Egr. Sig. Fabrizio Favre
Ho letto per caso e riletto con molto entusiasmo l’articolo sul sito “Impresavda” concernente l’attività della LIP s.r.l. e non le nascondo che gradirei moltissimo far conoscere la vera storia della LIP che silenziosamente ha rivoluzionato l’intero mondo turistico alberghiero della Valle d’Aosta, attività a cui abbiamo sempre creduto e che dopo un percorso lungo e faticoso il tempo ha saputo premiare.
Secondo una valutazione qualitativa la decisione all’epoca di lanciarci in un’impresa nuova nel suo genere per la Valle d’Aosta ha avuto successo trasformando in positivo la qualità ed il costo del servizio alberghiero Valdostano.
Fu compito arduo convincere: - gli albergatori ad avvalersi di una prestazione esterna per il servizio di biancheria, - gli ospedali all’utilizzo degli spazi liberati dai macchinari per realizzare altri reparti di cura lasciando il compito della biancheria alla LIP s.r.l.,- e il presidio militare a soddisfare in loco l’esigenze degli allora tremila Alpini della scuola militare. Compito durato più di venticinque anni di sacrifici ma che oggi possiamo vantarci di aver dato un significativo contributo nel rendere autonoma anche in questo settore la nostra Regione,.
Molto ci sarebbe da raccontare che mi piacerebbe ricordare per quelli che verranno e per coloro che oggi parlano della LIP s.r.l. senza conoscere i retroscena che hanno portato la stessa ad affermarsi nel campo turistico alberghiero.
Rimango comunque a disposizione e La ringrazio per la cortese attenzione ma soprattutto per l’emozione che ho vissuto nel sentirmi presente nel suo articolo su impresavda.
Sig. Favre, i miei migliori distinti saluti.
Italo Fiori
La mia risposta è stata particolarmente entusiasta. E ho chiesto a Fiori di raccontarmi i primi anni di vita dell’azienda. E la risposta non si è fatta attendere. Data la lunghezza l’ho suddivisa in due post. Il secondo sarà pubblicato in giornata. Le foto che completano il post, inviatemi sempre da Fiori, di qualche decennio fa raccontano molto sul fare impresa di allora. Le prime due sono del 1967 e rappresentano le prime lavacentrigughe e il reparto di stiratura. Le seconde gli stessi macchinari ma nel 1970. I titoletti come sempre sono a cura del sottoscritto. Ecco la risposta di Fiori.
Correva l’anno 1964…
Raccontare la nascita della LIP s.r.l. (Lavanderia Industriale Pollein) sintetizzando tutto mi rimane difficile ma cercherò di essere concisoaffinché possa trovare uno spunto per il suo seminario.Inizierei col pregarla di non attribuirmi il titolo di dottore che non ho perseguito, comunque si può fare impresa anche senza. Correva l'anno 1964 avevo 30 anni e con l'amico Vierin Saverio, di età maggiore di 15 anni, firmammo cambiali per 12milioni di lire per iniziare un'attività di lavanderia indirizzata esclusivamente al settore alberghiero. Convincere gli albergatori ad abbandonare le loro tradizionali abitudini, cioè di utilizzare il personale addetto alle camere anche in lavanderia era molto difficile come vincere la diffidenza di darci la loro biancheria da lavare. Iniziammo allora a proporre il noleggio della biancheria che consisteva nel fornire la nostra biancheria all'albergo, assicurando un servizio completo di ritiro e consegna. Il vantaggio del noleggio permetteva loro di risparmiare sull'energia, sulla manutenzione dei macchinari, sull'acqua, sull'acquisto della biancheria non più necessario e sull'utilizzo dei locali liberati dai macchinari, ma soprattutto ridussero i problemi di assenteismo. L'idea trovò il consenso in molti albergatori.
Il nuovo capannone a Pollein
Il lavoro inizia ad aumentare a vista d'occhio. I locali occupati in Viale Conte Crotti diventano assolutamente insufficienti. Siamo nell'anno 1967. Costruiamo nel comune di Pollein un capannone di 500 mq. Su 5000 mt. di terreno. Acquistiamo altri macchinari, lavatrici con possibilità di carico fino a 360 Kg di biancheria e quando necessitava ci alternavamo io e il mio socio per aiutare gli addetti al carico e scarico delle stesse. Arriviamo agl'inizi degli anni 70 quando ci aggiudichiamo l'appalto delle caserme degli alpini e quasi contemporaneamente quello del Grand Hotel Billia di Saint-Vincent. Sono quintali di biancheria al giorno da lavare. Come fare. Sottoponiamo ad esperti del settore la risoluzione del problema ed ecco nascere l'idea di acquistare una «Lavacontinua». Una lavatrice a ciclocontinuo che ci permetteva di produrre oltre 100 quintali di biancheria lavata al giorno con l'impiego di una sola persona addetta al carico. Eliminavamo così le fatiche di tre uomini addetti alle lavatrici tradizionali, ma soprattutto i tempi morti di attesa da parte del personale addetto alla fase successiva di stiratura. (Continua)
Il lavoro inizia ad aumentare a vista d'occhio. I locali occupati in Viale Conte Crotti diventano assolutamente insufficienti. Siamo nell'anno 1967. Costruiamo nel comune di Pollein un capannone di 500 mq. Su 5000 mt. di terreno. Acquistiamo altri macchinari, lavatrici con possibilità di carico fino a 360 Kg di biancheria e quando necessitava ci alternavamo io e il mio socio per aiutare gli addetti al carico e scarico delle stesse. Arriviamo agl'inizi degli anni 70 quando ci aggiudichiamo l'appalto delle caserme degli alpini e quasi contemporaneamente quello del Grand Hotel Billia di Saint-Vincent. Sono quintali di biancheria al giorno da lavare. Come fare. Sottoponiamo ad esperti del settore la risoluzione del problema ed ecco nascere l'idea di acquistare una «Lavacontinua». Una lavatrice a ciclocontinuo che ci permetteva di produrre oltre 100 quintali di biancheria lavata al giorno con l'impiego di una sola persona addetta al carico. Eliminavamo così le fatiche di tre uomini addetti alle lavatrici tradizionali, ma soprattutto i tempi morti di attesa da parte del personale addetto alla fase successiva di stiratura. (Continua)
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