Alessandro Cavaliere |
Nei giorni scorsi ho intervistato il Presidente dell'Associazione degli Albergatori Alessandro Cavaliere. Questa intervista è stata pubblicata sul primo numero del Corriere della Valle full color.
Nell'ultima assemblea dell'Associazione avete posto come fondamentale il binomio turismo-innovazione. Una scelta e una
sfida - direi - affascinante...
Lo è tantissimo in quanto si è parlato molto di innovazione
in questi anni ma dobbiamo cercare di capire prima di tutto noi imprenditori in
pratica che cosa vuol dire. Quando si parla di innovazione si è più portati a
pensare ad industrie collegate al ramo tecnologico e pur essendoci anche tanta
tecnologia all'interno delle nostre aziende turistiche non dobbiamo dimenticare
che innovazione è, in realtà, tante cose diverse. Di prodotto ad esempio, cioè
inventarsi nuove forme per attrarre i turisti, ma pure di processo cioè come
fare ciò che già realizziamo da tanti anni ma in modo migliore. Il luogo anche
scelto per l'Assemblea, l'occasione in cui per eccellenza ci apriamo al
confronto anche con l'esterno, è stato
profondamente simbolico, cioè il Polo tecnologico di Verrès. La filatura
Brambilla è stata una delle eccellenze tecnologiche della nostra regione all'inizio
del secolo scorso, chiusa nel 1971, abbandonata per oltre 30 anni e poi rinata
con la collaborazione anche del Politecnico per farne un luogo dove si fa
ricerca, formazione. Un segnale forte in quanto anche noi dobbiamo percorrere
questa strada.
Durante l'Assemblea
c'è stata pure l'assegnazione di un premio...
Il premio è stato un pretesto per iniziare a fare sul nostro
territorio ricerca di quelle che sono le eccellenze nel campo dell'innovazione
e come settore turismo dare risalto a queste eccellenze. Come abbiamo spiegato
si è trattato dell'edizione zero del nostro premio. La prima consegna avverrà
nel 2014 dopo che è stato scritto un disciplinare dove saranno trascritti i
parametri per vincere questo nostro piccolo premio intitolato all'innovazione e
consegnato dall'Adava. Volutamente nell'edizione zero abbiamo scelto un'azienda
esterna alla Valle d'Aosta in quanto dalla numero uno vorremmo concentrarci sul
nostro territorio regionale.
Questo premio vuol
far vedere quanto è innovativo il turismo in Valle d'Aosta?
Sì però non sarà soltanto dedicato al turismo. Potrebbe essere
assegnato anche ad imprese che realizzano piccole auto elettriche, che riescono
a realizzare la gestione dei rifiuti all'interno delle nostre aziende
turistiche e, quindi, imprese in qualche modo, caratterizzate da una la liaison
è con il settore.
Evidenziate
l'importanza del fare rete...
Esattamente.
In Assemblea non
avete presentato un cahier de doléances ma avete chiesto uno scatto in più
all'amministrazione. Che cosa vi aspettate?
Lo scatto in più, il desiderio, la grande volontà che sta
sotto all'impostazione della nostra assemblea era, in realtà d richiedere uno
scatto a tutti, non soltanto al nostro interlocutore politico. Mi piace
ricordare la conferenza che si è svolta nei giorni scorsi in università con il
nostra grande produttore di vini Costantino Charrère e Oscar Farinetti,
fondatore di Eataly e devo dire che sono uscito da quell'appuntamento con tanta
voglia di fare vino e sono un albergatore. Ecco alla fine della nostra assemblea
io ho riscontrato in moltii colleghi tantissimo entusiasmo. Un atteggiamento
tutt'altro che scontato in un momento in cui la crisi si fa sentire con forza.
Di conseguenza lo scatto che richiediamo è davvero a tutti.
C'è stata poi la buona notizia della modifica della disciplina
sull'imposta di soggiorno?
Una bellissima notizia. E' questa è la dimostrazione
dell'utilità del fare rete. Non solo tra privati, ma tra pubblico e privato. Dopo
un primo periodo di applicazione sperimentale dell’imposta nel corso
dell’estate si è riaperto un tavolo di confronto tra noi operatori, i Sindaci e
l’Assessorato regionale al Turismo che ha prodotto un risultato molto positivo,
grazie soprattutto al comune lavoro svolto fra tutte le parti coinvolte che
hanno dimostrato sensibilità ed attenzione nei confronti di un settore
particolarmente strategico per la nostra economia quale è il Turismo. A livello
di gettito non verrà tolto molto dalle casse degli enti locali, ma a livello
simbolico è stato dato un grandissimo segnale al settore turistico. Ll’innalzamento
da 10 a 13 anni dell’età prevista di esenzione per i minori, senza il vincolo
della gratuità, è un segnale di grandissima attenzione per il mercato delle
famiglie che in Valle d'Aosta non è ancora particolarmente forte come in altre
regioni; l’esenzione per chi alloggia più di 7 giorni in un momento in cui
i soggiorni si stanno sempre più restringendo è un'attenzione a chi premia la nostra regione come scelta;
l’esenzione per i disabili è un segnale di sensibilità verso un'altra
categoria; la possibilità di ridurre fino al 50% l’importo
dell’imposta per i gruppi organizzati di almeno 25 partecipanti è un segnale
forte per le località che lavorano con i gruppi di studenti e, infine, l’introduzione
di forme di consultazione con gli operatori del territorio relativamente alla
destinazione del gettito raccolto significa condivisione delle finalità di
questa raccolta.
L'Assessore al Turismo
Marguerettaz ha detto di credere fortemente nel turismo congressuale. Lei che
cosa ne pensa? Inoltre pensando ad un piano di sviluppo del settore che cosa
vede come fondamentale?
Noi abbiamo un prodotto sportivo che è molto forte, cioè lo
sci sull'inverno. Stiamo facendo anche uno sforzo eccezionale per quanto
riguarda l'estivo grazie al Tor all'Ultratrail, ad attività sportive legate
alla bicicletta stiamo crescendo anche in questa stagione, notoriamente per
tutto l'arco alpino più debole. Ora occorre lavorare su tre filoni. Il primo
l'ha ricordato lei. L'ha ricordato il nostro Assessore ed è il congressuale e
noi abbiamo dei poli di eccellenza sul territorio regionale che hanno soltanto
bisogno di essere fatti partire all'interno di un processo di
commercializzazione-promozione molto forte che sono Saint-Vincent e Courmayeur.
Ma a ruota a fianco di questi ne nasceranno altri. Questo turismo è
fondamentale per destagionalizzare, per avere un indotto. C'è poi quello
culturale. Il Forte di Bard sta crescendo in maniera esponenziale con le sue
bellissime mostre. Il Museo archeologico di Aosta ha ospitato e ospiterà mostre
importanti, inoltre c'è il percorso dei castelli che ha ancora una potenzialità
immensa. Infine l'enogastronomia. Noi abbiamo grandissime eccellenze e il
turismo cerca questo.
Un sogno
imprenditoriale da realizzare?
Che l'università
valdostana, un giorno, ospiti la più importante scuola di turismo di montagna
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