Nel mese di gennaio, presso l'Istituto Universitario degli Studi Europei in Via Maria Vittoria 26 a Torino, si è tenuto un incontro sullo Small Business Act della Commissione Europea, promosso dalla Rappresentanza a Milano della Commissione europea, dalle Unioni delle Camere di commercio di Veneto, Lombardia, Emilia Romagna e Piemonte, da API Varese e dalla Fondazione Stelline di Milano.
Lo Small Business Act (SBA), adottato nel giugno 2008, ha come obiettivo la semplificazione del quadro legislativo e amministrativo dell'Unione Europea e degli Stati membri. Esso contiene le linee guida per promuovere la crescita delle Pmi, attraverso la creazione di un contesto legislativo e amministrativo volto ad eliminare gli eccessi burocratici che ne ostacolano lo sviluppo.
So che non credi ai tuoi occhi in quanto le parole Europa, Pmi e crescita sembrano, apparentemente, non esistere in natura all'interno dello stesso habitat.
Eppure sull'argomento Franco Colombo, Vice Presidente CONFAPI e Presidente CONFAPI Varese, è stato decisamente chiaro. «Lo SBA costituisce un passo avanti verso un’Europa degli imprenditori con meno burocrazia e maggiori incoraggiamenti per i 23 milioni di PMI in Europa. - ha spiegato - Obiettivo di questo strumento è di aiutare le piccole imprese a fiorire e a creare per le migliori tra di esse un trampolino di lancio affinché possano diventare competitori mondiali. L’atto sulle piccole imprese è una pietra miliare nell’attuazione della Strategia di Lisbona per la crescita e l’occupazione»
Lo SBA dovrebbe comportare amministrazioni pubbliche più reattive, una diminuzione dei ritardi nei pagamenti delle fatture, l’accesso a maggiori aiuti in materia di finanziamenti, innovazione e formazione,
un’IVA ridotta per i servizi forniti localmente e un migliore accesso ai contratti pubblici. Il pacchetto conferirà inoltre alle PMI l’accesso a uno statuto di società privata europea in modo da ridurre gli oneri burocratici e accrescere la chiarezza delle operazioni”.
Lo SBA è sia un processo tecnico che parte con la Comunicazione della Commissione Europea al Consiglio del 25.6.08 che un processo politico, in cui gli stati membri si impegnano a implementare le priorità dell’Action Plan sancito dal Consiglio Europeo di dicembre 2008.
I principi
Esiste, manco a dirlo, anche un decalogo, cioè 10 principi per guidare la formulazione e l’attuazione delle politiche sia a livello UE che degli Stati membri. Tali principi si propongono di creare condizioni di concorrenza paritarie per le PMI e migliorare il contesto giuridico e amministrativo nell’intera UE. Ve li propongo.
I. Dar vita a un contesto in cui imprenditori e imprese familiari possano prosperare e che sia gratificante per lo spirito imprenditoriale.
II. Far sì che imprenditori onesti, che abbiano sperimentato l’insolvenza, ottengano rapidamente una seconda possibilità.
III. Formulare regole conformi al principio “Pensare anzitutto in piccolo”.
IV. Rendere le pubbliche amministrazioni permeabili alle esigenze delle PMI.
V. Adeguare l’intervento politico pubblico alle esigenze delle PMI: facilitare la partecipazione delle PMI agli appalti pubblici e usare meglio le possibilità degli aiuti di Stato per le PMI.
VI. Agevolare l’accesso delle PMI al credito e sviluppare un contesto giuridico ed economico che favorisca la puntualità dei pagamenti nelle transazioni commerciali.
VII. Aiutare le PMI a beneficiare delle opportunità offerte dal mercato unico.
VIII. Promuovere l’aggiornamento delle competenze nelle PMI e ogni forma di innovazione.
IX. Permettere alle PMI di trasformare le sfide ambientali in opportunità.
X. Incoraggiare e sostenere le PMI perché beneficino della crescita dei mercati.
Domani mi occuperò degli aspetti legislativi e dell'impatto delllo Small Business Act sulle Pmi italiane. Nel frattempo mi piacerebbe sapere che cosa ne pensi?
Il crinale fra protesta e democrazia
9 mesi fa
0 commenti:
Posta un commento