15 ottobre 2012

Sull'Accordo Regione-Inva per il Superamento del divario digitale

Ai giornalisti sabato scorso è stata consegnata una nota dove sono riassunti gli elementi più significativi dell'operazione fibra ottica affidata ad Inva. Mi sembra utile fartene conoscere i contenuti. Aosta cablata è un concetto non nuovo: il futuro sembra avere un cuore antico...

Dal punto di vista dell'Amministrazione Regionale

Si tratta di un progetto di importanza strategica per lo sviluppo della Regione Autonoma Valle d'Aosta nell’ambito delle infrastrutture di comunicazione a banda ultra larga per il superamento del divario digitale di lungo periodo con benefici per il territorio: 

a. Benefici per i cittadini: gli abitanti, frequentatori e turisti che potranno usufruire di servizi evoluti rilasciati dagli operatori di TLC (disponibilità potenziale di tutte le offerte di mercato) e accesso ai servizi pubblici digitali (su internet);

b. Benefici per le imprese: leva di sviluppo delle imprese già insediate oltre che come potenziale attrattivo per nuove imprese (ad esempio la valorizzazione e gestione delle risorse energetiche per un’ottimizzazione della gestione dell’energia “smart grid” );

L'Investimento è in linea con le più recenti indicazioni della normativa e degli orientamenti comunitari e nazionali (agenda digitale europea del 2020) per la realizzazione delle infrastrutture di nuova generazione e per la diffusione delle tecnologie di rete a banda ultra larga fissa e mobile);

E' il riusltato dell'approvazione con decisione datata 8 ottobre 2012, da parte della Commissione Europea della Direzione Generale sulla Concorrenza a valle di un iter amministrativo lungo ed articolato (10 mesi), del Piano VDA Broadbusiness per:

a. Completamento della realizzazione della rete regionale di nuova generazione in lotti funzionali;

b. Gestione dell’infrastruttura per 10 anni per assicurare la piena interoperabilità con tutte le componenti dell’ecosistema Internet e la sua evoluzione nel tempo, nel rispetto delle regole di mercato così come prescritto dalle Autorità nazionali ed europee.


Nel piano approvato dalla Commissione Europea è inoltre previsto la realizzazione di un servizio di accesso WIFI a banda ultra larga nelle zone adiacenti ai Comuni e alle istituzioni territoriali della Regione, che sarà accessibile gratuitamente nel rispetto dei vincoli di concorrenza che ne prevedono un uso limitato nel tempo e nel volume di dati trasmesso ( in anticipo rispetto alla proposta di legge 203 di ALPE relativa all’accesso gratuito alla rete internet).

L’intervento prevede un impegno di spesa totale di quasi 24 milioni di euro (23.985.000 €) di cui circa 7 milioni € a valere sui fondi POR FESR della programmazione 2007/2013 per ulteriori infrastrutture sulle vallate laterali della regione a completamento di quanto già realizzato nell’ambito della sinergia attivata nel 2009 con la Compagnia Valdostana delle Acque (2,5 milioni di euro). E’ prevista altresì la valorizzazione delle infrastrutture esistenti di proprietà degli operatori di TLC o delle amministrazioni pubbliche territoriali.

Sarà siglata una Convenzione con la società in house INVA S.p.A. quale soggetto attuatore del piano, che si rivolgerà al mercato con un unico bando di gara per le attività di realizzazione e gestione degli ulteriori lotti funzionali.


Sul versante di Inva

Con la convenzione approvata, INVA riceve il formale incarico dalla Regione di soggetto attuatore del piano VDA Broadbusiness. 

Inva ha preso parte alle precedenti fasi di progettazione e di supporto al piano VDA Broadbusiness, tramite il tavolo di lavoro NGN appositamente costituito dalla Regione per il governo e l’evoluzione del progetto strategico.

La realizzazione dell’infrastruttura in fibra ottica in tutte le valli laterali tramite stralci funzionali progressivi nell’ambito di un unico bando di gara che include anche la gestione.

Un modello di gestione individuato per:

a. garantire il superamento dei limiti di investimento degli operatori privati nel rispetto della massima neutralità tecnologica;

b. gestione dinamica dell’asset di proprietà della Regione per assicurare la piena interoperabilità con tutte le componenti dell’ecosistema Internet ed evitare l’invecchiamento precoce di un possibile infrastruttura statica;

c. meccanismi di recupero con la possibilità da parte del gestore individuato ad esercitare un “Call option” del 50% della proprietà della rete sulla base di elementi di prezzo definiti sin dalla fase di gara. Conseguente possibilità da parte della Regione alle medesime condizioni di esercitare una “Put Option”.


Il piano VDA Broadbusiness prevede che l’ultimo miglio a carico degli operatori TLC che potranno fornire servizi a banda ultra larga always-on sia wireless (Wifi - 3G - 3,5G – 4G) sia su reti cablate (rame – fibra ottica). 

Gli operatori di TLC potranno accedere all’infrastruttura realizzata tramite l’acquisizione di collegamenti in FO (dalla eventuale società veicolo) con contratti di IRU a 15 anni o di wholesale a prezzi di mercato e condizioni trasparenti.

In sintesi l’intervento di completamento previsto dal progetto di massima approvato, si articola nell’abilitazione al collegamento di 268 punti di rilascio per una posa indicativa di circa 360 km di fibra ottica

2 commenti:

Cristiano ha detto...

Il progetto è sicuramente interessante anche se resta da capire come verrà risolto il problema principale della lentezza delle linee dati italiane: L'ultimo miglio. Il progetto prevede che sia a carico dell'operatore. Siamo sicuri che questo investirà per aggiornare gli apparati in centrale o che effettuerà l'ultimo miglio in tecnologia wifi?

ImpresaVda on 19 ottobre 2012 alle ore 16:40 ha detto...

@Cristiano
Non resta che girare il quesito a chi di dovere. In Regione qualcuno riesce a darci una risposta certa?

 

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