Venerdì 22 ottobre alla Pépinière d'Entreprises di Aosta si è svolto il convegno «Come ottimizzare la partecipazione alle fiere internazionali», organizzato dall'Istituto nazionale per il Commercio Estero (ICE) e dalla Regione Autonoma Valle d'Aosta, in collaborazione con Attiva - Chambre Valdôtaine, e dedicato alle imprese valdostane che puntano sulla partecipazione a fiere internazionali per incrementare l’attività e la produttività all'estero. Dopo la querelle in merito alla inestsitente partecipazione degli imprenditori valdostani al Salone del Gusto 2010 potremmo dire che si tratta di un post dal tempismo eccezionale.
• Siete sicuri che il vostro prodotto possa essere esportato?
• Avete fatto una corretta analisi dei costi di esportazione?
• Avete assunto tutte le informazioni utili a conoscere tutte le procedure di abbattimento dei costi di importazione del paese dove volete entrare?
• Sapete che esiste la possibilità di utilizzare il deposito doganale?
• Avete prima visitato la fiera a cui volete partecipare come espositore?
• Avete inserito nel vostro programma di comunicazione uno studio attento degli usi e costumi, cultura e tradizioni locali?
• Siete sicuri che il prodotto che volete lanciare sia adatto al mercato a cui è diretto?
• Siete sicuri di poter utilizzare il vostro marchio sul mercato estero senza scontrarvi con la cultura e la legislazione vigente?
Queste sono solo alcune delle domande a cui ogni impresa dovrebbe dare o avere una risposta prima di prendere parte a una fiera internazionale o lanciare un prodotto su un nuovo mercato. Conseideratela una prima check-list, anche se non esauriente.
Il relatore della giornata, Dr. Nicola Minervini, esperto di internazionalizzazione d'impresa, ha saputo affrontare il tema in maniera chiara e brillante, senza lesinare informazioni ed esempi pratici derivanti da una lunga esperienza personale nel settore.
Prima di affrontare in maniera approfondita il tema della giornata, Minervini ha illustrato il metodo PIMI (Promozione – Informazione – Mercato – Impresa), da lui elaborato per pianificare al meglio le attività di Export di un’impresa.
In particolare, in base a questo schema, durante la fase di Promozione l’imprenditore deve dedicare particolare attenzione all’investimento sul marchio dell’azienda, all’ottimizzazione della partecipazione alle fiere, alla maggiore attenzione alle differenze culturali, alla forma più adatta di presentare l’azienda, alla qualificazione della rete vendita e alla maggior preparazione alle missioni imprenditoriali.
L’aspetto Informazione prevede invece una preventiva identificazione di rischi e barriere, l’utilizzazione del supporto all’export, la definizione delle informazioni necessarie, l’identificazione delle fonti di informazioni e l’elaborazione di un piano export.
Per quanto attiene all’elemento Mercato, Minervini ha poi sottolineato l’importanza dell’identificazione del prodotto, della creatività nella forma di ingresso sul mercato, della maggiore attenzione agli aspetti legali, della selezione del mercato e della forma di ingresso, dell’“Ingegneria” per l’elaborazione dei prezzi ed infine della selezione del partner.
Infine, per ciò che concerne il tema chiave Impresa, è stata evidenziata l’importanza di ragionare sui seguenti aspetti fondamentali per una impresa che voglia esportare: capacità tecnologica, qualità della gestione dell’export, integrazione aziendale, logistica competitiva, formazione continua e gestione personalizzata dell’evasione dell’ordine.
Per coinvolgere maggiormente il pubblico presente in sala, Minervini ha organizzato un lavoro di brainstorming che prevedeva che i partecipanti dei tre gruppi formati individuassero, sulla base di quanto il relatore aveva illustrato nella prima parte della mattinata, le azioni da mettere in atto prima, durante e dopo la fiera.
Prendendo spunto da quanto emerso dal lavoro dei partecipanti, il relatore ha poi fornito preziose indicazioni su come individuare la fiera più adatta alle esigenze dell’impresa, come pianificare al meglio la partecipazione all’evento e su come infine trarne i maggiori benefici, dedicando un ampio spazio all'importanza che si deve dedicare allo studio delle differenze culturali tra Paesi, per esempio alle diverse interpretazioni di frasi, formule di cortesia, colori e orari, ecc. dimostrando quanto possa essere rischioso, per il risultato di una missione, non conoscerle a sufficienza.
A supporto del suo intervento Minervini ha inoltre fornito diverse fonti di informazioni (elenchi di siti web istituzionali o dedicati al commercio estero), utilissimi per una preparazione corretta e completa della propria attività all’estero, condizione indispensabile per il successo di un’impresa.
In qualche post successivo. A mo' di piccoli flash ti offrirò qualche ulteriore pillola dei contenuti della giornata.
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