14 ottobre 2015

Nicola #Rosset (Camera di Commercio di #Aosta): «Vanno potenziate le reti tra le aziende»

Nicola Rosset

Intervista a Nicola Rosset, presidente della Camera di Commercio di Aosta.

Si parla tanto di ripresa ma qual è la situazione valdostana?
Quella degli ultimi anni è stata una crisi che ha picchiato duro sul nostro sistema imprenditoriale e non possiamo essere ancora certi che sia destinata a finire. La difficile congiuntura economica ha portato ad un vero e proprio cambiamento di modello di sviluppo ed è illusorio pensare che le cose possano tornare a come erano una volta. Questo però non vuole necessariamente dire che debba essere peggiore. Gli ultimi dati a disposizione ci parlano di alcuni significativi segnali di ripresa ma l’esperienza ci anche insegna che basta qualunque evento, anche in paesi lontani dal nostro, perché questi si ripercuotano sull’intero sistema economico. Quello che mi sento di dire è che, dopo un primo momento di grande smarrimento, ora molte delle nostre aziende stanno reagendo in maniera positiva. Appare evidente un interesse sempre più diffuso ad allargare il proprio mercato di riferimento anche al di fuori dei confini regionali, una sempre maggiore attenzione alla ricerca, all’innovazione e alla qualità delle produzioni, oltre ad una maggiore attenzione nel cogliere le opportunità messe a disposizione delle aziende dal soggetto pubblico. In questo senso, in un momento nel quale è difficile aumentare i fatturati così come diminuire ulteriormente i costi, appare sempre più auspicabile che le nostre imprese imparino a fare rete e a lavorare insieme per ottimizzare le risorse a disposizione

La Chambre svolge un'imponente azione formativa. Quanto gli imprenditori ne usufruiscono...
Proprio alla luce di quelle che si diceva prima, e cioè di una percezione della volontà delle aziende di crescere e di espandere i propri orizzonti, la Chambre ha deciso di continuare ad investire e, nel limite del possibile di potenziare, la propria attività di formazione nei confronti delle aziende. E’ infatti necessario che queste possano affrontare una sfida così importante con tutti gli strumenti giusti per poterla vincere. A conferma di questo abbiamo potuto notare come la partecipazione delle aziende a questi momenti di formazione, penso ad esempio ad ciclo di seminari che abbiamo da poco avviato in materia di vendita dei prodotti all’interno dell’Ue e all’esterno dell’Ue o ad un appuntamento che avremo in programma a meta mese in materia di etichettatura per l’esportazione dei prodotti, è andata sensibilmente crescendo nel corso del tempo. Si tratta di un lavoro importante che cerchiamo di portare avanti quotidianamente e di programmare proprio a stretto contatto con le imprese, cercando di monitorare attentamente quelle che sono le esigenze delle aziende ed i “temi caldi” del momento, come avevamo fatto ad esempio per quanto concerne la fatturazione elettronica, per la quale era stato necessario addirittura aumentare il numero degli incontri proprio per la grande adesione. Non dimentichiamo che a questa attività si affianca anche un importante lavoro di supporto e consulenza portato avanti dagli uffici per tentare di rispondere anche alle domande più puntuali degli imprenditori.

Volendo ipotizzare un bilancio di quanto svolto sino ad ora: di cosa siete soddisfatti e di cosa no?
Se dovessi tracciare un bilancio di quanto fatto fino ad ora credo che tra gli elementi positivi inserirei certamente il ruolo che la Chambre ha saputo ritagliarsi come vera e propria casa delle imprese. Nel corso di questi hanno abbiamo potuto notare come le aziende valdostane hanno imparato a rivolgersi ai nostri sportelli non solamente per le pratiche burocratiche, ma anche per un sostegno ed una consulenza che andava al di là di questi aspetti. Allo stesso modo credo il lavoro fatto per cercare di ottimizzare le energie per massimizzare i risultati promuovendo iniziative ed attività che potessero interessare in maniera trasversale i diversi settori abbia dato dei buoni frutti e ci abbia permesso di raccogliere dei buoni risultati. Tra le cose sulle quali è invece ancora necessario lavorare, e sarà la vera sfida per il futuro, c’è senza dubbio una importante opera di sensibilizzazione delle imprese per lo sviluppo di nuove sinergie ed il potenziamenti delle reti. In questo ambito gli stereotipi ed i preconcetti sono ancora molti ed è necessario invece fare capire che questo tipo di collaborazione rappresenta una importante chiave di volta per cercare di superare le difficoltà che il mercato ci può presentare a causa delle piccole dimensione delle nostre aziende.

Si è appena svolta la Notte dei ricercatori. E' stata presentata la place de la recherche unitamente ad un nuovo bando di finanziamento. Quale impressione ne ha ricavato? 
L’impressione che ne ho ricavato è quella di una sempre maggiore necessità di dialogo tra ricercatori e imprese. Troppo spesso, infatti, si tende a considerare quello della ricerca un mondo orientato essenzialmente alle grosse produzioni industriali. In realtà si tratta di un tipo di attività che può interessare in maniera trasversale tutti i comparti economici dall’agricoltura, all’enogastronomia, dai nuovi modelli turistici, a nuovi strumenti in grado di facilitare anche la piccola produzione. Per rendersi conto di questo credo sia sufficiente pensare a quanto è stato fatto nel campo della tecnologia per le piccole imprese agricole o ancora nell’ambito delle nuove tecnologie per favorire il lavoro delle piccole e medie aziende che oggi possono permettersi produzioni fino a poco tempo fa riservate solo a realtà molto più grandi e strutturate. Credo che questo, per un comparto caratterizzato da imprese di piccole e medie dimensioni come il nostro, possa rappresentare un importantissimo valore aggiunto. In questo senso la Chambre può assumere un ruolo di particolare importanza come elemento di collegamento tra la realtà delle imprese e quella della ricerca. Un lavoro di monitoraggio del territorio e delle diverse realtà che sta già portando avanti da diverso tempo proprio per cercare di mantenere il più possibile il polso della situazione cercando di combinare le diverse esigenze dei differenti attori sulla scena.

Come prosegue l'attività della Chambre da qui a fine anno? 
L’attività della Chambre proseguirà con la collaborazione a numerose iniziative di promozione e valorizzazione delle nostre eccellenze, su tutte il Marché au Fort in programma il prossimo fine settimana a Bard ed il concorso Fontine d’Alpages. A queste si aggiungerà l’attività di formazione destinata alle imprese con la prosecuzione del ciclo di incontri sulla vendita all’estero ed sulla etichettatura. Proseguiranno inoltre le collaborazioni con diversi soggetti sul territorio valdostano per giungere all’elaborazione di nuovi progetti che potranno vedere la luce con il prossimo anno, oltre ad una importante attività transfrontaliera finalizzata a potenziare la collaborazione con la rete camerale svizzera e francese sempre in un ottica di fornire un supporto sempre più puntuale ed efficiente alle aziende. Importante sarà anche il lavoro che stiamo portando avanti nell’ambito della semplificazione burocratica e l’attività che gli uffici stanno conducendo nell’ambito della legalità.

Si parla spesso del rapporto tra impresa e giovani. Garanzia giovani sembra un'iniziativa utile in questo senso...
Tutte le iniziative finalizzate a valorizzare le nuove generazioni sono certamente utili. Pensare di affrontare il mercato senza l’apporto delle nuove generazioni è come salire sul ring con un braccio legato dietro la schiena. A loro spetta il compito di proseguire e di migliorare tutto quello che abbiamo fatto fino ad ora sfruttando punti di forza quali ad esempio la dimestichezza con le nuove tecnologie e la conoscenza delle lingue. Tocca invece alle nostre generazioni il compito di metterli nella condizione di poter lavorare al meglio, di credere ancora che fare l’imprenditore possa essere una scelta stimolante e proficua, che poter gestire il proprio futuro può rivelarsi una sfida estremamente motivante. Perché questo accada è però necessario che i giovani abbiano la voglia e la costanza di formarsi adeguatamente sia dal punto di vista teorica, sia sul lato pratico. Oggi più che mai, serve proporsi al mercato con la consapevolezza e la conoscenza degli strumenti e delle opportunità a disposizione. Per questo credo che Garanzia giovani e le possibilità di tirocinio offerte ai ragazzi e alle aziende possa rappresentare una buona occasione. E’ però prima di tutto necessario che i nostri ragazzi prendano consapevolezza del fatto che in futuro il comparto pubblico non sarà più in grado di rispondere a tutte le richieste del mercato e trovino quindi il coraggio di mettersi in gioco.

Per il 2016 quali sono i vostri programmi?
Al di là dell’attività che possiamo definire di normale amministrazione, il 2016 sarà un anno importante per la Chambre Valdôtaine ma, più in generale per l’intero sistema camerale nazionale. La normativa nazionale imporrà un ulteriore taglio del 5% sul diritto camerale (ed un ulteriore taglio è previsto per il 2017) e si prospettano nuove competenze che potrebbero convergere sulle Camere di Commercio. Sarà quindi fondamentale capire quali saranno i fondi a disposizione per poter proseguire con le attività e come saranno finanziate queste eventuali nuove competenze. Dal canto nostro cercheremo di proseguire con le iniziative a sostegno delle imprese ed in questo senso ci stiamo muovendo per capire come individuare nuove forme di finanziamento alle quali poter accedere e come dare vita a nuove forme di collaborazione finalizzate ad una ottimizzazione delle risorse esistenti.

Valle d'Aosta ed Expo: bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto?
Expo ha rappresentato per il nostro paese una grande occasione. Come Chambre Valdôtaine, in sinergia come le associazioni di categoria abbiamo cercato di individuare iniziative progetti che potessero non solamente valorizzare le nostre eccellenze, ma che potessero in qualche modo dare lustro all’intero sistema imprenditoriale valdostano. In questo senso credo che il lavoro portato avanti insieme ad Expo Vda sia stato molto positivo. Esso ci ha prima di tutto permesso di mettere in piedi nuove sinergie ed elaborare un sistema di lavoro che sono certo potrà esserci utile per il futuro. Si è trattato di una collaborazione che ha anche portato ad importanti iniziative che, a mio avviso, hanno permesso di mettere in luce alcuni punti forza delle nostre aziende e che ha dimostrato come la Valle d’Aosta, proprio in quanto realtà capace di presentarsi unita sul mercato è capace di rispondere anche alle numerose e sempre più eterogenee richieste dei suoi possibili visitatori. Muoversi direttamente sulla piazza milanese rappresentava per la nostra regione una sfida quasi impossibile per la nostra piccola realtà, ma credo che il buon lavoro fatto in occasione della settimana dedicata alla Valle d’Aosta, e le numerose iniziative organizzate sul territorio valdostano possano farci parlare di un bilancio positivo.

Un sogno camerale da realizzare?
Il sogno sarebbe quello di una Chambre Valdôtaine messa nella condizione di poter operare al meglio a favore delle imprese. Credo che le potenzialità e le progettualità per poter rappresentare un vero riferimento per il comparto imprenditoriale valdostano ci siano tutte. La questione è quella dei fondi a disposizione che rischiano di condizionare profondamente il futuro. Sarebbe bello poter essere parte attiva di una ripresa economica che spero possa arrivare prima possibile e che sono certo dovrà passare anche da una rinnovata fiducia dei nostri imprenditori nel tornare ad investire, e nella capacita di sfruttare al meglio le occasioni ed i vantaggi che lo sviluppo delle reti di impresa potrebbe offrire al mercato valdostano. 

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