2 aprile 2015

Angelo Aresu (#Fiaip): «Se riparte l'immobiliare riparte l'Italia»

Intervista a Angelo Aresu, Presidente della sezione di Aosta della Federazione degli agenti immobiliari, con lui ci occuperemo ovviamente di mercato immobiliare. 

Per voi il rilancio dell'Italia passa obbligatoriamente da un rilancio del mercato immobiliare...
Per noi se riparte l'immobiliare riparte l'Italia. Va considerato che il mercato immobiliare fino a qualche anno fa rappresentava circa il 20% del Pil nazionale. Il 79% degli italiani è proprietario dell'abitazione principale. 1.400.000 sono i lavoratori coinvolti nella filiera immobiliare e 4 miliardi è il valore delle abitazioni civili e 1000 di quelli ad uso diverso. Questo è sufficiente a comprendere come il settore immobiliare, oltre ad essere trainante per la nostra economia, assuma da sempre un ruolo fondamentale per il benessere e la stabilità del nucleo centrale della nostra società: la famiglia. Il fattore che sta allontanando gli italiani dall'investimento è l'alta tassazione del bene casa: dai 9,5 miliardi del 2011 ai 30 del 2014. Le politiche depressive applicate al settore, unitamente alla difficoltà di erogazione del credito hanno causato negli ultimi sette anni la perdita di 800mila posti di lavoro. Il numero delle compravendite si è dimezzato. Ci si auspica che il Governo per sostenere la spesa pubblica non usi la casa come un bancomat.

Che cosa può fare il governo nazionale e che cosa può fare – se può – quello regionale?
Il Governo nazionale dovrà riformare completamente la costosa struttura che governa il nostro Paese, lasciando spazio all'iniziativa privata e creando opportunità per coloro i quali vogliono scommettere nelle proprie capacità. L'Italia per crescere ha bisogno di liberare risorse sia di carattere economico che intellettuale, risorse ed energie che sono comunque soffocate da una pressione fiscale intollerabile, che toglie speranza agli imprenditori e che impedisce la sopravvivenza ai lavoratori dipendenti. A livello regionale chiaramente si seguirà quanto fatto dalla politica nazionale. Trattandosi di una Regione autonoma ciò che avvantaggia la compravendita di immobili residenziali sono i mutui regionali assegnati ai residenti. Sicuramente nell'ultimo periodo sono state effettuate delle modifiche ci si auspica che non siano negative a tal punto da limitare l'accesso al mutuo che è il valore aggiunto del nostro mercato locale. Nell'ultimo anno sono stati erogati a livello nazionale circa 19 miliardi di euro di mutui ipotecari per l'acquisto di abitazioni, quindi sono aumentati. Questo ci fa ben sperare.

Un vostro giudizio sul mercato immobiliare?
Per quanto riguarda la Valle d'Aosta non abbiamo numeri recenti precisi che ci possano aiutare. Ma ci sono situazioni che ci lasciano ben sperare con un aumento di richieste sia per la compravendita che per le locazioni. A livello nazionale dopo sette anni di perdite le compravendite, nell'anno appena concluso, sono tornate in positivo con un +1,8% rispetto al 2013. E' il residenziale che cresce del 3,6% su base annua. Questi sono dati che confermano la sensazione che il segmento abitativo abbia ripreso a riscuotere interesse. Il commerciale registra un aumento complessivo del 5,7%.

Prima casa e turistico condividono lo stesso destino?
In Valle d'Aosta il mercato residenziale è influenzato da più fattori rispetto al mercato turistico, ragion per cui le transazioni sono superiori nel residenziale. Sono maggiori i motivi che spingono il privato a cedere un immobile: aumento del nucleo familiare e quindi mancanza di spazi e viceversa; cessioni di immobili di familiari ottenuti per successioni o eredità e cessioni per difficoltà economiche evidenti, legate spesso al mantenimento dei mutui ottenuti negli anni passati. Sul turistico la richiesta permane, ma è decisamente inferiore. I venditori vendono a causa dell'elevata tassazione fiscale e i potenziali acquirenti oggi non possono più permettersi di sostenere dei costi così elevati per una seconda casa sia chi lo fa per investimento sia chi lo fa come alternativa all'albergo o alla casa-vacanza.

L'impressione è che molto del patrimonio immobiliare vada riqualificato. E' vero?
E' chiaro che con l'avvento della prestazione energetica dei fabbricati si delinea sempre di più la differenza di valore tra un immobile usato e uno nuovo, il gap è elevato. Sono importanti gli interventi che fanno sì che un immobile possa raggiungere una classe energetica B

Ragionando sulla categoria voi vi battete contro chi esercita la professione di agente immobiliare senza qualifica? E' un fenomeno diffuso in Valle?
La ringrazio per avermi fatto questa domanda. Questa è una battaglia che la Fiaip porta avanti da parecchi anni. L'abusivismo è una piaga da combattere. Nei periodi di mercato più florido chiunque purtroppo si è improvvisato agente immobiliare senza titolo pensando di guadagnare cifre importanti senza nessuno sforzo e operando, quindi, in modo scorretto. La nostra categoria ha perso credibilità agli occhi del consumatore a causa di questi “falsi operatori” ed è proprio questo il mio obiettivo e quello della Fiaip Valle d'Aosta e cioè riacquistare la credibilità diventando il punto di riferimento per il mercato immobiliare valdostano. Di recente stiamo combattendo un modo scorretto di alcuni operatori, che mai chiameremo colleghi, che consiste nell'ingannare i clienti attraverso dei bigliettini privi di trasparenza e deontologia con lo scopo di fingersi potenziali acquirenti, scoprendo che poi dietro ai Marco, Vittorio ecc ci sono dei falsi operatori. Invitiamo i cittadini. Noi stiamo cercando di spiegare ai consumatori quali possono essere i rischi a cui vanno incontro affrontando una compravendita con un operatore che non fa parte del mercato. La legge 39/89 dà la possibilità di operare ab coloro che hanno fatto un percorso cioè un corso di formazione e il conseguente superamento di un esame abilitativo presso la camera di Commercio, iscriversi ad un Rea e quindi ottenere un patentino da poter sottoporre al consumatore e dimostrare di poter essere in grado di gestire l'intermediazione immobiliare e quindi la consulenza anche di un bene immobiliare. Certe categorie purtroppo mascherano questa situazione di intermediazione con una consulenza, prospettando quindi – in momenti economicamente critici che li portano ad avere meno consulenze nel loro campo – consulenze immobiliari che in realtà sono delle vere e proprie intermediazioni. L'abusivismo ha molte facce. Ci sono alcune categorie che operano scorrettamente. Fanno il nostro lavoro ma non lo possono fare in quanto già iscritti in altri albi; altri invece che utilizzano personale non abilitato o modi scorretti di proporsi come il bigliettino nella buca dove c'è scritto “compro casa in contanti” senza un nome o un riconoscimento dell'agenzia destando così nel proprietario la speranza di aver trovato l'acquirente ma non è così. Noi abbiamo poi fatto delle verifiche e ci siamo resi conto che molti nominativi sono riconducibili alla stessa agenzia. Noi non vogliamo fare la guerra a nessuno ma in un momento di mercato come questo non è ammissibile che ci sia chi opera scorrettamente senza averne titolo. Noi siamo anche disposti a collaborare se ci si mette in regola. Aggiungo anche che un consumatore se vuole può verificare se chi sta effettuando la vendita della sua casa ha le credenziali attraverso la richiesta del patentino e vorrei anche ricordare a chi lo sta facendo abusivamente che le sanzioni vanno dai 7500 ai 15mila euro. Ed è stata fatta una proposta per aumentarle e rendere penale l'abuso della professione.

Rispetto ad un anno fa' la continua nascita di operatori sembra essere stata arrestata dalle difficoltà del mercato?
La crisi ha indubbiamente fatto selezione. C'è chi ha tirato giù la serranda anche nel nostro settore.

Qualche novità come associazione?
La nostra associazione è in continua evoluzione al fine di far fronte alla situazione economica che stiamo attraversando. E' stato creato un portale che è il cercacasa.it nel quale sono inseriti tutti gli immobili che acquisiamo come operatori. Stiamo investendo molto per arrivare ad acquisire posizioni importanti sui vari motori di ricerca. Tra questi segnalo la creazione di Auxilia, una società creditizia che offre consulenza ai consumatori che hanno bisogno di un mutuo con la conseguente ricerca di un prodotto su misura. In modo da comprendere la sua capacità reddituale per l'acquisto.

Un sogno associativo-imprenditoriale da realizzare?
Raggruppare sempre più agenti immobiliari che lavorino secondo la nostra politica e quindi rispettando il codice deontologico diventando di conseguenza il punto di riferimento per il mercato immobiliare valdostano.

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