Automobili che comunicano e scambiano dati con la strada e con gli altri veicoli.
Questa, a sentire i ricercatori riuniti ad Amsterdam, è la nuova frontiera della sicurezza stradale e dell'efficienza, sempre desiderata e mai ottenuta, del traffico.
Si chiamano «Cooperative Systems»: grazie alle tecnologie di comunicazione «wireless», alla crescente presenza di elettronica nelle auto, sono chiamati a favorire una condotta di guida più sicura, una riduzione di consumi ed emissioni, un maggior confort.
Cruscotti che suggeriscono al guidatore la velocità da tenere per «passare col verde» al prossimo semaforo (e lo fanno ricevendo direttamente le informazioni dal semaforo); che avvertono il guidatore della presenza di una coda, forse dietro la prossima curva; auto che informano direttamente i centri di controllo sulle condizioni della strada; queste sono solo alcune della applicazioni che si stanno studiando.
E non stiamo parlando - sempre a sentire i tecnici - di un futuro lontano: proprio in questi giorni, ad Amsterdam nel contesto del maggior evento mondiale sulle tecnologie del traffico (la biennale «Intertraffic», Amsterdam, Marzo 23-26), la Comunità Europea ha promosso una dimostrazione estesa delle tecnologie più innovative: lo «Cooperative Showcase». In un'area riservata vicina all'aeroporto di Schiphol e sulle strade adiacenti si vedranno all'opera i prototipi dimostrativi, messi a punto dalle più importanti industrie Europee, nell'ambito di alcuni ambiziosi programmi di ricerca tecnologica.
Uno dei prototipi più interessanti, già pronto per essere introdotto sul mercato, si basa su una tecnologia innovativa messa a punto da una giovane azienda valdostana. Il sistema «Wrong Way Driver» ha lo scopo di proteggere gli utenti delle autostrade da chi, creando pericoli per se e per gli altri, «guida in contromano». Una serie di sensori sulle barriere autostradali (poco più grandi dei normali catarifrangenti) rileva il passaggio del veicolo in contromano; i nodi singolarmente rilevano il contromano, lo comunicano via radio al «gateway» il quale verifica che si tratti davvero di un contromano e non di un falso allarme e segnala l'evento pericoloso sia al guidatore incriminato (per cercare di fermarlo), sia agli altri guidatori (per diminuire il rischio di incidente), sia alla centrale di governo del traffico ed eventualmente alle forze di polizia e di pronto intervento. Il tutto avviene in poco più di un secondo.
Il sistema è una delle prime applicazioni della tecnologia sviluppata dal Consorzio Sistra, un consorzio di ricerca fondato nel 2007 ad Aosta da due aziende piemontesi (Mizar Automazione S.p.A. e Tubosider S.p.A.). Il consorzio ha sviluppato il sistema ed i suoi componenti - software ed hardware - nell'ambito di un contratto di ricerca finanziato dalla Regione Valle d'Aosta. La ricerca è attualmente in corso; molto positivo il fatto che, ancor prima della fine della ricerca, siano già stati ottenuti risultati di interesse industriale, capaci di competere sul mercato mondiale.
L'idea della ricerca è relativamente semplice: si tratta di utilizzare le tecnologie elettroniche e di comunicazione per rendere intelligenti le barriere e le infrastrutture stradali. SISTRA, oggi, produce componenti (i nodi Grape - piccoli gusci che contengono sensori, microelaboratori e moduli di comunicazione wireless) che possono essere applicati alle barriere tradizionali (nuove o preesistenti). La catena wireless dei nodi attraverso una unità Gateway, si connette al sistema centrale red-wine che sorveglia la rete stradale (per rilevare urti contro barriere, metereologi che avverse quali nebbia, ghiaccio etc.)
Altra nota positiva: componenti e sistemi saranno prodotti totalmente in Valle d’Aosta creando ricadue produttive ed opportunità di lavoro.
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