28 febbraio 2015

#Innovazione in Valle d'#Aosta


Ancora dal Rapporto Valle d'Aosta del Sole 24 Ore.

Un cavallo-tatà in legno, il tipico giocattolo valdostano, che si muove attraverso un microprocessore Arduino. La strada valdostana per l'innovazione passa anche attraverso la Fiera di Sant'Orso, incredibile kermesse dell'artigianato tipico con oltre 1000 espositori, dove per la prima volta il FablabVda si è presentato con un suo stand. Quasi contemporaneamente una delegazione cinese della città di Kaifeng, storica capitale dell’impero cinese nel distretto di Henan, nella sala conferenze dell'incubatore di impresa di Aosta assisteva alla presentazione di alcuni gioielli di famiglia. Fra le aziende selezionate, a fianco di brand ormai affermati come Grivel e Engineering, c'era anche spazio per alcune imprese ancora insediate nell'incubatore. A nutrire qualche sogno di conquista verso i mercati orientali la Quintetto di Pont-Saint-Martin con una prodotto che sta riscutendo grande interesse presso gli alberghi di lusso: The Wellness Rooms .

«E' la declinazione in chiave benessere-relax – ha spiegato l'amministratore Giovanni Iamonte - del progetto MIND (Multisensory Immersive Natural Domain), che consiste nella progettazione e realizzazione di ambienti di realtà mista in cui oggetti-persone reali e oggetti-persone virtuali coesistono e si integrano. L’ambiente immersivo è ottenuto usando un’infrastruttura tecnologica che agisce principalmente su tre sensi: vista, udito, olfatto». In pratica i dispositivi audiovisivi “tradizionali” sono potenziati da dispositivi domotici e strumenti di controllo ambientale, che aumentano la sensazione immersiva. Il sistema consente di configurare non solo le immagini visive, ma anche di coordinarle con le variabili ambientali (luci, clima, odori), creando una vera esperienza polisensoriale. Il top di gamma per una struttura ricettiva extralusso.

Ma c'è anche chi pianifica una campagna europea. E' il caso di MDPTech di Giacomo Baravalle che, incassata l'entrata come azionista del Fondo Euroventure, ha già coperto il budget 2015, pari a 500 mila euro, soltanto con il mercato italiano. L'azienda realizza sistemi elettronici per il controllo degli allestimenti dei veicoli industriali ed agricoli. Un sistema che attraverso la realizzazione di minicentraline permette la riduzione dei cablaggi. «Da febbraio – racconta Baravalle – sarà possibile attraverso un interfaccia bluetooth-smart di ultima generazione semplicemente avvicinando il proprio smartphone alla centralina fare la diagnostica immediata e ottenere assistenza da remoto in caso di malfunzionamento della centralina. Tutto si governerà attraverso un'App scaricabile dall'intranet aziendale. Siamo già in trattative con due clienti tedeschi ed uno olandese grazie ai quali sarà garantito ampiamente anche il budget 2016».

C'è posto anche per la sensoristica all'interno degli incubatori. E' il caso della Novasis Innovazione che st sviluppando la propria attività nel settore dell'optoelettronica, relativo alla progettazione e realizzazione di sistemi innovativi basati su sensori elettro-ottici. «E’ in questo ambito – spiega l'Amminsitratore delegato Alessandro Farano - che è stato sviluppato un innovativo sensore di monitoraggio della concentrazione di gas basato su tecnica infrarossa: NOVAGAS è un sensore innovativo per il rilievo e la misura della concentrazione dei gas CO2, CO, CH4 e dei rimanenti idrocarburi». «Il primo mercato oggi – precisa Farano – è quello italiano e riguarda le imprese che operano principalmente nella produzione e commercializzazione di strumentazione per la rilevazione dei gas per diverse applicazioni (produzione biogas, medicale, monitoraggio emissioni industriali, analizzatori per laboratori, etc. ). Sono in corso accordi per la distribuzione del Novagas in Benelux, in Spagna e nell’Estremo Oriente».

Ma anche gli incubatori innovano come testimonia Roger Tonetti, da pochi mesi alla guida di Vallée d'Aoste Structure la società a cui la Regione Valle d'Aosta ha affidato la valorizzazione del proprio patrimonio immobiliare, incubatori di Aosta e Pont-saint-Martin compresi. «Sono ormai in fase di ultimazione due interventi strategici: il completamento di nuove aree destinate a produzione e zone uffici all'interno dell'edificio denominato “T” in area Espace Aosta e la riconversione dello stabilimento industriale “PSM-07” nell'area ex-Ilssa Viola di Pont-Saint-Martin, grazie ai quali nell’arco del 2015 saranno disponibili 12 nuovi lotti insediativi, con superfici variabili tra i 300 e 2.600 mq, per un totale complessivo di circa 17.000 mq. Nelle prossime settimane, inoltre, verrà avviata la procedura per l’affidamento dei lavori di realizzazione dei nuovi impianti di illuminazione, videosorveglianza, tele-gestione e reti tecnologiche nelle medesime aree industriali». Complessivamente si tratta di investimenti pari a quasi 10 milioni di euro: 500mila per il datacenter; 1,5 per gli impianti; 3 per il completamento dell'edificio T e 4,7 per la la riconversione. 

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