Tecnocasa ha proposto un'interessante analisi sull'andamento del mercato immobiliare nelle località turistiche di montagna che ospito in questo post.
VARIAZIONI PERCENTUALI DEI PREZZI Isemestre2013 (su IIsem2012) | |
Valle d'Aosta | I sem 2013 |
Val d'Ayas - Brusson | -3% |
Val d'Ayas - Antagnod | -2,5% |
Val d'Ayas - Champoluc | -5,7% |
Morgex | 0% |
La Salle | 0% |
Valle del G. S. Bernardo - Saint Rhemy en Bosses | 0,0% |
Valle del G. S. Bernardo - Etroubles | -3,0% |
Ollomont | 0,0% |
Cogne | 0,0% |
Courmayeur | 0,0% |
Pre Saint Didier | 0,0% |
La Thuile | 0,0% |
Torgnon | 2,0% |
Fonte: Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa |
2007
Nel 2007 le località turistiche di montagna segnalano
un aumento leggero delle quotazioni pari all’1,9%.
Positivo l’andamento di mercato dei comuni della
Valle d’Aosta e dell’Emilia Romagna.
Si registrano le prime diminuzioni delle quotazioni
nelle località montane del Piemonte dove gli operatori iniziano a notare una
lieve contrazione della disponibilità di spesa dei potenziali acquirenti.
Le zone più costose si confermano Madonna di
Campiglio e Courmayeur, con top prices rispettivamente di 14 mila € e 10 mila €
al mq.
L’analisi della domanda rileva che le tipologie più
richieste sono il bilocale o il piccolo trilocale.
Uno degli elementi che agisce positivamente sul
mercato immobiliare di queste località turistiche è sicuramente l’esistenza di
piste ed impianti moderni di risalita ed innevamento.
2008
Nei primi sei mesi del 2008 le località di montagna
iniziano a registrare un’inversione di tendenza con un leggero calo delle
quotazioni degli immobili (-0.1%). Gli acquirenti iniziano ad essere più
riflessivi, attenti al prezzo dell’immobile e prima di acquistare vagliano
tutte le offerte presenti sul mercato.
Ad eccezione della Valle d’Aosta che registra
ancora prezzi in lieve aumento, tutte le altre località di montagna iniziano a
segnalare prezzi in ribasso.
Sul mercato delle locazioni stagionali si fa strada
la tendenza a prendere in affitto l’abitazione nelle settimane di Natale e di
Capodanno, dal momento che l’intera stagione invernale è onerosa.
2009
Sono stabili le quotazioni delle abitazioni nelle
località turistiche di montagna nella prima parte del 2009.
Si nota una ripresa di interesse per l’acquisto
soprattutto come forma di investimento. Le zone preferite sono sempre quelle
centrali per la presenza dei servizi, quelle con buona esposizione al sole e
facile raggiungimento delle piste. Si iniziano a prediligere le tipologie in
buono stato di conservazione.
Sulle nuove costruzioni si preferiscono quelle edificate
nel rispetto degli standard di risparmio energetico. Le regioni dove si segnala
un lieve incremento delle quotazioni sono il Piemonte (+0,5%) e la Valle
d’Aosta (+0,3%). Stabili le quotazioni delle località dell’Abruzzo.
2010
Nei primi sei mesi del 2010 le quotazioni delle
abitazioni nelle località turistiche di montagna sono stabili.
Le località turistiche del Piemonte segnalano una
contrazione delle quotazioni dello 0,8%. Stabili i prezzi delle località
sciistiche della Lombardia, del Veneto e dell’Emilia Romagna. Un leggero
aumento interessa la della Valle d’Aosta (+0,2%) e il Trentino Alto Adige
(+0,8%).
Anche in questo semestre le preferenze dei
potenziali acquirenti sono andate a bilocali o trilocali situati nelle zone
centrali oppure vicini agli impianti.
2011
Nel 2011 prosegue il ribasso delle contrazioni
immobiliari delle località turistiche di montagna.
La regione che segnala il calo più sensibile è l’Abruzzo.
Il Piemonte segna una contrazione dei valori dello 0,1%, seguito dalla Valle
d’Aosta (-0,3%) e dal Trentino Alto Adige (-0,5%). Stabili le quotazioni delle
abitazioni di montagna in Lombardia e Veneto.
2012
Nel primo semestre del 2012 i valori hanno
registrato un ulteriore ribasso che ha interessato tutte le regioni ed in
particolare l’Emilia Romagna. L’effetto Imu si fa sentire anche se non in
maniera eclatante. Sicuramente gli investitori sono più attenti. Tengono le
abitazioni situate vicino agli impianti o vicine ai centri abitati ma iniziano
anche ad essere considerate le località minori, meno famose, ma non lontane da
queste ultime e che offrono abitazioni a prezzi decisamente più contenuti .
2013
Ancora in ribasso, nei primi sei mesi del 2013, i
prezzi delle abitazioni nelle località di montagna. Tra le regioni ad alta
vocazione turistica il ribasso più forte si è registrato in Piemonte che chiude
il semestre con una diminuzione del 3,8%. A seguire i comuni del Trentino Alto
Adige che hanno visto le quotazioni contrarsi del 3,1%. Le località della Valle
d’ Aosta segnalano un ribasso dell’1,9% mentre quelle dell’Abruzzo sono rimaste
stabili. Si confermano alcune tendenze emerse negli anni scorsi: generalizzata
diminuzione della disponibilità di spesa, un interesse per le località minori o
per le zone dove poter acquistare a prezzi più contenuti. Per lo stesso motivo
hanno appeal anche le soluzioni da ristrutturare. Il bilocale ed il piccolo
trilocale costruiti in stile montano attirano sempre i potenziali acquirenti. Si
confermano come le più apprezzate le zone servite, vicine agli impianti e in
posizioni soleggiate.
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