Anche quest’anno come Corriere della Valle in occasione di una tornata elettorale abbiamo posto tre quesiti ai candidati valdostani alle prossime elezioni europee in modo da permettere ai nostri lettori di farsi un’idea delle possibili opzioni di voto. Ho ritenuto di dover dare voce prima di tutto ai candidati locali e di conseguenza alle liste che ne sono espressione. La settimana successiva ho pubblicato l’elenco di tutte le liste in modo che l'elettore possa avere un quadro completo. Come già fatto in passato riporto questi quesiti anche sul blog in quanto le scelte della politica hanno delle ricadute evidenti sull'economia e trattandosi di Europa il concetto non può che rafforzarsi. Oramai chi fa impresa in Valle d'Aosta deve per forza confrontarsi con scelte prese tra Strasburgo e Bruxelles. Le risposte che trovate qui sono state pubblicate sul Corriere del 21 maggio. Per l'elenco della circoscrizione leggete questo post. Domani metterò on line anche gli altri quattro candidati.
Le domande sono le seguenti:
1) La vostra idea di Europa? Quali sono le sfide che un europarlamentare deve affrontare?
2) Tre motivi per votarvi…
3) Tre impegni che prendete con gli elettori valdostani...
A tutti i candidati è stata data un’indicazione del massimo rigaggio possibile per le risposte e sono stati invitati a inviarci foto e logo. Premetto che alcuni candidati non hanno usufruito dell’intero spazio a loro disposizione.
La sequenza delle risposte rispetta l’ordine nel quale le liste compariranno sulla scheda elettorale: 1) Lega Nord; 2) Liberal democratici; 3) Pdl; 4) Vallee d'Aoste; 5) Partito comunista dei lavoratori; 6) Emma Bonino-Pannella; 7) Udc; 8) Forza Nuova; 9) Prc; 10) Idv; 11) Autonomie Liberté Democratie en Europe; 12) L'Autonomia (Mpa, Pensionati e Alleanza di Centro); 13) Sinistra e Libertà; 14) Pd; 15) Fiamma Tricolore.
Giuseppina Foderà (Lega Nord)
1) La lega Nord intende l'Europa come un'unione di popoli che permetta di tutelare le specifiche caratteristiche di ciascun gruppo attraverso una legislazione che, pur essendo unitaria, lasci spazio ai popoli di autodeterminarsi secondo la propria storia, la propria cultura e le proprie tradizioni. Pertanto la sfida degli europarlamentari sarà in primo luogo quella di evitare che vi sia una omologazione dettata e spinta da interessi del mondo finanziario e nel contempo di evitare la creazione di società cosiddette multietniche che sono fonte di problemi e seri rischi per ciascun popolo europeo. Lo strumento principale per la tutela dei popoli sarà dunque la difesa dei confini dell'Europa mediante l'adozione della normativa vigente nel Paese Europeo maggiormente restrittivo all'ingresso di soggetti che non hanno né cultura né religione né tradizioni di tipo europeo.
2) a) perché non faccio la velina; b) perché non amo la demagogia, i buonismi tanto di moda e l'ipocrisia tipica della sinistra; c) perché credo e lavoro per realizzare programmi concreti per le esigenze dei cittadini.
3) a) Valorizzare il lavoro soprattutto nel settore dell'agricoltura di alta montagna; b) Valorizzare i prodotti che rispecchiano tradizioni valdostane; c) Ridare dignità alla Valle d'Aosta trasformandola da Regione assistita a Regione produttiva di beni e di servizi di utilità generale, eliminando ogni fonte di possibile criminalità.
Aurelio Marguerettaz (Vallée d'Aoste)
1) L’idea di Europa nella quale crediamo e che riteniamo realizzabile si può sintetizzare nell’espressione “unità nella diversità”: un insieme di popoli, fieri delle proprie peculiarità e consapevoli del loro senso di appartenenza ad un’unica comunità costruiscono il loro futuro sui valori condivisi. Questa è l’essenza dell’identità dell’Europa che si traduce nel rispetto della dignità umana, nella libertà, nella democrazia, nell’uguaglianza e nel rispetto delle minoranze. Sono gli stessi valori che hanno ispirato i padri fondatori dell’UE e che noi condividiamo. Dalla tragica esperienza delle due Guerre mondiali è maturata la coscienza di riaffermare i valori della civiltà europea. Oggi tutti riconoscono il grande contributo dell’Europa alla pace e allo sviluppo che rappresentano una delle grandi conquiste dopo secoli di lotte e divisioni. Lo stesso Emile Chanoux, di cui abbiamo celebrato in questi giorni l’anniversario della morte, all’indomani della Prima Guerra mondiale, in un articolo pubblicato sul Pays d’Aoste, credeva possibile il futuro dell’Europa solo nella “coopération fraternelle, intelligente et, pourquoi pas, chrétienne des divers peuples qui la composent”.
Qesta è la nostra idea di Europa, questi sono i valori nei quali crediamo. Realizzare questo ambizioso progetto è un nostro obiettivo. La nostra sfida oggi è cercare di rendere le istituzioni comunitarie più vicine alla gente. L’Europa è percepita come lontana e non solo per motivi geografici. Per avvicinare l’Europa alla gente, diventa fondamentale accrescere il ruolo del Parlamento europeo, che è l’unica istituzione eletta direttamente dai cittadini, e rafforzare la collaborazione tra parlamenti nazionali e parlamento europeo nel rispetto dei principi comunitari di proporzionalità e sussidiarietà. Per quanto riguarda le sfide a noi più vicine, i temi che ci stanno maggiormente a cuore riguardano in particolare la montagna e l’agricoltura: una montagna che vogliamo riconosciuta e rispettata anche in Europa e un’agricoltura di qualità che sappia valorizzare i nostri produttori e le nostre eccellenze.
2) Il programma col quale ci presentiamo agli elettori è credibile, serio e propositivo. Le tre forze regionaliste Union Valdôtaine, Fédération Autonomiste e Stella Alpina che lo hanno sottoscritto governano saldamente la Regione e hanno tutte le carte in regola per offrire un valido punto di riferimento alla comunità valdostana. Non abbiamo la pretesa di rivoluzionare l’Unione europea ma l’ambizione di poter degnamente rappresentare in Europa la nostra comunità e quei territori a noi vicini che hanno dei valori condivisibili coi nostri. Abbiamo la consapevolezza di essere una comunità di cerniera perché siamo una regione alpina che può rappresentare un valido punto di riferimento per i popoli di montagna e abbiamo una vocazione interculturale che ci permette di essere attivi nei progetti di collaborazione transnazionale e transfrontaliera.
L’apparentamento col Popolo della Libertà permette alla nostra comunità di avere una chance concreta di essere presenti in Europa. Non abbiamo svenduto i nostri valori e non ci siamo dimenticati della nostra storia: la difesa dell’autonomia, la valorizzazione delle nostre specificità linguistiche e culturali sono sancite nell’accordo elettorale che abbiamo concluso col maggior partito di governo a livello nazionale. Ciò significa che condividiamo questi stessi valori che vogliamo difendere in Europa. Siamo forti di un’esperienza di autonomia che dura da più di sessant’anni, che ha garantito alla nostra piccola comunità un benessere diffuso e uno sviluppo adeguato. Siamo fieri di questo risultato e pensiamo di essere un esempio anche per altre realtà: la nostra esperienza può a buon diritto essere assunta a modello nel contesto italiano ed europeo. E’ importante avere un rappresentante valdostano a Strasburgo che abbia la possibilità di seguire i dossiers che interessano la nostra comunità e cogliere tutte le opportunità che l’Europa offre, creando sinergie con altri rappresentanti di altre comunità simili alla nostra per fare sistema e contare di più.
3) L’impegno che mi sento di prendere con i Valdostani è quello di essere un tramite tra la nostra comunità e l’Unione europea. Per far vedere alla gente come l’Europa può influenzare la nostra vita e quali opportunità può offrire.
Il crinale fra protesta e democrazia
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