L'articolo che puoi leggere oggi non è soltanto la versione «large» dell'articolo pubblicato sul Sole 24 Ore Nord Ovest di questa settimana. In realtà il testo uscito sul Sole potrebbe essere definita la versione «beta» di quella che leggerai. Siccome infatti alcuni dati tardavano ho momentaneamente chiuso il pezzo ormai pronto ad ammainare bandiera e l'ho inviato a chi di dovere. I dati (tardi) alla fine sono arrivati e così mi sono premurato di inviare comunque il testo adeguatamente rivisto. Purtroppo uno scherzo (così mi hanno detto i colleghi) del sistema editoriale ha fatto sì che uscisse la versione più datata. Sic.
Il caro autostrada, scattato il 1° gennaio, accende gli animi in Consiglio regionale infiammando le opposizioni e stimolando anche qualche distinguo perfino in maggioranza. D’altra parte l’aumento del 14,15% del pedaggio sul tratto Aosta-Courmayeur, gestito da Rav (dove la Regione è socia di minoranza al 42%) e del 18,95% sul tratto Aosta-Pont-Saint-Martin, gestito dalla Sav (e qui il pacchetto del Governo regionale si ferma al 28,72%) è un boccone molto amaro per i valdostani, soprattutto se pendolari, in un anno in cui i morsi della crisi si fanno ancora sentire.
Inevitabile chiedersi quale sia lo stato di salute delle due società concessionarie. Per quanto riguarda Rav, negli ultimi cinque anni non sono stati distribuiti dividendi in quanto gli utili di esercizio sono stati destinati a copertura delle perdite accumulate. I Ricavi netti da pedaggio sono stati pari a 11,59 milioni nel 2009 contro gli 11,45 nel 2008. Per quanto concerne Sav (ricavi per 45,62 milioni nel 2009 e 45,28 l'anno precedente), nello stesso periodo a fronte di un dividendo complessivo pari a 25,44 milioni 800 mila euro, la Regione ha introitato una somma pari a circa 7,71 milioni di euro.
E il 2010? Entrambe le società presenteranno il loro bilancio consolidato in aprile. Rav si sbilancia ad ipotizzare un bilancio di esercizio 2010 «parzialmente positivo». I transiti da gennaio a novembre fanno registrare una lieve crescita. Mediamente sulla tratta “Aosta-Quincinetto”, tra gennaio e novembre, si registra un aumento complessivo dello 0,37% rispetto all’anno precedente. + 6,17 i mezzi pesanti e -1% quelli leggeri. Per Rav i transiti del 2010 sono incrementati del 7,6% e per il 2011 si prevede una conferma del trend. Dati che permetterebbero di ipotizzare una conferma dei risultati dell’ultimo biennio. Interpellate sulle ragioni del rincaro le società mettono sul tappeto gli investimenti sostenuti per la conservazione delle infrastrutture esistenti. Che dovevano pervenirci direttamente da Roma.
«Per la tangenziale di Aosta e il raccordo A5 con Statale 27 in modo da permettere una migliore razionalizzazione del traffico – dicono alla Sav – abbiamo speso oltre 370 milioni e senza contributi». Attualmente la Sav sta portando avanti un piano quinquennale di investimenti: 51 milioni complessivi di cui 34 saranno spesi tra il 2011 e il 2013». L'incremento «recupera solo in parte - spiegano in una nota i vertici della Rav - lo scostamento registrato dal 1995, anno di messa in esercizio del primo tratto autostradale Aosta - Morgex, tra il tasso di inflazione dei prezzi al consumo, pari a circa il 38%, e gli adeguamenti tariffari applicati nello stesso periodo, pari a circa il 14% complessivo».
E ora concretamente che cosa si farà? In merito alle misure per rivedere gli adeguamenti tariffari, il Presidente della Giunta Augusto Rollandin in Consiglio regionale ha ribadito che «stiamo definendo una nuova procedura che comporterà una riduzione del 50% dei pedaggi autostradali a favore dei pendolari valdostani per gli spostamenti dal luogo di abitazione al luogo di lavoro e sull'intera tratta autostradale Courmayeur/Pont-Saint-Martin». Una procedura già definita nei suoi aspetti tecnici e non e che attende l'assenso di ANAS per essere avviata. «Abbiamo avviato con SAV – prosegue Rollandin - delle valutazioni su come attenuare a livello regionale gli effetti determinati dal rincaro dei pedaggi autostradali, chiedendo alla società di formulare un progetto di modulazione tariffaria che pur rispettando il vincolo di parità di introiti da pedaggio stabilito dalla Convenzione, ne riduca l'impatto sui percorsi della tratta in concessione alla SAV tra le stazioni di Quincinetto e Aosta».
Per quanto riguarda RAV la Regione intende ottenere un calmieramento delle tariffe autostradali attraverso un nuovo introito derivante da una parte dell'incremento tariffario del Traforo del Monte Bianco, in analogia con quanto avvenuto dal lato francese.
Critico il Pd che ha definito la proposta di ridurre i pedaggi solo ai pendolari come «molto iniqua perché vengono esclusi tutti i lavoratori autonomi, gli artigiani, i commercianti, gli albergatori, le imprese e tutti i valdostani che usano l'autostrada per raggiungere l'ospedale e i servizi concentrati nella città di Aosta».
Un appello quello della forza di minoranza raccolto dalla Stella Alpina, in maggioranza con Uv e Fédération, che attraverso il suo segretario regionale Rudi Marguerettaz ha formulato l’ipotesi di «diminuire il pedaggio delle auto e aumentare quello dei Tir sulle tratte autostradali valdostane».
Enrico Tibaldi (Pdl) punta il dito sulla Giunta. La «distonia tra i rappresentanti regionali di Sav e Rav» (i primi hanno votato a favore dei rincari i secondi contro ndr ) sul tema dei rincari tariffari «oltre a caratterizzare un approccio e una sensibilità opposti nei confronti di questo problema (destinato a perdurare negli anni venturi, secondo quanto annunciato dallo stesso Rollandin) pone alla luce la completa mancanza di coordinamento politico da parte di chi ha la delega alle partecipazioni regionali».
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