Per una volta i cinesi ci copiano a fin di bene. E soprattutto lo dichiarano pubblicamente.
Il Direttore del Parco Nazionale Gran Paradiso Michele Ottino ha partecipato in qualità di relatore al seminario internazionale «Gestione delle aree protette e tecnologie per la protezione della biodiversità» che si è tenuto oggi 13 settembre a Shanghai, in occasione nella giornata inaugurale della settimana dell'ambiente indetta dal Padiglione Italiano presente all'Expo 2010.
Il Direttore, invitato dalla Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo del Ministero degli Affari Esteri, ha portato come modello di gestione delle aree protette italiane quello del Parco del Gran Paradiso, evidenziandone le caratteristiche ambientali e naturalistiche e mostrando come queste vengano monitorate e preservate in un'ottica di sostenibilità.
Dopo aver presentato il Parco, insieme agli altri relatori invitati alla tavola rotonda, ha effettuato una breve presentazione a cui è seguito un momento di confronto e di scambio di esperienze con i partner cinesi ed in particolare con istituzioni scientifiche, universitarie, ministeriali e di gestione delle riserve naturali. Successivamente il direttore ha anche risposto alle domande del pubblico, composto da addetti ai lavori e studenti.
Durante il seminario e sugli schermi del grande Padiglione Italia, la struttura di oltre 7.000 metri quadrati presente all'Esposizione Universale di Shanghai, sono state proiettate immagini e video sul Parco del Gran Paradiso, un'occasione di promozione unica per il numero di visitatori cinesi ed internazionali che affollano ogni giorno i tre piani dell'edificio.
«E' un onore rappresentare il sistema dei parchi italiani - ha detto Ottino - e portare il nome e la storia del Parco Nazionale Gran Paradiso come esempio di gestione delle aree protette. L'eccellenza della ricerca scientifica effettuata nel Parco, le attività di tutela della biodiversità e la promozione di un turismo sostenibile incrementano il valore del nostro modello ambientale a livello internazionale. E' importante confrontarsi con un paese come la Cina che conta ben 187 parchi nazionali, la maggior parte dei quali però è stata istituita solo recentemente, perché la protezione della natura non ha confini».
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