Questa settimana proponiamo l’intervista a Davide
dell’Innocenti, il nuovo Presidente dei Giovani imprenditori di Confindustria
Valle d’Aosta.
Prima di tutto ci
parli della sua azienda: la Dell’Innocenti Lamiere. Che cosa ci può dire?
Dell'Innocenti Lamiere
S.r.l. nasce con mio padre, che arriva in Valle d’Aosta dalla Toscana, nel 1975
a Saint- Christophe, a pochi Km da Aosta, con le prime lavorazioni di lamiere e
laminati per la costruzione di coperture e grondaie. Col tempo e l’esperienza
e, perché no, la fatica siamo cresciuti e sono nati al nostro interni diversi
settori. Nel tempo ci siamo specializzati in canne fumarie e trattamento
dell’aria, quindi anche al campo delle caldaie, stufe e caminetti. Negli ultimi
anni abbiamo aperto due showroom qualitativamente molto importanti: “Casa del
fuoco” dove vendiamo stufe e caminetti e le Bain douche dove siamo
specializzati nell’arredo bagno. Grazie all'ammodernamento continuo ci siamo
spinti alle collaborazioni per impianti solari e fotovoltaici. La
Dell’Innocenti è un’azienda a conduzione familiare, infatti vi lavorano i miei
genitori e i tre figli, ognuno con un’area di competenza. Io mi occupo del
commerciale, mio fratello è in produzione e mia sorella è responsabile dell’amministrazione.
Da ottobre
l’impegno da Presidente, ma lei da tempo è attivo nell’associazione...
Io
e la mia famiglia siamo presenti in Associazione da 12 anni, l’iscrizione
risale infatti al 2006. Dal 2010 faccio parte attivamente, insieme a mia
sorella Arianna e mio fratello Diego, del Gruppo Giovani Imprenditori di cui,
dall’anno scorso, sono Presidente. Fin da subito ho infatti capito l’importanza
di partecipare attivamente al gruppo perché non volevo perdere tempo e Confindustria
ti mette subito in faccia la realtà e ti mette a confronto con imprenditori che
sicuramente hanno fatto la storia sia regionale ma anche nazionale e fa
crescere dentro di te lo spirito imprenditoriale.
Ogni Presidente ha
un suo programma: qual è il suo?
Il
mio programma, steso insieme alla parte direzionale di Confindustria, è dedicato
al rigenerare un po’ il gruppo dopo il cambio generazionale e creare un forte
legame tra noi giovani imprenditori valdostani che si trasformi in richiamo
anche verso i giovani imprenditori che non fanno ancora parte di questo
sistema. Siamo già ormai circa in 16 e il tavolo inizia ad essere abbastanza
folto per imbastire delle discussioni di un determinato livello. L’obiettivo è
diffondere una cultura di impresa. Occorre far capire che nel territorio ci
sono giovani che vogliono fare gli imprenditori e che vogliono il bene e il
futuro del territorio valdostano. Come abbiamo già iniziato a fare alla fine
dell’anno appena concluso, stiamo cercando di organizzare degli eventi che
coinvolgano non solo noi giovani di Confindustria Valle d’Aosta, ma i molti
giovani imprenditori appartenenti al sistema confindustriale delle altre regioni
vicine e di tutto il territorio nazionale perché considero un valore le
collaborazioni con i territori vicini. Vogliamo essere presenti, farci
conoscere e dare visibilità al mondo imprenditoriale industriale della nostra
regione.
Per
noi giovani inoltre è molto importante anche il rapporto con i ragazzi, il
nostro programma si prefigge infatti anche l’obiettivo di incontrare le scuole
e con loro intraprendere dei percorsi per accrescere la cultura di impresa o
quanto meno far accrescere la consapevolezza dei ragazzi nei riguardi delle
realtà imprenditoriali che il territorio valdostano presenta.
In questo cammino non è da solo: da chi è composta la
squadra?
Da
solo questo percorso non lo avrei potuto fare. Quello che mi ha dato coraggio è
la nostra struttura, molto affiatata con un direttore molto specializzato e un
segretario che ha esperienza da tanti anni. Ogni ruolo è ben coperto. Oltre a
me c’è il mio vice Alberto Vuillermoz della Tecnomec S.r.l. di Arnad, Aresu
Angelo della Sant’Orso Immobiliare, Bertolin Alexandre del Salumificio Maison
Bertolin S.r.l., Pavetto Fabrizia Hi2 S.r.l. che da poco è entrata a far parte
del gruppo, Borla Edoardo della Vda Carni S.r.l., Charbonnier Elena per
Manpower S.r.l., mia sorella Arianna e mio fratello Diego che con me
rappresentano la Dell’Innocenti Lamiere S.r.l., Frutaz Emanuele della Chenevier
S.p.A., Gobbi Oliviero della ABC Company S.r.l., Iancu Cerasela, anche lei come
Elena per Manpower S.r.l., Monteleone Rocco della Archeos S.a.s. di Monteleone
Luigi & C., Spirli Sylvie, anche lei, neo entrata nel gruppo per Randstad
Italia S.p.A., Valzolgher Giulio di FastAlp Telecomunicazioni Digitali S.r.l. e
in ultimo, non per importanza ma perché ho voluto seguire l’ordine alfabetico
Visini Laurent della Tour Ronde S.r.l.
Che tipo di
collaborazione avete con le altre associazioni giovanili di Confindustria
Si
tratta di un valore aggiunto. C’è un network continuo. I giovani si riuniscono
mensilmente a Roma. Con il past-president Marco Gay abbiamo iniziato un
percorso di direttivi itineranti. Per esempio tra qualche giorno saremo a
Bruxelles dove a seguito del Consiglio Generale dei Giovani incontreremo il
Presidente Tajani e questa è una delle opportunità che si hanno grazie al
gruppo. La collaborazione storica e più importante è con il Piemonte, Torino e
Novara li sentiamo quotidianamente. Talvolta partecipare al gruppo ti dà la
possibilità di conoscere una persona che fa il tuo stesso business o con la
quale aprire una nuova start up o fare un viaggio all’estero per capire delle
dinamiche che rimanendo a casa non i possono percepire. Collaboriamo anche con
i giovani imprenditori della Liguria con i quali abbiamo costituito il Comitato
Triregionale che organizza il convegno nazionale di Santa Margherita Ligure,
ora a Rapallo, che si è poi esteso ai giovani della Lombardia e della Toscana.
Essere giovani
imprenditori in Valle d’Aosta: facile o difficile?
Personalmente
sono orgoglioso di essere un giovane imprenditore. Quotidianamente è uno
stimolo. Ogni mattino che ti alzi sai che dipende tutto da te. Ciò detto la
domanda non è semplice. Le difficoltà sono tangibili dal punto di vista
territoriale. Non è semplice fare impresa in Valle: la conformazione
territoriale e la densità demografica non sono certo dei punti a nostro favore.
Esporsi e andare a portare la propria qualità fuori da queste montagne non è sempre
facile, abbiamo sicuramente però la possibilità di vivere in un territorio
molto bello che ha tantissimi spunti e uno degli obiettivi potrebbe essere
quello di mettersi ad un tavolo per poterlo valorizzare al meglio. Noi giovani
imprenditori dobbiamo essere i protagonisti e il motore dell’economia
valdostana, non è andando via, ma è investendo, formandosi e informandosi che
si raggiunge il successo.
Per il 2018 quali attività avete in
programma?
Il
9 e 10 marzo siamo riusciti dopo anni a riportare in Valle la riunione del
Comitato Triregionale, molto importante per il sistema confindustriale. Si
tratta di un ente per organizzare le tesi del famoso Convegno di Santa
Margherita oggi Rapallo per motivi logistici. L’incontro si svolgerà presso il
Grand Hotel Billia a Saint-Vincent e si sposterà a Cervinia la mattina del 10
presso l’Hotel Hermitage. Ad aprile per la prima volta in questa regione verrà
ospite il Presidente nazionale dei Giovani Imprenditori di Confindustria,
Alessio Rossi. Anche questo è un evento eccezionale, la nostra realtà è piccola
e non è sempre facile riuscire a coinvolgere le figure apicali del mondo
Confindustria. A giugno saremo poi a Rapallo per il Convegno Nazionale dei
Giovani Imprenditori. Un evento che coinvolge migliaia di imprenditori
provenienti da tutta Italia. Quest’anno facciamo parte in modo attivo
nell’organizzazione di questo importante evento proprio nell’ottica di emergere
e farci conoscere nel resto del territorio, creando contatti e conoscenze per
sviluppare le nostre attività.
Insomma
una partenza lampo…
Mi
sono impegnato perché sono molto onorato di questa chiamata. Il senso del
dovere e il fatto di avere fatto un po’ di gavetta con dei past president come
Oliviero Gobbi, Lingeri ed Edy Incoletti mi abbiano fatto bruciare qualche
tappa. Ho appena compiuto 30 anni a settembre e voglio fare il meglio che
posso.
Qual
è il suo sogno imprenditoriale?
Se
penso al futuro penso di poter fare impresa con i miei figli. Questo è quello
che inorgoglisce i miei genitori, cioè avere me, mia sorella e mio fratello
attivi nella società con ruoli differenti, quindi questo è il mio sogno e
magari portando all’estero quelle che sono le qualità imprenditoriali
valdostane ma anche italiane.
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