27 settembre 2019

Roberto Gaudio (Conferenza delle Professioni): «Organizzeremo un Professional Day»


A sinistra Roberto Gaudio con il titolare di questo blog
Proponiamo una intervista a Roberto Gaudio, Coordinatore della Conferenza Valdostana delle Professioni.

Di cosa si tratta?
La Conferenza è stata istituita alla fine del 2017 ed è in seno alla Chambre Valdôtaine des entreprises et des professions liberals. Di fatto la Conferenza ha sostituito la Consulta delle professioni a suo tempo sempre istituita presso la Camera di Commercio per far seguito ad una disposizione nazionale che riguardava le Camere di Commercio. Nel 2016 ci una disposizione in base alla quale le consulte dovevano essere soppresse. Però gli Ordini in accordo con i vertici della Chambre ritennero che fosse utile questa aggregazione tra Ordini e Collegi e così si è trovato il modo di poter proseguire questa esperienza. E così è nata la Conferenza. La Consulta è stata semplificata in quanto non c’è più un Presidente, ma un Coordinatore che coincide con il rappresentante delle professioni nel Consiglio camerale. Io ero già stato individuato nel mandato 2013-2018 e sono stato confermato per il 2018-2023.

Voi siete inseriti nello Statuto della Chambre…
Esattamente. Noi siamo una organizzazione funzionale alle attività della Chambre oltre che degli ordini e Collegi. La nostra attività è normata da un regolamento e alla Consulta aderiscono i 18 Ordini e Collegi operanti sul territorio regionale. Siamo ripartiti in aree quella socio-sanitaria che comprende Medici, Farmacisti, Psicologi, Assistenti Sociali, Ostetriche e Infermieri, poi abbiamo l’area tecnica con Ingegneri, Architetti, Agronomi, Geologi, Dottori Forestali, Geometri e Periti Industriali, e, infine, l’area economico-giuridica e della comunicazione cioè Commercialisti, Avvocati, Notai, Consulenti del Lavoro e Giornalisti.

Qual è il ruolo della Conferenza?
Noi siamo funzionali alle attività della Chambre e siamo anche l’unico luogo in cui si possono trovare insieme tutti gli Ordini e Collegi. Tanto è vero che noi abbiamo già fatto insieme una serie di attività in comune. L’anno scorso c’è stata tutta una fase preparatoria e all’inizio di quest’anno abbiamo organizzato un seminario trasversale a tutte le professioni sul tema «Quando conoscere la legge non basta. La consulenza tecnica nel processo civile e penale». A questo seminario sono intervenuti dei magistrati del Tribunale di Aosta nonché il Presidente. Avevamo presentato a lui la Conferenza e si era concordato sulla necessità di iniziare insieme un percorso comune. Questo Seminario è stato anche un punto di passaggio per poter arrivare a firmare una convenzione tra il protocollo di intesa tra il Tribunale e gli Ordini che sono incaricati come consulenti tecnici d’ufficio. Si è trattato di un seminario molto partecipato dagli iscritti. Pensate che erano presenti ben 225 professionisti. Il salone e la saletta del Palazzo regionale non avevano più posti liberi. Abbiamo così fatto anche vedere il nostro interesse su queste tematiche e presentarci pubblicamente come Conferenza.

Altre problematiche che state affrontando?
Nei nostri programma futuri verso la fine di novembre, il 22, stiamo preparandoci ad un convegno sull’equo compenso materia molto dibattuta a livello nazionale. In alcune regioni hanno già legiferato in materia. A livello regionale recentemente è stato presentato un disegno di legge da parte del consigliere Sammaritani. Volevamo invitare a questo evento anche personalità di livello nazionale non soltanto regionale. La struttura della giornata prevede relazioni tecniche sia di esperti regionali che nazionali e poi si concluderà il tutto con una tavola rotonda dove vorremmo far sedere sia gli amministratori di enti pubblici, chi affida gli incarichi, i professionisti, ma anche il mondo delle imprese, delle banche e delle assicurazioni.

Dal vostro osservatorio qual è lo stato di salute delle professioni in Valle d’Aosta?
Qualche risposta ci aspettiamo di averla anche attraverso il Convegno. Chiaramente le professioni vivono un po’ tutte dei momenti di difficoltà, ad esempio dovute alle riorganizzazioni avvenute a livello di affidamenti degli incarichi sia da parte del pubblico che anche di organizzazioni private. Si deve adempiere a tutta una serie di adempimenti formali che vanno seguiti con attenzione sia nella tutela del cittadino-consumatore ma pure del prestatore d’opera, in questo caso il professionista. E’ ovvio che le professioni-tecniche sono quelle che hanno dovuto affrontare i maggiori cambiamenti. All’interno di questo convegno potremo anche presentare dei dati su redditi e fatturati resi noti dagli enti di previdenza. Una dato di realtà utile ed incontrovertibile.

Per il 2020 cosa possiamo dire?
Con i referenti di ogni area e cioè Alessandro Trento, presidente degli Psicologi, per quella sanitaria, Sergio Togni, presidente degli architetti, per quella tecnica, e, infine, per quella economico-giuridica l’Avvocato Domenico Palmas, e con i vertici della Chambre ci siamo già confrontati e vorremmo lanciare per la prima volta un Professional Day, cioè una giornata dedicata alle professioni mutando un po’ eventi simili già avvenuti ad esempio nella provincia di Trento. L’obiettivo è di coinvolgere non soltanto il mondo delle professioni ma anche quello della scuola, dell’università. Ci tengo anche ad aggiungere che come Conferenza siamo anche a disposizione con le nostre competenze dei decisori. 

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