Come sempre do spazio all'indagine previsionale trimestrale redatta da Confindustria Valle d'Aosta. Qui di seguito trovi la nota riassuntiva.
L’economia valdostana non presenta novità di rilievo nel 4° trimestre 2012. Al rallentamento tipico del periodo estivo si aggiunge il quadro di incertezza dei mercati italiani ed internazionali che rinvia la ripresa. Non migliorano dunque le prospettive per l’industria locale, rispetto alle previsioni già poco ottimistiche rilevate nel precedente trimestre.
IL QUADRO CONGIUNTURALE
Il quadro che emerge dalla nostra indagine riflette il grado di incertezza che predomina sui mercati, in Italia e all’estero, e che rinvia ancora la ripresa, cui si aggiunge il rallentamento tipico del periodo estivo.
I dati congiunturali segnalano un peggioramento dello stato di salute dell’industria valdostana perché il quarto trimestre, dopo le pause estive, comporta di solito una naturale ripresa delle produzioni; ripresa che questa volta, invece, non si è verificata.
La dinamica del carnet ordini è leggermente negativa con qualche valore in miglioramento che non modifica in modo sostanziale l’orizzonte temporale del lavoro assicurato, che resta a visibilità ridotta.
Scende, infatti, la quota di imprese che hanno ordini per più di tre mesi (da 33,33% a 26,67%). Questo calo
è più consistente nel settore manifatturiero rispetto a quello dei servizi. Il 16,67% delle imprese valdostane
ha lavoro assicurato per meno di un mese, rispetto al 22,22 del mese precedente. Anche in questo caso a
far registrare la diminuzione più significativa è il comparto manifatturiero.
Aumenta di più di 10 punti, da 44,44% a 56,67%, la quota di aziende con ordini per un periodo compreso tra uno e tre mesi. Il settore manifatturiero fa registrare un miglioramento più marcato (più di 20 punti percentuale ) rispetto a quello dei servizi (circe 3%).
Il tasso di utilizzo degli impianti scende di più di 7 punti percentuali attestandosi su di un 61,05%
confermando la riduzione dei livelli produttivi, dovuta principalmente al settore dei servizi. Rispetto allo stesso periodo del 2011 si rileva un calo di 3 punti percentuali.
Nel periodo luglio-settembre sono intercorse delle variazioni positive (+5,71%) nei programmi di
investimento stabiliti in precedenza.
Continuano ad essere elevati i tempi medi di pagamento che restano pressoché stabili rispetto al trimestre
precedente (86 giorni) tra privati. Scende invece il dato relativo ai pagamenti della P.A. ( dai 94 giorni di
media del precedente trimestre agli 85,38 dell’attuale). I tempi medi di pagamento della Pubblica
Amministrazione in Valle d’Aosta si attestano, invece, sui 30 giorni.
L'EVOLUZIONE A BREVE – LE PROSPETTIVE
Le previsioni per il prossimo trimestre soffrono di un contesto che continua a mantenersi incerto a livello internazionale ed a livello domestico.
Per il periodo ottobre – dicembre quasi la metà delle imprese valdostane si attende una sostanziale stabilità dei volumi prodotti (57%).
La produzione è attesa in netto calo dal 40% delle imprese, dato quasi raddoppiato rispetto a quello del corrispondente periodo del 2011 (21%). Il saldo di opinione tra la percentuale di aziende che hanno dichiarato un aumento della produzione e viceversa quelle che hanno dichiarato una diminuzione scende a -36,67%. Questa variazione negativa è determinata in parte, dal calo ciclico della produzione ed in parte, dalla crisi nel comparto delle costruzioni, che incide in maniera pesante sulle aziende che operano in questo settore. Segno negativo anche per il settore dei servizi che dopo il risultato positivo del precedente trimestre torna a far rilevare una variazione negativa.
Continuano a peggiorare le attese per gli ordinativi nel quarto trimestre soprattutto dall’interno,
complicando le probabilità di rilancio nei prossimi mesi. Più della metà delle aziende non si attende
variazioni nel flusso di ordini interni (64%), una percentuale che scende al 45% per gli ordini esteri dove
peggiora anche il saldo di opinione (con un trend negativo costante dal primo trimestre del 2012) che si
attesta su un -25%. Le aziende del campione che ipotizzano una contrazione (29%) hanno comunque una
limitata incidenza sul volume totale dell’export valdostano.
Tra i segni positivi, la propensione degli imprenditori ad investire, nonostante i tassi restino mediamente bassi (gli ampliamenti aumentano dell’ 8,37% e le sostituzioni dell’1,10%), sintomo che, nonostante il basso utilizzo della capacità produttiva, il peggioramento delle aspettative sulla domanda soprattutto interna e la stretta creditizia, il sentiment delle imprese valdostane è comunque positivo circa un cambiamento di rotta.
Gli investimenti costituiscono, infatti, una condizione imprescindibile per competere e mantenere quote di mercato.
Le previsioni occupazionali subiscono un calo rispetto al trimestre precedente. Quasi tre imprese su quattro (73%) non prevedono variazioni dei livelli. Raddoppia la percentuale di coloro che prevedono una riduzione degli organici ( che passano da un 11% ad un 24%) e diminuisce il tasso di coloro che stimano un aumento (dal 9% al 3%). Il saldo di opinione resta in terreno negativo (dal – 2,86% del trimestre precedente ad un -21,21% dell’attuale). Questo dato, insieme alla tendenza riscontrata anche in ambito nazionale delle imprese di salvaguardare l’occupazione, determina una crescita della C.I.G. (aumenta, infatti, di 13 punti percentuali il numero delle imprese che intende far ricorso a questo strumento), in linea con gli ultimi dati regionali Istat disponibili (+1,6 rispetto all’inizio dell’anno).
Il crinale fra protesta e democrazia
10 mesi fa
0 commenti:
Posta un commento