10 marzo 2009

Eltek gioca la carta della diversificazione: la nuova avventura del biomedicale

Ridurre la propria dipendenza dall’automotive puntando su settori dove la variabile prezzo si fa meno sentire. Se c’è una lezione da imparare dall’attuale crisi economica per molte aziende valdostane è la necessità di diversificare il più possibile la propria produzione. Soprattutto nella Bassa Valle, ai confini con l’area Canavesana, molte imprese sono fortemente legate all’auto e, in particolare, alla Fiat.

L'Assessore in azienda
Lo sguardo al futuro nonostante le difficoltà della congiuntura economica è stato perciò proprio uno dei temi della visita che l’assessore alle Attività Produttive Ennio Pastoret ha fatto alla Eltek Plast di Hône incontrando per la prima volta i vertici aziendali del gruppo Eltek di Casale Monferrato, specializzato nella progettazione, industrializzazione e produzione di componenti elettromeccanici per elettrodomestici e per l’automotive.

Tredici settimane di cassa
Una visita che è avvenuta pochi giorni dopo l’annuncio del Gruppo di ricorrere alla Cassa Integrazione Guadagni ordinaria per un periodo di 13 settimane. Tutti i dipendenti sono stati coinvolti in una nuova organizzazione del lavoro basata su quattro giorni lavorativi a settimana anziché cinque e, solo per alcune particolari lavorazioni, le assenze sono a rotazione settimanale. Una necessità contingente che però non muta il ruolo strategico dello stabilimento valdostano all’interno degli equilibri aziendali.

I numeri dello stabilimento di Hône
Non va dimenticato che la Eltek di Hone nell’esercizio 2008 con i suoi 283 dipendenti su 1060, dislocati in Italia, Brasile, Polonia, Cina e Svizzera, ha fatturato 31 milioni contro i 99 dell’intero gruppo, guidato oggi dal Presidente Luigi Sassone. «E’ a Hône – spiega il direttore generale del Gruppo, Fulvio Ceruttiche quotidianamente vengono prodotti i 40mila dispensatori di detersivo per lavastoviglie grazie ai quali rimaniamo comunque il principale produttore mondiale di dispensatori per lavastoviglie con una quota di mercato pari all’80%. Che si tratti di Bosch, Indesit o Aeg il pezzo in questione è sicuramente realizzato a Hône».

La sfida del biomedicale
E’ però evidente che anche l’elettrodomestico è un settore che rischia di pagare il rallentamento dei consumi dell’economia mondiale. I vertici della Eltek stanno così muovendo i loro primi passi all’interno del biomedicale e dell’applicazione industriale attraverso la predisposizione di piani di sviluppo e l’avvio di progetti di ricerca di nuovi prodotti e soluzioni tecniche innovative nei settori bio-medicale e di applicazione industriale. «L’azienda – conclude Cerutti - sta puntando su di essi per garantire la sua crescita futura ed ha ricevuto dall’Assessore un caloroso invito a proseguire in tale direzione, ipotizzando di accedere agli strumenti messi a disposizione dalla Regione in materia di ricerca e sviluppo, peraltro già utilizzati da Eltek con successo nel 2006 con un finanziamento di 832mila euro per un progetto con ricadute industriali già dal 2007». Secondo i vertici aziendali lo sviluppo legato ai nuovi progetti potrebbe generare un incremento del giro di affari per lo stabilimento di Hône di circa il 25% in tre anni. (Pubblicato sul Sole 24 Ore Nord Ovest del 4 marzo 2009)

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