Alberto Castagno |
Identikit dell'Ordine
dei Chimici e dei Fisici
dei Chimici e dei Fisici
Iscritti totali anno 2019:al 20/09/2019 risultano iscritti n.
703 professionisti, divisi in 583 chimici e 120 fisici
Il Consiglio Direttivo per il
quadriennio 2017/2021 risulta così composto:
Presidente: Renato Alberto Tomasso
Vicepresidente: Anna Albina Sampò
Segretario: Antonietta Mastrone
Tesoriere: Paolo Branca
Consiglieri: (Sezione A) Giovanni Dacomo, Marco Ginepro, Antonello Nonnato, Andrea Pich, Michele Santovito e Alessandro Tosa (Sezione B) Davide Tiraboschi
Presidente: Renato Alberto Tomasso
Vicepresidente: Anna Albina Sampò
Segretario: Antonietta Mastrone
Tesoriere: Paolo Branca
Consiglieri: (Sezione A) Giovanni Dacomo, Marco Ginepro, Antonello Nonnato, Andrea Pich, Michele Santovito e Alessandro Tosa (Sezione B) Davide Tiraboschi
Il trend nei prossimi anni in termini di iscritti si
prevede in crescita
L'INTERVISTA AD ALBERTO CASTAGNO
Quali
sono le principali problematiche a livello regionale e nazionale?
Gli
ordini hanno lo scopo di regolamentare e vigilare i rapporti fra l’utenza di
prestazioni professionali (che possono essere privati, aziende, enti pubblici o
privati, ecc.) e i professionisti chimici e fisici iscritti all’albo. Questa
regolamentazione deve dare garanzia del rispetto delle reciproche esigenze e
del livello delle prestazioni professionali offerte dagli iscritti garantendo
l’obbligo di un loro aggiornamento continuo. Sia a livello territoriale
regionale sia nazionale le tematiche sono sempre incentrate nel far comprendere
all’utenza l’importanza di rivolgersi sempre a professionisti qualificati
iscritti ai rispettivi ordini professionali. È evidente che l’ordine
territoriale si trovi ad affrontare tematiche dirette sul campo, come possono
essere ad esempio la verifica del rispetto di limiti di legge, o ad operare a
fianco delle imprese nel campo della ricerca e sviluppo, nell’innovazione di
prodotto, qualità, ambiente ecc. A livello nazionale invece la Federazione
gestisce i rapporti con le associazioni di settore, i ministeri, organismi di
normazione internazionali, ecc. svolgendo un’opera di coordinamento fra i vari
ordini territoriali.
Esistono
possibilità di lavoro in Valle d’Aosta oppure il settore è saturo?
Le possibilità di lavoro sono
molteplici in quanto la chimica e la fisica spaziano davvero in tanti settori, ad esempio alimentare,
cosmetico, farmaceutico, agricolo, medico, informatico, spaziale,
meteorologico, ottico. E questo sia in ambito pubblico che privato. Inoltre il
chimico e il fisico possono operare nel campo dell’insegnamento e della
consulenza a tutti i livelli. Pensare quindi che il chimico possa solo operare
come analista di laboratorio o che il fisico possa solo insegnare nelle scuole
è estremamente riduttivo e dimostra
purtroppo quanto sia ancora lontano nell’immaginario collettivo il vero
ruolo che rivestono queste figure chiave fondamentali nel mondo del lavoro e da
evidenza di quanto per il nostro futuro sia sempre più irrinunciabile una
stretta collaborazione multi e interdisciplinare tra le diverse figure.
Esistono
nuovi sbocchi professionali?
Oltre a quelli già anticipati, esistono nuovi sbocchi
professionali legati alle tematiche attuali della progettazione Europea,
rivolte a un futuro sostenibile, di green and circolar economy, di ricerca di
nuove frontiere nel supporto chimico e fisico della diagnosi medica, di
metodiche atte a ridurre gli impatti ambientali, di ricerca di nuove fonti di
energia e di sostentamento. L’elenco ė lungo e le figure professionali dei
chimici e dei fisici, al contrario di un
immaginario collettivo direi di piuttosto basso livello ma tant’è, sono
indispensabili e presenti un po’ ovunque.
Iniziative di formazione realizzate nel 2018 e in programma nel 2019?
Molte sono state le iniziative
organizzate nel 2018 da parte dall’Ordine con l’erogazione di corsi di
formazione trasversali, cioè non prettamente specifici per chimici o fisici, ma
progettati per dare conoscenze e competenze utili ad entrambe le figure.
Sono stati trattati ad esempio i temi della brevettualità in inglese, l’analisi
sensoriale o le norme UNI riguardanti la gestione dei laboratori di misura e di
analisi. Il 2019 con l’introduzione dei crediti ECM ha visto un leggero
decremento dei corsi a favore di altre attività istituzionali. Però è
importante sottolineare che l’ordine non ha obbligo di erogare corsi, ma
garantire che gli iscritti si mantengano aggiornati attraverso corsi di
formazione che possono essere erogati anche da altri enti formatori accreditati
e specializzati in questa attività e ai quali ovviamente i professionisti
possono rivolgersi in base alle loro esigenze.
Consigli
per chi si vuole avvicinare alla professione?
Personalmente
l’unico consiglio che mi permetterei di dare è di avvicinarsi alla professione
che si ama e alla quale ci si sente più portati. Amare la propria professione
significa averla dentro il cuore e sentirsela propria, quindi non “fare” il
chimico o il fisico, ma “essere” chimici o fisici. Il resto viene da se.
Ci sono problemi sul fronte pensionistico?
Sul
fronte pensionistico, per i chimici e i fisici valgono le stesse tematiche o problematiche che
affrontano gli altri professionisti. Sono sempre da considerare l’età, gli anni
di contribuzione, l’ente previdenziale, le opportunità che le normative
concedono sul momento. Per il ns.ordine
ė prevista la cassa previdenziale EPAP in cui sono presenti anche altre figure
professionali oltre ai chimici e fisici. Il problema non è tanto di per se la
pensione, ma la legislazione che non ha ancora trovato una sua forma stabile
nel tempo.
Il mondo digitale è entrato nelle vostre
professioni? E se sì come?
Ovviamente
la risposta è affermativa. In generale i chimici e i fisici, con lo studio dei
materiali e dei fenomeni fisici, hanno contribuito in maniera fondamentale alla
creazione e allo sviluppo dell’era digitale.
Un valore professionale da recuperare in
questa nostra società?
I chimici e i fisici adottano un
codice deontologico per l’esercizio della professione. Ciò implica che il
professionista si impegna a garantire, oltre alle prestazioni richieste al
massimo livello qualitativo, un comportamento deontologicamente corretto, serio
e anche di massima trasparenza. Quale valore generale nella società, da
consolidare e valido un po’ per tutti, ė la responsabilità, nel suo significato
latino proprio di Responsus, cioè la capacità, l’essere capaci di “dare
risposte”, sempre e corrette, ovviamente al massimo delle proprie conoscenze e
competenze professionali.
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