Questo blog ha trattato poco il tema del Pirogassificatore. La tematica politico-ambientale sembrava un po' esulare dalle tematiche di ImpresaVda. Tuttavia non posso non dare evidenza ad un evento davvero inaspettato e che indubbiamente una sua ricaduta economica e di immagine ce l'ha. Eccome! Slowfood scende in campo contro il Pirogassificatore. Ora ci potrà anche essere la presenza un po' «partigiana» di Flavio Martino, ma la firma del Presidente nazionale Roberto Burdese è bella chiara e dubito che un ente del genere si faccia coinvolgere in una querelle politica se non ne è più che convinto. Di conseguenza ospito il testo di questa nota enogastronomica dal titolo «Il problema rifiuti si può e si deve risolvere senza il Pirogassificatore!». Ovviamente se Confindustria o qualunque altro ente di tipo economico facesse outing sarà mia premura registrarlo con la stessa attenzione.
«Buono, Pulito e Giusto non è uno slogan retorico ma un
impegno permanente che segna l’identità e l’azione di Slow Food in tutto il mondo.
Per questo il Salone Internazionale del
Gusto – Terra Madre, in programma a Torino dal 25 al 29 ottobre prossimo,
affronterà il tema della centralità del cibo come leva del cambiamento verso modelli
di sviluppo ecosotenibili, e con il progetto di riduzione dell’impatto
ambientale cercano proprio di ridurre all’origine i rifiuti e riciclare tutto
quanto si può riciclare perché in discarica o ai termovalorizzatori venga
destinati il meno possibile e sempre meno. Proprio perché bruciare vuol direi
distruggere una possibile risorsa.
Con lo stesso impegno il movimento Slow Food nel suo insieme,
la primavera scorsa, ha promosso la Marcia di Parma, una manifestazione per
dire No agli inceneritori e a tutti i sistemi di trattamento a caldo dei
rifiuti.
Con lo stesso impegno e la stessa chiarezza, sancita anche in
occasione dell’assemblea annuale tenutasi il 21 giugno scorso a Verrayes, Slow
Food dice No al Pirogassificatore che si vuole costruire in Valle d’Aosta, proprio
in mezzo alle montagne più belle e più alte d’Europa!
Una struttura del genere non è certamente Buona, in
quanto costosissima e diseducativa
poiché non incentiva la raccolta differenziata, la riduzione dello spreco e una
cultura del risparmio delle risorse;
non è Pulita, perché dannosa per la salute, per l’agricoltura di qualità
e per l’ambiente, e non è certamente Giusta perché brucia ciò che può ancora
essere una risorsa contribuendo all’erosione del livello sostenibilità del pianeta e compromettendo il futuro di
chi verrà dopo di noi.
Slow Food, dinanzi alla scadenza referendaria del prossimo 18
novembre, a cui invita convintamente ad andare a votare e a votare Si, come ha fatto lo scorso
anno sui Referendum per l’Acqua pubblica e il Nucleare, raccomanda che su un
tema così importante venga data
l’informazione più corretta possibile.
Roberto Burdese
Presidente Slow Food Italia
Daniele Buttignol
Segretario Slow Food Italia
Bruno Boveri
Governatore Slow Food Piemonte - Valle d’Aosta
Flavio Martino
Fiduciario Condotta Slow Food Valle d’Aosta
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