amministratori di condominio, dalla Chambre e da Confindustria sezione Edili, e avrà importanti relatori, tra cui il presidente nazionale Anaci, che tratteranno temi importnati quali l’edilizia di qualità, la riqualificazione energetica, il partenariato pubblico/privato, il ruolo delle esco, degli amministratori e degli enti pubblici.
 
Quali sono gli obiettivi di un simile incontro?
In un panorama di crisi generalizzata edilizia sostenibile è il motore trainante del settore costruzioni. Questo può avvenire attraverso le attività di riqualificazione del patrimonio pubblico e privato. Gli obiettivi di questo incontro sono quelli di proporre spunti di riflessione per un cambiamento intelligente nell’edilizia attraverso nuove forme di partenariato pubblico-privato; energie rinnovabili ed efficientamento e valorizzazione energetica; innovazione dei materiali e greenquality; attenzione alla sicurezza e alla manutenzione; bim (building information modeling); building automation e protocolli di controllo e di rating, che definiscono la qualità degli edifici ristrutturati. Queste sono tutte novità che intendiamo porre all'attenzione degli operatori del settore e degli utenti.

Cosa può significare Abitare 2.0 per un cittadino che ci sta ascoltando?
In un contesto di riqualificazione del patrimonio edilizio riteniamo che questo possa aiutare a comprendere meglio quali siano in tale contesto i nuovi ruoli e nuove opportunità per: utenti finali , amministratori, professionisti, esco e reti d’imprese e ente pubblico.

E per un imprenditore e un politico?
E’ l’occasione per favorire un incontro ed un confronto al fine di rendere operative attività di partnership tra ente pubblico e imprenditori privati, mettendo assieme le forze in un momento di difficoltà operative e finanziarie rilevanti.

E' stata presentata anche la proposta di una rete di impresa. Come intendete realizzarla...
E’ da tempo che ci stiamo lavorando assieme ad un gruppo di altre 8 imprese valdostane che, per organizzazione e competenze ricoprono tutti i ruoli nel campo dell’edilizia sostenibile. Da progettisti a costruttori, a specialisti nel monitoraggio antisismico e nella sicurezza, a operatori immobiliari e a consulenti nel campo dell’assistenza a imprese in progetti internazionali. Due settimane fa finalmente è stata costituita con atto notarile questa rete d'imprese, denominata Nesysvda e ho l’onore di esserne il presidente, coadiuvato dall’ing. Mascotto che ne è il vicepresidente. Si tratta di una forma innovativa di aggregazione tra imprese che mantiene ampia flessibilità tra di esse, ma le unisce in maniera sinergica su specifici obiettivi che vengono formalizzati ogni anno. Io ritengo sia un modo intelligente ed innovativo di affrontare il mercato regionale, nazionale e anche internazionale, unendo le forze di più imprese senza gravarle di costi strutturali e fissi.

Una novità aziendale?
E' proprio nel Dna di Nuova Energia l'attenzione, la focalizzazione su tutto quello che è innovazione, quindi attenzione all'innovazione organizzativa e di qui la nascita della rete di imprese di cui ho parlato prima, ma anche attenzione alle nuove tecnologie. Ne stiamo testando alcune particolarmente all'avanguardia nella produzione di energia, una delle quali è stata proposta in coda all'evento.
Un sogno imprenditoriale da realizzare?
Per Nuova Energia il sogno è creare in Valle d’Aosta un polo di riferimento per l’innovazione nel campo dell’energia. Un polo che possa avere in futuro un respiro anche fuori Valle, o addirittura internazionale. Per quanto riguarda la rete ci auguriamo di esportare anche al di fuori della Valle d'Aosta le competenze che in vent'anni di storia di queste aziende sono maturate.

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