Martino Cossard ha ritirato il premio per la BCC Valdostana |
A Cluses si sono riuniti numerosi specialisti internazionali sullo sviluppo locale e regionale che hanno discusso con gli «stakeholder» di vari territori e soprattutto del distretto di Cluses, il più importante in Francia e che è stato all’origine della costituzione del Club dei distretti francesi. Durante la Conferenza si è avuto modo di discutere anche dell’esperienza dei poli di competitività (con particolare riferimento al polo di competitività «Arve Industries»), lo strumento di politica dell’innovazione introdotta da alcuni anni in Francia a livello nazionale ma che ha attuazione progettuale ed operativa a livello territoriale, grazie alla lezione di François Perroux ma anche degli studiosi italiani dei distretti.
Sono stati consegnati i premi ai vincitori delle quattro sezioni su cui era organizzato il bando sullo sviluppo locale: sezione saggistica, sezione giovane ricercatore, sezione territori e sezione imprese responsabili nei riguardi dello sviluppo territoriale.
Per la sezione impresa sono stati premiati, fra gli altri, il modello della Banca di Credito Cooperativo e la Banca di Credito Cooperativo Valdostana, in particolare.
«Le Banche di Credito Cooperativo - si legge in una nota che illustra le motivazioni del premio - rappresentano piccole banche che hanno mantenuto una relazione diretta tra risorse finanziarie locali e gli investimenti delle imprese del territorio, permettendo di stabilire sul lungo periodo un convolgimento sociale delle banche nello sviluppo locale. Il caso delle BCC rappresenta, dunque, un’esperienza incredibile di successo che sottolinea una logica di relazioni tra banca e sviluppo locale e una funzione di responsabilità sociale che le banche potrebbero svolgere. Siamo, dunque, di fronte ad un caso particolarmente interessante di costruzione di «capitale di prossimità» per le imprese e il sistema produttivo che si contrappone al modello della finanza moderna, «creativa» e autoreferenziale che è all’origine dell’attuale lunga crisi economica. Le BCC garantiscono la copertura di servizi bancari anche per comunità relativamente marginali, specie in aree montane e rurali, e non interessanti per le altre banche, come si può riscontrare nel caso della Banca di Credito Cooperativo Valdostana (unica BCC che copre una intera regione, con presenza di servizi nell’80% dei comuni e con una quota di mercato superiore al 20%). La BCC Valdostana raggiunge una forte partecipazione e radicamento a livello territoriale con oltre 8.000 soci (il più alto rapporto tra soci e popolazione del territorio di riferimento fra tutte le BCC) e presenta un indice particolarmente basso di sofferenze (solo il 2,75% dei crediti verso i clienti)».
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