29 dicembre 2008

Silvana Perucca (Presidente Adava): «ribadiamo la centralità del turismo»

L'Assemblea dell'Adava, svoltasi il 10 dicembre a Saint-Vincent, è un ottimo punto di partenza per riflettere sull'andamento del comparto. Vi propongo l'articolo che ho pubblicato sul Corriere e nei prossimi giorni sottoporrò alla vostra attenzione altri passaggi dell'intervento della Presidente a mio avviso utili per sviluppare ulteriormente il dibattito.

«Insieme dobbiamo fare in modo che venga affermata e condivisa l’opportunità che il turismo possa non solo convivere con le altre attività sociali ed economiche presenti sul territorio regionale, ma diventi un principio ispiratore ed ordinatore delle scelte che devono essere intraprese da tutti i settori economici, chiamati anch’essi al rispetto, alla difesa e valorizzazione del territorio e delle sue specificità ed identità». Silvana Perucca, presidente degli albergatori valdostani, in occasione dell’assemblea regionale annuale, presenti il presidente della Giunta Augusto Rollandin e l’Assessore al Turismo Aurelio Marguerettaz, ha concluso così il suo intervento di undici pagine con un invito forte a porre la vocazione turistica come nodo centrale dello sviluppo regionale.

Un ruolo strategico
Un invito costruito, dati alla mano, su una fotografia dettagliata dell’offerta ricettiva regionale. «Se misuriamo il contributo dato dal Turismo alla formazione del reddito regionale - ha detto la Presidente - e al sostegno dei livelli di occupazione, possiamo avere un’idea del ruolo strategico che questo settore e le nostre aziende hanno sull’intero sistema Valle d’Aosta». Perucca ha precisato come siano 474 gli esercizi alberghieri presenti nella nostra Regione, di cui oltre il 90% si riconosce nella nostra associazione, 50 i Rifugi alpini e 40 i campeggi. «Se consideriamo solo il settore alberghiero, con oltre 23.000 posti letto, - ha aggiunto - negli ultimi anni abbiamo generato una media annua di 2 milioni e 200 mila presenze turistiche. Secondo gli ultimi dati dell’Osservatorio del Mercato del lavoro degli Enti Bilaterali Regionali della Valle d’Aosta, il solo settore ricettivo e ristorativo, in stagione, dà lavoro ad oltre 4 mila persone. Se a questi dati aggiungiamo l’indotto (ad esempio al commercio, all’artigianato,
all’agricoltura, ai trasporti, ai servizi, all’attività dei liberi professionisti, ecc..), possiamo farci un’idea del reale valore del comparto e di quanto questo contribuisca a mantenere elevato il livello della qualità della vita di tutti i valdostani
». Frasi molto preoccupate che hanno destato l’attenzione della Giunta. «Nonostante queste importanti premesse, - ha concluso - siamo purtroppo oggi qui a dover affrontare, con grandissima preoccupazione per tutti noi imprenditori alberghieri, la grave situazione di congiuntura economica che ha manifestato i suoi primi effetti nell’estate appena trascorsa (la peggiore performance degli ultimi anni) e che, probabilmente, rappresenta solo l’inizio di un periodo di grande difficoltà economica». Due le richieste concrete della Presidente. «La gravità della crisi che stiamo affrontando
– ha osservato Perucca - e la necessità di evitare che il prezzo della congiuntura divenga socialmente insostenibile, ci inducono a richiedere un intervento pubblico doppio: da una parte è necessario dare respiro alle aziende, fondamentalmente sane, ma che in questo momento di crisi, sono in difficoltà nella restituzione delle rate Finaosta; dall’altro bisogna inaugurare nuovi strumenti di finanziamento e sostegno, non generici, ma mirati e orientati al rilancio della qualità strutturale, all’ampliamento dei servizi, al ricollocamento delle nostre strutture ricettive in un mercato internazionale sempre più competitivo e agguerrito. Se vogliamo superare il guado, dobbiamo mettere in moto una rinnovata capacità competitiva e, seppur utili, gli attuali strumenti finanziari non sono più sufficienti».


Gli alberghi? Strutture turistiche di interesse pubblico
Ma non solo. Perucca ha ribadito di credere che gli alberghi siano strutture turistiche di interesse pubblico, in quanto contribuiscono in maniera primaria allo sviluppo economico e sociale di un territorio. Un principio messo in discussione dalla passata Giunta Regionale con l’approvazione di una delibera che ha messo in discussione tale principio, bloccando di fatto, fino ad approvazione dei piani regolatori comunali di adeguamento al Piano Territoriale Paesaggistico regionale, il rilascio delle deroghe alberghiere ai fini urbanistici. «Il nostro lavoro di sensibilizzazione degli assessorati competenti – prosegue la Presidente - ha portato all’approvazione di una norma ponte, contenuta nella cosiddetta legge omnibus, che ha demandato ai comuni il rilascio delle deroghe urbanistiche alberghiere fino all’adeguamento al Ptp. Su questa strada dobbiamo continuare. Oggi chiediamo all’Amministrazione Regionale che, come è avvenuto nelle principali regioni turistiche italiane, venga ribadito, con idoneo atto giuridico, il carattere di pubblico interesse per le strutture turistico-alberghiere». (Pubblicato sul Corriere della Valle del 18 dicembre)

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