11 gennaio 2014

Alessandro Cavaliere (Adava): «Nel #Turismo occorre #Innovare e fare rete»

Alessandro Cavaliere

Nei giorni scorsi ho intervistato il Presidente dell'Associazione degli Albergatori Alessandro Cavaliere. Questa intervista è stata pubblicata sul primo numero del Corriere della Valle full color.

Nell'ultima assemblea dell'Associazione avete posto come fondamentale il binomio turismo-innovazione. Una scelta e una sfida - direi - affascinante...
Lo è tantissimo in quanto si è parlato molto di innovazione in questi anni ma dobbiamo cercare di capire prima di tutto noi imprenditori in pratica che cosa vuol dire. Quando si parla di innovazione si è più portati a pensare ad industrie collegate al ramo tecnologico e pur essendoci anche tanta tecnologia all'interno delle nostre aziende turistiche non dobbiamo dimenticare che innovazione è, in realtà, tante cose diverse. Di prodotto ad esempio, cioè inventarsi nuove forme per attrarre i turisti, ma pure di processo cioè come fare ciò che già realizziamo da tanti anni ma in modo migliore. Il luogo anche scelto per l'Assemblea, l'occasione in cui per eccellenza ci apriamo al confronto anche con l'esterno,  è stato profondamente simbolico, cioè il Polo tecnologico di Verrès. La filatura Brambilla è stata una delle eccellenze tecnologiche della nostra regione all'inizio del secolo scorso, chiusa nel 1971, abbandonata per oltre 30 anni e poi rinata con la collaborazione anche del Politecnico per farne un luogo dove si fa ricerca, formazione. Un segnale forte in quanto anche noi dobbiamo percorrere questa strada.

Durante l'Assemblea c'è stata pure l'assegnazione di un premio...
Il premio è stato un pretesto per iniziare a fare sul nostro territorio ricerca di quelle che sono le eccellenze nel campo dell'innovazione e come settore turismo dare risalto a queste eccellenze. Come abbiamo spiegato si è trattato dell'edizione zero del nostro premio. La prima consegna avverrà nel 2014 dopo che è stato scritto un disciplinare dove saranno trascritti i parametri per vincere questo nostro piccolo premio intitolato all'innovazione e consegnato dall'Adava. Volutamente nell'edizione zero abbiamo scelto un'azienda esterna alla Valle d'Aosta in quanto dalla numero uno vorremmo concentrarci sul nostro territorio regionale.

Questo premio vuol far vedere quanto è innovativo il turismo in Valle d'Aosta?
Sì però non sarà soltanto dedicato al turismo. Potrebbe essere assegnato anche ad imprese che realizzano piccole auto elettriche, che riescono a realizzare la gestione dei rifiuti all'interno delle nostre aziende turistiche e, quindi, imprese in qualche modo, caratterizzate da una la liaison è con il settore.

Evidenziate l'importanza del fare rete...
Esattamente.

In Assemblea non avete presentato un cahier de doléances ma avete chiesto uno scatto in più all'amministrazione. Che cosa vi aspettate?
Lo scatto in più, il desiderio, la grande volontà che sta sotto all'impostazione della nostra assemblea era, in realtà d richiedere uno scatto a tutti, non soltanto al nostro interlocutore politico. Mi piace ricordare la conferenza che si è svolta nei giorni scorsi in università con il nostra grande produttore di vini Costantino Charrère e Oscar Farinetti, fondatore di Eataly e devo dire che sono uscito da quell'appuntamento con tanta voglia di fare vino e sono un albergatore. Ecco alla fine della nostra assemblea io ho riscontrato in moltii colleghi tantissimo entusiasmo. Un atteggiamento tutt'altro che scontato in un momento in cui la crisi si fa sentire con forza. Di conseguenza lo scatto che richiediamo è davvero a tutti.
C'è stata poi la buona notizia della modifica della disciplina sull'imposta di soggiorno?
Una bellissima notizia. E' questa è la dimostrazione dell'utilità del fare rete. Non solo tra privati, ma tra pubblico e privato. Dopo un primo periodo di applicazione sperimentale dell’imposta nel corso dell’estate si è riaperto un tavolo di confronto tra noi operatori, i Sindaci e l’Assessorato regionale al Turismo che ha prodotto un risultato molto positivo, grazie soprattutto al comune lavoro svolto fra tutte le parti coinvolte che hanno dimostrato sensibilità ed attenzione nei confronti di un settore particolarmente strategico per la nostra economia quale è il Turismo. A livello di gettito non verrà tolto molto dalle casse degli enti locali, ma a livello simbolico è stato dato un grandissimo segnale al settore turistico.  Ll’innalzamento da 10 a 13 anni dell’età prevista di esenzione per i minori, senza il vincolo della gratuità, è un segnale di grandissima attenzione per il mercato delle famiglie che in Valle d'Aosta non è ancora particolarmente forte come in altre regioni;  l’esenzione per chi alloggia più di 7 giorni in un momento in cui i soggiorni si stanno sempre più restringendo è un'attenzione  a chi premia la nostra regione come scelta; l’esenzione per i disabili è un segnale di sensibilità verso un'altra categoria;   la possibilità di ridurre fino al 50% l’importo dell’imposta per i gruppi organizzati di almeno 25 partecipanti è un segnale forte per le località che lavorano con i gruppi di studenti e, infine,  l’introduzione di forme di consultazione con gli operatori del territorio relativamente alla destinazione del gettito raccolto significa condivisione delle finalità di questa raccolta.

L'Assessore al Turismo Marguerettaz ha detto di credere fortemente nel turismo congressuale. Lei che cosa ne pensa? Inoltre pensando ad un piano di sviluppo del settore che cosa vede come fondamentale?
Noi abbiamo un prodotto sportivo che è molto forte, cioè lo sci sull'inverno. Stiamo facendo anche uno sforzo eccezionale per quanto riguarda l'estivo grazie al Tor all'Ultratrail, ad attività sportive legate alla bicicletta stiamo crescendo anche in questa stagione, notoriamente per tutto l'arco alpino più debole. Ora occorre lavorare su tre filoni. Il primo l'ha ricordato lei. L'ha ricordato il nostro Assessore ed è il congressuale e noi abbiamo dei poli di eccellenza sul territorio regionale che hanno soltanto bisogno di essere fatti partire all'interno di un processo di commercializzazione-promozione molto forte che sono Saint-Vincent e Courmayeur. Ma a ruota a fianco di questi ne nasceranno altri. Questo turismo è fondamentale per destagionalizzare, per avere un indotto. C'è poi quello culturale. Il Forte di Bard sta crescendo in maniera esponenziale con le sue bellissime mostre. Il Museo archeologico di Aosta ha ospitato e ospiterà mostre importanti, inoltre c'è il percorso dei castelli che ha ancora una potenzialità immensa. Infine l'enogastronomia. Noi abbiamo grandissime eccellenze e il turismo cerca questo.

Un sogno imprenditoriale da realizzare?
Che l'università valdostana, un giorno, ospiti la più importante scuola di turismo di montagna

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