Il dettaglio dell'indagine trimestrale previsionale fatta da Confindustria Valle d'Aosta. Qui i post sulle altre indagini.
Permane su valori negativi il saldo relativo alla produzione (-13,79%) il dato è sostanzialmente stabile rispetto al trimestre precedente (-13,33%). Peggiora però di 6 punti percentuali se raffrontato con il saldo fatto registrare nel quarto trimestre 2008 (-7,14%).
La percentuale delle imprese che prospetta livelli produttivi costanti scende al 59%, era il 67% lo scorso
trimestre. Il 28% degli intervistati prospettano cali di produzione (+5 punti rispetto al trimestre precedente), cresce di 4 punti la percentuale delle imprese che ha in previsione un aumento dei volumi produttivi.
E’ il comparto manifatturiero che evidenzia il calo di produzione più marcato, sia rispetto al trimestre
precedente sia rispetto allo stesso periodo del 2008. Il grado di utilizzazione degli impianti (66,25%) registra un leggero miglioramento rispetto al trimestre precedente (64,60%) anche se continua ad attestarsi su livelli bassi. Il dato è sostanzialmente in linea con quello evidenziato nell’analogo periodo del 2008 (66,14%).
Il saldo degli ordini totali è in netto miglioramento rispetto al trimestre precedente. Dopo tre trimestri negativi
torna su livelli positivi (+6,25%) con una crescita di oltre dodici punti percentuali. Anche il confronto con il
valore registrato nello stesso periodo del 2008 (+3,70) evidenzia una crescita, seppure più contenuta.
Migliorano anche le attese legate agli ordini export. Il saldo ottimisti - pessimisti cresce di 11 punti percentuali
rispetto al trimestre precedente, portandosi sullo zero. Il dato è decisamente distante dal +14,29% rilevato nello stesso periodo del 2008.
Il portafoglio ordini è inferiore ad un mese per il 21,88% delle imprese, la percentuale sale al 31,58% per le
aziende del comparto manifatturiero. Il dato non si discosta di molto da quello fatto registrare nel terzo trimestre (18,75%). Scendono di circa 3 punti percentuali gli ordini da uno a tre mesi (dal
40,63% del trimestre precedente al 37,50% dell’attuale). Si confermano stabili gli ordini superiori a tre mesi
(40,63%).
La composizione del portafoglio ordini che emerge dal raffronto con il quarto trimestre 2008 evidenzia un aumento degli ordini inferiori al mese di quasi undici punti percentuali, parallelamente gli ordini superiori ai tre mesi subiscono una contrazione nella stessa misura.
Migliora la competitività sui mercati nazionali rispetto al terzo trimestre e si riporta su livelli positivi (+4,76%) in aumento di oltre nove punti percentuali. Il dato è sostanzialmente in linea con quello fatto registrare nell’analogo periodo del 2008 (+5,26%). Resta negativa e si conferma stabile rispetto al trimestre precedente la competitività sui mercati esteri (-7,14%) ma perde oltre 14 punti percentuali rispetto al
dato dello stesso periodo del 2008.
Per quanto riguarda i programmi di investimento solo il 17,65% delle imprese dichiara l’intenzione di
sviluppare programmi per nuovi interventi nei prossimi 12 mesi, era pari al 28,57% nel trimestre precedente, il 33,33% nell’analogo periodo del 2008. Scende di circa due punti, rispetto al terzo trimestre, la percentuale degli intervistati che prevede di effettuare investimenti per sostituzioni (26,47%). E’ il comparto manifatturiero con particolare riferimento al settore metalmeccanico ad evidenziare per alcune aziende una revisione al ribasso dei propri programmi di investimento.
La congiuntura sfavorevole ed il permanere delle difficoltà di accesso al credito hanno determinato un
peggioramento della liquidità e contribuito allo stallo degli investimenti.
Cresce di ulteriori 7 punti, rispetto al trimestre precedente, la percentuale delle aziende intervistate che dichiara di non aver rilevato variazioni del costo del credito bancario nel terzo trimestre 2009, attestandosi al 60%, il 30% del panel ne ha segnalato una diminuzione, mentre per il 10% si è verificato un aumento. Scende leggermente, restando comunque significativa, la percentuale delle imprese che ha rilevato ritardi negli incassi dei crediti commerciali (44,12%), il raffronto con lo stesso periodo del 2008 (50%) segna un decremento di circa 6 punti percentuali. Le maggiori difficoltà ad incassare i crediti continuano ad essere segnalate
dal comparto manifatturiero, occorre sottolineare che anche il comparto dei servizi ha evidenziato nell’ultimo
trimestre un aumento delle imprese che dichiarano ritardi negli incassi.
Sul versante occupazionale appare in diminuzione il numero delle imprese che prevede di mantenere gli attuali
livelli di organico che passa dall’86% al 71%. Sale al 20%, era il 9% nel trimestre precedente, la percentuale
delle imprese che ha in previsione una riduzione degli attuali organici. Le attese negative riguardano in modo
diffuso tutte le attività e le diverse dimensioni aziendali. E’ decisamente cresciuto il ricorso all’istituto della
Cassa Integrazione Guadagni. L’incremento osservato è di quasi 14 punti percentuali rispetto al trimestre
precedente confermando il trend in continua ascesa evidenziato a partire dalla seconda metà del 2008. In
dettaglio la percentuale delle imprese che dichiara di dover far ricorso alla Cassa Integrazioni Guadagni supera il 40%, dato addirittura quadruplicato rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Aumenta di qualche punto la percentuale (32%) degli intervistati che prevede un aumento del costo delle materie prime (nel trimestre precedente era pari al 27%), nonostante la crescita il dato si colloca su livelli di
gran lunga inferiori a quelli fatti registrare nello stesso periodo del 2008 (71%).
Non significativa, infine, appare la variazione intervenuta nella percentuale delle imprese che lamentano difficoltà a reperire manodopera qualificata e specializzata che resta su livelli elevati per tutte le aree contemplate, con maggiore preponderanza della manodopera a media qualificazione.
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