Un articolo pubblicato su La Stampa di oggi a firma di Stefano Sergi si interroga (secondo me giustamente) in merito all'assenza dei produttori privati valdostani al Salone del Gusto 2010 di Torino.
Un'assenza resa ancora più evidente dalla forte presenza di imprenditori Trentini. Soltanto l'amministrazione regionale con uno stand da 200 metri, un ricco programma di eventi e un impegno di spesa di 80mila euro ha garantito la presenza della nostra regione ad un appuntamento dal grande richiamo internazionale, evitando un vuoto imbarazzante.
Tu che mi leggi in questo momento e che, in quanto imprenditore - immagino - ti senti chiamato in causa, sai spiegarmi che cosa è successo? Mi sembra davvero un'occasione persa non soltanto sul fronte del business, ma della cultura imprenditoriale.
Il crinale fra protesta e democrazia
10 mesi fa
4 commenti:
Fabrizio, ricordi il discorso fatto per TerroirVino? Quanti risposero all'appello? E quanti andarono a Genova? Solo 2... e unanimamente, te lo assicuro, i vini assaggiati fecero colpo... perchè la VdA continua a nascondersi? Ha un patrimonio così grande dal punto di vista enogastronomico... un caro saluto.
..é proprio la cultura imprenditoriale il punto sul quale interrogarsi. E' evidente che non abbiamo questa propensione, insita invece in altre comunità come appunto quella trentina e per tale motivo non riusciamo a cogliere l'importanza di alcune forme di promozione o spesso le affrontiamo in modo errato. D'altro canto il turismo e l'enogastronomia sono stranamente l'unico settore dove la promozione delle imprese é garantita dal settore pubblico e questo tranquillizza in un certo senso tutti. Cosa dovrebbero dire tutte gli altri settori economici? Di fiere ce ne sono tante ma se affrontate con il giusto spirito e con i giusti prodotti possono restituire tantissimo alle imprese quindi occorre essere più attivi e partecipativi.
Sul sito Turismok c'è un sondaggio sull'utilità delle fiere del turismo vi consiglio di seguirne lo svolgimento e - se siete del settore - di esprimere la vostra opinione. Ecco il link:
http://www.turismok.com/sondaggi.asp?id=27&l=1&n=2
Qualche produttore ha voglia di spiegarmi perchè Megavino sì e Salone del Gusto no?
Per la prima volta i vini DOC della Valle d’Aosta sono stati presentati a Megavino, il più importante salone internazionale vinicolo di tutto il BeNeLux, che si è tenuto a Bruxelles dal 22 al 25 ottobre. Nel corso delle quattro giornate di fiera più di 300 espositori provenienti da Paesi di tutto il mondo hanno accolto oltre 25 mila visitatori, dei quali circa 4 mila operatori di settore.
Nello stand istituzionale regionale, organizzato dall’Ufficio di Rappresentanza a Bruxelles della Regione Autonoma Valle d’Aosta, con il supporto dell’Assessorato Agricoltura e Risorse Naturali e dell’Assessorato Turismo, Sport, Commercio e Trasporti, due sommelier professionisti dell’AISVDA, Angelo Sarica ed Enzo Gullone, hanno proposto in degustazione i vini che i produttori valdostani hanno offerto per l’occasione. Le degustazioni dei vini sono state accompagnate da quelle di tre prodotti DOP d’eccellenza: la Fontina, il Jambon de Bosses e il Lardo d’Arnad. Inoltre, nella giornata di chiusura, esclusivamente dedicata agli operatori e alla stampa specializzata, in un’apposita sala messa a disposizione dagli organizzatori si è tenuta una conferenza con degustazione sui vini autoctoni valdostani. All’incontro hanno preso parte in qualità di relatori il presidente dell'associazione Viticulteurs Encaveurs Vallée d’Aoste, Vincent Grosjean e l’enologoGianluca Telloli.
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