I rappresentanti delle associazioni di tutta Italia si sono
ritrovati a Rapallo venerdì 11 e sabato 12 maggio per l’Assemblea nazionale di
Federalberghi: per l’Adava, hanno partecipato il presidente Filippo Gérard,
il vicepresidente Camillo Rosset, il presidente giovani Giulia Mona,
il direttore Emilio Conte, oltre al delegato nazionale di Giunta, Alessandro
Cavaliere, e al membro del Collegio nazionale dei Sindaci, Corrado
Neyroz. La delegazione valdostana è stata accompagnata dall’Assessore
regionale al Turismo, Claudio Restano, il quale nella mattinata di
venerdì era intervenuto nei nuovi uffici di via Festaz ad Aosta alla riunione
del direttivo dell’associazione.
I lavori dell’Assemblea sono stati suddivisi in due momenti: nel
pomeriggio di venerdì, si è svolta la riunione a porte chiuse, che ha
rappresentato l’occasione per presentare le attività dell’Associazione durante
l’anno e per approvare il bilancio d’esercizio, mentre sabato si è tenuto il
convegno pubblico. Il tema al centro di quest’incontro, al quale hanno
partecipato come relatori anche il Governatore della Regione Liguria, Giovanni
Toti, e l’assessore regionale al Turismo, Giovanni Berrino, è stata
ancora una volta la ‘shadow economy’, ovvero lo scenario di mercato aperto da
internet e dai grandi portali di offerta di locazioni brevi.
Nella sua relazione, il presidente nazionale di Federalberghi, Bernabò
Bocca, ha ricordato come la ‘shadow economy’ sia supportata da numeri
abnormi: in Italia, a fronte delle 33.000 strutture alberghiere regolarmente
registrate, durante il mese di aprile 2017 su Airbnb erano presenti 214.000
offerte. «Una situazione non più tollerabile – ha sottolineato Bocca – il
sommerso nel turismo ha superato il livello di guardia, determinando gravi
conseguenze per i consumatori, per la collettività e per il mercato. Il
fenomeno danneggia tanto le imprese turistiche tradizionali, quanto coloro che
gestiscono in modo corretto le nuove forme di accoglienza: entrambe le
categorie sono esasperate dal dilagare della concorrenza sleale che inquina il
mercato. In questi giorni il Parlamento sta esaminando un decreto
legge che assegna ai portali il compito di prelevare alla fonte la cosiddetta
cedolare secca, pari al 21% del prezzo pagato dai clienti degli appartamenti in
affitto. Anche se la definizione di un’aliquota agevolata non ci esalta,
apprezziamo il fatto che sia stato individuato un percorso per garantire il
prelievo delle imposte. È bene tuttavia chiarire che si tratta di una soluzione
positiva, ma non sufficiente, che dovrà essere integrata con altre misure di
tutela, ad esempio in materia di igiene e sicurezza, di pubblicità ingannevole
e, ancora, in termini di trasparenza: è necessario prevedere la comunicazione
delle generalità degli alloggiati alla pubblica sicurezza. Ultimo, ma non da
ultimo, va considerata l’imposta di soggiorno».
«Partecipare a questi momenti di confronto è importante non
solo per essere sempre aggiornati sulle attività dei colleghi nazionali, ma
anche per rafforzare i contatti con i rappresentanti delle altre associazioni,
in particolare quelli dell’arco alpino, tra i quali quelli dell’Asat del
Trentino e quelli dell’HGV del Sud-Tirolo, che si trovano ad affrontare
problematiche simili alle nostre», ha commentato il presidente Adava Filippo
Gérard.
«Ringrazio l’associazione per avermi dato la possibilità di
partecipare all’assemblea nazionale: un momento di confronto, interessante e
positivo, utile per conoscere meglio le necessità e le caratteristiche di
questo settore che, come ho avuto modo di dire nel corso della riunione del
direttivo Adava, ritengo essenziale per l’economia della nostra Regione», ha
affermato Claudio Restano.
Nel corso dei lavori, l’assessore al Turismo valdostano ha poi
avuto modo di fare la conoscenza del collega ligure Giovanni Berrino e avere
con lui un momento di confronto su tematiche di interesse comuni.
Al convegno sono intervenuti anche Antonio Polito,
vicedirettore de Il Corriere della Sera, e Riccardo Staglianò,
giornalista e inviato de La Repubblica, che ha presentato una
panoramica sull’evoluzione del mercato del lavoro nel mondo e i problemi
occupazionali creati dalla shadow economy.
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