20 novembre 2011

Tassa di Soggiorno gli Albergatori dicono di No

La Presidente Perucca continua tenacemente a difendere gli interessi dei suoi iscritti

 Il Presidente degli Albergatori valdostani Silvana Perucca è intervenuta venerdì 18 novembre presso la II Commissione consiliare permanente convocata per l’esame dei disegni di legge nn. 165 e 166.

Ti riporto qui di seguito una sintesi dell’intervento svolto dalla Presidente, diffusa dalla stessa associazione.
Nonostante il difficile momento di congiuntura, i vincoli imposti dal cosiddetto patto di stabilità ed i conseguenti tagli che sono stati apportati al bilancio regionale per il triennio 2012/2014, come rappresentante degli imprenditori della ricettività valdostana esprimo apprezzamento per lo sforzo teso a non fare gravare su un solo settore tali sacrifici, ma per avere ripartito equamente il contenimento della spesa su tutte le voci e i settori che compongono il bilancio regionale.
Entrando invece nel merito della scelta di recepire la disposizione prevista nel decreto sul federalismo fiscale municipale che consentirà ai Comuni valdostani di introdurre la tassa di soggiorno sulle presenze turistiche nelle strutture ricettive, ho la necessità di richiedere la Vostra cortese attenzione su quanto il Comitato Direttivo della nostra Associazione mi ha dato preciso mandato di riferire.
Gli imprenditori della ricettività esprimono un parere di forte contrarietà all’introduzione di tale imposta.
In una Regione in cui il comparto turistico ha un forte impatto sul sistema economico regionale e dove l’attrattività turistica crea una importante ricaduta sull’intero indotto, recepire e dunque accettare la possibilità che venga applicata una tassa sui turisti - che sono coloro che creano la vera ricchezza della nostra società - ci lascia increduli.
La tassa inciderà in modo molto serio sull’appeal della nostra offerta, in quanto si tradurrà di fatto in un incremento delle nostre tariffe con conseguente perdita di competitività rispetto ai nostri principali concorrenti: la Francia, dove attualmente vige un’aliquota IVA del 5,5 %, la Provincia autonoma di Trento, dove abbiamo certezza non verrà introdotta la tassa di soggiorno, ma stanno invece pensando di introdurre misure alternative volontarie e non vincolanti, la Provincia autonoma di Bolzano che sta riflettendo su soluzioni diverse che coinvolgano l’intero comparto e non solo le strutture ricettive.
Per rimanere sul caso della Francia, è proprio di questi giorni una proposta, subito ritirata, di aumentare a 6,5 % l’IVA sui servizi alberghieri per una spesa superiore a 200 euro. Le valutazioni che hanno fatto fare marcia indietro su questa ipotesi risiedono proprio nell’aver capito che non si poteva penalizzare uno dei pochi settori che ancora offrono ai francesi una risposta soddisfacente alla crisi economica.
Alle valutazioni di carattere strategico-politico è necessario aggiungere le difficoltà di tipo pratico che l’applicazione di tale imposta creerebbe.
Nei territori dove la tassa è già stata introdotta, i nostri colleghi ci hanno riferito di lunghe e imbarazzanti discussioni presso le reception degli alberghi per far capire ai turisti che l’albergatore non è il responsabile d’imposta, ma è colui che la riscuote in nome e per conto del Comune. Questa, quindi, verrà conferita separatamente dal conto dell’albergo con modalità di pagamento diverse: per i servizi alberghieri, infatti, la maggior parte dei nostri ospiti utilizzano le carte elettroniche sulle cui transazioni riconosciamo importanti commissioni ai circuiti che le gestiscono, mentre per la parte relativa alla tassa di soggiorno dovranno conferire l’importo in contanti.
Nel corso dell’audizione, relativamente alle iniziative di contrasto agli effetti della crisi messe a punto dal Governo regionale, il presidente Perucca ha evidenziato che l’ipotesi di riproporre la sospensione dei mutui contratti con Finaosta esclusivamente per una singola rata semestrale, in un momento di estrema difficoltà che permane, non è sufficiente.
Il presidente ha chiesto con determinazione a nome dell’intera categoria che anche per il 2012 entrambe le rate di mutuo vengano sospese.

0 commenti:

 

© ImpresaVda Template by Netbe siti web