22 dicembre 2007

Appunti sulla conferenza stampa di fine anno al Centro congressi di St-Vincent

Ieri sera si è svolto il consueto appuntamento con la conferenza stampa di fine anno, a Saint-Vincent, nell’ampia sala del Centro Congressi. Un appuntamento che il Presidente della Giunta Luciano Caveri ha trasformato in un talk show, più adatto alle sue corde, nel tentativo di rendere l’evento meno formale pur non rinunciando alla tradizionale celebrazione di quanto fatto durante l’anno. Una buona partenza con un Ego Perron, ben stimolato da Caveri, in ottima forma, ha dato un avvio dinamico all’incontro. Una spinta propulsiva che successivamente si è un po’ persa, a nostro modesto avviso, in virtù di un numero elevato di video che hanno bersagliato l’uditorio con tantissimi messaggi. Chi scrive però offre il suo umile parere di spettatore, perfino un po’ affaticato da una giornata piuttosto intensa di lavoro, e non, ovviamente, di comunicatore televisivo. Al di là di queste analisi gli interventi degli assessori hanno offerto molti spunti di materia economica. Ne riporto alcuni senza avere nessuna velleità di essere esaurienti. A partire dalla notizia che la Cogne Acciai Speciali dal 10 gennaio porrà fine alla cassa integrazione, notizia a me già nota avendo intervistato Roberto Marzorati, vicepresidente Cas, quella stessa mattina, e di cui leggerete in un prossimo articolo. Caveri ha pure sottolineato come dalle ceneri dei buoni di benzina che rimarranno nelle tasche dei valdostani fino al 2009 (notizia già bruciatagli dal rapido Assessore alle Attività Produttive Leonardo La Torre) potrebbe nascere una norma di attuazione per la zona franca, consegnata in questi giorni, se ho ben capito, al Presidente del Comitato paritetico Stato-Regione. La vicinanza delle elezioni regionali insegna che simili annunci vadano presi con le molle, tuttavia la notizia appare degna di nota. Come parimenti degna di attenzione è l’intenzione dell’assessore ai Trasporti Ennio Pastoret di trasformare la tratta Aosta-Pré-saint-Didier in tratta di esercizio regionale. Un’operazione che avrebbe anche importanti ricadute urbanistiche sulla città. L’assessore ai Trasporti ha espresso pure l’intenzione di arrivare con la ferrovia fino a Courmayeur. Un investimento da cento milioni. E, molto probabilmente, ipotizzo io, un simile progetto porterebbe alla nascita di una partecipata regionale. Necessaria? Non necessaria? Boh? Si valuterà sul momento. Pastoret, in quanto assessore al turismo, ha anche informato i presenti che sono state presentate proprio questa mattina agli operatori turistici (Aiat e Consorzi) le linee guida per la riforma del turismo). Un documento di vitale importanza per una regione che deve darsi una definitiva strategia sulla materia in un momento in cui la montagna valdostana è da tempo in debito di ossigeno in materia di presenze. Leonardo La Torre ha espresso un concetto a me particolarmente caro, cioè l’importanza del sostegno alle realtà industriali valdostane da tempo radicate sul territorio e che sanno proporsi sui mercati internazionali (vedi intervista a “Détaillants montagnards”) e ha citato Gps, Mdm, Thermoplay, Bertolin, Sea e Cogne. In più La Torre si è posto come obiettivo la definizione di una certificazione energetica valdostano. L’assessore al Bilancio Aurelio Marguerettaz mi è piaciuto quando ha invitato «a criticare ma con l’obiettivo di procedere». E’ quello che vorremmo avvenisse anche attraverso questo blog. Ho ugulamente apprezzato (ma qui usciamo dall'ambito economico) l'annuncio dato dall'Assessore Antonio Fosson di intitolare l'ospedale di Aosta allo scomparso Umberto Parini. Un’ultima annotazione. Il dizionarietto della Regione è in sé una pubblicazione agile e di interessante lettura (oltre che di impeccabile qualità di stampa), tuttavia confesso di avere un po’ di nostalgia per il rapporto degli anni passati che sicuramente aveva molti limiti, ma permetteva un facile confronto con quelli precedenti e soprattutto, seguendo la strutturazione della macchina amministrativa, era un utile strumento di lavoro per comprenderne i funzionamenti e capire da chi poter raccogliere certe informazioni. Nulla da obiettare sulla necessità di fare squadra e di lavorare per dossier, evidenziati dal Presidente Caveri, ma se si riuscisse in qualche maniera a recuperare questa dimensione di confronto tra un anno e l'altro sarebbe per me, operatore dell'informazione, cosa alquanto utile e gradita.

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