2 gennaio 2012

Comprare un Rustico in Valle d'Aosta: Istruzioni per l'Uso

Un esempio di rustico valdostano
«La Valle d’Aosta per chi come me abita a Milano è un sogno a soltanto 170 chilometri di distanza». Elena Sacchi, professionista, sposata, con una bimba di cinque anni, sintetizza così il suo desiderio di avere una casa in mezzo alla natura. «Io ho sempre voluto abitare in campagna. A mio marito piace sciare. La Valle d’Aosta è stata una scelta obbligata». Scartate le località più ricercate sia per budget che per sovraffollamento - «Io volevo una casa indipendente con del verde intorno» - la scelta è caduta su un “rudere” a Saint-Marcel, località nella vallata centrale vicinissima a Fénis dove sorge il celeberrimo Castello medioevale, a pochi minuti dal casello autostradale e a mezz’ora dalle piste di Pila, dove fra l’altro è attivo un Fun park attrezzatissimo e molto apprezzato dalle famiglie.

Trovata la location perfetta e perso un po’ di tempo con la burocrazia comunale sono iniziati, cinque anni fa’, i lavori per restituire a nuova vita una casa del ‘700, sede un tempo della latteria del paese. «Con edifici di questo tipo i costi lievitano con grande facilità – spiega -. Una ristrutturazione un minimo rispettosa dei parametri richiesti necessita una spesa di 1500 euro al metro quadro. Occorre un impresario molto bravo a coordinare gli artigiani locali, peraltro parecchio qualificati, chiamati a lavorare pietra e legno. Senza dimenticare l’obbligo di costruire il tetto in lose per il quale c’è un contributo regionale che un po’ aiuta a far fronte alle spese extra. Alla fine a fronte di un cronoprogramma di un anno è stato terminato tutto in uno e mezzo».

Spostandosi dal sogno al business Emiliano Morani, responsabile regionale del Gruppo Tecnocasa (16 agenzie territoriali, 6 tecnorete e 2 Kiron) sottolinea come in passato l’offerta di edifici rurali fosse particolarmente grande. «Le imprese edili e aggiungerei gli impiantisti che hanno sviluppato una notevole professionalità in questo settore lavorano molto – commenta Morani – ma, secondo me, molto meno che in passato. La nuova nicchia di mercato è la nascita di chambre d’ote, bed and breakfast. Si sta sviluppando un grande interesse intorno alla ristrutturazione di certi ambienti rurali. Ci sono aziende agricole che innovano ricorrendo all’utilizzo delle energie rinnovabili».

Sul fronte dei prezzi il panorama è molto variegato. «Una ristrutturazione a regola d’arte – prosegue Morani - va dai 1000 ai 1500 euro se siamo in una zona residenziale. Se invece valutiamo la possibilità di acquisto di un rustico anche fatiscente occorre tenere conto della tipologia di ristrutturazione e dell’altezza, più si sale e più inevitabilmente si paga. Anche le valutazioni del residenziale con le giuste proporzioni possono essere un aiuto per valutare la bontà di un prezzo. Va tenuto conto che in molti casi sostanzialmente si finisce per acquistare soltanto il terreno edificabile».

Dandosi un po' da fare su internet, ad esempio attraverso il sito  www.trova-casa.net il numero di rustici disponibili nona ppare del tutto di poco conto e dal punto di vista del prezzo sembrerebbe potercene essere per tutte le tasche. Ma Mauro Baccini della Coldwell Banker Immobiliare, agenzia immobiliare Valdostana, con sede a poche centinaia di metri dal Palazzo regionale, specializzata soprattutto nel mercato delle seconde case,  butta un po’ di acqua sul fuoco della passione. «Il sogno di molti - spiega - provenienti soprattutto da Milano e Genova è lo chalet indipendenti di 80 metri quadri con un po' di verde intorno. Queste purtroppo sono soluzioni davvero molto rare. In realtà nella maggior parte dei casi gli edifici rustici in vendita sono di grosse dimensioni e attraggono principalmente gli interessi degli operatori immobiliari. Ciò non toglie che un investimento in Valle d’Aosta è sicuramente più consigliabile che in altri mercati, penso alla Liguria o al Piemonte». Con un po’ di pazienza si possono trovare valide opportunità di business anche in alcuni centri storici e in località meno note con piccole frazioni da ristrutturare. Una conferma arriva dalle quotazioni registrate nel corso del primo semestre. Le località in controtendenza rispetto al mercato immobiliare turistico - che a livello nazionale si è contratto del 0,6% - sono proprio quelle che, almeno sul fronte dello sci, possiamo definire minori. Morgex (+9,40%), Cogne (+4,60%) e Pré-Saint-Didier (+1,40%) sono infatti  le tre località regionali, tutte situate nell’Alta Valle d’Aosta, che hanno fatto registrare la maggiore crescita percentuali dei prezzi al metro quadro.  


Alcune quotazioni per rustici al metro quadro secondo gli operatori immobiliari

Courmayeur (e in generale tutti i comuni limitrofi): 4000 euro

Gressoney/Ayas: 2000-2500 euro

La Thuile: 1500-2000

La Salle/Morgex: 1000 euro

Introd: 600 euro

Fénis: 500 euro


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