Questa volta il fondo pubblicato sul Corriere e che propongo anche ai visitatori del blog non porta soltanto la mia firma,ma anche quella di Ezio Berard, responsabile di Radio Proposta, l'emittente diocesana.
«Il sinodo sottolinea l’importanza dei mezzi e dei linguaggi della comunicazione per l’evangelizzazione. (...)La Chiesa è chiamata non solamente a diffondere la Parola di Dio attraverso i media, ma anche e soprattutto ad integrare il messaggio della salvezza nella nuova cultura che la comunicazione crea e amplifica. Il nuovo contesto comunicativo ci consente di moltiplicare i modi di proclamazione e di approfondimento della Sacra Scrittura. Questa, con la sua ricchezza, esige di poter raggiungere tutte le comunità, arrivando ai lontani anche attraverso questi nuovi strumenti. Si raccomanda di conoscere bene i mezzi di comunicazione, di accompagnare il loro veloce cambiamento e di investire di più nella comunicazione attraverso i diversi strumenti che sono offerti quali la televisione, la radio, i giornali, internet… Sono in ogni caso, forme che possono facilitare l’esercizio dell’ascolto obbediente della Parola di Dio (...)». Ecco la proposizione finale, n. 44, riguardante i mezzi di comunicazione sociale emersa dalle Assemblee Generali Ordinarie del Sinodo dei Vescovi consegnata a Benedetto XVI. Il documento, in lingua latina, di carattere propositivo, è per sua natura riservato, ma in questa occasione il Pontefice ha concesso che una versione in lingua italiana, provvisoria ufficiosa e non ufficiale, a cura della Segreteria Generale del Sinodo dei Vescovi, venga pubblicata nel Bollettino della Sala Stampa della Santa Sede. Partendo proprio da questa proposizione, vorremmo ricordare che domenica 30 novembre si svolge la Giornata di sensibilizzazione sui mezzi di comunicazione operanti nella nostra diocesi, con particolare riferimento al settimanale «II Corriere della Valle d’Aosta» e l’emittente «Radio Proposta Aosta». Il giornale diocesano, presente da oltre cinquant’anni, porta settimanalmente nelle case di molti valdostani il pensiero della Chiesa ma anche notizie e approfondimenti. Si tratta di un mezzo utile, una risorsa da cui attingere. Il compito dell’emittente diocesana, che quotidianamente accompagna la giornata degli ascoltatori è diverso. La radio si sa è un mezzo di comunicazione che può essere intrattenimento e accompagnare le persone, nelle varie occupazioni quotidiane, senza intralciare lo svolgimento delle stesse. Allo stesso tempo la radio può essere mezzo di crescita umana e culturale; le voci, le testimonianze dirette rendono infatti la trasmissione radiofonica una comunicazione viva. I mezzi di comunicazione incidono dunque sul pensiero e sull’azione, sugli stili di vita e sulla coscienza personale e comunitaria. I documenti della Chiesa che invitano a prendere atto della situazione e ad impegnarsi nella diffusione della «Buona Notizia», attraverso i moderni pulpiti del comunicare, sono ormai numerosi. La Giornata di sensibilizzazione che si svolge nella prima domenica di Avvento, nata su iniziativa dell’Ufficio Diocesano delle Comunicazioni Sociali più di dieci anni fa, vuole appunto ricordare alla comunità ecclesiale valdostana il compito non facile, in un settore in continua trasformazione tecnologica e dalle risorse economiche e umane limitate. Si tratta si un impegno costante in un settore significativo, capace di sviluppare nuove sinergie ma che allo stesso tempo richiede collaborazione e disponibilità economiche. Concretamente che cosa si può fare? Molto semplicemente favorire fra coloro che sono più a stretto contatto con il parroco la conoscenza dei media diocesani. Invitare all’abbonamento (magari anche regalarne qualcuno) oppure all’ascolto della radio diocesana. (Pubblicato sul Corriere della Valle d'Aosta del 27 novembre 2008)
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