5 luglio 2012

Pierluigi Genta (Confidi Commercio): «un anno difficile»

Il Presidente del Confidi Pierluigi Genta
Martedì 3 luglio, nel salone ducale del Comune di Aosta, si è svolta l'assemblea del Confidi Commercio, Turismo e Servizi guidato da Pierluigi Genta

Genta ha spiegato come attualmente il suo consorzio non veda possibili sbocchi di tipo aggregativo e in merito all'aggregazione tra Confidi Industriali e Confidal (albergatori) zione nel fine 2011 di un nuovo soggetto denominato Confidi Valle d’Aosta ha spiegato come si tratti «di una scelta che gli amministratori dei due soggetti sono stati costretti ad intraprendere alla luce dell’introduzione della normativa regionale sui contributi in conto interessi. La nuova legge regionale n.21/2011, infatti, oltre ad avere abrogato la precedente normativa in materia (LR. n. 75/1990) ha introdotto l’obbligo, a partire dal gennaio 2013, dell’ iscrizione da parte dei Confidi all’art. 106 del novellato TUB, pena l’impossibilità di continuare a distribuire i contributi regionali in conto interessi».


«La normativa così come formulata - ha aggiunto Genta - presenta diversi aspetti che meritano approfondimenti. Al riguardo la nostra cooperativa, dopo un susseguirsi di corrispondenza con l’Amministrazione regionale per ottenere chiarezza sulla legge, non condividendone taluni contenuti in quanto ritenuti penalizzanti per le centinaia di imprese associate, ha ritenuto doveroso ricorrere al TAR della Valle d’Aosta (leggi qui nota del blogger). Concreto, infatti, è il rischio di gravare sulle imprese associate con ulteriori costi causati da ventilate migrazioni di imprese tra Confidi. La volontà da parte dell’Amministrazione regionale di pervenire ad un unico Confidi regionale è nota e l’emanazione della LR. 21/2011 ne è la puntuale dimostrazione. Confidiamo, tuttavia, di poter sanare la situazione attraverso il buon senso riconosciuto agli amministratori regionali».



Passando ai numeri che hanno contraddistinto l’operatività della cooperativa Genta ha sottolineato come si sia trattato di un anno particolarmente difficile. «Nel corso del 2011 il fondo rischi è stato escusso per €. 258.372 a fronte del pagamento di garanzie su n. 31 posizioni. Il dato supera decisamente quello che era già stato un record negativo dell’anno 2010 con escussioni per €. 186.531. Va segnalato, tuttavia, come il 2011 ha visto la cooperativa parte attiva nel promuovere pagamenti onde evitare inutili aggravi di costi rappresentati dagli interessi sulle posizioni oramai decotte. I recuperi avviati con i debitori della cooperativa hanno prodotto un reintegro ai fondi rischi di € 19.644 a fronte di n. 11 posizioni. La cifra appare modica in quanto è rappresentata esclusivamente da piani di rientro mensili concordati con i soci debitori. Nessun recupero, infatti, è pervenuto da azioni avviate dalle banche. Tuttavia, già a partire dall’inizio del 2011 sono state promosse ulteriori e nuove azioni a tutela del credito vantato dalla cooperativa». 


Proseguendo sui «dati di anomalia», la relazione del Presidente descrive lo stock di posizioni deteriorate che al 31.12.2011 come così composto:
- N. 126 posizioni classificate in stato sofferenza, per importo di residuo banca pari ad €. 3.801.502 di
cui quota carico cooperativa €. 1.860.853;
- N. 18 posizioni classificate in stato incaglio, per importo di residuo banca pari ad €. 503.324 di cui
quota carico cooperativa €. 251.662.
A copertura di tali esposizioni la cooperativa ha alimentato la quota di copertura del fondo rischi per
interventi a garanzia portando la dotazione del fondo ad €. 794.674 che rappresenta il 37,6% di
copertura.

A maggiore presidio dei rischi assunti, anche avendo riguardo all’attuale contesto economico, la
cooperativa ha intensificato il ricorso alle controgaranzie in particolare quelle rilasciate da Finpromoter, Confidi di II livello del sistema Confcommercio a cui la cooperativa partecipa. Sono state incrementate, già a far data dall’inizio del 2012, le acquisizioni di controgaranzie con Medio Credito Centrale. Il saldo delle controgaranzie in essere al 31.12.2011 si attestava ad €. 1.111.954.
Passando alla composizione della compagine sociale al 31.12.2011, la Cooperativa presenta un numero di soci pari a 1.864 con 12 unità in più rispetto al 2010.

 
Nel corso del 2011 sono state esaminate n. 593 richieste di nuove garanzie (n. 644 nel 2010, -7,9%). 
Di queste:
- 511 accolte integralmente pari al 86,2%;
- 52 accolte con modifiche pari al 8,7%;
- 30 respinte pari al 5,8%.

Le 563 pratiche deliberate hanno generato nuove attività finanziarie per €. 9.537.359 (€.12.491.311 nel 2010, -23,64%) a fronte di un erogato banca di €. 19.136.397 (€. 25.415.240 nel 2010, -24,70%).
L’importo medio di erogato e garantito, per il 2011, si attesta rispettivamente ad €. 33.990 ed €. 16.940.
Delle 563 pratiche deliberate, 507 si sono perfezionate alla data del 31.12.2011 per un erogato banca di €. 17.823.482 corrispondente ad una quota di garantito di €. 8.880.901.

«I dati - si legge nella relazione di Genta - dimostrano una flessione in termini di numero di operazioni esaminate che conferma un trend negativo (le pratiche esaminate nel 2009 erano n. 736, -19,4% 2011/2009) ed ancora di più in termini di erogato banca e conseguentemente di garantito. E’ la dimostrazione, una volta ancora di più, di una oggettiva difficoltà da parte delle imprese di ottenere credito bancario in quanto le banche hanno notevolmente ridotto gli impieghi».

Si conferma, inoltre, il trend che vede la prevalenza di richieste finalizzate alla liquidità ed alla gestione del circolante aziendale a discapito di operazioni finalizzate ad investimento.

Lo stock di garanzie al 31.12.2011 ammonta ad €. 38.762.766 di cui:
• stock bonis per €. 36.650.252 (€. 36.009.069 nel 2010, +1,78%), a presidio di affidamenti bancari per €. 74.831.166 (€. 73.799.608 nel 2010, +1,39%);

• stock non performing per €. 2.112.515 (€. 2.114.383 nel 2010, -0,08%), a presidio di affidamenti
bancari per €. 4.304.825 (€.4.228.767 nel 2010, +1,79%).

Nonostante il quadro complesso Genta afferma nella sua relazione «che la cooperativa gode di buona
salute. Come detto non è stato un anno facile e i numeri lo attestano. Tuttavia, proprio in un anno
complicato come quello che si è chiuso la cooperativa ha saputo mantenere le proprie posizioni. La
gestione si è conclusa con un utile operativo di €. 74.822». 

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