La
Compagnia Valdostana delle acque (Cva) sul mercato regionale di fornitura elettrica alle aziende sembra davvero imbattibile. A dirlo non è una nota stampa dell’azienda, ma una fonte assolutamente bipartisan. Il Sole 24 Ore ha infatti elaborato i dati della direzione Mercati dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas. Il risultato è che nella piccola regione autonoma Cva regna davvero incontrastata. Tra il luglio 2007 e l’ottobre 2008 soltanto il 5,8 per cento dei clienti ha infatti deciso di cambiare gestore. La percentuale più bassa d’Italia. Per essere precisi la fornitura alle aziende regionali avviene attraverso Idroelettrica. Si tratta di un consorzio di autoproduzione di energia idroelettrica costituito in Valle d’Aosta alla fine del maggio 2001 tra la
Compagnia Valdostana delle Acque SpA, proprietaria degli impianti idroelettrici, ed un centinaio di Pmi valdostane, potenziali destinatarie dell’energia elettrica autoprodotta. Idrelettrica ad oggi conta circa 200 soci (erano 160 nel 2006) tra cui anche società di impianti a fune, alberghi e imprese industriali come Thermoplay, Maison Bertolin, Musumeci, Sea e Via delle Indie, soltanto per citare alcune delle più note. Nell’ultimo biennio i volumi di produzione sono passati da 150 milioni di kWh a 200 e i punti riforniti da 1600 a 2600. Idroelettrica sul territorio regionale si confronta con l’offerta di tutti i principali operatori del mercato libero arrivando a coprire circa il 40% del mercato.
Paolo Giachino, ad del Consorzio Idroelettrica, non si mostra stupito del dato statistico che pone la società in vetta alla classifica. «
Siamo consapevoli – spiega –
della forza della nostra offerta sul mercato regionale. Il Consorzio infatti riesce a garantire alti livelli di competitività sui prezzi dell’energia. Inoltre la qualità del servizio offerta dal Consorzio è elevata grazie alla nostra conoscenza del mercato e ai rapporti instaurati da tempo con il distributore. Inoltre le imprese apprezzano la garanzia di fornitura di energia da fonte rinnovabile che da tempo proponiamo con il marchio “Eaux de la Vallèe”». «
In questa logica – conclude Giachino -
abbiamo avviato una campagna di comunicazione mirata ad evidenziare l’impegno per l’ambiente delle aziende che utilizzano l’energia prodotta dalle nostre 30 centrali idroelettriche. Un’azione che ha permesso di ridurre l’immissione in atmosfera di circa due miliardi di chili di co2. Si tratta di un brand il cui appeal è crescente». (
Pubblicato sul Sole 24 Ore Nord Ovest del 12 novembre 2008)
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