Giovedì 10 febbraio, a partire dalle 17,30, secondo appuntamento, presso la Pépinière d’Entreprises di Aosta, in via Lavoratori vittime del Col du Mont, 24, con «I dialoghi dell’Innovazione». Il tema è di grande attualità «I nuovi media, dalla carta all’eBook». Luca De Biase, responsabile di Nova, il dorso sull’innovazione de «Il Sole24ore» ci offrirà alcune anticipazioni della sua prossima fatica letteraria che sarà in libreria fra aprile e maggio. Il titolo - per ora ancora provvisorio ma dice molto sul tema - è «Il Giornale non è la sua carta». Come già fatto in vista della conferenza di Bianucci ti propongo di partecipare ad un sondaggio: «Secondo te quale supporto cartaceo sparirà per primo: il libro o il giornale?». Ovviamente i commenti al post sono sempre ben accetti.
Ma chi è De Biase? Come giornalista si occupa di innovazione tecnologica e prospettive sociali ed economiche dei nuovi media ed ha scritto per diversi giornali: ItaliaOggi, Mondo Economico, Fortune Italia, Espansione, Panorama, The Industry Standard, Problemi dell’Informazione, Corriere della Sera, l’Espresso e La Stampa. È attualmente caporedattore dell’inserto del giovedì (Nòva 24) del quotidiano Il Sole 24 ore, dedicato ai temi della ricerca e dell’innovazione; è stato responsabile di Nòva24Review, strumento bimestrale di approfondimento, e promotore di Nòva100, un progetto di aggregazione di più blog indipendenti. Ha vinto nel 2007, insieme a Beppe Grillo, la VII edizione del Premio Cultura di Rete. Fra le sue pubblicazioni più recenti da segnalare «Economia della felicità: dalla blogosfera al valore del dono e oltre», edito da Feltrinelli.
In merito al tema sul suo blog scrive «I quotidiani cartacei tradizionali sono una tra le numerose specie che vivono nell’ecosistema dell’informazione. Il loro ambiente si è radicalmente trasformato nell’ultima dozzina d’anni. Molte delle risorse sulle quali avevano a lungo prosperato scarseggiano, assorbite dall’espansione di altri media: l’onnivora, insaziabile televisione commerciale, l’innovativa televisione digitale a pagamento, la rivoluzionaria internet a banda larga, gli infi nitamente attraenti telefoni cellulari. Milioni di persone, miliardi di euro, trilioni di minuti si sono spostati verso nuove abitudini mediatiche. E nel corso di un terremoto nei mezzi di comunicazione di tale portata è già sorprendente che molti castelli dei giornali di carta stiano ancora in piedi. E se lo sono è perché evidentemente hanno un valore e una resistenza importanti. Ma è tempo di restauri».
Come sempre accanto all’intervento di ampio respiro è prevista una testimonianza locale che ci aiuterà a guardare con occhi nuovi al territorio. Questa volta tocca alla Laser di Paolo Conta che così viene presentata nella brochure che illustra tutto il ciclo di conferenze. «Una società il cui core business si sta focalizzando su cellulari e biomedicale. La Laser di Pont-Saint-Martin, azienda specializzata nella progettazione e realizzazione di soluzioni di Mobile Integration per l’erogazione di servizi nell’ambito di Turismo, Sanità, e Logistica si confronta con un mercato dove i “consumi” nonostante la crisi non sembrano e in parte non possono (vedesi fronte sanitario) diminuire. Del resto gli italiani al cellulare non rinunciano e il welfare sanitario ha bisogno di innovazione come dell’aria da respirare per poter continuare ad offrire servizi di qualità a costi contenuti. Un investimento costante in ricerca e sviluppo e nella formazione del personale hanno permesso all’azienda di essere pronta all’appuntamento con l’impennata di fruibilità di servizi in mobilità determinato sul mercato dall’avvento degli smartphone touchscreen, e dei “Pad”. Nel 2003 Laser ha rilasciato la prima applicazione mobile per la gestione di sondaggi, basata su tecnologia SMS. Oggi i tecnici dell’azienda stanno realizzando un sistema che, integrando tecnologie diverse (lenti ottiche, luce polarizzata, fotocamera dello smartphone) permette la gestione di un processo clinico per la prevenzione remota dei melanomi cutanei».
Il ciclo di conferenze è promosso dall’Assessorato regionale alle Attività produttive attraverso la Direzione assistenza alle imprese, ricerca, qualità e formazione professionale e finanziato dal programma operativo Fesr competitività regionale 2007/2013.
2 commenti:
Inviterei l'incolpevole Favre a redarguire il rendiconto automatico del sondaggio: ha indiscutibilmente alzato il gomito, come risulta comparando la somma dei voti con i voti effettivi, nonchè guardando le percentuali.
@Borluzzi
Redarguito.
Posta un commento