10 ottobre 2012

Slowfood contro il Pirogassificatore


Questo blog ha trattato poco il tema del Pirogassificatore. La tematica politico-ambientale sembrava un po' esulare dalle tematiche di ImpresaVda. Tuttavia non posso non dare evidenza ad un evento davvero inaspettato e che indubbiamente una sua ricaduta economica e di immagine ce l'ha. Eccome! Slowfood scende in campo contro il Pirogassificatore. Ora ci potrà anche essere la presenza un po' «partigiana» di Flavio Martino, ma la firma del Presidente nazionale Roberto Burdese è bella chiara e dubito che un ente del genere si faccia coinvolgere in una querelle politica se non ne è più che convinto. Di conseguenza ospito il testo di questa nota enogastronomica dal titolo «Il problema rifiuti si può e si deve  risolvere senza il Pirogassificatore!». Ovviamente se Confindustria o qualunque altro ente di tipo economico facesse outing sarà mia premura registrarlo con la stessa attenzione.

«Buono, Pulito e Giusto non è uno slogan retorico ma un impegno permanente che segna l’identità e l’azione di Slow Food in tutto il mondo. Per questo il Salone Internazionale  del Gusto – Terra Madre, in programma a Torino dal 25 al 29 ottobre prossimo, affronterà il tema della centralità del cibo come leva del cambiamento verso modelli di sviluppo ecosotenibili, e con il progetto di riduzione dell’impatto ambientale cercano proprio di ridurre all’origine i rifiuti e riciclare tutto quanto si può riciclare perché in discarica o ai termovalorizzatori venga destinati il meno possibile e sempre meno. Proprio perché bruciare vuol direi distruggere una possibile risorsa.

Con lo stesso impegno il movimento Slow Food nel suo insieme, la primavera scorsa, ha promosso la Marcia di Parma, una manifestazione per dire No agli inceneritori e a tutti i sistemi di trattamento a caldo dei rifiuti.

Con lo stesso impegno e la stessa chiarezza, sancita anche in occasione dell’assemblea annuale tenutasi il 21 giugno scorso a Verrayes, Slow Food dice No al Pirogassificatore che si vuole costruire in Valle d’Aosta, proprio in mezzo alle montagne più belle e più alte d’Europa!

Una struttura del genere non è certamente Buona, in quanto  costosissima e diseducativa poiché non incentiva la raccolta differenziata, la riduzione dello spreco e una cultura del risparmio delle risorse;  non è Pulita, perché dannosa per la salute, per l’agricoltura di qualità e per l’ambiente, e non è certamente Giusta perché brucia ciò che può ancora essere una risorsa contribuendo all’erosione del livello sostenibilità del pianeta e  compromettendo il futuro di chi verrà dopo di noi.

Slow Food, dinanzi alla scadenza referendaria del prossimo 18 novembre, a cui invita convintamente ad andare a  votare e a votare Si, come ha fatto lo scorso anno sui Referendum per l’Acqua pubblica e il Nucleare, raccomanda che su un tema così importante  venga data l’informazione più corretta possibile.

Roberto Burdese
Presidente Slow Food Italia

Daniele Buttignol
Segretario Slow Food Italia

Bruno Boveri   
Governatore Slow Food Piemonte - Valle d’Aosta

Flavio Martino
Fiduciario Condotta Slow Food Valle d’Aosta

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