29 novembre 2011

Le Associazioni di Categoria Giudicano il Bilancio Regionale

Disclaimer: Ho recentemente scoperto che sui numeri c'è ampio dibattito. Questo articolo è stato redatto sulla base di dati forni ti ed elaborati da Confindustria Valle d'Aosta e vuole in qualche maniera comprendere qual è il pensiero delle associazioni di categoria sul bilancio. E' perciò un articolo forzatamente parziale, nel senso etimologico della parola, cioè in quanto analizza una parte del bilancio, ma allo stesso tempo redatto sulla base di dati sufficientemente obiettivi. Se vuoi dire la tua lo spazio commenti è tutto tuo.

Sfiora la doppia cifra (-9,12%) il taglio (imposto dall' applicazione del federalismo fiscale e dall'ultima finanziaria del Governo Berlusconi) alla voce sviluppo economico del bilancio 2012 della Regione Autonoma Valle d'Aosta (che pareggia sulla cifra di 1470 milioni). Il documento è ormai atteso nel «parlamentino» valdostano, dopo il passaggio nelle commissioni consiliari, per la tradizionale «maratona consiliare» del 5,6 e 7 dicembre. In termini assoluti dai 135,8 milioni del 2011 (ma nel 2010 erano 145,6) si è passati a 123,41. Dati - va detto -  non sempre facilmente confrontabili in virtù del nuovo ordinamento contabile per obiettivi strategici in vigore dal 2010.

Analizzando la voce più nel dettaglio i sacrifici sul versante delle attività produttive risultano così spalmati: Commercio -17,53% (da 4,85 a 4 milioni), Industria -15,84% (da 12,1 a 10,1), Artigianato -10,19 (da 7 a 6,3), Energia -5,66 (da 2,12 a 2), Politica del lavoro -5,34 (da 16,8 a 15,9). Praticamente inalterati Turismo e impianti a fune -0,76 (da 22,77 a 22,60) e cooperazione + 1,42 (da 1,40 a 1,42). Crescono invece gli «interventi di contesto»: da 17,3 a 20,1 milioni (+15,80%).

In questa area sono comprese le azioni di marketing territoriale quali le attività e le iniziative finalizzate ad incrementare il grado di attrattività del territorio regionale e consistono nella realizzazione di azioni di comunicazione finalizzate alla promozione del comparto industriale e della strategia di posizionamento e sviluppo competitivo della Valle d’Aosta; alla promozione delle opportunità di insediamento nelle aree industriali recuperate e riconvertite nei precedenti periodi di programmazione (Espace Aosta, area industriale Ex Ilssa Viola di Pont-Saint-Martin, area ex autoporto) e alla promozione delle iniziative e degli strumenti di sostegno messi a disposizione delle imprese industriali e dei servizi del terziario avanzato ad elevato contenuto di conoscenza, nonché delle modalità e procedure di accesso a tali strumenti.

Maurizio Goi, presidente di Cna, dopo aver passato una notte ad approfondire i contenuti del documento contabile, e optando per l’inevitabilità dei tagli sottolinea come oltre al fatto che siano realizzati con equità «è importante che non diventino strutturali, ma rimangano una misura di emergenza». Monica Pirovano, presidente di Confindustria Valle d’Aosta, dopo aver fatto notare come l’industria risulti «una delle aree più penalizzate, riportandosi ai livelli del 2010» esprime comunque un giudizio positivo sul testo, mettendo in rilievo più luci che ombre. «E’ apprezzabile – commenta Pirovano - la riduzione minima del 5,34% degli interventi nel settore della politica del lavoro e della formazione professionale che costituiscono un asse portante per agevolare l'assunzione di fasce deboli di lavoratori e, allo stesso tempo, per facilitare la permanenza o mobilità dei lavoratori sul mercato del lavoro, elevando la loro preparazione professionale, attivando un sistema regionale di servizi per l'impiego e sostenendo l'imprenditorialità». 

Ma non è l’unico punto su cui gli industriali manifestano la loro approvazione. Per la presidente risulta anche utile l’innalzamento della soglia a un milione di euro per l’affidamento dei lavori con procedura negoziata, senza pubblicazione di un bando di gara, da 20 a 40 mila euro la soglia per l’affidamento diretto di servizi e forniture e fino a 40 mila euro per l’affidamento diretto in economia. Confindustria Valle d’Aosta guarda con favore alla conferma delle misure anticrisi (giudizio ovviamente condiviso da tutte le associazioni di categoria) anche per il 2012, adottate a favore delle famiglie e del sistema sociale. Giudizio positivo anche per la conferma delle misure anticrisi per sostenere e garantire la competitività del sistema economico regionale. In particolare la sezione valdostana di Confindustria promuove  a pieni voti la riduzione dell’IRAP a favore di tutte le imprese (circa 17 milioni di euro all’anno) e l’introduzione di una nuova agevolazione IRAP (0,92% per il primo anno e 0,46% per i successivi tre periodi di imposta) a partire dal 1° gennaio 2013, che costituisce una misura strutturale volta a sostenere la creazione di nuove imprese e l’incremento occupazionale.

Qui è possibile trovare l'intervento della Presidente degli Albergatori Silvana Perucca nella commissione per il Bilancio.

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